Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Ayumi Yoshida    12/12/2008    6 recensioni
La porta era aperta.
“E adesso?” chiese Naruto.
Hinata esitò, imbarazzata. Non sapeva proprio cosa dire.
“Adesso… adesso andiamo a dormire.” Azzardò a bassa voce “Buona notte, Naruto kun”

[Naturalmente, per il NaruHina's Day!]
[Terminata ^^]
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Shino Aburame | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SATD
Smiling at night [Drunk]



Quando sbatté le palpebre e aprì gli occhi lentamente, cercando di mettere a fuoco l’ambiente circostante, la pallida luce del lampadario sembrò quasi accecarla. Hinata si portò istintivamente una mano al volto, cercando di coprirsi gli occhi.
La kunoichi respirò affannosamente: sentiva la testa scoppiarle a causa di tutti quegli avvenimenti.
Ma almeno era svenuta…
A quanto pareva Naruto l’aveva anche adagiata sul letto: riusciva a sentire il morbido materasso sotto la sua schiena ondeggiare piano sotto il suo peso.
“Naruto kun…” mormorò. Doveva riprendere contatto con la realtà. Pian piano aprì gli occhi, abituandosi velocemente ai raggi di luce che le colpivano il viso, e guardò davanti a sé.
Naruto era tranquillamente seduto accanto a lei e la stava fissando, ma c’era qualcosa si strano, di diverso in lui rispetto a prima.
Che fosse accaduto qualcosa durante il suo stato di incoscienza?
Hinata lo fissò imbarazzata cercando un qualunque segno di apparente diversità in lui. Dovette passare un po’ di tempo prima che qualcosa la colpisse: sul suo viso spaziava uno strano ghigno, un ghigno che non aveva mai visto.
“Naruto-kun! Ma cosa…” domandò preoccupata, ma s’interruppe subito, orripilata, non appena si accorse che le mani di Naruto armeggiavano sulla sua maglietta.
Il biondino stava cercando di togliergliela.
Spalancò la bocca, sconvolta. Un urlo strozzato le si fermò in gola: con terrore si accorse di non riuscire neanche a gridare. Il sangue continuava ad affluirle alla guance, sempre più potente e veloce. Le sentiva diventare sempre più calde, bollenti, rosse.
Naruto, però, non sembrava essersene accorto.
“Non ti metti il pigiama? Spogliati!” disse semplicemente.
Spogliarsi…?
Hinata si sentì gelare. Provò ancora a gridare, ma dalla sua gola uscì solo un flebile lamento.
Lo fissò impaurita.
In quel modo sarebbe morta. Se fosse stata sfiorata un'altra volta sarebbe morta, di sicuro.
Il biondino, tuttavia, continuava tranquillamente a toccarla, cercando un modo per liberarla facilmente della maglietta. Le sue dita indugiarono un attimo sui lembi della t-shirt, sfiorando casualmente il ventre della kunoichi, poi li afferrarono e  cominciarono a tirarli con forza.
Hinata sentì il rossore avanzare sulle guance e prendere possesso dell’intero viso.
“C-cosa… cosa…” pronunciò a fatica, ma poi non riuscì più a parlare. La vergogna la stava schiacciando.
Naruto le sorrise gentilmente. “Ti aiuto a cambiarti, ok?” le spiegò.
Seppur con difficoltà, la maglia volò sul pavimento rivelando la carnagione candida della ragazza.
Il biondino sorrise soddisfatto e s’inginocchiò accanto a lei, sfilandosi anch’egli la maglietta.
“Così va meglio! Sei pallida, però…”
Hinata trattenne il respiro mentre lui, preoccupato, percorreva con  l’indice il collo della ragazza per tutta la sua lunghezza. Arrivò fino al suo petto e si fermò.
Qualcosa non lo convinceva.
Spostò lo sguardo dal suo petto a quello della ragazza per un paio di volte - la kunoichi era più imbarazzata e impaurita che mai- per cercare di capire e solo dopo parlò.
“Ma io quel coso non ce l’ho!” constatò, puntando un dito accusatore contro il suo reggiseno “Te lo tolgo, così stai  più comoda…”
Cavolo.
Non attese neanche un secondo: immediatamente la avvicinò a sé,  prendendola tra le sue braccia e spingendo il petto contro il suo, e cominciò ad armeggiare con il gancetto del reggiseno.
Era una vera e propria battaglia.
La testa gli doleva terribilmente: continuava a vedere tutto muoversi caoticamente attorno a lui, ondeggiare e inoltre l’espressione di Hinata non sembrava molto felice…
Le sue spalle, che continuava a sfiorare, erano così delicate mentre si piegavano in avanti…
Finalmente il gancetto del reggiseno si staccò.
A quel rumore entrambi trasalirono.
Ce l’aveva fatta, finalmente: Naruto le sfilò il reggiseno e lo lanciò sul pavimento.
“Adesso sì…” mormorò poi soddisfatto, stringendola forte “Sei calda…”
Hinata lo fissava, sconvolta e incapace di muoversi. Il suo respiro si fermava ogni volta che Naruto avvicinava  di più il petto al suo.
Non poteva continuare così.
“Naruto-kun…” sussurrò, cercando di opporsi a tutti quegli avvenimenti che la stavano travolgendo come una tempesta “Ti prego…”
Il ragazzo la ignorò, continuando a stringerla a sé e cominciandole a baciare le spalle.
Non aveva intenzione di fermarsi.
“Ti prego…” riprovò Hinata, cercando di evitare i suoi baci, ma non ce la faceva. Stretta fra le sue braccia, non poteva muoversi. Le labbra di Naruto continuavano a posarsi sulle sue spalle, sul suo collo, sulle sue guance, sulla sua bocca…
Hinata spalancò gli occhi.
L’aveva… baciata?
Il suo cuore perse uno, due, tre, quattro, cinque battiti. Cominciò a girarle la testa, mentre una consapevolezza nuova si faceva strada nella sua mente: l’aveva baciata.
L’aveva baciata davvero.
Era ancora inebriata dal suo respiro, poteva sentire ancora le labbra di Naruto nonostante non fossero più sulle sue da qualche secondo.
Eppure era tutto vero, non stava sognando.
Era davvero lì, con Naruto, e lui la stava riempiendo di baci. Poteva sentire le sue labbra posarsi leggermente sulla sua pelle e sfiorarla con delicatezza, vederlo sorridere mentre la guardava arrossire e ricominciare a baciarla.
Il biondino la stava spingendo giù sul letto, in modo da ostacolarla completamente nei movimenti.
La schiena di Hinata ormai aderiva perfettamente al materasso quando lui smise di sfiorarla con le labbra.
Alzò la testa, sorridendo amabilmente, quasi come se non si accorgesse di quello che stava facendo –o di quello che stava per fare- e la piegò dal un lato.
“E’ vero che vieni a letto con me?”
Hinata spalancò gli occhi, stupita, rigida, incredula.
“Che… che cosa?!” il suo tono di voce era quasi isterico.
“Così vedrà Kiba…” Naruto sogghignò furbesco, cominciandole a sfiorare i fianchi dolcemente.
Le sue dita bruciavano sul corpo della ragazza, che sussultava terribilmente ad ogni suo tocco, cercando di ritrovare un po’ di lucidità.
“Dai, Hinata chan…”
La labbra del biondino si posarono ancora sulle sue, baciandola con trasporto e passione. Le sue mani nel frattempo, aveva afferrato l’ultimo pezzo di biancheria addosso a Hinata e si preparavano ad eliminarlo.
La kunoichi spalancò nuovamente gli occhi quando vide le sue mutandine scivolare lungo il bordo del letto e posarsi sul tatami.
Le labbra di lui si stavano spostando ancora, si erano posate sul suo petto…
Basta!
Naruto si fermò di scatto, sbigottito dal suo urlo.
Hinata aveva gli occhi lucidi, respirava affannosamente e… tremava. Sì, stava proprio tremando, incredula per quello che aveva appena fatto.
Sul viso del biondino di dipinse immediatamente un’espressione preoccupata. “Cosa c’è?” le domandò ansioso.
Lei tremò ancora, abbassando la testa, ma Naruto si accorse comunque che una lacrima argentea le stava solcando una guancia.
“Basta, ti prego” sussurrò a voce bassissima, cercando di trattenere altre lacrime represse, ma non ci riuscì. Inevitabilmente scoppiò a piangere, facendolo preoccupare ancora di più.
“Hinata, cosa c’è?” ripeté Naruto guardandola negli occhi. “Ti prego, dimmelo.”
“Non fare più nulla, non fare più nulla.” Lo supplicò senza indugiare. La bocca aveva articolato di sua volontà quelle parole.
Gli occhi di Naruto s’intristirono immediatamente.
Finalmente ricominciava a sentire il senso del pudore. Si torturava la mani in attesa  di trovare il coraggio necessario per tradurre le sue paure in parole.
“Ma… allora… io… io non ti piaccio?” domandò spostando lo sguardo, un po’ rosso in viso.
Doveva essere di sicuro così.
Hinata alzò lo sguardo, imbarazzata. Non l’aveva mai visto tanto… impacciato.
“Naruto kun…” Pronunciò il suo nome inconsciamente, tra le lacrime, facendolo voltare.
“Naruto kun…” mormorò ancora.
Davanti ai suoi occhi azzurri non riusciva a dire più nulla. Sentiva come un nodo nella gola che le impediva di  esprimersi.
“Naruto kun… tu… tu… tu mi piaci. Ma non voglio rovinare tutto. Adesso sei… ubriaco.”
Ancora una volta, le parole erano uscite dalla sua bocca di loro spontanea volontà.
Ancora.
Hinata abbassò di nuovo la testa, sconfitta. Aveva detto troppo. Un’altra lacrima le rigò la guancia.
L’espressione di Naruto si fece sofferente, mentre ancora si domandava perché lei, proprio lei che si mostrava sempre così gentile con lui l’avesse respinto.
“E’ un modo carino per dirmi che faccio schifo, vero?” constatò. Il suo viso si abbassò, deluso.
“No.” Tra le lacrime, Hinata trovò la forza di reagire.
Non poteva vederlo soffrire ancora.
“Tu sei…” s’interruppe,perché gli occhi di Naruto si stavano riflettendo nei suoi, più limpidi che mai.
Il suo cuore perse un battito.
“Tu sei… fantastico.” Terminò decisa, anche se a testa bassa, perché terribilmente a disagio. “Io ti…”
Era arrivato il momento di dirglielo.
Tuttavia tacque, scuotendo lievemente la testa. Tutto ciò che serviva era già stato detto, non aveva senso dire di più. Lui non avrebbe ricordato più nulla l’indomani.
Sorrise amaramente.
Il biondino si mise seduto accanto a lei, sorridendo dolcemente, e la attirò a sé, cominciando ad asciugarle le lacrime con il pollice.
“Io… non volevo farti… male.” Cercò di giustificarsi, dispiaciuto. “Ma credevo che anche tu volessi…”
Hinata sbarrò gli occhi, smettendo di respirare.
“Io… io…” riuscì solo a mormorare, ma Naruto la interruppe sfiorandole di nuovo le labbra con le sue.
“Resta con me stanotte. Promettimi che resterai con me” disse soltanto. Poi cadde all’indietro sul letto senza forze, trascinandola con se, e cominciò a russare rumorosamente.
La kunoichi ricominciò a respirare silenziosamente.
L’effetto dell’alcol era finalmente terminato.
 

***

 
La mattina successiva Naruto si svegliò con un tremendo mal di testa.
Il sole era sorto di nuovo troppo presto. I suoi raggi lo stavano già accecando, mentre lui cercava in tutti i modi di non aprire gli occhi e di non uscire dal dormiveglia.
Amava troppo dormire. Ma prima o poi avrebbe anche dovuto svegliarsi, no?
E quel dolore terribile alla testa… Doveva assolutamente prendere qualcosa.
Rassegnato, aprì le palpebre con lentezza esasperante.
La luce del sole gli investì completamente il viso, facendolo ripiombare bruscamente alla realtà.
Una nuova giornata era appena cominciata. Avrebbe dovuto alzarsi.
Sbuffò, apprestandosi al solito rituale mattutino post sonno.
Uno sbadiglio, una stiracchiata e via. Solo dopo sarebbe stato davvero pronto.
Chiuse di nuovo gli occhi, per rilassarsi a dovere, e come al solito allargò le braccia, cominciando a stiracchiarsi, ma per la prima mattina in tutta la sua vita trovò un ostacolo.
Annoiato, aprì gli occhi e si girò su un fianco per controllare cosa –chi- mai avesse interrotto il suo rito sacro. Rimase di sasso: proprio accanto a lui, nel suo letto, c’era Hinata.
E’ una cosa abbastanza normale, pensò inizialmente. O forse no.
La ragazza dormiva dandogli le spalle. Completamente coperta, i suoi lunghi capelli erano sparsi ordinatamente sul cuscino, quasi invisibile al di sotto della sua testa.
“Cosa ci fai qui?” domandò senza ottenere –naturalmente- alcuna risposta.
Forse non era ancora abbastanza sveglio.
Portatosi la mani alla testa, la strinse con tutte le sue forze, per non sentire il sangue pulsare violentemente contro le tempie, e si sforzò di ricordare qualcosa.
Perché Hinata era da lui? Mah…
Nessuna immagine , neanche tenue e sfocata, si formò nella sua testa. Vedeva solo buio: era proprio come avere un buco nero in testa.
Ridendo, si toccò la fronte.
Cosa gli importava, alla fine? Le avrebbe chiesto più tardi, non appena si sarebbe svegliata, che cosa ci faceva a casa sua.
Si passò una mano tra i capelli, sbadigliando sonoramente, e cominciò a fissarla per ingannare il tempo.
Non aveva proprio voglia di alzarsi.
Era strano vedere Hinata così tranquilla. Di solito lei era sempre molto agitata in sua presenza.
Non l’aveva mai vista dormire.
Le sue spalle si alzavano e abbassavano al ritmo del suo respiro quasi invisibile, le sue labbra erano socchiuse. Cominciò a giocherellare con i suoi capelli, passandoseli tra le dita, sfiorandoli.
Era davvero… carina, sì.
Naruto arrossì immediatamente: come poteva pensare certe cose?
Doveva sicuramente essere quel mal di testa. Oppure la fame…
Il suo stomacò brontolò puntuale, emettendo uno strano richiamo.
Doveva proprio alzarsi; non poteva più aspettare.
Lasciò che la ciocca di capelli ricadesse sul cuscino e, facendosi  forza, di controvoglia, scese dal letto.
Tuttavia, accadde qualcosa che non avrebbe potuto mai immaginare: era completamente nudo.
Istintivamente si portò le mani davanti corpo per coprirsi, poi cominciò a correre per tutta la stanza in cerca dei suoi boxer.
Li trovò poco lontano dal letto, sotto un mucchio di vari vestiti, e li indossò, tirando un sospiro di sollievo.
Tutta quella situazione era parecchio strana. Di solito non si toglieva i boxer per andare a dormire.
Notò che anche la sua maglia e i suoi pantaloni giacevano stropicciati sul pavimento, coperti da altri indumenti che non riconosceva.
Si avvicinò per poter guardare meglio.
Immediatamente la sua attenzione fu catturata da una maglia nera, troppo corta e piccola per poter essere indossata da lui. La rigirò tra le mani, curioso, osservandola e poi la rimise sul pavimento.
Di chi erano quei vestiti?
E perché i suoi si trovavano proprio per terra, sotto quel mucchio di vestiti da… donna?
“Un reggiseno? Una mutandina?!” esclamò sconvolto.
Tra le mani stringeva proprio un reggiseno e una mutandina di pizzo che aveva trovato frugando tra quegli indumenti.
Arrossì di colpo e, imbarazzato, posò  tutto sul pavimento.
Biancheria femminile a casa sua?
In casa sua non c’era nessuna donna…
Spalancò gli occhi, sconvolto, colto da una strana consapevolezza.
Se Kiba fosse stato lì con lui in quel momento e avesse visto il tutto, sicuramente gli sarebbe saltato addosso indemoniato, con gli occhi fuori dalle palpebre, e l’avrebbe strozzato.
Biancheria femminile.
Ragazza.
Hinata.
Letto…
Una serie di semplici associazioni e tutto era fatto.
Naruto si sentì sprofondare per la vergogna.
Voleva scomparire, voleva che sotto di lui si aprisse un baratro che lo inghiottisse per l’eternità.
Avevano fatto … l’amore?
Non poteva essere, quel pensiero era troppo ridicolo.
La vita non era come quella descritta in un libro di Ero Sannin.
Si portò le mani alla testa, chiudendo gli occhi, e cercò di calmarsi.
Non sarebbe mai e poi mai andato a letto con Hinata. Non avrebbe mai potuto.
Eppure tutto in quella stanza raccontava quello che lui, con grande imbarazzo, cercava di convincersi non fosse mai accaduto.
I vestiti sul pavimento, lui che si ritrovava nudo la mattina senza una apparente ragione…
Naruto deglutì: anche Hinata allora doveva essere nuda nel suo letto. Nuda.
Ma il peggio doveva ancora venire.
Lei era ancora nel suo letto. E presto si sarebbe svegliata.
Il biondino entrò in crisi: avrebbe voluto sbattere la testa sul pavimento e prendersi a schiaffi.
Cosa le avrebbe detto?
Come si sarebbe comportato?
Ma soprattutto, come avrebbe reagito lei?
Di sicuro non gli avrebbe più rivolto la parola, troppo imbarazzata, l’avrebbe evitato, avrebbe perso la sua amicizia.
Si sentiva male al solo pensiero di non vederla più arrossire mentre parlava con lui.
Si era per caso trasformato in un pervertito frequentando Ero Sannin?
A quanto pareva, sì.
Che bel risultato che aveva raggiunto.
Guardò ancora verso il suo letto.
Hinata aveva cambiato posizione e, nel voltarsi, la coperta si era spostata, rivelando un ampia pozione di pelle candida. Naruto sentì le viscere fremere dal profondo.
Completamente rosso in volto, le si avvicinò e tentò di ricoprirla.
Non poteva vederla nuda, non poteva assolutamente.
Con mano leggera e tremante prese il lembo della coperta e cominciò a tirarlo verso l’alto, sfiorandola inavvertitamente.
“Naruto kun?” mormorò lei nel dormiveglia. Il suo tono di voce era insicuro.
Il biondino sobbalzò nel sentire pronunciare il suo nome.
Lei stava dormendo eppure pronunciava il suo nome. Wow.
O più semplicemente si era svegliata…
Cominciò a fissarla, un nodo in gola a mozzargli il respiro.
Esso si faceva sempre più pesante a mano a mano che lui vedeva le suo palpebre raggrinzire –chiaro segno che stava per aprirle- e le labbra schiudersi ancora per poter pronunciare un nome che lo avrebbe fatto sobbalzare di nuovo.
“Naruto kun…”
Nel giro di due minuti aveva pronunciato il suo nome di nuovo. Come poteva mai essere?
Esitante, allungò la mano, come per sfiorarla, ma la fermò quasi subito. Non poteva toccarla.
“Hinata.” Sussurrò per niente convinto. Le parole si erano fatte largo da sole nella sua gola.
Nonostante fosse stato solo un debole mormorio, la kunoichi lo udì.
Era proprio la voce di Naruto, non stava sognando. Era la sua voce.
Hinata spalancò gli occhi di scatto e si ritrovò a due centimetri dal viso del biondino. Naruto aveva avvicinato il volto al suo per poterla guardare meglio.
Non appena realizzarono la loro condizione, entrambi arrossirono e si allontanarono immediatamente.
“Buon- buongiorno.”
Naruto tentò di risultare più naturale possibile, ma non ci riuscì. Immediatamente abbassò la testa, rosso, pensando che Hinata era nuda, nel suo letto.
“Buongiorno, Naruto kun” mormorò lei sommessamente, mettendosi seduta, avendo cura di coprirsi con la coperta, e sorridendo appena.
Era stranissimo vederlo imbarazzato, quando di solito quel ruolo era recitato da lei.
“Hai… hai dormito bene?” Il biondino tentò ancora di dare vita ad un discorso sensato, ma la sua voce continuava sempre più ad incrinarsi, tradendo il suo timore.
“S-si, grazie.”
Non che Hinata lo incoraggiasse ad andare avanti. I suoi occhi cercavano in ogni modo di evitarlo saettando qua e là.
Sbuffò, spazientito. Non potevano continuare così, dovevano chiarire.
Si fece coraggio.
“Senti… Hinata.” Persino pronunciare il suo nome lo metteva in imbarazzo, in quel momento. Lei annuì, facendogli capire che lo stava seguendo. “Voglio… voglio sapere cosa è successo questa notte.”
Come aveva immaginato, la kunoichi  assunse una strana sfumatura di rosso e abbassò la testa.
Allora avevano davvero fatto l’amore. Naruto cercò di reggersi in piedi; cominciava a girargli la testa.
“Dimmelo, ti prego.” Il suo tono di voce era serissimo.
“Naruto kun… ecco…” Hinata esitò alquanto.
"Ti prego, Hinata.”
C’era di nuovo la sofferenza nei suoi occhi.
“Noi… siamo usciti insieme ieri sera.” Cominciò lei, evitando di guardarlo “Siamo andati a bere qualcosa con Kiba kun e Shino kun. Tu e Kiba kun, però, avete bevuto troppo e… io e Shino kun abbiamo deciso di riaccompagnarvi a casa.”
“Poi?”
La kunoichi fece un respiro profondo: in quel momento cominciava la parte più difficile.
“Poi, dopo che siamo arrivati… tu… tu hai cominciato a comportarti in modo… strano.”
Naruto strinse i pugni.
“In che senso?” le domandò, anch’egli scostando le sguardo da lei.
“Beh… ecco… eri… affettuoso.” La sua voce si era fatta un sussurro, mentre pronunciava quelle parole che stavano facendo molto male ad entrambi.
“ E poi?”
Sapeva che se avesse continuato a sentire si sarebbe sentito un essere ripugnate e schifoso, ma doveva sapere cosa era accaduto.
“Tu… tu…” Non riusciva più ad andare avanti.
Hinata si portò una mano sul cuore: lo sentiva battere così forte che sembrava volerle spaccare il petto.
“Hinata, ti prego!”
Ancora una volta l’impulsività aveva guidato le sue azioni. Naruto l’aveva presa per le spalle con decisione, spaventandola. Le lacrime già cominciavano a farsi largo nei suoi occhi chiari.
“Tu… mi hai spogliata e poi…”
Naruto strinse di più i pugni: sentiva la unghie graffiargli la carne con ferocia. Anche i suoi occhi erano lucidi.
“Scusami, Hinata io… io non volevo.” tentò di scusarsi tremando. Era incredulo. “Non volevo costringerti a… a fare l’amore con me.”
Si portò le mani al volto, sconvolto, tentando di arginare le lacrime che minacciavano di uscire.
“Naruto kun…” mormorò la kunoichi sorpresa.
Ecco perché era così stravolto. Credeva di averla costretta ad avere un rapporto con lui.
“T-tu non…”
“Scusami, Hinata.” Singhiozzò il biondino. Si rifugiò tra le sue braccia, la testa sul suo petto. “Non volevo, non volevo. Giuro che non ti sfiorerò mai più, mai più. Ti prego, perdonami. Io… non ero in me.”
Lei sorrise amaramente, seppur in iperventilazione per la sua tremenda vicinanza, e lo strinse a sua volta, mentre lacrime silenziose ritornavano a rigarle il viso.
Era ovvio. Non era in sé.
“Tra di noi… non è successo niente. Te lo giuro, Naruto kun.” Spiegò stranamente lucida, cercando di non singhiozzare. “Niente.”
Naruto alzò la testa, guardandola negli occhi.
“Dici sul serio?”
Nei suoi occhi c’era di nuovo un barlume di speranza. Perché avrebbe dovuto spegnerlo?
Cosa avrebbe ottenuto, poi?
“Si.”
“Oh… grazie!” esclamò lui gioioso.
La strinse con tutte le sue forze per dimostrarle la sua riconoscenza, per scacciare via tutta la paura.
Lei arrossì.
“Grazie Hinata! Anche se non è successo nulla, ti giuro, non mi ubriacherò mai più!” annunciò battendosi una mano sul petto.
Hinata sorrise tristemente. Era contento perché aveva saputo che con lei non c’era stato nulla.
Lei non gli piaceva proprio.
“Si…”
La kunoichi ruppe un piccolo singhiozzo, ma non riuscì a non farsi notare da Naruto, che la fissò dubbioso.
“Hinata, perché piangi?”
Si portò le mani al volto, coprendoselo. Cosa avrebbe dovuto rispondergli?
“Tu… tu sei… fantastico, ma io… io no.”
Naruto strabuzzò gli occhi a quella risposta, apparentemente senza senso.
“Cosa?!”
“De-devo andare.” La kunoichi si meravigliò del tono stranamente freddo della sua voce.
Fece per alzarsi, ma il biondino le si parò davanti, fermandola.
“No, non andare via. Resta qui.”
Ancora quella richiesta.
“Devo andare, Naruto kun.”
Si alzò di scatto e incespicò nel lenzuolo, finendo diritta nelle sue braccia.
“Non vai via, mi dispiace.”
Con un gesto repentino la baciò, immobilizzandola.
Hinata spalancò gli occhi, mentre le sue guance riacquistavano pian piano colore.
Ancora le sue labbra.
Baciarlo era sempre una carica di adrenalina incredibile.
Sentiva il cuore battere a mille, il sangue ghiacciare nelle vene, le labbra diventare bollenti.
Poi tutto finiva e si sentiva spaesata, incapace di respirare.
E accadde di nuovo così.
Naruto dovette sostenerla perché non perdesse l’equilibrio e cadesse.
“Hinata…?” domandò preoccupato, guardandola negli occhi.
Lei arrossì ancora di più, mentre una domanda si faceva largo nella sua testa.
“Perché?” mormorò con gli occhi bassi “Perché mi hai… Io non… ti piaccio…”
Anche lui divenne rosso.
“Io… io non lo so. Dovevo farlo. Non posso lasciarti andare adesso.”
La strinse forte a sé, affondando la testa nell’incavo della sua spalla.
“Non andare via. Giuro… che non ti guardo.”
Hinata sussultò, ritornando immediatamente alla realtà.
Era completamente nuda.
Immediatamente il suo respiro si blocco.
“Io… io…” mormorò cercando di non pensare a cosa stesse pensando di lei Naruto in quel momento.
“Vado a preparare la colazione.” Annunciò il biondino battendo le mani. “Fa’ pure con calma.”
Un po’ rosso e cercando di non guardarla, le posò un dolce bacio sulla guancia e uscì a grandi passi dalla stanza.
La kunoichi, immobile fino a quell’istante, si lasciò cadere sul letto, provata.
L’aveva baciata, l’aveva abbracciata, l’aveva trattenuta.
Voleva dire che almeno un po’ a lui piaceva.
Sorrise rassicurata.
Per una volta, l’alcol aveva fatto qualcosa di buono.
 
 
***
 
 
Naruto appoggiò la schiena alla porta, respirando affannosamente.
Cavolo che fatica tenere a freno i suoi istinti di fronte a lei!
Ma per fortuna ce l’aveva fatta.
Sul suo viso si andò allargando sempre più un sorriso divertito.
Finalmente poteva sentire Hinata.
La sentiva respirare, scalpicciare imbarazzata attraverso la stanza alla ricerca dei suoi vestiti, indossarli frettolosamente, indugiare davanti alla porta, la mano a mezzo centimetro dalla maniglia, indecisa se abbassarla e uscire dalla stanza oppure no.
Naruto si voltò, il viso rivolto alla porta.
Era giunto il momento di dare una svolta a quella situazione.
Posò la mano sulla maniglia, deciso, e l’abbassò.
Hinata, di fronte a lui, lo fissava con un misto di imbarazzo e sorpresa.
 “Come va?” le domandò Naruto sorridendo radioso.
Anche sul volto della kunoichi fece capolino un sorriso, un sorriso fiducioso e timido insieme.
“B-bene… credo.” Mormorò sommessamente.
Naruto rise.
“Vieni, allora. Dobbiamo fare colazione! Ti va del ramen?”
La prese per mano e, sorridente,  la trascinò in cucina.
 
 
L’alcol e i suoi sorrisi, alla fine, l’avevano aiutato ancora una volta.
Forse poteva permettersi di ubriacarsi di nuovo.










br>


E questa è l'ultima parte della fic per festeggiare il NaruHina's Day. Spero davvero che vi sia piaciuta! ^^
Chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornamento, ma la scuola mi sta davvero opprimendo. *sigh* Vi chiedo, infatti, anche di perdonarmi se dovesse essere presente qualche errore, ma, pur avendo ricontrollato, sono sicura che mi sia sfuggito qualcosa.
Ringrazio tantissimo chi ha recensito lo scorso capitolo! *-* Ci tengo tantissimo a questa storia e mi ha reso felicissima sapere che l'abbiate apprezzata anche voi, nonostante tutto. Grazie davvero, anche se non mi sembra di ringraziarvi mai abbastanza. <3

Ferula_91: Alice, ciao! ^^ Ti ringrazio tantissimo per avere letto e recensito!
Mi fa piacere sapere che il primo capitolo ti abbia incuriosita!
Scusami se non ho aggiornato subito, ma purtroppo la scuoa, mi opprime. >.<
E non preoccuparti per l'immagine, non ti perdi nulla!
E' solo uno screen in cui c'è scritta la data di inizio della stesura della fic...
Spero tanto che questo capitolo ti abbia soddisfatta, altrimenti sei libera di prendermi a pugni! XD
Ti voglio bene! <3

Yumi_chan: carissima! *-* Grazie mille a te per aver partecipato e per aver scritto una fic a dir poco stupenda.
L'ho apprezzata tantissimo, davvero. Grazie mille per la recensione! I tuoi complimenti mi fanno arrossire... U///U
Spero tanto che questo capitolo ti sia piaciuto, altrimenti, come ho già detto ad Alice, sei liberissima di prendermi a pugni! XD
Un bacione! <3

MillyMalfoy: Silvia! *-* Che onore averti tra i recensitori! *-*
Sono morta quando ho finito di leggere tutte le bellissime parole che mi hai scritto. Davvero, non le merito. *blush*
Sai, mi chiedo anche io perchè Naruto non beva ogni sera... XD ma cosa dobbiamo fare!
Se è un pò tardo non è colpa sua. Ma alla fine se n'è accorto, no? E' questo l'importante! *-*
E sì, SI AMANO! Loro sono l'AMORE! <3
Spero che questo capitolo non ti abbia disgustata. Purtroppo, ho dovuto scriverlo in più riprese. ç_ç
Grazie mille per tutto! Ti voglio un mondo di bene anche io! <3

Sakurina: Lulyyyyyyyyyyyyy! La mia "forever NaruHina"! <3 *canta* Che onore averti qui! *-*
E sì, l'ho fatto apposta ad interrompere il capitolo in quel punto, sai? Sono cattiva io... XD 
Cavolate a parte, purtroppo è stata colpa della scuola. >.< Ti ringrazio tantissimo per la tua recensione. Stavo per piangere, sul serio. *-*
Le tue parole mi fanno sempre arrossire più di Hinata. U///U
Sono stata contentissima di sapere che l'inizio della storia ti sia piaciuto.
Sai, ci tengo davvero tantissimo a questa fic e speravo che potesse piacervi come è piaciuto a me scriverla.
La tua recensione mi ha reso davvero contentissima. *-*
Spero che si sia visto abbastanza "fuoco" in questo capitolo! *-* Fammi sapere!^^
Ti adoro! <3
(PS: sì, Kiba è sempre e solo tuo! ù_ù)

Ringrazio tantissimo anche Callie33, ancora Alice, missmokkorina, Namine1593, ancora Luly, starsoul
sushiprecotto_chan, Topy e _darkyneesan_ che hanno messo questa fic nelle preferite. Grazie mille! <3 Spero proprio che questo capitolo vi sia piaciuto come il precendente! Fatemi sapere, se vi va! ^^


Uff, anche questa fic è finita. Mi dispiace tantissimo, ci avevo preso gusto nel ricominciare a scrivere NaruHina. Vuol dire che ci vedremo alla prossima, se vorrete. ^^
Grazie mille a tutti per aver reso così speciale la nostra giornata! Il NaruHina è per sempre! <3

Un bacione!
Ayumi



   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Ayumi Yoshida