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Autore: Elettra_Black    13/12/2008    6 recensioni
Una ff scritta ripercorrendo tutti i libri, seguendo la caratterizzazione di Severus Snape (Piton in Italia), cercando di essere il più fedele possibile al personaggio originale. Ho creato per lui Elyon, goffa, stupidina e piagnona che gli scioglierà il cuore. Come andrà a finire? Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il tempo può mutare gli animi, i cuori delle persone. Può abbattere montagne, invecchiare, uccidere. Ma Hogwarts rimarrà per sempre la stessa. Ogni anno gli alunni verranno smistati, ogni anno comincerà un nuovo capitolo per la vita di un giovane mago.

Ma per qualcuno è cominciato da un pezzo quel capitolo, e adesso si preparava ad affrontare il suo ultimo anno in quel magico castello. Faith Piton stava seduta sulle rive del grande lago, sulle ginocchia raccolte i pesanti volumi che aveva preso in prestito dalla biblioteca, e sparpagliati intorno a lei c’erano altri tomi scolastici. I lunghissimi capelli erano lisci come la seta, e al vento rilucevano come le piume di un corvo. Il viso bianco era concentrato sulla lettura, gli occhi concentrati sul testo complicato. Istintivamente ne stropicciò uno. Cominciava a pensare di dover mettere gli occhiali, perché a forza di leggere si era rovinata la vista. Sua madre glielo diceva sempre di non leggere col buio, ma davvero non si rendeva conto del tempo che passava quando si immergeva tra le pagine di un buon testo preso dalla biblioteca del padre. L’uomo approvava quel suo interesse, e la spronava a fare di meglio. D’un tratto qualcuno adagiò il mento sulla sua spalla sottile, e per poco non lanciò un grido dallo spavento << T-Teddy, accidenti a te!>> scattò lei indispettita. Il ragazzo le sorrise bonario, e i capelli tirati dritti sul capo cambiarono colore, passando dal viola al rosso sparato << Accidenti, come diventi carina quando ti spaventi!>> le rivolse il suo migliore sorriso, ma la ragazza lo ignorò deliberatamente.

<< Stavo studiando, lasciami in pace>> bofonchiò lei irritata. Ma lui si sedette al suo fianco, e rimase in silenzio a guardare il cielo. Poco a poco i suoi capelli presero le tonalità accese del turchese, un cambiamento che la ragazza carpì con lo sguardo. Teddy Lupin aveva la divisa sempre fuori posto, con parte della camicia che usciva dai pantaloni, la cravatta di Grifondoro annodata al rovescio e i lacci delle scarpe portavano i colori dello stemma della sua casa.

<< Sei troppo diligente, perché non esci con me domani?>> chiese a bruciapelo << O vuoi saltare Hogsmeade per stare nel sotterraneo di Serpeverde a studiare?>>

Faith sporse il labbro in un broncio irritato, e cominciò a raccogliere i libri mettendone alcuni nella borsa << Può darsi! Io mi diplomo quest’anno, al contrario tuo che stai sempre a bighellonare e…ehi, ma mi stai ascoltando?>>

Teddy prese alcuni libri pesanti dalle sue braccia, tenendoli con una mano sola << Sono pesanti, non posso farteli portare!>>

<< Oh, andiamo Teddy…>> bofonchiò << L’ultima volta me li hai nascosti!>>

Il viso del grifondoro si tinse di una sfumatura scaltra << A-ah…prometto che questa volta te li renderò. Ma prometti di uscire con me, che ti costa? E’ perché sono al sesto anno?>>

Faith per un attimo arrossì, e l’altro se ne accorse << No, non è questo. Avanti, dammi i libri…>> si fece insistente, ma lui era troppo alto per lei. Così ebbe la meglio.

<< Se non è perché sono più piccolo. Ah!>> si schiaffeggiò la fronte << E’ perché sto antipatico a tuo padre! Da quando è diventato preside mi tiene sempre d’occhio, e mi toglie punti perché sono carino…>>

<< Veramente te li toglie perché hai sempre la divisa in disordine>> precisò lei in tono seccato << Avanti, dammi i libri e non parliamone più…>>

Teddy si fece sempre più ostinato, e portando i libri propri sopra una pozzanghera minacciò di lasciarli cadere << Allora dimmi perché non vuoi uscire con me, Piton>> i capelli di Teddy si scurirono di più, diventando color cobalto. Ma non sembrava arrabbiato, semplicemente cocciuto << Non ti piaccio proprio? C’entra forse mio padre?>> chiese con la voce che si incrinò lievemente.

Faith sgranò gli occhi, e immediatamente si rese conto di aver esagerato con i toni << No…no, lo sai che non c’entra nulla>>

Il viso di Teddy si distese, e sorrise teneramente mentre i suoi capelli divennero di un rosa pallido, e poi di nuovo blu. Non amava quel colore, cercava spesso di cambiarlo quando si accorgeva dei capelli che si tingevano di quelle sfumature. E accadeva sempre quando guardava Faith, quando osservava i suoi lunghissimi capelli ondeggiare liberi dietro di lei, o raccolti in due lunghe trecce.

<< E allora qual’è il problema?>> chiese in tono esasperato << Faith, mi piaci davvero. Più dei Sex Pistols e dei Clash!>>

La ragazza si lasciò sfuggire un sorriso divertito, per poi distogliere lo sguardo da lui e puntarlo sull’albero accanto a loro. Alla base c’erano incisi due nomi: “ Elettra e Sirius”. Sapeva chi erano, ma distolse i suoi pensieri dalla loro storia per dedicarsi al grifondoro.

<< Tu stai sempre con Victoire. Dicono che state insieme e che vi siete baciati in treno…>> borbottò corrucciata.

Il volto di Teddy per un attimo sbiancò, e vedendo Faith in procinto di allontanarsi posò i libri sul prato e le prese le spalle << No, no, no! Ferma, posso spiegare….>> parlò velocemente << Lei non mi piace, e non stiamo insieme. E’ carina, e…sì, l’ho baciata. In treno stavamo facendo un gioco babbano, quello della bottiglia. Ed è capitata lei…dico sul serio, non stiamo insieme!>>

Le labbra imbronciate di Faith si distesero in un lieve sorriso, e mentre le sue guance si accesero di rosso disse: << Comunque tu sei un grifondoro e io una serpeverde! E non si è mai vista una serpeverde che si mette con…>>

Non continuò la frase, perché le sue labbra furono serrate dal bacio furtivo di Teddy, che prendendole il viso tra le mani le regalò quel primo attimo di tenerezza. Il primo che Faith avesse mai ricevuto, il primo che, lo sapevano, sarebbe stato seguito da altri.

Nel frattempo nell’ufficio del preside Piton, Elyon entrò di corsa facendo trasalire l’uomo e alcuni dei presidi ritratti dietro di lui.

<< Elyon, dannazione che c’è?>> chiese esasperato. Sul volto dell’uomo erano comparse delle rughe evidenti, e lo stesso era capitato ad Elyon. Dei solchi sottilissimi contornavano i suoi grandi occhi verdi, eppure aveva lo stesso viso da bambina, e i suoi capelli lunghi erano legati in una lenta coda che teneva su una spalla.

<< Si sono baciati!>> esultò lei cingendogli il collo con energia, tanto che lui si soffocò con la saliva << Cos…ma chi? Ehi, staccati accidenti a te!>> borbottò arrossendo appena.

<< Faith e Teddy, che carini!>>

L’uomo la guardò di sbieco, per poi sbottare tra sé e sé qualcosa di incomprensibile.

<< Severus, cosa c’è sei triste? E’ così carino quel ragazzo! Scarlett ne è innamorata, pensa>> ridacchiò Elyon al pensiero dell’amica, che durante le lezioni chiedeva al ragazzo di regalarle qualche esibizione da metamorfomagus. E lui si prestava, era una star per eccellenza.

<< Carino…>> borbottò restando seduto << …ha del ferro al naso e alle orecchie. Le donne mettono gioielli…e si mette anche il trucco sulle dita>>

<< Si chiama smalto, e tra molti ragazzi si usa così>> spiegò lei paziente, per poi piroettare verso la finestra. Si affacciò appena, scorgendo i due studenti appartati vicino al lago. Sorrise passandosi un dito sull’occhio destro. Aveva recuperato la vista grazie al bagliore del suo patronus, ma uno dei due occhi le dava qualche problema con la luce. Piton la guardò con la coda dell’occhio, e sospirando appena mise un’ultima firma in un documento.

<< L’hai visto?>> chiese poi lei, guardando il cielo cominciare ad imbrunirsi. Piton non rispose, sistemò dei fogli di pergamena in una cartella, guardando la nuca della moglie con espressione assorta. Dopodiché si alzò e, lentamente, si avvicinò a lei abbracciandola da dietro.

<< Sì…>> rispose tenendo il mento sulla sua spalla, e chiudendo gli occhi come a volerli riposare.

<< Ha i suoi occhi>> aggiunse Elyon << Albus Severus. E’ un ragazzino molto timido e dolce…>>

Lui non disse nulla, sapeva dove voleva arrivare. Le baciò la guancia, e le sue mani istintivamente si posarono sul grembo di lei << Elyon, non preoccuparti. Va tutto bene…>> la rassicurò restando in quella posizione. Lei sorrise ancora, quasi commossa dalle sue parole << Hai già scelto un nome? Forse sta volta sarà un maschio…>> chiese scostando il viso in modo da guardarlo. E lui si specchiò ancora una volta in quegli occhi sinceri e innamorati, che mai si sarebbe stancato di guardare << Glielo daremo dopo che lo avremo visto>> mormorò baciandola sulle labbra rosa, continuando ad accarezzarle il grembo in cui una vita si stava accendendo sempre di più.

Severus Piton ha amato due donne nella sua vita. Elyon l’avrebbe amata per sempre, anche dopo la morte. Non aveva più niente da temere. Non doveva più nascondersi, mentire, soffrire…i ricordi sono per il passato, Lily e l’amore che aveva provato per lei erano un doloroso ricordo lontano. Ma Elyon era il suo presente e futuro. Lei, Faith e il piccolo ancora senza nome. Finalmente, anche lui, poteva dire di aver trovato la pace.

  
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