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Autore: Tonks98    15/03/2015    5 recensioni
Salve lettori, questa storia è particolare e molto diversa dalle altre. Innanzi tutto ogni capitolo potrebbe essere l'ultimo, e la aggiornerò ogni volta che avrò qualche idea per continuarla. Il titolo dice molto. Pensate se il Paradiso non fosse posto per voi... e...poteste tornare indietro.
Tonks98
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Live and let die

Erano passati sette anni da quella notte di Halloween. Al e Jamie avevano lasciato Hogwarts, esattamente come Rose e Scorpius, i quali, in barba ai dissapori tra le loro famiglie, si erano fidanzati A scuola rimanevano solo più lei e suo cugino Hugo, il quale ora stava con la figlia di Luna Lovegood e del professor Paciock. Mentre lei era ancora, a diciassette anni, inspiegabilmente e disperatamente single. Perchè tutto questo gossip iniziale degno di Strega 3000? Bhe semplice. Lily non si era mai preoccupata prima dei ragazzi, nonostante loro non le avessero mai dato tregua, ma ora, l'ultima sera ad Hogwarts, ormai diplomata e a poche ora dal Ballo di fine anno, iniziava a preoccuparsene. Ormai tutti i suoi amici si erano trovati una ragazza, e lei era in alto mare, tanto più che nessuno l'aveva invitata. Bhe, in realtà qualcuno che aveva provato a invitarla c'era stato, ma lei non sarebbe mai uscita con quel verme di Nacisus McLaggen, il figlio del "Grande Giocatore di Quidditch Cormac McLaggen", mai nome fu più azzeccato per quella piovra, pensava spesso. Si ritrovò a girovagare senza meta per il Castello, e senza sapere come, si ritrovò nei sotterranei. Bhe già che ci sono, si disse, vado a salutare Severus, in fondo questa è la mia ultima notte al Castello. Così si avventurò nei meandri più oscuri dei sotterranei, che ormai per lei non avevano più segreti. Quando arrivò alla porta della dispensa bussò. "Avanti." disse una gelida voce spettrale dall'altro lato della porta. "Buonasera Sev! Sono venuta a salutarti." 
"Ciao Lily!" il tono si era notevolmente riscaldato. "Ah, già. Questa è la tua ultima notte al Castello. La McGranitt ha organizzato il solito ballo, vero?" lei annuì con la testa. "Perchè non sei a prepararti allora? Scommetto che fuori dal dormitorio avranno già fatto la fila." disse con tono a metà tra lo scherzoso e il disgustato. Lei rise, una risata cristallina. "Severus! Non sarai mica geloso?!" il colorito pallido del fantasma si accentuò. "Hahahah beccato! Non preoccuparti Sev!" 
"Perchè mai non dovrei? Sei diventata obiettivamente una bella ragazza, ho supposto che ormai avessi tanti pretendenti." cercò di tirarsi fuori dall'imbarazzo lui. 
"Hai supposto male allora." si fece seria d'un tratto. "A meno che non decida di andare con quella piovra umana di McLaggen..." 
"Cosa che ti sconsiglio vivamente se non vuoi avere una cavaliere ricoperto di puzzalinfa...
"Hahahaha già, non sarebbe male!" e rise ancora, mentre Severus sorrideva e ghignava allo stesso tempo senza un motivo preciso. "Comunque," disse Lily una volta calmato l'eccesso di risa "escludendo lui, nessun altro mi ha invitata. Perciò non vedo il motivo di prepararmi e andarci." 
L'espressione triste della ragazza fece sprofondare il cuore di Severus...insomma, se ne avesse avuto ancora uno sarebbe sprofondato. Voleva assolutamente aiutarla, non voleva che passasse la serata sola e triste nel suo dormitorio, e tanto meno vedergliela trascorrere sola e triste al Ballo dell'ultimo anno. Voleva davvero tanto che fosse felice. Così fece di tutto per convincerla che sarebbe stato meglio andare, che avrebbe dovuto passare la serata coi suoi amici e che sicuramente qualcuno, che non fosse McLaggen, le avrebbe chiesto di ballare, magari all'ultimo. Insomma tanto disse e tanto la rassicurò che alla fine, convinta e anche un po' rincuorata dalle parole del suo amico, corse fuori dai sotterranei fino al dormitorio dei Grifondoro a prepararsi. Una volta rimasto solo, Sverus si diede dell'idiota da solo, incominciano a vagare anche lui per il castello borbottando. "Bell'idea Severus! Razza di cretino e adesso cos'hai intenzione di fare, eh? Di presentarti lì in tutta la tua fantasmagorica figura e di invitarla a ballare facendole fare la figura della necrofila? O magari di entrare nel corpo di un diciassettenne brufoloso? Nemmeno per sogno! Bravo, complimenti, bel guaio che ti sei procurato!"
Per la rabbia diede un pugno ad una porta, che si aprì cigolando. Entrò nella classe in disuso, quasi attirato da una forza più forte di lui. Rimase stupito quando si trovò davanti lo specchio delle Brame. Com'è finito qui? Pensò. E poi una grande curiosità lo pervase. Chissà se avrebbe ancora funzionato con lui, e cosa avrebbe visto. Vinto dalla curiosità fluttuò di fronte allo specchio, posizionandosi al centro. Non sapeva cosa si aspettasse di vedere, ricordava che quando era in vita vedeva sè stesso con Lily Evans, oppure sempre lei che rideva felice, con quella risata cristallina, uguale a quella della nipote. Non aveva più avuto occasione di specchiarvisi da quell'ultima notte sulla Terra, e anche allora aveva visto Lei, che gli tendeva la mano. Adesso, dopo un attimo in cui un'immagine tremolò, rivide sè stesso, vestito a festa, mano nella mano con Lily Luna vestita come una principessa delle favole, e iniziava con lei a ballare un valzer allegro, e lei rideva, rideva felice. "Magari questa sera potesse andare così. Darei tutto quello che mi rimane per renderla felice.
"Davvero lo faresti?" trasalì, non l'aveva notato, l'immagine si era fermata, e il sè stesso dello specchio lo guardava fisso e serio. Lily Luna non c'era più, erano solo loro due. "Hai parlato?
"Sei diventato sordo oltre che rimbecillito negli ultimi sette anni?"
"Ehi! Non offendere, sei solo uno stupido riflesso, più incorporeo di quello che sono io." il sè stesso dello specchio tacque irritato. Poi, come rendendosi conto che litigare con sè stessi è davvero una cosa ridicola, disse: "Senti, c'è un motivo per cui sta sera sto parlando. Ti offro una possibilità. La possibilità di essere vivo, un'ultima volta."
"Cosa intendi?
"Intendo quello che ti sto dicendo. Ti sto dando la possibilità di scegliere tra il passare il resto dell'eternità sulla Terra come spettro, oppure di vivere un'ultima notte, fino a quando non terminerà l'ultima canzone." 
"Perchè proprio sta sera? E cosa succederà...dopo?
"Hai passato venticinque anni sulla Terra, un quarto di secolo in più rispetto a quella che è stata la tua vita, ti stanno dando un'ultima possibilità di scegliere, dopo di che dovrai rimanere per l'eternità. In caso tu scegliessi di rimanere. Se scegli la seconda opzione, cioè 'l'ultima notte', poi tornerai in Paradiso, per sempre. E ti assicuro che sono cambiate un po' di cose da quando te ne sei andato.
Severus riflettè, chi gli stava dando quella possibilità? Voleva rimanere per sempre sulla Terra o adesso era pronto per il Paradiso...? Sentiva che lo sarebbe stato dopo quella notte. Gli sarebbe piaciuto rimanere per sempre sulla Terra, ma effettivamente, cosa avrebbe potuto fare lì, per l'eternità. Aspettare di vedere la stirpe Potter estinguersi? Non era così ottimista. Ma la possibilità invece di passare un'ultima notte sulla Terra, da vivo, e rendere felice Lily Luna lo allettava molto di più, anche a scapito di tornare il quel noiosissimo Heden.
"Chi sei tu, in realtà. E chi ti manda?
"Non lo immagini chi possa mandarmi?" effettivamente Severus se lo immaginava, il riflesso continuò:"Io sono te, Severus, o meglio, il te che tante volte si è specchiato qui dentro in vita. Conosco i tuoi desideri più inconfessati, le tue idee più oscure, i tuoi sogni. E mi è stato detto di darti questa possibilità, di dirtelo perchè sanno che mi avresti ascoltato. Allora, hai deciso?" Severus ci dovette pensare ancora un attimo, poi ripensò al volto di Lily Luna, felice come non l'aveva mai vista. Poi rispose:
"Va bene. Cosa devo fare?
"Attraversami.
"...Tutto qui? Scusa, ma non è un po' banale?
"Banale? Tutto quiii?! Oh senti! Cosa ti aspettavi? Fumi, luce, saette e altri effetti di scena? Per chi mi hai preso? Per una rock star forse? O per un mago da quattro soldi?
"Scusa, io...
"Oooh, mi dispiace non aver soddisfatto le tue aspettative Cenerentola! Magari volevi anche il vestito, le scarpette di cristallo e che ti dicessi che sei la più bella del reame!
"E smettila odioso di un riflesso! Ti ho chiesto scusa, cosa vuoi di più, che mi inginocchi e ti chieda perdono in lacrime?! Datti una regolata, non ci metto niente a mandarti in frantumi e a usarti per fare una palla da discoteca!" lo specchio tacque ammutolito da quello scatto d'ira. "Oh per Merlino, Salazar e Morgana, ero davvero così odioso?" il riflesso aprì la bocca ma Severus alzò una mano per zittirlo.
 "Non importa, non rispondere. Va bene, ho deciso.
"Molto bene, non devi fare altro che attraversarmi e ti ritroverai nello stesso punto che lasci ora, ma di nuovo con un corpo.
"D'accordo." prese un bel respiro...o quasi...bhe non è che potesse proprio respirare, comunque...oh insomma che avete capito! 
E attraversò il suo riflesso. Fu come rinascere, si ritrovò in piedi, indossando le sue solite vesti nere, dando le spalle al suo riflesso. Si guardò le mani, perfettamente solide, si mise in ordine le vesti e si passò una mano tra i capelli. Poi prese, sta volta materialmente, un bel respiro profondo. Si fermò un attimo ad ascoltare il suo cuore battere di nuovo, e batteva all'impazzata. Poi si voltò, e si vide esattamente com'era l'ultima notte che si era specchiato nello specchio delle Brame, da vivo. 
"Incredibile." fu la prima cosa che disse. 
"Davvero....Bhe cosa aspetti? Vai, no?"
"Sì sì, vado subito, e grazie!"
"Ricordati! Fino all'ultima nota dell'ultima canzone!"
"Non lo scorderò!" e uscì dalla porta correndo a perdifiato verso la Sala Grande. Il Ballo era iniziato, e sbirciando dai portoni vide Lily Luna, effettivamente vestita come una principessa, sola al tavolo, con un bicchierino di acquaviola in mano. Con un colpo di bacchetta trasfigurò il suo abito in un vestito da cerimonia, con il mantello nero bordato d'argento, i bottoni della giacca e i polsini dello stesso materiale, e sulla giacca comparvero dei ghirigori ricamati in seta più scura e lucida, in modo da risaltare quando colpiti dalla luce. "Un principe delle tenebre." disse fra sè e sè soddisfatto, sperando di non spaventarla. Prese il secondo respiro profondo dopo venticinque anni, ed entrò. Nessuno lo notò mentre si dirigeva verso Lily Luna, tutti erano troppo impegnati a ballare per volgere lo sguardo verso di loro. 
"Posso avere l'onore di un ballo, Signorina Potter?" 
La ragazza stava per girarsi e rispondere con un secco "No" quando, incredula, riconobbe la voce, dal timbro basso e caldo, usato solo per lei. Si disse che era impossibile, che non poteva essere, che era tutto un sogno. Poi si voltò, e si trovò davanti Severus Piton in carne ed ossa, che aspettava pazientemente una risposta, sul volto un accenno di sorriso, che si allargò vedendo la sorpresa, l'incredulità e poi la felicità comparire sul volto della ragazza. 
"Severus! Sei...Sei...." 
"Vivo." completò per lei. 
"Ma com'è possibile, insomma eri un fantasma! Come...? Perchè?"
"Te lo spiegherò poi, ma il perchè lo puoi intuire. Ti avevo detto o no che qualcuno ti avrebbe invitata all'ultimo?" 
"Sì ma, io mai più pensavo che avresti fatto una cosa del genere per me!" e allora lui arrossì leggermente, prima di chiedere: 
"Allora, vuoi ballare con me?" 
"Sì! Ma certo!"
La prese per mano e entrarono in pista iniziando a ballare sulle note di un allegro valzer. Quando quelli intorno iniziarono a comprendere ciò che vedevano si levò un mormorio generale. L'unica che non pareva essere stupita sembrava Minerva McGranitt, alchè a un certo punto la Sprite le chiese come mai. 
"Bhe, dopo tutto Pomona, Albus lo ha sempre detto. L'amore, sotto qualsiasi forma, è la più potente delle magie. E ora abbiamo la prova che può superare persino la morte." rispose la Preside. Poi tornò a guardare quella strana coppia ballare in mezzo alla pista. Lily e Severus ballarono tutta la notte, un po' parlando, un po' ridendo insieme, e alla fine, quando venne annunciato l'ultimo lento, Severus venne preso dallo sconforto. Lily Luna se ne accorse, così gli chiese il perchè i quella faccia da "morto". Severus rise leggermente, poi rispose: 
"Conosci la fiaba di Cenerentola, Lily?" 
"Sì, perchè?" incominciava a essere un po' inquieta anche lei. 
"Questo è il mio ultimo rintocco. Le mie ultime note, gli ultimi attimi che posso passare qui, sulla Terra." 
"Tornerai un fantasma dopo?" chiese speranzosa, ma già immaginando la risposta.
"No Lily." accidenti come era difficile. "No. Sono proprio materialmente i miei ultimi attimi qui. Poi dovrò tornare da dove sono venuto." 
"Vuol dire che non ti rivedrò mai più?" le lacrime incominciarono ad affacciarsi a quegli specchi che erano i suoi occhi. Lui annuì semplicemente, e poi lei gli si strinse al petto abbracciandolo e poggiando il viso sulla sua spalla. 
"Perchè? Perchè l'hai fatto? Avresti potuto rimanere per sempre!" disse lei fra le lacrime. 
"Perchè ho avuto una scelta, Lily." rispose lui, tenendola stretta a sè. "E ho scelto di passare l'ultima notte della mia esistenza con la persona che mi è più cara e che amo di più a questo mondo." Lei alzò lo sguardo proprio mentre le ultime note suonavano, gli occhi ancora pieni di lacrime, pieni di qualcosa che sarebbe impossibile da definire. Forse felicità, amore, tristezza. Un misto di tutto quanto forse. 
"Te." e le diede un lieve bacio sulle labbra, mentre la canzone finiva. Il soffitto stellato della Sala Grande si illuminò a giorno, poi lentamente la luce inondò tutto quanto. Poi dei fiocchi di luce, se così si possono chiamare, scesero e si fecero tutti intorno a Severus. Chiuse gli occhi. 
"Lily, non piangere, avrai una vita e una famiglia meravigliosa, lo so. Saluta i tuoi genitori e i tuoi fratelli. Ora devo andare. Addio." 
"Addio Severus, mi mancherai. Grazie." rispose Lily Luna Potter sorridendo tra le lacrime.
Queste furono le ultime parole che Severus Piton sentì, prima di risvegliarsi, di nuovo, su quella strameledetta nuvoletta. Era tornato in Paradiso, si guardò un attimo intorno. Niente era cambiato, sempre tutto uguale, fastidiosamente bianco. Pensò con rammarico alla beata oscurità dei suoi sotterranei, poi si disse che però ne era valsa la pena, e subito si intristì di nuovo pensando che non avrebbe più visto Lily Luna per, si augurava, un bel po' di tempo. A un tratto davanti a lui comparve una figura, una donna vestita di bianco, dai capelli rosso fuoco e gli occhi verdi come il sottobosco. 
"Bentornato Severus, mi sei mancato." 
"Lily....cosa vuoi?" 
"Dirti che mi sono sbagliata. Che ho sbagliato a non perdonarti in tutto questo tempo, e che mi dispiace, per tutto quello che hai sofferto. Vogliamo perdonarci a vicenda e fare sì che finalmente tutto ritorni come doveva essere?"
"Perchè? Perchè solo ora e non prima?" 
"Perchè non ho mai capito quanto davvero potessi essere buono, e quanto sapessi amare, finchè non ho visto cosa hai fatto per mia nipote. L'hai resa felice, senza chiedere niente in cambio, e a scapito di ciò che avrebbe reso felice te. Allora, vogliamo riprendere da dove abbiamo lasciato?"
"Mha! Non lo so, sai..." aveva già deciso, ma voleva vendicarsi, almeno un pochino.
"Tu ci hai messo una vita a deciderti...mmmmh non lo so." 
"Eddai Sev! Vuoi vedermi implorare?" chiese lei, ridendo con quella sua voce cristallina. 
"Eh, non sarebbe male." ghignò lui di rimando. "Ma non ti costringerò a tanto, non si addice a una signora della tua età. Quindi suppongo che sarò costretto ad accettare le tue scuse."
 "Ehi! Ma come osi! Una signora della mia età?! Ma ti sei visto pipistrellaccio che non sei altro?" 
Lui divenne rosso come un Weasley e lei scoppiò a ridere talmente forte da avere le lacrime agli occhi. 
"Hei! Non è divertente...." 
"NOOOO Sevvy, non lo è per niente!"
E allora scoppiarono tutti e due a ridere. Alla fine, quando le risa si furono placate, e sui loro volti non rimase che un vago sorriso, lei gli si avvicinò e lo abbracciò forte, ricambiata da lui. Finalmente, dopo tanto tempo, era tutto di nuovo come prima. Ci erano voluti solo alcuni decenni, una guerra e una resurrezione, ma finalmente era tutto come avrebbe dovuto essere. E nonostante quello fosse ancora un posto tremendamente noioso agli occhi di Severus, forse adesso le cose sarebbero migliorate, almeno un pochino.
THE END












Angoletto dell'autrice: *partono i titoli di coda*
                                      *colonna sonora di Ghost*
                                      *autrice in lacrime*
Grazie, grazie a tutti per aver letto e recensito questa storia, forse una delle più belle che abbia scritto. Ringrazio anche Miss_gold e Daydreaming che mi sono state vicine per tutto questo tempo e mi hanno fornito idee divertenti e originali per questa storia. E spero continueranno a rompermi le scatole per ancora tanto tempo. Grazie! E ringrazio anche voi, lettori silenziosi, che anche se non recensite so che ci siete e leggete. Grazie!
Ok, dopo questa esibizione lacrimevole e melensa passiamo alle cose serie. Penso che potrei anche scrivere qualche spin-off di questa storia, chi lo sa, appena mi verrà qualcosa in mente prometto che non vi lascerò a bocca asciutta. Comunque presto inizierò una nuova serie, e spero che vi piaccia quanto questa!
A presto! E mi raccomando, le recensioni, soprattutto alla fine, sono graditissime!
Tonks98

   
 
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