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Autore: _ Angel _    20/03/2015    0 recensioni
[rosexscorpius!center]
Cosa succederebbe se Rose riuscisse a trascinare Scorpius nella Londra babbana? Riusciranno a visitare la città in modo alquanto normale o riusciranno a combinarne delle loro?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Di negozi di elettronica e crisi isteriche.



***



“Dunque... Questo è il negozio di elettronicà?”, chiese il ragazzo inarcando un sopracciglio.
“Si dice elettronica, non elettronicà. Guarda.”, gli rispose Rose indicando l'enorme insegna in alto. “Nessun accento. Vedi?”
“Si, si.”, rispose poco convinto Scorp. “Non è che..”, tentò di far cambiare idea alla ragazza per l'ennesima volta.
“No.”
“Ma...”
“No.”, ribadì lei iniziando letteralmente a trascinarlo all'interno del negozio.
Una volta dentro, Rose poté constatare già da subito la sorpresa di Scorpius nel ritrovarsi circondato da così tanta oggettistica babbana.
Soddisfatta dalla momentanea quiete e silenziosità del suo ragazzo, la rossa iniziò il suo giro in tutta tranquillità.
Necessitava in primis di un nuovo portatile, considerato che il caro (si fa per dire) cugino Al glielo aveva letteralmente distrutto schiantandoglielo al suolo: nessun incantesimo era, ahimè, servito per ripararlo.
Quel computer era difatti passato a miglior vita, ne più ne meno.
Rose pensò allora che lasciare il biondino in balia di se stesso per una decina di minuti per andare a cercare un altro pc non si sarebbe rivelato un così grande dramma, così andò direttamente verso il reparto che le interessava.
Al contempo, Scorpius, si guardava intorno con un'espressione da 'meglio di me non ce n'è e non ho bisogno di oggetti così babbanamente inutili', non accorgendosi che una bambina aveva iniziato a stargli dietro.
Dopo pochi minuti, quest'ultima iniziò a tirare con la poca forza che aveva i lembi del cappotto che il ragazzo portava per attirare la sua attenzione.
“Scusa..” , tentò di chiamarlo la bambina. “Scusa...”, ripetè notando che il ragazzo non le dava per niente ascolto.
“SCUSA?!”, urlò questa volta la bambina per farsi sentire.
Scorpius allora si voltò in cerca della proprietaria della voce, ma non trovò nulla se non dopo, abbassando lo sguardo verso i suoi piedi.
“Si?”, chiese alla bambina fintamente-non-irritato dall'essere stato disturbato e abbassandosi verso di lei.
“Magia?”, le chiese poi lei, indicando con una mano la tasca interna del cappotto del ragazzo, da cui aveva visto, precedentemente prendere la bacchetta.
Scorpius la guardò sorpreso.
Per la barba di Merlino, come aveva fatto quella bambina ad accorgersi della bacchetta in quell'unico secondo in cui l'aveva uscita per riparare il tosta-cosa che aveva fatto cadere in terra? Doveva assolutamente trovare un modo di deviare il suo obiettivo.

Rose tornò soddisfatta dal ragazzo con in mano la scatola di un computer ancora da pagare esattamente dieci minuti più tardi.
Aveva trovato un computer decente che le permettesse quantomeno di lavorare in maniera più sbrigativa a tutte le scartoffie che le davano da fare al Ministero (seppur erano infatti passati pochi mesi dal giorno in cui lei e Malfoy si erano diplomati ad Howarts,e il ragazzo aveva appena iniziato un tirocinio come Medimago, lei aveva già intrapreso una carriera di Magiavvocato.).
Cercò con lo sguardo il ragazzo, trovandolo successivamente poco più in là intento a giocare con una bambina.
Rose sorrise guardando come Scorpius, all'apparenza freddo e menefreghista riguardo tutto ciò che lo circondava, si mostrasse così gentile verso quella bambina che ora portava sulle spalle.
In un angolo remoto della sua mente pensava anche a come le sarebbe piaciuto se un giorno quel quadretto che le sapeva tanto di 'Padre-Figlia' si sarebbe realizzato.
“Quello, quello!”, sentì poi dire dalla bambina che, nel frattempo, stava indicando con un dito un televisore li vicino. Avvicinandosi ai due e interrompendo i suoi pensieri, Rose poté constatare che Scorpius stesse liberamente utilizzando la magia senza alcun timore di essere visto.
“Scorpius!”, lo chiamò la ragazza. “Per la barba di Merlino, perché...Cosa..Come..?”, cercò di formulare una domanda la Weasley mentre con un incantesimo non verbale faceva ritornare tutti gli elettrodomestici che erano stati modificati al loro status naturale. “Hai idea di quanti babbani abbiano potuto vedere?”, chiese poi stizzita.
“Suvvia Rose, è solo un gioco.”
“Si, ma..”
“Tranquilla. Ho utilizzato un incantesimo in modo che solo noi e altri possibili maghi,” disse indicando se stesso e la bambina, “potessimo vedere ciò che stava realmente accadere. Gli altri babbani sono all'oscuro di tutto.”
Rose si tranquillizzò un po'.
“Va bene..”, disse sospirando. “Ma la bambina? I suoi genitori saranno sicuramente preoccupati per lei!”, continuò voltandosi verso la diretta interessata e sorridendole, mentre lei la guardava con attenzione.
“Clara,”disse indicando la bambina che stava sulle sue spalle, “si è persa quindi, prendendola in braccio, lei ha potuto cercare meglio, anche se non ha ancora trovato sua madre e suo padre.”
“Oh, capisco.”
“Scoppius, Scoppius!”, chiamò la bambina muovendosi per farsi notare dal ragazzo e indicando un punto indefinito verso di se. “Sono loro!”, disse poi facendosi aiutare da Scorpius a scendere e iniziando a correre verso i diretti interessati.
Scorpius e Rose videro Clara saltare letteralmente nelle braccia del padre, mentre la madre minava loro un grazie per poi allontanarsi con la figlia e il marito.
Scorpius e Rose stavano salutarono con un cenno i mano i tre, quando sentirono dire a Clara con grande enfasi: “Mamma! Papà! Scoppius è un magò! E anche la sua ragazza!”.
“Oh, davvero?”, chiese la signora incuriosita dalla storia della bambina.
“Si! Devi sapere che...”, continuò poi Clara.
Fu ad allora che Rose e Scorpius decisero di svignarsela, dirigendosi però prima verso la cassa per pagare.
Sarebbe infatti potuto cadere anche un meteorite sul negozio in quel momento, ma Rose era più che convinta nell'avere quel computer.
Doveva essere suo. Fine della discussione.
“300$”, disse la cassiera dando un'occhiata interessata a Scorpius, anche se lui non la degnava di uno sguardo.
“Ecco a lei.”, disse Rose poggiando i soldi davanti alla ragazza e iniziando a prendere la grande busta che conteneva il suo tesoro.
“Lascia, faccio io.”, la precedette Scorp prendendo la busta e iniziando a dirigersi verso l'uscita mentre Rose stava borbottando un “Ce la facevo anche da sola.”.
Uscendo dal negozio gli ci volle mezzo secondo per accorgersi che stava letteralmente diluviando, considerato che la pioggia aveva iniziato a colpirli in pieno.
“Ma cosa..?!”, disse Rose scocciata, “C'era il sole fino a poco fa, per Merlino!”
“Ed ora no. Dai, smaterializziamoci e torniamo a casa.”, disse Scorpius porgendo la mano libera alla ragazza.
“Ma.. Volevo portati in giro..”, parlò poi con tono deluso la Weasley.
“Guarda che possiamo ritornare.”
“Ma..”
“Rose.”
“Va bene.”, acconsentì la ragazza poco prima di prendere la mano del ragazzo e smaterializzarvici insieme.


IL GIORNO DOPO.
“Rose!”, si sentì chiamare la ragazza.
“Di grazia, cosa vuoi ora, Scorp?”, gli chiese mettendo solo la testa dentro la camera da letto nella quale era sprofondato il suo ragazzo. Egli in preda si, a una febbre, ma soprattutto ad una crisi isterica.
...La stessa nella quale, secondo Rose, voleva trascinare anche lei.
Era difatti assurdo rimanere beata e tranquilla se quel ragazzo non faceva altro che urlare il suo nome una decina di volte al secondo per le cose più futili.
...Per di più se quel ragazzo era un mago e potrebbe benissimo richiedere a sè tutto quello che gli serviva con un semplice 'Accio'.
“Mi passi il fazzoletto?” , le chiese Scorpius indicando con un gesto di mano e mezzo cenno di testa il fazzoletto sul comò.
Rose sbuffò contrariata.
“Scorp, per le mutande di Merlino! Usare un Accio no, eh?” , gli rispose facendo lievitare quella che sembrava l'arma dell'ultimo delitto di muco con un Leviosa.
“Che razza di ragazza mi sono andato a cercare?”, chiese a se stesso borbottando sottovoce.
“Ti ho sentito, furetto.”
“Mannò, avrai capito male. Ti amo, tanto.”, cercò di placare la rossa che lo stava fissando con espressione assassina.
“Malfoy.”
“....”
“MALFOY!”
“...si?”, chiese mezzo timoroso Scorp. Quando Rose si infuriava diventava peggio di uno schiopodi Sparacoda di Hagrid con una crisi d'identità.
La ragazza di massaggiò stancamente le tempie.
“Ahh.”, sospirò poi. “Fammi spazio, dai.”, disse dirigendosi verso il letto su cui era sdraiato il ragazzo. Una volta sdraiata sotto le coperte, Scorpius la attirò a se abbracciandola.
“Scorpius?”
“Si?”, rispose rincuorato dal fatto che la sua ragazza aveva inziato a chiamarlo nuovamente per nome.
“Giuro che se mi infetti ti avadakedaverizzo.”
“Ma tu guarda questa.”, borbottò lui con un mezzo sorriso e stringendola più a sè.


***



Angolo autrice.

Salve!
Ecco a voi il nuovo capitolo della storia. Spero vi piaccia, nonostante non mi convinca molto.
Devo ammettere che è stata una vera fatica scriverlo, ma non perché non avessi abbastanza idee, ma piuttosto perché ne avevo troppe e non riuscivo a catalogarle e successivamente scriverle in modo decente.
In ogni caso, questo è l'ultimo capitolo.
Spero che questa minuscola long vi sia piaciuta. :)

_ Angel _
  
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