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Autore: angel jenny    14/12/2008    3 recensioni
Sakura Haruno dopo essersi infortunata, in una missine, ad entrambe le braccia, ha dovuto rinunciare definitivamente all'essere ninja.
Sogni, speranze e convinzioni, cadono con lei. La tristezza e la depressione, sono diventate parte di lei.
Ma, qualcosa anzi qualcuno, non le permettera di buttare la sua vita! Un ritorno dal passato, cambierà la situazine!
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Hakanai 09 09:  Sora no Ame wa Hohizora dewa arimasen.

Si era svegliata di soprassalto. Si guardava attorno spaesata, pochi minuti e ricollegò tutto. Si era addormentata in cella. Si strofinò gli occhi gonfi e sospirò. Per come era vuoto il posto sembrava che quel sospiro avrebbe potuto echeggiare all'infinito. Poi sentì dei passi "Sarà la cena." pensò indifferente, non aveva voglia di mangiare, e poi con l'odore di putrefazione mischiato al sangue non era certo il miglior invito per un pasto.

I passi si facevano sempre più vicini finché quella persona non arrivò di fronte alla cella. Lei rimase seduta, voltò leggermente il capo verso le sbarre e lo vide. Non sapeva cosa dire, cosa provare e non sapeva nemmeno perchè lui fosse lì. Lui senza dire nulla aprì la cella e si mise seduto al muro di fronte a lei.
C'era silenzio. Da quando era entrato per paura di vedere, nuovamente, i suoi occhi tristi e vuoti, aveva portato le ginocchia al petto e ci aveva poggiato delicatamente la testa.  Lui l'osservava indifferente e freddo. Aveva ancora l'occhio livido. E il silenzio continuava a regnare indisturbato.

"Credevo di essere abituata al silenzio... E allora perchè mi sento soffocare? Perchè voglio che questo silenzio si concluda alla svelta? Perchè è venuto qui?! Cos'altro vuole da me?!" Apparentemente Sakura sembrava, come al solito, triste e depressa, ma dentro se era confusa e cercava delle risposte a delle domande senza risposta.
Si fece forza. Poggiò le mani al muro, cercando un sostegno, proprio come fanno i bambini per alzarsi in piedi. Si era alzata, ma con la schiena era ancora poggiata al muro e il capo era ancora basso. Non voleva vedere la sua sofferenza che la faceva sentire un verme. Senza dire nulla, si staccò delicatamente dal muro e iniziò a camminare. I passi le sembravano durare anni ma alla fine furono l'uno di fronte all'altra.  Lui alzò la testa e i loro occhi si incrociarono, chissà perchè vedergli quell'occhio livido le faceva una strana impressione. Da in piedi si mise seduta sulle ginocchia, continuando a stargli di fronte. Unì le mani e velocemente compose alcune posizioni e poi dalle mani uscì il chakra verde.

- Che vuoi fare? - Chiese freddo il moro
- Voglio solo sgonfiare il tuo occhio. - Rispose secca. Non ricevendo alcuna risposta, poggiò la mano sull'occhio e in poco tempo l'occhio tornò come prima.
- Avevo sentito che eri migliorata ma non credevo così tanto. - Il suo sguardo si posò sulle braccia della ragazza - Ma se le voci fossero state delle bugie molto probabilmente tu ora non saresti qui. -

Non disse nulla. Si limitò ad abbassare la testa. Si morse il labbro, erano anni che sognava un suo complimento, ma alla fine quella frase non aveva fatto altro che ferirla. Sasuke non fu sorpreso dal comportamento dell'Haruno, anzi, sembrava abbastanza abituato nel vederla così. Dopo qualche minuto di silenzio le fece una domanda:

- Dov'erano tuo padre e tua madre? - Sakura alzò di scatto la testa e nei suoi occhi si poteva leggere il suo stupore ma anche il suo dolore. A quanto pare il suo ex compagno di team le aveva riportato alla luce fatti che aveva deciso di dimenticare. Strinse il lembo della gonna e con un filo di voce quasi impercettibile chiese - Cosa te ne importa? -
- Hai ragione. Non me ne importa nulla. -
- L'hai chiesto solo per poter vedere, se anche i miei genitori fanno parte di ricordi dolorosi che voglio dimenticare? -
- No. Non me ne importa niente né di come ti senti e tanto meno dei tuoi stupidi ricordi. -
- E allora perchè me l'hai chiesto? -
- Mi è sembrato strano che a quell'ora a casa fossi sola. - Si alzò e prima di aprire la cella per uscire, senza voltarsi le disse - Quando ti porteranno la cena vedi di mangiarla. L'ultima cosa che voglio è sentire Madara lamentarsi che la sua esca si è ammalata a causa della malnutrizione. Sappi che se ti rifiuterai ti impianteremo il cibo tramite delle flebo e non credo che tu voglia ritrovarti le braccia, nuovamente livide. - Detto questo aprì la cella e se ne andò. Sakura era rimasta immobile, si morse, nuovamente, il labbro e osservando quel pavimento grigio e sporco le tornò in mente quella ferita, che aveva giurato di non riaprire più. Poggiò le mani sulle, stanche e avvilite spalle, non pianse, ma la mente le riportò alla mente tutto.

Inizio Flashback

Tutto iniziò con quel pomeriggio di gennaio di due anni fa. Pioveva e faceva freddo. Lei, l'Hokage, Naruto, gli altri ragazzi, la signora Haruno e tutti i conoscenti del padre di Sakura erano al cimitero. La madre della ragazza piangeva disperatamente sulla tomba del marito. Sakura osservava la lapide con gli occhi vuoti e gonfi. Era incredula a tutto. Non voleva crederci che il padre fosse morto per avvelenamento. Lui era un ANBU, ed era anche molto forte. Non poteva essere vero.  
La messa e tutto il rituale era terminato. La madre di Sakura venne accompagnata a casa da Shizune, anche gli altri se ne andarono, rimasero con lei Naruto e Ino. I suoi due migliori amici. Ma lei attualmente si trovava in un altro mondo. Naruto le mise una mano sulla spalla, lei voltò il capo e al biondo prese una fitta al cuore nel vederla in quello stato. Istintivamente l'abbracciò.

- Naruto.... - Sussurrò
- Sakura-chan.... Io non so come ti puoi sentire, ma per qualsiasi cosa puoi contare su di me. -
- Grazie. - Si limitò a ringraziarlo.
- Andiamo a casa? - Le chiese dolcemente Ino
- No. - Si staccò da Naruto - Scusate, io vorrei rimanere ancora un pò qui. -

I due biondi si scambiarono uno sguardo complice. Decisero di lasciarla sola e si dileguarono. Pioveva e il prato era diventato, ormai fango. Lei osservava tutti gli ideogrammi incisi sulla lapide, era davvero incredula. Si abbracciò ma non pianse. Per una ragione ancora sconosciuta, quel giorno non riuscì a piangere, si limitò a tenere tutto il dolore dentro se. Ancora un pò e tornò a casa.
- Sono a casa. - Disse appena entrata in casa. Era bagnata fradicia e se non voleva ammalarsi doveva correre a farsi un bagno caldo. Ma tutto questo passò in secondo piano.Dalle scale scese Shizune. Sakura rimase immobile, sapeva che la mora aveva accompagnato la madre a casa, ma non capiva perchè fosse qui.
Alla vista della ragazza Shizune sgranò gli occhi e corse ad abbracciarla - Sakura ma che ci fai tutta bagnata? -
- Cos'è successo a mia madre? - Chiese atona
- Vatti a lav- Non fu capace di finire la frase.
- Shizune, io voglio sapere cos'è successo. - Disse secca.
- Non è niente di preoccupante, tua madre si è sentita male e ora sta riposando. -
- Capisco. - Il suo tono era tornato atono - Vado a farmi un bagno caldo. -
- E' quasi ora di cena, vuoi che ti prepari qualcosa da mangiare? -
- No grazie. Non ho alcuna voglia di mangiare. -
- Come vuoi. Allora buon notte. -
- Buona notte e grazie di tutto. -
- Figurati. - Detto questo uscì dalla casa dell'Haruno. Il bagno durò circa due ore, dopodiché si intrufolò sotto le coperte, abbracciò forte uno dei due cuscini e poi sentì le palpebre pesanti chiudersi.

E così a distanza di un mesetto sembrava tornato tutto come prima. Sakura era diventata leggermente fredda con tutti, era un modo come un altro per non essere ferita ulteriormente. Eppure a volte la vita sa essere davvero crudele. Quel giorno gli allenamenti erano finiti prima, lei stava tornando a casa e forse sarebbe stato meglio se avesse accettato di andare da Ichiraku con Naruto e gli altri.

Girò la chiave nella serratura e una volta aperta la porta sgranò gli occhi. Un grido misto tra la paura e il terrore. Iniziò a tremare cadde per terra e riuscì a balbettare - Mam...ma.... - Gli occhi increduli continuavano a fissare il corpo della madre al suolo grondante di sangue. Nella mano destra stringeva un coltello, e a terra v'erano due scatole dei suoi tranquillanti. Sakura non poteva crederci. Scattò in piedi ma si voltò lentamente e poi iniziò a correre.


Correndo la mente aiutata dagli occhi, crearono qualcosa di non vero. Le strada divennero buie e le persone non avevano sagoma, ma avevano tutti gli occhi rossi, un rosso vivo come quello del sangue e poi un altro urlo mischiato alle lacrime - LASCIAMI! LASCIAMI! -
- Sakura ti vuoi calmare?! - Una voce calda e stanca. Si calmò aprì lentamente gli occhi. Le strade e le persone erano tornate normali, il viso ancora bagnato dalle lacrime che continuavano a scendere. Notò che qualcuno le aveva afferrato il polso e alzò lo sguardo per vedere chi l'aveva fermata.
- Sakura che ti è successo? - Era Kakashi-sensei, che come suo solito, arrivava sempre quando la situazione sembrava insostenibile. Lo guardò come se davanti a lei ci fosse un angelo - Sen-sei....- Balbettò e poi cadde addosso al suo sensei. Senza pensarci due volte l'uomo la prese in braccio e la portò all'ospedale.  Dopo qualche ora si svegliò. In quel momento era incapace di intendere e di volere.
- Vedo che ti sei svegliata. Come ti senti? - Kakashi era appena entrato con una cioccolata calda in mano. Lei guardò il sensei, la sua mente sembrava un vortice pieno di ricordi, e dopo pochi secondi si alzò di scatto e guardò il sensei.
- Stavo correndo e poi mi ricordo che mi hai fermata..... Perchè l'hai fatto? - Disse atona con la testa bassa
- Cos'è successo? - Chiese lui incurante della domanda.
- Sono rimasta sola... -
- Che vuoi dire? -
- Sono tornata a casa e mia madre era al suolo grondante di sangue e nella mano destra stringeva il coltello con cui si è uccisa. A terra c'erano due scatole dei suoi tranquillanti. A quanto pare non c'è la faceva davvero più. - Guardò il maestro - Dovrei avvertire Tsunade-Hime.... - Sospirò
- Quando pensi di non farcela, fermati e rifletti. -
- Cosa vuol dire? -
- Secondo te? -

Fine Flashback.

Le mani erano ancora sulle spalle. Un amaro e triste sorriso le comparve sul viso.  La conversazione con Kakashi non finì lì. "Ancora oggi ricordo quelle parole. Kakashi-sensei mi è stato davvero d'aiuto quel giorno. Se mai un giorno riuscirò a tornare credo che la prima persona da cui andrei sarebbe lui."
- A cosa stai pensando? - Al solo sentire quella voce gelida Sakura sussultò. Un brivido le attraversò la schiena, inghiottì la saliva e trovò il coraggio, nonostante stesse tremando, per rispondere - A niente. - Si alzò e andò davanti alle sbarre - Non credo che sia tu l'addetto alla cena. - Disse cercando di mantenere il controllo.
- Sasuke è davvero freddo vero Sakura? - Un ghigno comparve sotto la maschera - Ma per lo meno, non puoi darmi la colpa del suo caratteraccio! - La rosa strinse forte i pugni - Si è vero. Ma dimmi Madara, perchè ti sei scomodato a venire fin qui? -
- Sinceramente volevo vedere come stavi, la tua reazione prima mi ha fatto preoccupare un pò. -
- Se non ti aiuterò tu mi ucciderai.- Disse seria e poi continuò mantenendo sempre lo stesso tono - Non voglio aiutarti. Non voglio ingannare ne Naruto e tanto meno gli abitanti di Konoha. - Allentò la presa dei pugni e abbassò la testa chiudendo gli occhi - Perciò uccidimi. - Più che una supplica sembrò un desiderio.
- Allora non ci siamo proprio capiti. Questo non va bene, io odio i malintesi. - Aprì la cella - Ha smesso di piovere e vorrei approfittarne per farti vedere Ame senza la pioggia e per chiarire ogni cosa. -
- Non mi sembra che ci sia molto da chiarire. - Rialzò la testa e guardò l'uomo davanti a se.
- Io credo che tu abbia molte domande da farmi giusto? Potrebbe essere l'unica occasione che hai per farle. - La guardò - Ma se proprio non vuoi non voglio costringerti. - Stava chiudendo la porta ma Sakura bloccò la porta - Risponderai a tutte le mie domande? - Chiese
- Certo. -
- E va bene fammi vedere Ame senza pioggia. -
- Sono molto contento che tu abbia capito. -

Risalirono le scale fino ad arrivare alla sala dove si trovava prima di essere portata in cella.  La grande finestra era aperta, e il cielo aveva smesso di piangere.
Uscirono fuori e Sakura sgranò gli occhi. Ame era super tecnologica e i palazzi erano dei veri e proprio grattacieli. "Incredibile." pensò sbalordita.

- Sorprendente vero? - Disse l'uomo sedendosi, dove di soluti è seduta un'altra persona - Questa è Ame di notte, senza pioggia e con i suoi bagliori che catturano gli occhi delle persone. A Konoha queste cose si osa solo sognarle giusto? -
- Forse. - Alzò la testa al cielo - A Konoha c'è un cielo meraviglioso pieno di stelle, ad Ame se lo sognano un cielo così. -
- Vedo che ti sei ripresa. - Le fece cenno di sedersi accanto a lui - Allora che domande ti frullano in testa? -
- Akatsuki ha scelto Ame come base perchè è impossibile far uscire informazioni da qui vero? -
- La tua deduzione può essere esatta fino al 50%. -
- Capisco.... Ho notato che la gente adora un Kami di nome Pain...- Guardò con la coda dell'occhio lo Sharingan - Questo è il palazzo più alto e la gente pregava in questa direzione. Non ti bastava essere Mizukage? Ti dovevi anche spacciare per un Kami? -
Una leggera risata scappò all'Uchiha - Sei identica alla principessa. Hai osservato gli occhi della bestia di questo palazzo? -
- Otto pupille concentriche e quindi? -
- Lo Sharingan non ne ha di pupille concentriche, quindi hai fatto un buco nell'acqua. -
- Capisco, ci sono un sacco di altri misteri... - Sospirò - Allora, mi manderai contro i miei compagni? Mi drogherai per farmi fare ciò che vuoi? O cos'altro? -
- Niente di tutto questo. Forse prima non dovevo usare la parola "esca". Tu non combatterai e non tornerai a Konoha, tu ci servirai per allontanare Naruto da Konoha mentre noi la raderemo al suolo. -
- Naruto è costantemente con Kakashi-sensei, non credo proprio che lui gli permetterebbe di allontanarsi, e poi il Naruto che conosco io non abbandonerebbe mai Konoha. - Disse seria
- Ma non lascerebbe mai la sua migliore amica in mani di Akatsuki. -

Sakura sussultò e portò le mani unite, al petto. Madara aveva ragione Naruto non l'avrebbe mai abbandonata. L'uomo continuò a parlare - E comunque ti renderai conto tu stessa domani di cosa io voglia dire. -
- In che senso? - Stava iniziando a tremare
- Come hai detto prima da quando Jiraya è morto è costantemente con Kakashi. Motivo per cui basterà far fuori Kakashi, prima della distruzione di Konoha. - Si alzò e tornò dentro. Intanto all'Haruno le si era fermato il cuore, non voleva credere a quelle parole, si guardò le mani e poi alzò la testa al cielo e le venne in mente quella sera di due anni fa:

Inizio Flashback:

Naruto era seduto sul tetto di casa sua e Sakura era in camera del biondo, e teneva tra le mani la foto del Team 7.
Da quando Naruto era tornato erano passati pochi mesi. L'Uzumaki aveva preso l'abitudine di osservare il cielo stellato prima di andare a dormire.
Quella sera Sakura ci fece caso, il biondo era davvero preso dal cielo e dalle sue stelle. Aprì la finestra e  salì sul tetto sedendosi vicino all'amico.

- Naruto? - Nessuna risposta, stava osservando il cielo. Sakura l'osservò bene, si dice che il mare sia lo specchio del cielo, in quel caso lo specchio del cielo erano gli occhi blu di Naruto.
- Non trovi che sia bellissimo Sakura-chan? - Le domandò senza scomporsi. Al chè anche l'Haruno alzò la testa al cielo e fece un sorriso davvero spontaneo - Si hai ragione. - Strinse la foto e disse - Naruto a cosa pensi quando guardi il cielo stellato? -

Lui si voltò e le sorrise dolcemente - Quando guardo il cielo penso che tutte queste stelle sembrano una folla di persone, e ognuna ha la propria luce. Osservando il cielo sono sicuro che prima o poi anch'io riuscirò a brillare. Per questo affidò i miei sogni, ad una stella cadente. -
Sul volto della ragazza comparve un'espressione triste, le prole di Naruto si riferivano alla sua infanzia. Strinse di più la foto e automaticamente gli prese la mano - Naruto, tu già hai iniziato ad emettere la tua luce. -
- Lo pensi davvero? -
- Si.- Mostrò un bel sorriso sincero - Ma non montarti. La tua luce deve ancora arrivare al cielo, e quando arriverà ti posso assicurare che sarà la luce più brillante. -
Il biondino non poteva credere alle sue orecchie, strinse la mano della rosa - Arigatou Sakura-chan. -

Fine Flashback

No. Ad Ame le luci delle persone non brillavano nel cielo. Che tristezza.
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Spazio autrice:

Rieccomi qui carissimi lettori!  Prima di ogni cosa ci tengo a dedicare questo capitolo (che almeno due non leggeranno mia) a tre persone, perchè è solo grazie a loro se ho ieri ho vinto l'oro.
Perciò grazie di cuore a: Silvia-senpai, Roberto-sensei e la mia insostituibile nee-chan Yuki-chan! Grazie di cuore!


Ma tornando a noi, allora credo che per il prossimo aggiornamento dovrete aspettare al meno Gennaio (e ti pareva!ndLettori). Ma arriviamo al chappy, spero che la tanta attesa non abbia deluso nessuno di voi, forse molte cose non sono chiare ma alcune le capirete nel prossimo chappy e altre con l'andare avanti della ficcy. Il nome del capitolo vuol dire: Il cielo di Ame non è stellato. Il secondo flashback si basa sulla prima ending di Naruto Shippuden "Nagaraboshi" e anche la frase che dice Naruto è una parte del ritornello. Ma ora passo a ringraziare chi ha recensito:

SpadaccinodellaNebbia: Zaus!!!!!!!!!!!! Wow tu sei proprio il contrario di Shika che si annoia pure respirando! Appena mi si libera spazio in memoria devo scaricare quel film che dura 9 ore. Perchè "Iacopo-sama"? Sinceramente non lo so nemmeno io, sarà forse che la tua ficcy sorprende sempre più e che quindi ti ho preso come esempio! A proposito mi sa che mi sono persa un pò dei tuoi aggiornamenti vero? Appena ho un ritaglio di cinque nanosecondi volo a leggere la ficcy! E' vero il suo piano sembra non avere pieghe, e qui ho chiarito anche il tuo dubbio per quanto riguarda Naruto e la prigionia di Sakura. Se la storia fin ora ti ha intrigato aspetta di vedere cos'accadrà a Kakashi nella prossimo chappy.... Non spoilero oltre e ti lascio, grazie per la tua recensione che non manca mai (al contrario della mia!) e a presto jenny.

shandril: Zaus!!!!!!!! Ho seguito il tuo consiglio e anche questo chappy l'ho fatto abbastanza lungo, ma spero di non che non sia troppo noioso, tu che dici? Però al contrario di prima ho aggiornato con qualche mesetto di ritardo! Sono senza speranza!  Grazie, faccio del mio meglio, ma per trattare Sasuke mi scervello ogni volta! Accidenti al suo carattere! Oh si puoi dirlo forte, Sakura era esplosa, infatti su questo chappy era molto più tranquilla e ha cercato di calmarsi, ma comunque quando stava solo con Sasuke si sentiva davvero a disagio. Mi fa davvero piacere che ti sia accorta del particolare degli occhi, ma a dirla tutta (prendimi per pazza) è una cosa che ho notato molto negli ultimi chappy, non lo so mi sembra che Masashi li faccia più tristi o magari è solo una mai impressione. L'entrata di Madara è stata inaspettata, e come hai detto tu Sakura non accetterebbe mai di aiutarlo, infatti lo supplica di ucciderla ma lui le spiega tutto come se fosse un gioco. Spero che il chappy ti abbia interessato come l'altro e grazie infinite per tutte le recensioni. A presto, jenny.

Rinoagirl89: Zaus!!!!!!!!!!! In primis che fortuna tu eri alla Sapienza! 
Com'è andata l'occupazione? Però penso che hai fatto bene a portarti il portatile dietro. Sinceramente quando Sakura l'ha pestato anch'io mentre scrivevo urlavo dalla gioia! Grazie, infatti come dici tu è molto più bella una cosa sofferta, che una cosa della serie lui torna perchè la ama o la rapisce perchè si è accorto di non poter vivere senza lei. Sono dei bei temi però son visti e rivisti, anche se c'è chi con le descrizione riesce a far innamorare la gente. Il mio obbiettivo di questa ficcy è di far rimanere Sasuke freddo e spietato com'è nel manga, ma comunque di non tralasciare la tristezza che prova.  Comunque ti ringrazio anche per la critichina, anzi io non la definirei così, ma più che altro un'osservazione, infatti quando l'ho letta mi sono messa una mano in faccia e ho detto "jenny ma sei davvero così cretina?!", effettivamente mi sono ricordata dopo che avrei dovuto inserire almeno i motivi di Santo Itachi, ma per fortuna sembra che la cosa sia piaciuta lo stesso. Sono contenta che la storia ti piaccia, e come ho scritto prima molte cose si capiranno più in là, ma spero di non averti delusa. A presto, jenny.

Per concludere ringrazio tutti coloro che hanno letto e i seguenti per avere aggiunto a preferiti:

1 - angel8600 [Contatta]
2 - danachan94 [Contatta]
3 - debbyuchiha [Contatta]
4 - Ellyina [Contatta]
5 - emy86 [Contatta]
6 - Fire Angel [Contatta]
7 - gryffindor_ery [Contatta]
8 - Kaneko [Contatta]
9 - keli [Contatta]
10 - Kira33 [Contatta]
11 - kira_the_rebel [Contatta]
12 - kitty1995 [Contatta]
13 - kristen [Contatta]
14 - LadyDrago88 [Contatta]
15 - Rinoagirl89 [Contatta]
16 - Sakuralove [Contatta]
17 - SaphiraLearqueen [Contatta]
18 - sharry [Contatta]
19 - SpadaccinodellaNebbia [Contatta]
20 - Toru85 [Contatta]
21 - Tsukiyama [Contatta]
22 - Veronica91 [Contatta]
23 - _Sakura [Contatta]

Auguro una buona notte a tutti e un buon inizio settimana a tutti, sperando che l'amoto venerdì giunga presto!
Un bacio a tutti quanti dalla vostra angel jenny!
  
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