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Autore: _fragolina_    21/03/2015    2 recensioni
Io mi chiamo Giada e la mia vita sociale al momento non è molto bella... Sono timida e isolata perché non seguo il "capo" della mia classe, la mia migliore amica Linda mi aiuta a superare le difficoltà sapendo che non so rispondere a delle provocazioni; ma tutto ciò sta per cambiare. Mi sono accorta che devo camminare con le mie gambe e passo passo riconquisterò la fiducia in me stessa!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Mamma vienimi a prendere, non posso stare qui” “Tesoro cosa è successo, calmati” “te lo dico a casa, tu vieni”  “okay, ti voglio bene. A dopo” adoro mia mamma perché mi capisce, parlo con lei di tutto, mi sa dare ottimi consigli e mi aiuta a superare momenti difficili.
“Giada deve uscire” annuncia la bidella poco dopo la mia chiamata “Ah. Ah. scappi dalla situazione come una bambina! Vai a piangere da mamma” “smettila Matilde! Se la mamma è venuta prima ci sarà un motivo!” disse Linda.
Una volta in macchina raccontai tutto a mamma “oh tesoro mi dispiace cosi tanto! so che le medie sono molto difficili per te ma devi reagire! domani andrai a scuola, entrerai tranquillamente. Stai con Linda, so che sarà difficile ma devi andare a scuola soprattutto in questo periodo e in questo anno” “okay mamma mi hai convinta. Grazie, ti voglio bene” “prego” disse lei con il suo sorriso che mi fa passare ogni incertezza e mi fa capire di essere amata.
la mattina seguente stavo aspettando Linda quando mi arrivarono un po’ di messaggi su whatsapp. Matilde aveva annunciato che, quello stesso giorno, sarebbe arrivato un nuovo ragazzo di nome Lorenzo nella nostra classe e che dal suo profilo facebook era molto carino; non ci feci tanto caso e mi incamminai verso casa di Linda. “scusa Giada ma Linda ha passato una brutta notte e preferisco tenerla a casa, fai buona scuola” “va bene, dica a Linda che le manderò i compiti. A presto!” mi incamminai verso la fermata del pullman immersa nei pensieri di come potesse andare quella giornata “Ai!” dissi io cadendo a terra “Oh scusa, non l’ho fatto apposta, tutto bene?” “si tranquillo” in quel momento alzai lo sguardo e vidi un ragazzo bellissimo con occhi verde smeraldo che mi hanno fatto ricordare dei bei momenti della mia infanzia “scusa se ti ho fatto cadere … Sono preoccupato per il mio primo giorno di scuola qui e stavo pensando …” “Allora siamo in due a pensare alla giornata di oggi …” “come ti chiami” mi disse “Giada e tu?” “Lorenzo …  Senti non so come arrivare a scuola mi accompagneresti?” “Em, okay” durante la passeggiata l’ho lasciato parlare e ho scoperto che era molto preoccupato della giornata perché aveva paura di essere giudicato, mi ha confessato di essere molto timido “In che sezione andrai?” “F, tu in che sezione sei?” “anche io F” dissi io con un sorriso, mi sentivo strana e non so perche ma sentivo di potergli dire tutto. “Oh guarda che abbiamo qui! La mammoccia che è scappata! Hai pianto abbastanza da mamma?! AHAHAH” Era Matilde ma io le ignorai come mia mamma mi consiglio di fare ma loro la smisero solo quando entrò la professoressa “Ragazzi da oggi avremo un nuovo compagno, si chiama Lorenzo e spero vi comporterete bene con lui. Lorenzo scegli un posto” “Wow visto che schianto!?! Non c’è dubbio che si siederà vicino a me!” Matilde era molto sicura di se e non so cosa avrei dato per avere questa sicurezza “Ei ciao” mi girai e vidi che Lorenzo aveva scelto proprio il posto vicino a me e con la coda dell’occhio vidi che Matilde era rimasta scioccata e io so che si sarebbe vendicata, lo sentivo. Appena suonata la campanella tutti uscirono dalle classi e io accettai di fare un tour della scuola a Lorenzo “Lorenzo! Vai in giro con quella sfigata?! Non preferisci me?” Mi girai ed era Matilde “Lo sai che Giada non parla mai? Scappa dalle situazioni e, ammettiamolo, non è bella quanto me!” “Basta Matilde! Lei con me parla e non scappa dalle situazioni perché è stata l’unica ad accettare di mostrarmi la scuola e a me non piacciono le ragazze vanitose. Ciao” “Em, grazie ma ha ragione … Voglio dire io non parlo mai e non so perché con te lo faccio. Di solito a scuola parlo solo con la mia migliore amica e lo capisco se vuoi andare con lei. Non c’è paragone e …” “Giada” disse lui alzandomi il mento  “Anche io non parlo molto ma ti ho difesa e se ce l’ho fatta io anche tu puoi! Sei fantastica e io non amo quelle persone che si vantano, continuiamo il giro dai e ti dico una cosa … Mai e poi mai preferirei Matilde a te” a quelle parole ero diventata tutta rosse e non so nemmeno perché! Mi ero innamorata? Lo conoscevo solo da 6 ore è impossibile! Continuai il tour come se nulla fosse e alla fine tornammo in classe; Matilde ci aveva squadrati con gli occhi ma non ci feci tanto caso. Finita la scuola accompagnai Lorenzo a casa e scoprii che abitava davanti casa mia, dove qualche girono prima avevo visto qualcuno trasferirsi. “Ei Giada che mi potresti dare il tuo numero? Sei la mia unica amica qui e vorrei tenerti stretta” “oh certo … Ecco qui” “grazie, tu dove abiti?” “Ahahah, vedi abito proprio qui davanti” “Quindi era destino che ci incontrassimo!” “Già … Ora vado che mia mamma mi sta aspettando, ci sentiamo dopo, ciao Lorenzo e buona cena!”. Entrata a casa non sapevo cosa fosse successo dentro di me il mio cuore batteva e tutto sembrava … strano “Ei tesoro chi era quel ragazzo con cui parlavi? il tuo fidanzato?” “Mamma! mi spiavi?!” “Si, Ahahah, Giada è fidanzata! Giada è fidanzata!” “Mamma non è il mio ragazzo ma un amico conosciuto oggi!” “Mm per me molto presto diventerete molto più che amici …” “Non ti sento, non ti sento! Vado a fare i compiti …” mi chiusi in camera e mi affacciai alla finestra da e vidi che, proprio davanti a me, Lorenzo era affacciato alla sua finestra e mi guardava, salutai e lui si girò … Si riaffacciò con un cartello con su scritto “Ei J guarda il telefono!” lo presi e notai che mi aveva inviato un messaggio, da li iniziai a massaggiare con lui fino a notte fonda “è tardi vado a dormire” mi scrisse “affacciati alla finestra solo un ultima volta” “okay” scrissi; Mi affacciai e c’era lui un foglio con su scritto “Buonanotte, ti ringrazio di essere caduta dal mio cielo ♥” “Aw che dolce che sei! che ne dici se da ora in poi i cartelli sono un modo nostro di parlare?” “mi pare un ottima idea! A domani, passo da te alle 7:45 ♥” “ok a domani ♥”
   
 
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