Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Leo Magnus Weasley    09/03/2015    1 recensioni
Brooke Granger è la gemella di Hermione ma non si somigliano minimamente. Ad Hogwarts i suoi migliori amici sono Fred e George Weasley, con i quali si diverte. Ma l'amicizia resterà tale?
Come reagirà George alla morte di Fred?
-La storia comprende eventi che vanno dal quinto al settimo libro-
------ dalla storia
-George, non è divertente!-
-Per te non sarà divertente, Brooke, io me la sto spassando!-
I due ragazzi erano seduti sul letto di lui che aveva appena strappato di mano alla mora una lettera.
-Voglio scoprire chi è il tuo ammiratore segreto!- George si alzò in fretta e iniziò ad aprire la busta.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2
 
Correndo per i corridoi, diretta al dormitorio di Grifondoro, Brooke si calmò. Non sapeva per quale assurdo motivo avesse lasciato solo George con quella ragazza. Perché non lo aveva aspettato? Ovviamente avrebbe fatto la parte della terza incomodo ma se fosse stato al suo posto il gemello Weasley non si sarebbe lasciato sfuggire quell’occasione per prenderla in giro. Carpe diem, quello era il motto di Fred e George, cogli l’attimo.
Ormai tranquilla disse la parola d’ordine alla Signora Grassa ed entrò nella Sala Comune. Trovò Hermione seduta a leggere sulla sua poltrona preferita davanti al fuoco. –Com’è andato l’allenamento?- le chiese senza alzare gli occhi dal libro, mentre le si stava sedendo accanto.
-Benissimo direi, stancante ma il tempo era eccezionale e…- il suo tono scese di qualche ottava.
-E…?- Hermione chiuse il libro.
-E poi nulla, sai Ron e Harry hanno continuato a parlare delle varie strategie e ne hanno proposte alcune ad Angelina.- sorrise, cercando di essere convincente.
-Non me la racconti giusta…- ban! Ecco che la sua finta sicurezza era stata smascherata da sua sorella.
-Ti va se me ne parli dopo?- aggiunse quindi Hermione, notando l’espressione sconfitta della gemella. Brooke annuì e, dopo averla salutata, si diresse nel loro dormitorio.
Appena si chiuse la porta alle spalle si gettò sul letto morbido. Rimase distesa per un po’ poi si alzò e iniziò a svestirsi per poi dirigersi nel bagno. Le ci voleva proprio una bella doccia calda.
 
 
George arrivò in Sala Comune quella sera tardi. Era abbastanza scioccato dagli ultimi eventi ma anche soddisfatto.
Da quando erano arrivati ad Hogwarts lui e Fred erano stati etichettati come “I Re degli Scherzi”. Sapevano fare di tutto e cavarsela (la maggior parte delle volte almeno), erano i secondi in classifica come record di punizioni ottenute (Gazza li aveva sgridati più volte a riguardo senza mai lasciarsi sfuggire i nomi dei primi), poi dal quarto anno erano considerati anche come “I Due Grifondoro più Sexy della Scuola”. Da quel momento un sacco di ragazze li fermavano per i corridoi chiedendo autografi e fotografie. All’inizio era stato divertente ma col passare del tempo la cosa aveva iniziato a dare fastidio. Erano comunque fieri dei loro titoli, che portavano ancora con onore ora, al loro settimo ed ultimo anno ad Hogwarts.
Varcato la soglia della Sala Comune trovò Hermione intenta a leggere un libro. “Che cosa insolita” pensò con ironia il ragazzo.
-Hermione sai se Fred è già tornato?-
La ragazza alzò gli occhi dal suo volume e lo guardò per un momento prima di rispondere –No, io non ho visto ancora nessun Weasley tornare dall’allenamento oggi.-
-Brooke?-
-B è a farsi una doccia immagino- la ragazza era tornata a concentrarsi sul suo libro.
-Non ho mai visto due gemelle più diverse di voi.- disse sospirando George iniziando a salire le scale che portavano al dormitorio maschile.
Hermione fece finta di non sentire e il ragazzo continuò a salire.
 
 
Il giorno successivo passò in fretta, ormai era quasi un mese che la Umbridge era diventata Inquisitore Supremo di Hogwarts e non era mai esistita un’insegnante più odiata in tutta la storia della scuola. Nemmeno Piton la superava, il che era una cosa fuori dall’ordinario perché mentre l’insegnante di pozioni aveva riscosso l’avversione di tutte le Case tranne Serpeverde, la Rospa era odiata da tutti, ma proprio tutti.
D’altra parte lei aveva una preferenza per qualcuno in particolare, e quel qualcuno era Harry Potter. Nella mente della professoressa il Ragazzo Sopravvissuto era l’elemento da eliminare, l’unico che animava ancora quelle insulse idee che dichiaravano Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato ancora vivo e tornato all’attacco. Per questo ogni parola, ogni respiro, ogni battito di ciglia di quel moccioso doveva essere troncato sul nascere, ed esisteva per questa ragione la sua penna speciale. Adorava sentire i denti stridere l’uno sull’altro nell’intento di trattenere il gemito di dolore provocato dall’incisione di quelle magnifiche parole, non devo dire bugie, sulle mani del ragazzo. Adora il sangue che pian piano scendeva lungo la penna e che si depositava ordinatamente sul foglio a formare quelle magnifiche parole, non devo dire bugie.
Se lei adorava tutto questo, Harry Potter lo odiava, come odiava lei d’altronde. Era forse la ventesima volta quel primo mese di scuola che era finito in punizione con la Umbridge, ma ancora non aveva detto nulla ad Hermione e a Ron. Sapeva che i suoi migliori amici avrebbero dovuto conoscere ciò che succedeva durante queste punizioni ma si innervosiva ogni qual volta li vedeva così tranquilli e sorridenti, come se non stesse succedendo nulla di strano, nulla di così preoccupante. Strofinandosi il dorso della mano dolorante, non si accorse di una ragazza che stava salendo le scale opposte alle sue e non riuscì ad evitarla in tempo o di nascondersi la mano.
-Harry! Com’è andata la punizione?-
Sospirò di sollievo. Non era Hermione per fortuna, era Brooke. Se fosse stata la sua gemella avrebbe notato subito il taglio con il suo occhio attento ai dettagli.
-Hei, aspetta…che hai fatto alla mano?- la sua voce era preoccupata.
“Come non detto” pensò amaramente Harry.
-Nulla nulla Brooke. Erbologia…- cercò di infilare la mano nel mantello ma la ragazza la prese prima che potesse fare alcunché.
-Sei un pessimo bugiardo. Innanzitutto oggi non abbiamo avuto Erbologia e poi mi pare chiaro che questo non sia nulla, ti pare?-
Lo aveva scoperto. Harry Potter stette zitto.
-E’ la Rospa, vero? Quella bastarda! Ma perché non hai detto niente a nessuno?- gli lasciò andare la mano e lo guardò in ansia. Si somigliavano molto lei e Hermione. Entrambe avrebbero fatto di tutto per aiutare gli amici, entrambe davano anima e corpo in quello che facevano.
-Brooke, non sono affari tuoi.- rispose lapidario Harry.
-Harry Potter per piacere non tirarla tanto a lungo con me! Non sono Ron e Hermione che rispettano i tuoi tempi perché sono i tuoi migliori amici. Io sono Brooke e non aspetterò a lungo tue spiegazioni. Se non mi dirai qual cosa entro tre secondi vado dritta da mia sorella e spiffero tutto.- disse la ragazza infastidita.
Per tutta risposta il moro le porse restio la mano e le fece vedere con attenzione la frase incisa sul palmo.
-La Umbridge mi fa scrivere ogni santissima volta questa frase su un foglio con una sua penna speciale. Quella penna usa come inchiostro il mio sangue.- concluse in un sussurro. Brooke rimase spiazzata ma non si scompose. Lo abbracciò stretto, invece, e gli fece cenno di seguirlo nel bagno al secondo piano, quello di Mirtilla.
-Cosa ci facciamo qui?- chiese incuriosito Harry.
-Io, Fred e George lavoriamo in questo bagno alle varie pozioni per produrre le Pasticche Vomitose, le Mou Mollelingua e tutte le altre caramelle deliziose. Per far sì che i sintomi spariscano utilizziamo una pozione speciale, di cui non ti posso rivelare il nome per il segreto professionale, sai. Comunque credo che, se ne bevi un po’, dovrebbe farti scomparire il dolore e rimarginare un po’ la ferita. Non ti assicuro nulla però.- spiegò la ragazza porgendogli un flaconcino viola.
Harry la guardò stupefatto. Non sapeva cosa dirle se non –Grazie.- sussurrò alla fine prendendo la boccetta e bevendone il contenuto in un sorso.
-E di che? E’ a questo che servono gli amici, ad aiutarsi. Promettimi che lo dirai al più presto a quei due però. Hermione sicuramente troverà un metodo più efficace per alleviarti il dolore e farti guarire, per quanto possibile.- gli sorrise e insieme s’incamminarono verso la Sala Comune.
 
 
Quella sera, mentre Brooke tentava di addormentarsi, le tende del suo letto a baldacchino si aprirono e Hermione s’infilò sotto le coperte vicino a lei.
-Hei.- la salutò con uno sbadiglio la padrona del letto voltandosi dalla parte della nuova venuta.
-Ciao.- rispose quella in un sussurro.
-Hermione, spero che ci sia un motivo per cui sei venuta a destarmi dal mio importantissimo sonno, per di più gelata come sei.-
-Alla fine ieri non mi hai detto che cosa è successo ad Allenamento.- spiegò in fretta la sua gemella, per poi aggiungere –E volevo dirti una cosa…più che altro proporti l’idea, ecco.-
-Prima dimmi l’idea e poi io vedrò di dirti che cosa è accaduto ieri.-
-Così non vale, inizia tu!- replicò impassibile Hermione. Dopo un po’, intimorita dallo sguardo della sorella e non avendo voglia di litigare, Brooke le spiegò quello che era accaduto tra la Serpeverde e George.
-Quindi stanno assieme!?- domandò sorpresa Hermione.
-Non lo so Herm.- ammise Brooke sottovoce.
-Chiediglielo! Siete o no migliori amici?-
-Non parlo di queste cose con Fred e George io!- la ragazza era stupefatta.
-Vabbè ma parlerete di qualche cosa no? Oltre alle solite stupidaggini s’intende.-
Brooke non rispose. In effetti non parlava quasi mai di problemi seri con i gemelli anche perché fino a quel momento non ne avevano avuti. Le loro discussioni riguardavano soprattutto scherzi, si punzecchiavano l’un l’altro e complottavano piani “maligni” per le feste organizzate dagli studenti. Non parlavano mai di amore o cose simili.
-B non ti morde mica se glielo chiedi.- Hermione l’accarezzò. Brooke sorrise e disse- Ci proverò. Tu, invece, che volevi dirmi?-
-Ecco io volevo proporti un’idea che mi frulla in mente da un bel po’.- spiegò pratica la Grifondoro –La Umbridge è una testa di Troll e non ci spiegherà mai per bene Difesa Contro Le Arti Oscure, per cui pensavo…di trovare un altro insegnante che sia competente.- concluse guardandola in cerca di approvazione.
Brooke sorrise raggiante –Hermione sei un genio! A chi pensavi? Conosci qualcuno che vive a Hogsmead che sa insegnare? C’è Lupin? Io conosco tutti i passaggi segreti conta pure su di me!-
-In realtà io pensavo a Harry…- confessò imbarazzata per poi continuare –E’ sopravvissuto a Voldemort per ben due volte, quattro contando il primo e il secondo anno, e l’anno scorso ha duellato con lui! Con tutti i Mangiamorte attorno! Lui sarebbe il migliore, lui ha vissuto quelle cose Brooke, cose che noi non possiamo minimamente immaginare.- disse tutto in un fiato.
Brooke ci pensò su. Harry era un ragazzo di quindici anni dopotutto, ma Hermione aveva ragione. Lui sapeva e lei dal canto suo si fidava.
-Ci sto.- disse semplicemente e Hermione, dopo averla abbracciata, tornò nel suo letto pensando a come avrebbe reagito Harry alla notizia.
 
 
Una settimana dopo Brooke attendeva impaziente la prima visita dell’anno ad Hogsmead. Lei e i gemelli dovevano assolutamente andare da Zonko a rifornirsi di scherzi da cui prendere spunto per Tiri Vispi Weasley.
Scese le scale per andare in Sala Grande a pranzare quando due Weasley “selvatici” la presero di peso per le braccia e la portarono dietro un angolo, nascosti dagli sguardi altrui. Brooke si divincolò, tirando uno schiaffo a Fred e un calcio a George che la mollarono di scatto per massaggiarsi le parti doloranti.
-Per le mutande di Merlino, che diavolo credevate di fare?- urlò infastidita la ragazza.
-B calmati, noi siamo venuti a riferirti una notizia top secret.- spiegò alterato George, per poi continuare –Tu invece, perché ci hai trattato così?-
-Per l’appunto, stavo per farti la stessa domanda.- soggiunse Fred accigliato.
-Mmm…non so…forse perché siete sbucati all’improvviso da dietro e mi avete praticamente trascinata qua senza dirmi nulla?-
I due gemelli si guardarono imbarazzati –In effetti potresti quasi avere ragione.- disse sbrigativo George.
-Comunque passiamo alle cose serie!- Fred cambiò in fretta argomento –Abbiamo appena incontrato Hermione che ci ha detto di andare alla testa di Porco durante la prossima gita a Hogsmead, per parlare di qualcosa che centra con la Difesa Contro le Arti Oscure, mi sembra di aver capito.-
-Sì, e ci ha detto di dirtelo e di non farlo sapere a nessun altro.- concluse George guardandola.
Brooke li osservò per un attimo pensando tra sé e sé. Hermione aveva deciso di proporre l’idea a Harry. Sorrise e si rivolse ai gemelli –Perfetto! Sabato andremo da Zonko e poi subito alla Testa di Porco!-
-A questo proposito…- Fred si mise una mano tra i capelli con lo sguardo fisso sul suolo –Io avevo promesso a Erica che ci saremo visti dopo che io sarei tornato da Zonko, ma…adesso c’è questa cosa della riunione e quindi la dovrò vedere mentre voi siete al negozio di scherzi…-
-Chi è Erica?- chiese curiosa Brooke.
-E’ quella ragazza Corvonero che si fa al momento.- le spiegò George ridendo.
-Io non me la faccio. Mi piace stare con lei tutto qua.- Fred guardò infastidito il gemello.
-Comunque ok. Tu vai con questa Erica noi penseremo agli scherzi.- la ragazza gli sorrise.
-Lei sì che è simpatica, mica come te, George!-
-Ah ah quanto fai ridere.- disse ironico quello.
-Se avete finito di punzecchiarvi io avrei fame, quindi mi accompagnereste a pranzo?-
In risposta i gemelli le si affiancarono e la presero sotto braccio, uno da una parte e l’altro dall’altra.
 
 
Quel sabato Brooke aspettò George all’ingresso. Aveva indossato un cappotto rosso scarlatto e un cappello di lana nera che risaltava sul colore della sua pelle. Aveva preso in fretta una borsa verniciata, anch’essa nera, e ci aveva infilato dentro galeoni, guanti, bacchetta e tutto il necessario per una visita ad Hogsmead.
-Eccomi, scusa il ritardo.- George le si avvicinò sorridendo.
-Mmm non so se ti perdonerò.- gli disse lei incamminandosi.
-Ma come? Io sono il tuo fratellone preferito!-
La ragazza si accigliò. Fratellone? –Non stringiamo legami di parentela affrettati, per piacere.- disse ridendo.
La discussione continuò fino a che non giunsero davanti a Zonko. Dopo essersi fatti un cenno d’intesa entrarono comprando il ben di Dio. Brooke aveva subito adocchiato una cerbottana che sparava palline di carta in grado di fare il solletico al malcapitato che veniva colpito. George invece aveva subito visto delle pergamene che facevano scomparire quello che ci si scriveva sopra.
Dopo aver speso la maggior parte dei loro averi, i due decisero di andare da Mielandia.
Mentre sceglievano i loro dolci preferiti (Brooke adorava le Gelatine Tutti i Gusti +1),
la ragazza affrontò l’argomento di cui avrebbe voluto parlare da una settimana –Allora…come va con quella Serpeverde?-
George si bloccò e la guardò, sorpreso –Quale?-
-Quella che ti ha assalito alla fine dell’allenamento.-
-Ah…Helen…-
-Be’…io non frequento le Serpi non so come si chiami quella tipa.- disse in fretta Brooke, rigirandosi tra le mani un pacchetto di Cioccorane.
-Mah…non è successo nulla a dire il vero.-
-Pensavo ti avesse fatto piacere che ti fosse saltata addosso. Sembravi molto coinvolto.-
-Be’…se ti assalisse un bel ragazzo, metti pure quel Malfoy, e ti baciasse tu che faresti?-replicò George infastidito.
-Gli tirerei uno schiaffo, a dire il vero.- sputò gelida Brooke.
-Non capisco perché ti interessi tanto quello che faccio e quello che non faccio. Soprattutto, da quanto t’intrometti nelle mie cose?-
-Da quando sono tua amica! Merlino, è una Serpeverde, fa parte del nemico!-
-Del nemico? Sono studenti anche loro Brooke! E se Helen vorrà baciarmi ancora la lascerò fare.-
Brooke rimase zitta per un po’ poi sussurrò –Sarà meglio andare alla Testa di Porco, la riunione inizia fra poco.-
George la guardò e poi uscì, senza aspettarla. Dopo un po’ anche lei si mosse. Non doveva andare così, pensò tristemente. Doveva essere solo semplice curiosità la sua, non avrebbe dovuto infastidirsi.
Giunta al vicolo in cui si trovava la locanda decise che avrebbe chiesto scusa a George.
Entrò, aprendo pian piano la porta, che fece tintinnare un campanello. Il posto era decisamente fuori mano. Non doveva essere pulito da secoli, uno strato di polvere alto più di un centimetro ricopriva tutti i tavoli e il pavimento. Il legno di alcune sedie era marcio e la vernice che una volta le ricopriva era scrostata, quasi invisibile ormai.
Si guardò intorno alla ricerca di volti familiari e trovò Hermione che le faceva dei segni. Si avvicinò alla sorella che le offrì una Burrobirra e si sedette accanto a lei.
Non ascoltò una parola del discorso iniziato tra Hermione e Ron che si battibeccavano sul fatto che essere Prefetti comportasse il rispetto delle regole e non il comprare Whisky Incendiario illegalmente. Alla fine la porta del pub si aprì cigolando e una piccola folla si fece largo nell’angusto locale. Molti Grifondoro, Tassorosso e Corvonero di cui conosceva a malapena il nome ordinarono delle Burrobirre al barista, che era rimasto a bocca aperta alla vista di così tanti clienti, per poi prendere posto davanti a Harry Potter. Gli ultimi ad arrivare furono Fred e George. Il primo le sorrise, raggiante, il secondo fece finta di non vederla. Brooke decise di non farci troppo caso e iniziò ad ascoltare Hermione che si era alzata in piedi per spiegare brevemente il perché di questa riunione. Poco dopo prese la parola Harry. Si era subito capito che la maggior parte delle persone presenti erano venute in quel pub solo perché avevano sperato di sentire un resoconto completo di quello che era accaduto nel labirinto del Torneo Tre Maghi il precedente giugno.
Dopo un inizio un po’ imbarazzato, la riunione procedette bene tanto che alla fine si decise di cercare una stanza in cui avrebbero potuto imparare seriamente Difesa Contro Le Arti Oscure. Hermione fece firmare ad ognuno dei presenti una pergamena incantata, poi tutto il gruppo scemò e Brooke s’incamminò da sola verso il Castello.
 
ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti :) questa è la mia prima fic su Harry Potter e spero che per il momento non vi faccia schifo per lo meno. Ho sempre voluto scriverne una perchè da Harry è cominciato il mio amore per i libri e mi sembra giusto essergli debitrice, in qualche modo.
Vorrei sapere che ne pensate, accetto anche critiche, sbizzarritevi, perchè vorrei capire se sbaglio da qualche parte e come potrei migliorare.
Bene direi che questo è tutto per adesso

Fatto il Misfatto
**Leo Magnus Weasley
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Leo Magnus Weasley