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Autore: TonyCocchi    16/12/2008    3 recensioni
La mia primissima fanfic! Comicità e romanticismo, nonchè NaruHina a volontà! ^^ Ma ci sarà spazio anche per altre coppie! Ecco a voi il mio primo tentativo di mostrare come Hinata finirà per conquistare il cuore di Naruto e come quest'ultimo vedrà in lei la ragazza perfetta per lui! Buona lettura!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'NaruHina Forever!!! - Vita, risate, amore'
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(Nota: i capitoli di questa fic sono postati insieme alle introduzioni e agli epiloghi con cui sono stati postati originariamente non qui su EFP. Ho deciso di mantenerli perchè questa fic, come poi anche le altre, è un percorso dei miei primi passi nella scrittura. Preamboli e conclusioni sono una storia fuori dalla storia, la mia dello "scrittore" di fic novello con le sue iniziali insicurezze)

BUONA LETTURA!!!




Ciao a tutti da NaruXHina! Alla fine ci siamo: come ogni storia, per quanto bella che sia finisce, è il momento di chiudere questa fic con il capitolo finale. Ci sono state molte richieste di continuare e di scrivere delle vicende del figlio di Naruto e Hinata e degli altri “eredi”… Ma questa storia era su Naruto e Hinata, non sui loro figli; inoltre non voglio andare troppo per le lunghe: voglio avere la libertà di mettere mano ad altre fic oltre a questa. Ma non disperate, la mia carriera non è finita qui, e spero che almeno qualcuno che mi ha seguito in questi mesi voglia continuare a farlo nelle altre “opere” che scriverò. Questa resterà comunque la mia preferita. Ed ora iniziamo con la fine: buona lettura!

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!



EPILOGO (ovvero, piccolo sunto della situazione attuale… o futura?)

Parecchio tempo dopo…

Alla porta nord del Villaggio di Konoha, due bacucchi, un vecchio e una vecchia fanno finalmente ritorno a casa dopo nientedimeno che il viaggio di nozze!
Ji: “Non ti ringrazierò mai abbastanza Tsunade!”
Ts: “Tsk! Piantala con queste smancerie: te l’ho detto un milione di volte ormai. Ti ho sposato solo perché mi facevi una gran pena ad essere ancora single a più di settanta anni! Il mio è stato solo un atto di pietà!”
Ji: “Ah ah! Si, lo so; ma ti ringrazio comunque! Adesso che anche Shizune se n’è andata e ha messo su famiglia ci penso io a tenerti buona compagnia… Eh eh!”
Ts: “Tsk! Sempre il solito babbuino in calore. Non farti venire strane idee: i miei colpi non hanno perso nulla in potenza in tutti questi anni. Per cui prova ancora a fare il guardone con ogni ragazzina che passa e ti rompo tutte le costole ad una ad una, chiaro?”
Ji: “… Si… Però… essendo tuo marito posso fare il guardone con te, giusto?”
Ts: “……”

Con grande stupore per il vicinato, la casa degli Uchiha era di nuovo abitata dopo tanti anni. Finalmente dopo quell’orribile giorno di sangue tornavano a sentirsi delle voci in quei grandi saloni… Peccato che quelle voci provenissero da una squadra tremenda di ben 6 bambini MOLTO vivaci (4 maschi e 2 femmine). I vicini avevano ormai iniziato a ricordare e rimpiangere i bei vecchi tempi in cui quella era una zona tranquilla!
“Buuuuuuaaaaaah! Sigh! (sniff) PAPà!!!”
Su: “Sei sempre il solito Seshiro! Te l’ho detto mille volte che non devi correre: poi inciampi e ti fai male!”
“Papà, papà! Mi insegni ad usare il Goukakyou no jutsu? (Tecnica della palla di fuoco)”
Su: “Te l’ho già detto Fugaku: è troppo presto aspetta qualche anno e poi ne riparliamo!”
“Uffa! Troppo presto per il Goukakyou no jutsu, troppo presto per lo Sharingan… Non è giusto!”
Su: “Mikoto! Shidako! Ho evocato quei serpenti perché volevate vedere il Kuchiyose no jutsu (Tecnica del richiamo), non perché ci giocaste! Lasciateli in pace!”
Le due bambine erano le più terribili: quei poveri serpenti erano stati annodati e malmenati senza pietà!
“Ehm… papà? Te lo giuro, non è come sembra!”
Su: “Ci risiamo Shisui! Allora, cos’altro hai rotto?”
“TESORUCCIOOOOOOOOO??? SASUKEEEEEEEE?”
All’inconfondibile richiamo della moglie Sasuke sbuffò e si voltò.
Karin reggeva tra le braccia il loro ultimo figlio: “Sasukino mio? Il piccolo Hidetsu ha fame, puoi dargli la pappa? Ci penso io alla bua di Seshiro!”
Su: “Karin! Come al solito ti prendi sempre tu i compiti più facili!”
La donna si tolse i grossi occhiali rotondi e fece una faccia disgustosa!
Kr: “Ti preeeeeeeego, Sasukino mio!”
Su: “Sigh! Ma perché non mi chiami semplicemente Sasuke, o al massimo “tesoro” come fanno tutte le mogli normali?”
Kr: “Ma perché ti adoro da impazzire tesoruccio!” E gli diede un bacio.
Figli: “BLEAH!!!”
Certe volte Sasuke si chiedeva se non avesse sposato Karin solo perché era l’unica ragazza rimasta ad amarlo alla follia e disposta a rifondare il suo clan…
Figli: “Papà! Vogliamo giocare un po’ tutti assieme? Dai, insieme alla mamma!”
Poi quando vedeva il sorriso dei suoi bambini capiva che non sarebbe mai arrivato a tanto se non amasse quella donna davvero tantissimo!
Su (sorridendo): “D’accordo!”
Kr: “Ih ih! Ma mi raccomando però non vi sporcate!"
Non finì neppure di parlare che i cinque che già sapevano camminare si gettarono addosso al padre scaraventandolo nella terra!"
Figli: "Ih ih ih!"
Su: "... Sigh!"

Clan Uchiha: Sasuke (capo-clan), Karin (moglie del capo-clan e quindi capo supremo…), figli; nell’ordine: Fugaku (primogenito e quindi secondo lui il migliore), Shisui (imbranato, alla maniera del suo avo Obito…), Seshiro (il frignone), Mikoto (perfida), Shidako (perfida all’ennesima potenza…), Hidetsu (l’ultimo arrivato… per il momento!).

Riguardo Kakashi, quando Jiraya aveva sposato Tsunade, questa gli aveva imposto una piccola condizione: doveva finirla di scrivere i suoi libri obbrobriosi! Ma Jiraya non voleva che la sua opera sparisse con la sua condizione di eremita, così si affrettò a trovare e ad istruire un discepolo che continuasse sulle sue orme… Quel discepolo fu Kakashi, autore del libro campione d’incassi: “Il romanticismo della Pomiciata”. Così Kakashi unì nella sua vita l’utile (le missioni da jonin) al dilettevole (il continuo della grandiosa serie della Pomiciata), trovando nella sua convivenza con Anko l’ispirazione per i suoi capolavori, pubblicati sotto lo pseudonimo di “Sensei della Pomiciata”.

Shino si era sposato, ma questa è un'altra storia…

Kiba si era sposato ed aveva avuto molti figli, ma anche questa è un'altra storia…

Choji si era sposato nientedimeno che con una ragazza di 30 kg meno di lui…

Hiashi Hyuga trascorreva le sue tranquille giornate da pensionato giocando a carte con Shikaku Nara, Choza Akimichi e Inoichi Yamanaka…

Kurenai riuscì nella grande impresa di allevare da sola in questo mondo suo figlio, il quale insegue il sogno di diventare un grande jonin esattamente come suo padre. Kurenai sta dunque cercando di istruirlo sui rischi del fumo…

Potrei dirvi che anche Gai Maito ce l'ha fatta a trovare la donna della sua vita, ma già so che non mi credereste...

Ayame, insieme coi giovani Nishi e Matsu porta avanti con allegria ed entusiasmo l’attività della buon anima di suo padre Teuchi Ichiraku.

Temari ha avuto tre figlie ed attualmente è divorziata. Kankuro ha dovuto accettare con grande dolore il fatto che suo figlio non fosse portato per fare il marionettista…

Kisame Hoshigaki, unico sopravvissuto dell’organizzazione Akatsuki, si è ravveduto ed ha aperto un ristorante di sushi a Kirigakure… MA QUESTO A NOI CHE IMPORTA???

Di chi non sappiamo ancora nulla?

“Mamma, mamma! Guarda qui!”
“AAAAAAAAARGH! TORU! CHI TI HA RIDOTTO COSì?”
La madre si fiondò terrorizzata sul figlio!
“Sono stato io mamma! Guardami! Non somiglio un sacco a papà?”
Sa: “… Purtroppo si! Ma come ti è venuto in mente di conciarti con quell’orribile caschetto… e quelle sopracciglia finte?”
“L’ho fatto perché ho preso una decisione: voglio essere esattamente come il mio fortissimo papà! D’ora in poi sarò come lui, prenderò esempio da lui e farò ciò che fa lui! Così diventerò anch’io un grandissimo jonin!”
A Sakura venne quasi un infarto!
R: “Ehi! Toru? Mia dolce Sakura? Sono tornato!”
Sa: “GIUSTO TE! GUARDA! GUARDA COME IL TUO CATTIVO ESEMPIO HA RIDOTTO NOSTRO FIGLIO!”
To: “Papà! Guarda qui!”
Lee, nel vedere una copia di se stesso da giocane, rimase a bocca aperta per la felicità! “Toru… tu…”
R: “D’ora in poi voglio essere come te e lo zio Maito, così un giorno sarò forte come voi!”
A Lee vennero gli occhi a lacrimoni…
R: “Toru…”
Al bambino vennero gli occhi a lacrimoni…
To: “Papà…”
E si abbracciarono esattamente come facevano Lee e Gai ai vecchi tempi… D’un tratto iniziarono a sentirsi dei tuoni tempestosi, eppure il cielo era sereno: i tuoni erano sopra la testa di Sakura! Per la prima volta il piccolo Toru sperimentò cosa significasse l’ira della vera Sakura!
Vera Sakura: “NO, NO E NO! Non lo permetterò! Stammi a sentire signorino: tu adesso ti togli quelle sopracciglia finte e ti combino un acconciatura decente, chiaro? Mi sta bene che vuoi essere forte come papà, ma non osare copiarlo alla lettera o te ne pentirai!... Dove hai trovato quella… QUELLA CALZAMAGLIA VERDE???”
To: “Mi sta bene, vero papà?”
R: “Ti dona moltissimo!” Sakura iniziò a strapparsi i capelli!
Sa: “BASTA! Non permetterò che tu ti riduca una copia di tuo padre!”
To: “Ma perché papà e lo zio Maito possono vestirsi così e io no?”
Sa: “Perché sono l’eccezione che conferma la regola! E adesso fila in camera tua!”
R: “Obbedisci alla mamma.”
Sa: “ANCHE TU! Così impari a dare il cattivo esempio!”
R: “… S-si tesoro!”

Il piano di Shikamaru era quello di sposarsi con una donna né bella né brutta e avere due figli: prima una bimba e poi un maschietto. Quando sarebbero diventati grandi si sarebbe ritirato dall’attività e avrebbe trascorso una vecchiaia tranquilla con la moglie giocando tutti i giorni a shogi e a go… Invece si era sposato con Ino che era una donna bellissima e che di certo, attiva com’era non lo avrebbe lasciato giocare tranquillamente nemmeno a 90 anni! Però, almeno una parte del suo piano per ora si era avverata…
“Ginko! Scendi subito da quell’albero signorinella!”
“No, no, no, no, no, no! Non voglio provarmi i vestitini nuovi, mammina!”
“Ma come no? Dai, scendi di lì, devo vedere come ti stanno. Sono sicura ti piaceranno, alle ragazze piacciono i vestiti, vero?”
“Prevenuta come al solito, eh Ino?”
“Zitto! Sto cercando di convincerla!”
Gi: “Uffa, no! Non mi interessano i vestitini nuovi, no no! Voglio restare qua fuori a giocare; mi annoio a provare, togliere e mettere. No, no! Non voglio scendere!”
I: “Sentimi bene: ti annoierà pure, ma non puoi sempre fare di testa tua! Non sempre si può fare ciò che si vuole!”
Gi: “E perché no? Io voglio fare tutto quello che piace a me: giocare, correre, ricevere le coccole, fare il pisolino… Mi annoio a provarmi i vestitini, non lo voglio fare!”
Sk: “Eh eh! Il sangue dei Nara non si smentisce mai!”
I: “Scherza tu, ma non si può andare avanti così! Ti rendi conto che ha solo sei anni ed è già come te quando eri giovane? Pigra, svogliata, strafottente, vuole sempre fare come vuole lei…”
Sk: “Beh, ognuno ha il suo carattere. Prima o poi si aggiusterà, è successo anche a me, no?”
I: “Tsk, tutta suo padre. Non ha preso proprio nulla da me!”
Sk: “Ti sbagli: bei capelli biondi, grandi occhi azzurri: ha preso la tua stessa identica bellezza!” Ino arrossì.
Sk: “…… E non solo quella!”
I: “?”
Sk: “Ha preso anche la tua avversione verso il fumo!”
Gi: “Stai cercando queste papino?” fece sventolando sotto il naso di Shikamaru il suo pacchetto di senza filtro!
Sk: “GINKO! RIDAMMI LE SIGARETTE E SUBITO!”
Gi: “No, no, no, no, no, no, no, no, no! Lo dice anche la mamma che fanno male!” E la bambina prese a ridacchiare.
I: “Ah ah ah!”

Casa Hyuga non era abitata dal capo-clan, che risiedeva invece nella residenza dell’Hokage. Dopo l’abolizione della distinzione tra Casata Principale e Casata Cadetta, il capo-clan affidò la cura della villa ai membri dell’ex-Casata Cadetta… Nel cortile interno si stava svolgendo un piccolo combattimento… piccolo perché i due avversari erano alti poco più di un metro!
“KIAI!”
“ARGH!”
Un colpo ben assestato e un bambino resta a terra mentre una bimba inizia ad esultare saltellando.
“Evvai! Evvai! Sono bravissima! Mamma, hai visto quanto sono brava?”
“Certo che ti ho visto, Hikari.” E piena d’orgoglio corre ad abbracciare la figlia.
“…… Sigh! (sniff) Ma perché mi batte sempre, perché? Sigh!” il bimbo resta seduto a piangere mentre osserva sua sorella gemella mentre viene coccolata dalla mamma.
Ne: “è andata male anche stavolta, eh Hizashi?”
“Papà!” E il bimbo inizia a piangere sul vestito del padre.
TT: “Hikari, qualche volta potresti anche lasciar vincere tuo fratello. Per dargli un po’ di coraggio…”
Hk: “Non è colpa mia se sono così forte!”
Hz: “Non è giusto! Se avessi anch’io il byakugan te la farei vedere! Papà! Ma perché lei si e io no?”
Ne: “Ehi, non demordere. Può darsi che tu svilupperai quell’abilità più tardi. E se non fosse così, la maggior parte dei grandi ninja sono andati avanti anche senza occhi bianchi. Non ti abbattere.”
Hz: “Come faccio a non abbattermi? Lei mi batte sempre, sempre! Sigh! Lei è forte e io no, lei ha il byakugan e io no, mamma coccola lei e io no!”
TT: “Dai, non è vero Hizashi, lo sai che noi vi vogliamo bene senza distinzioni!”
Hz: “Sigh… sembra che sia il destino…”
A quella parola a Neji venne il tic all’occhio! Pochi istanti ed esplose!
Ne: “HIZASHI HYUGA! NON DIRE PIù SIMILI STUPIDAGGINI! Se cominci già adesso ad abbatterti e a rompere le scatole col destino sei finito! Piantala di frignare e reagisci! Domani ti porto dal mio amico Rock Lee, ci penserà lui a raddrizzarti!”
TT: “Speriamo che non lo raddrizzi troppo o rischia di diventare come il figlio… Povera Sakura!”
Ne: “Il destino non esiste, ma se ci credi, quello arriva e ti tormenta. Il discorso è chiuso: adesso andiamo ad allenarci, ti aiuterò io a battere tua sorella!”
Hk: “Tanto a me mi allena la mamma, non mi batterai mai!”
Hz: “Zitta! Te la farò vedere!”
Ne: “Questo è lo spirito!”
TT: “Hikari, Hizashi, basta litigare! E tu Neji non fomentare rivalità tra questi due: devo ricordarti cosa successe tempo fa a due fratelli che non si volevano bene?”
Ne: “Non ricordarmelo!”
I figli di Neji erano semplici Hyuga. La Tecnica del Segno Maledetto era stata abolita in eterno dal capoclan. Hikari ed Hizashi non avrebbero vissuto da uccelli in gabbia come era successo al padre; per questo Neji serbò ad Hinata una gratitudine immensa tutta la vita.

“Non mi acchiappi! Non mi acchiappi!”
“Oh, si che ti acchiappo invece Gamakichi! Aspetta e vedrai!”
Lì nell’erba, un bambino, occhi bianchi e capelli scuri brizzolati, gioca ridendo ad acchiapparello con un ranocchietto parlante, incurante del fatto che sia quasi ora di ritirarsi a casa…
Gm: “Ih ih ih! È inutile! Nemmeno il tuo papà mi acchiappava quando giocavamo!”
“Ma come fa un irritante anfibio a saltellare così velocemente?”
Gm: “Ih ih ih! Non mi prendi!”
Il ranocchio pensò di imbrogliare andandosi a nascondere tra l’erba, e il bambino iniziò a girare attorno senza meta. Tuttavia, mentre stava già per arrabbiarsi, decise di smettere di cercare e di seguire una farfalla bianca che gli era passata a pochi centimetri dal naso. “Ih ih!” Come bimbo era sensibile alla bellezza…
D’un tratto una lingua spunta di colpo dall’erba e acchiappa la farfallina facendola sparire!
“AAAAARGH! GAMAKICHI! LASCIALA SUBITO!”
Si getta nell’erba lo afferra e comincia la lotta!
“SPUTALASPUTALASPUTALASPUTALA!”
Gm: “Va bene! Lasciami!” apre la bocca e la farfalla vola via facendo ridere il bimbo.
Gm: “In fondo mi dispiaceva, era così bella!”
“Ih ih, vero!”

“KIIRAKU! DOVE SEI?”
“Oh no! La mia mamma!”
“Oh no! La tua mamma!”
“VIENI FUORI, AVANTI!”
“Oh no! Il mio papà!”
“Oh no! Il tuo papà!”
Ki: “Che cosa facciamo adesso?”
Gm: “Semplice: si gioca a nascondino se capisci cosa intendo!”
Kiiraku prese in mano Gamakichi e scappò via a nascondersi. Ovviamente non voleva saperne di tornare a casa, molto meglio restare a giocare ancora un po’! Per i bambini il detto “il gioco è bello quando dura poco” non ha alcun senso!
Na: “Eppure gliel’avevo detto che doveva tornare per pranzo perché c’erano ospiti!”
Hi: “Eh eh! Lo sai che lui è molto vivace. Starà ancora giocando qui da qualche parte! Cerchiamolo!”
Na: “Sempre in giro a divertirsi e perennemente in ritardo per ogni cosa. Mi somiglia molto: ha la mia stessa testa di quando ero piccolo…”
Hi: “Beh, non è che tu sia troppo cambiato da allora!”
Na: “… Sigh!” si grattò la nuca.
Hi: “Ah ah! Dai scherzo, andiamo a cercarlo!”
Kiiraku corse nel fitto di una boscaglia e si ficcò in un cespuglio continuando ad ignorare le urla dei sui genitori.
Ki: “Rimani qui in silenzio e non ci scopriranno: questo nascondiglio è collaudatissimo!”
Naruto andò a cercarlo in tutt’altra direzione, mentre Hinata si avvicinò di più al luogo in cui si erano rintanati.
Hi: “Kiiraku? Dove sei? Dai vieni fuori?” Non era preoccupata, né arrabbiata; sapeva che era lì intorno, così stava giocando un po’ con lui: “Eh eh! Ma dove può essersi cacciato?”
Ki: “Ih ih ih! Non ci trova! Il nostro nascondiglio è infallibile che ti avevo detto?”
In ogni caso si stava facendo tardi e la madre decise di finire lì il gioco.
Hi: “BYAKUGAN!” E lì individuò subito…
Gm: “(Burp!)”
Ki: “Gamakichi! Un po’ di educazione!”
Gm: “Scusa, non sai quante mosche mi sono mangiato: giocare fa venire fame!”
Hi: “Eh eh!”
Ki: “Meno male, se ne sta andando! Non ci ha scoperti!”
Hi (comparendo alle sue spalle): “PRESO!”
Ki: “AAAAAAAAAAAHHHHHH!”
Il bimbo sentitosi toccare era sobbalzato, volando fuori dal cespuglio e ricadendo terrorizzato sul sederino.
Ki: “Ahiaaaaa!”
Hi: “Ti ho trovato!”
Ki: “(sniff) Mamma! Mi hai fatto paura! (sniff) Non spaventarmi più così! (sniff) E mi sono anche fatto male! (sniff)”
Hi: “Dai non è niente! Adesso andiamo!” Prese suo figlio in braccio e lo accarezzò in testa per alleviare il dolore della caduta.
Ki: “Tu però hai imbrogliato! Hai usato il byakugan non è vero? Imbrogliona!”
Hi: “Naruto! L’ho trovato!”
Na: “Finalmente! Eccoti qui bricconcello! Certo che sai nasconderti proprio bene, eh?”
Hi: “E da chi lo ha imparato?”
Ki: “Tsk! Mamma mi ha trovato subito, tu invece non ci saresti riuscito! E meno male che sei l’Hokage!”
SDONG!
Na: “SIGH!”
Gm: “Ah ah ah! Ti hanno beccato! Ti hanno beccato!”
Ki: “Sta zitto Gamakichi! È stata colpa tua e del tuo ruttino!”
Na: “Gamakichi, non sarebbe ora che anche tu tornassi a casa? Ormai è ora di pranzo!”
Gm: “Ehi! Adesso ho 150 anni (i kami evocati dalla Tecnica del Richiamo vivono MOLTO a lungo…), non sono più un marmocchio! Posso tonare quando voglio!”
“GAMAKICHIIIIIIII!” L’urlo, gracchiante e spaventoso, echeggiò per chilometri. Kiiraku si spaventò e si strinse a sua madre.
Gm: “… Oh oh…”
Na: “Che stavi dicendo?” La terrà tremò quando dal cielo atterrò l’enorme Gamabunta che si era fiondato lì a riprendere suo figlio!
Gb: “INSOMMA! Io e tua madre siamo in pensiero per te e ti ritrovo qui a giocherellare spensieratamente? Muoviti, dobbiamo andare a pranzo!”
Ki: “Ah ah ah! Ti hanno beccato! Ti hanno beccato!”
Gm: “………”
Na: “Salve Rospone! Da quante tempo non ci vediamo!”
Hi: “Buongiorno signor Gamabunta!”
Gb: “Oh, buongiorno a lei, mia signora… In quanto a te non chiamarmi “Rospone” mai più intesi?”
Na: “Non sapevo che lei avesse una moglie!”
Gb: “Tsk! E secondo te Gamakichi e i miei altri 200 figli da dove uscivano? Da sotto i cavoli? È Gamajouu, Regina dei Rospi, un giorno te la presenterò!”
Naruto tentò di immaginare un Gamabunta al femminile...
“…… C-Cavoli… Non vedo l’ora!”
Gm: “Allora ciao a tutti, io devo andare!” e saltò sulla testa del rospone.
Ki: “La prossima volta fai venire a giocare anche Gamatatsu!”
Gm: “Solo se gli fai trovare la merenda, ah ah!”
Gb: “Beh, noi andiamo! Arrivederci e buon appetito!”
Famiglia Uzumaki: “Arrivederci!”
Il re dei Rospi spiccò un balzo e scomparì in un nuvolone di fumo.

Na: “Su avanti, tutti a casa! Kiiraku devi darti una controllata! Se ti chiedo di tornare entro una certa ora devi obbedire, puoi farci preoccupare, sai?” Prese suo figlio dalle braccia della moglie e se lo caricò sulle spalle; a lui piaceva tantissimo farsi portare in quel modo!
Ki: “Scusatemi, non lo faccio più!”
Na: “Dai che siamo in ritardo, non è gentile fare aspettare i nostri ospiti.”
Ki: “Senti chi parla di far tardi!... Chi sono i nostri ospiti?”
Na: “Tuo zio, il Kazekage, è arrivato stamattina per una visita: scommetto che muore dalla voglia di rivederti!”
Hi: “E ci sarà anche zia Hanabi!”
Ki: “CHE BELLO! Io adoro zia Hanabi, è la mia zia preferita!”
Na: “Beh, hai solo quella!”
Ki: “E zio Sasuke, zia Sakura…?”
Hi: “Beh… non sono degli zii a tutti gli effetti!”
Ki: “Che bello! Mi piace un sacco quando viene zia Hanabi! Gioca sempre con me e mi fa sempre un regalo!”
Hi: “Già, e stavolta ti ha portato una sorpresa ancora più grande!”
Ki: “Che cos’è? Che cos’è?” chiese impaziente di saperlo.
Na: “Eh eh! Oggi conoscerai la tua cuginetta!”
Ki: “…… Davvero? Ho una cuginetta? Che bello!”
Naruto posò suo figlio a terra, che iniziò a correre diventato adesso ansioso di tornare a casa. E i suoi genitori si fermarono un attimo a vederlo correre libero e felice nell’erba di primavera. Aveva un po’ dell’uno e un po’ dell’altra; il viso di lui, gli occhi di lei; l’energia di lui, la bontà di lei. Kiiraku era la cosa più bella che le loro vite avessero generato; e nel guardarlo correre, ridere, vivere, ai due si scioglieva il cuore. Si abbracciarono, si presero per mano e corsero a raggiungere il loro figlio.

Quante cose meravigliose hai portato nella mia vita…
Ma questa, è la più bella di tutte.
Senza di te non avrei mai visto nulla di così bello.
Quando vedo lui rivedo te…
E penso a ciò che siamo stati capaci di fare insieme…
Insieme…
Nostro figlio.
Dormi, noi saremo con te per sempre.

NARUTO E HINATA, UNITI PER SEMPRE!


Ed eccoci qua. Anche l’epilogo è concluso, e con esso la mia prima fanfic “NaruHina Forever!!!”, pensata come un lavoro da quattro soldi ma che voi avete ritenuto un capolavoro. La dedico a tutti gli amanti di NaruHina: resistete, prima o poi Kishi ci accontenterà! Riguardo questo epilogo, ho provveduto ad assicurare a tutti un finale felice, ma la cosa mi pare troppo melensa (difatti avevo meditato di far morire qualche personaggio buono importante, ma poi ci ho ripensato, non so se ho fatto bene o male). La parte più difficile è stata trovare il nome al figlio di Naruto: sapevo di non poter fallire perché un nome brutto avrebbe rovinato ogni cosa… Purtroppo era difficile inserire in un nome una parola lunga come “kitsune” (volpe). Dovi svariati tentativi è nato Kiiraku, il cui nome è una fusione delle parole “kiiro” (giallo) e “haku” (bianco). Spero di non aver rovinato tutto con l’ultimo capitolo, come succede spesso a molte grandi opere… Se si, fatemelo sapere liberamente. Ho cercato far avverare il mio “sogno” di vedere i miei personaggi preferiti finalmente insieme e felici, e spero di esserci riuscito nella maniera migliore. Ho cercato di essere il più realista possibile e di seguire il corso della storia (la morte di Asuma, Gaara senza lo Shukaku), ricorrendo minimamente ad anacronismi o cose troppo surreali. Mi spiace per l’assenza quasi totale di Sai e Yamato che ha intaccato il realismo della vicenda. Purtroppo quando mi sono accorto che mancavano la storia era già parecchio avanti ed avevo già in mente uno schema, non potevo tornare indietro. Peccato: chissà quante cose avrei potuto costruire con quei due! Ora è il momento dei saluti, anche se spero di rivedervi nei commenti di qualche altra mia fanfic, anche se ho i miei dubbi che ne scriverò una bella quanto questa… Ringrazio tutti i miei lettori, in particolare i lettori commentanti. Ne cito alcuni, ma gli altri non se la prendano se non riporto i loro nomi, li ringrazio comunque… Era87, lu-HinaNaru, Sakura-e-qualche-numero-che-non-mi-ricordo… ma in particolare Killkenny 84, che mi ha seguito e commentato sin dal primissimo capitolo e mi ha spinto ad andare avanti, suggerendomi tra l’altro la grandiosa idea di Gaara e Hanabi. Grazie a lui e a tutti coloro che mi hanno seguito! Alla prossima!

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

By NaruxHina!


FINE






  
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