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Autore: Svazzi    24/03/2015    1 recensioni
[...]"Buongiorno signor Smith" dissi aprendo la porta e notando che effettivamente avevo davanti il vecchio signore, mi squadrò da capo a piedi prima di allungare lo sguardo dietro di me e guardare Harry che lo salutò con un gesto della mano sorridendo sornione "Signorina Austin, un po’ di contegno!" mi ammonì scandalizzato "Sono in casa mia, anzi le dispiace fare in fretta? Io e Harry stavamo per entrare nella doccia quindi avremmo un po’ di fretta" l’anziano mi fulminò con lo sguardo prima di scuotere la testa e bofonchiare qualcosa
"Oggi vengono a trovarmi dei parenti, gradirei che il volume della vostra musica e i ragazzi in casa vostra siano tenuti a bada" disse sprezzante, risi di gusto "Stia tranquillo, il rave party l’abbiamo organizzato per domani, ora se non le dispiace ho un bel ragazzo in casa mia che mi sta aspettando, buona giornata e mi saluti i parenti"[...]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mia


Erano ormai due settimane che ero ritornata a casa e il mio rapporto con Emma si rafforzava di più giorno dopo giorno.
Per il weekend avevamo deciso di andare a rilassarci insieme ai ragazzi e di andare alle terme. La mia relazione con Niall andava a gonfie vele e non passava un momento in cui non volessi essere con lui; Emma mi prendeva continuamente in giro nonostante lei facesse di peggio con Harry; ogni volta che si vedevano non potevano fare a meno di stare appiccicati e di avere contatto fisico, che comprendeva anche numerose sveltine.

«Emma, hai visto il mio costume con i fiori?» le chiesi mentre finivo di preparare la valigia per il fine settimana. Ero particolarmente esaltata di partire insieme a Niall ed Emma; Harry ancora non mi stava così simpatico, ma cercavo di farmelo andare bene perché sapevo che ad Emma avrebbe fatto piacere, in fondo se l’aveva perdonato lei, perché non avrei dovuto perdonarlo io?
«No, lo sai che i tuoi costumi non li uso, non mi entrano» alzai gli occhi al cielo, non perdeva occasione per ricordarmi che le mie tette erano visibilmente più piccole delle sue.
Non potevo partire senza il  mio costume preferito, era una tradizione, lo portavo ovunque nonostante fosse vecchio e scolorito «Accidenti, ma dove posso averlo messo?» pensai ad alta voce mentre mettevo a soqquadro la camera per trovare il mio adorato costume.
Sentii Emma ridacchiare sullo stipite della porta, quando era entrata in camera mia?
«Hai provato a vedere in quel cassetto? Di solito lo metti lì» mi disse indicando la mia cassettiera; ma certo, come avevo fatto a non pensarci prima? Aprii il cassetto e tirai fuori vittoriosa il mio bikini andando subito a dare un bacio sulla guancia alla mia amica.
«A che ora viene a prenderci Harry?» chiesi mettendo in valigia il costume e chiudendola finalmente «Alle  7.30, ho messo in valigia i completini che ho comprato l’altro giorno, credi che gli piaceranno?» mi chiese preoccupata, scoppiai a ridere, non poteva essere seria «Emma, gli piaceresti anche con il saccone della spazzatura addosso» la presi in giro, guadagnandomi un’occhiata di fuoco «Voglio solo che questo weekend sia perfetto, voglio rilassarmi e passare tanto tempo con Harry» annuii, la pensavo esattamente come lei «Anche io voglio solo rilassarmi e stare con Niall, a proposito, speriamo che le nostre camere non siano una di fianco all’altra, non voglio sentire te e Harry!» alzò gli occhi al cielo sbuffando «Come se tu e Niall passaste il vostro tempo insieme a giocare a carte» mi disse prima di sparire di nuovo in camera sua.

Alle 7.30 precise Harry bussò alla nostra porta insieme a Niall, ci aiutarono a caricare le valigie in macchina e partimmo alla volta delle terme.
L’atmosfera era leggera, Harry guidava con una mano stretta in quella di Emma mentre Niall si era quasi addormentato appoggiato alla mia spalla; la musica soffusa ci faceva compagnia e tutta quella pace mi dava una sensazione di inquietudine, avevo paura che qualcosa potesse andare storto e rovinare tutto.
«Stai pensando che qualcosa possa andare male, non è vero?» sentii sussurrare Niall, sorrisi, ormai riusciva a leggermi nel pensiero «Lo sai che le cose belle prima o poi finiscono, in più io sono pessimista per natura» lui arricciò il naso e alzò la testa dalla mia spalla per guardarmi negli occhi «Devi smetterla, stiamo andando a rilassarci, non pensare che possa succedere qualcosa di brutto» annuii e gli presi la mano «Lo so, lo so hai ragione» dissi stringendogli forte le dita e guardando fuori dal finestrino.
Non potevo farci nulla, ero così di natura, per una cosa bella che succedeva, ce n’erano altre tre brutte. Ero felice, per una volta nella vita lo ero davvero e sapevo che non sarebbe durato a lungo.
Non volevo rovinare la vacanza a tutti, né volevo farmi condizionare dalle mie stupide paranoie.
«Hey, finiscila. Andrà tutto bene» cercò di rassicurarmi Niall, ma c’era quella sensazione, quella angoscia che non ne voleva sapere di andarsene.
Vedevo davanti a me Harry ed Emma che si facevano gli occhi dolci, Niall che mi stringeva la mano e che mi guardava amorevolmente, ma mi sentivo soffocare; come se improvvisamente la macchina si fosse riempita di gas, avevo questa strana sensazione che il nostro weekend rilassante sarebbe passato in secondo piano e che quell’armonia si sarebbe distrutta.

Arrivammo alle 9, prendemmo le chiavi delle camere e ci chiudemmo dentro. La mattina successiva sarebbe cominciato il nostro “percorso rilassante”, come l’aveva chiamato la ragazza alla reception.
«Fortunatamente la camera di Harry ed Emma è in fondo al corridoio, non avevo alcuna voglia di sentirli copulare» disse Niall mentre si preparava per entrare in doccia. Ridacchiai, ero completamente d’accordo con lui «Emma ha fatto incetta di completini intimi, avranno da divertirsi» risposi mentre sistemavo le mie cose nella stanza.
Niall si avvicinò e mi cinse i fianchi, la mia schiena si appoggiò al suo petto mentre mi beavo del calore che emanava; sentivo il cuore battere così forte che sembrava volesse uscirmi dal petto e dalle orecchie. Sentivo che ogni giorno il mio amore per Niall cresceva sempre di più e probabilmente, prima o poi, mi avrebbe sopraffatta «Perché non vieni a farti un bagno con me? La vasca è grande, in più così ti rilassi e lasci che tutte le tue angosce se ne vadano. Sei troppo ansiosa, vieni a rilassarti» sussurrò al mio orecchio prima di lasciarmi un tenero bacio sul collo che mi fece rabbrividire.
Annuii incapace di parlare, la gola mi si era seccata e il mio cervello non sembrava ragionare bene.
Mi trascinò in bagno, mi slacciò la zip del vestitino che avevo indossato in quel giorno così caldo di primavera ed entrammo insieme in vasca. Aprì subito l’acqua calda e la fece riempire mentre prendeva il bagnoschiuma e se lo versava sulla mano prima di prendere ad insaponarmi.
Mi lasciai massaggiare dalle mani gentili e delicate di Niall, mi rilassai completamente sotto il suo tocco e lasciai che i  miei cattivi pensieri si volatilizzassero.
La vasca si riempiva sempre di più; ora eravamo immersi nell’acqua bollente e nella schiuma, mi sembrava di essere su una nuvola e speravo di non scendere mai.
Le sue mani mi accarezzavano ed esploravano il mio corpo riempiendomi di brividi, gemetti più di una volta mentre mi lasciavo trasportare dal suo tocco.
Mi baciava il collo, le spalle, le braccia; ovunque la sua bocca riuscisse ad arrivare.

Uscii dal bagno che ero come una donna nuova, senza nessuna preoccupazione addosso, rilassata ed innamorata.
Il mattino dopo ci alzammo di buon ora e andammo a fare colazione; Harry ed Emma erano già seduti al tavolo, ma a giudicare dalla faccia felice di Emma anche loro si erano dati alle attività di coppia la sera precedente.
«Allora, da che cosa si inizia?» chiese Harry una volta usciti dalla sala da pranzo, Emma guardò il foglio che ci avevano dato il giorno prima dove erano segnate tutte le attività della giornata «Massaggi, secondo piano, stanza 12. Durano un’ora; dopodiché ci spostiamo alla vasca idromassaggio al primo piano».
Seguimmo le indicazioni per arrivare alla sala dei massaggi, la mano di Niall era stretta nella mia, ma quella sensazione di angoscia che avevo avuto la sera precedente era tornata ed era più forte che mai.
C’era qualcosa che non andava, avevo un sesto senso io e sapevo che stava per accadere qualcosa di brutto.
Arrivati alla sala dei massaggi ci andammo a spogliare nei rispettivi spogliatoi maschili e femminili; così, non appena ne ebbi l’occasione, riuscii a parlare con Emma di questa mia sensazione di inquietudine.
«Emma, succederà qualcosa di brutto, me lo sento» la mia migliore amica alzò gli occhi al cielo e sbuffò «Possibile che non riesci a stare rilassata nemmeno per due giorni?» mi ammonì seria «Non lo so, lo sai che certe volte ho queste brutte sensazioni e puntualmente ho ragione!» puntualizzai io «Non pensarci, pensa al fantastico massaggio che riceverai tra pochi minuti e a quanto sarà figo il massaggiatore» disse esaltata mentre si stringeva l’asciugamano intorno al corpo «Ma tu non eri felicemente innamorata di Harry?» chiesi divertita «Ma che c’entra! Questo non vuol dire che io non possa guardare, le cose belle vanno comunque ammirate» disse prima di aprire la porta.
Ci ritrovammo in una stanza in cui erano posizionati quattro lettini, Harry e Niall erano già dentro che aspettavano seduti che i nostri massaggiatori arrivassero.
Quella sensazione non faceva altro che crescere invece di diminuire.
«Sei nuda sotto quell’asciugamano?» sentii Harry chiedere maliziosamente alla mia amica «Vuoi controllare?» chiese lei altrettanto maliziosa, se non di più; io e Niall facemmo entrambi una faccia schifata «Queste cose ditele quando siete da soli, per piacere» disse Niall tirando un coppino ad Harry «Quando siamo da soli facciamo ben altro» rispose lui. Il biondo non fece in tempo ad aprire bocca che la porta si aprì facendo entrare i nostri quattro massaggiatori.
Erano due ragazzi e due ragazze, presumibilmente i due ragazzi per me ed Emma e le due ragazze per Niall e Harry; non appena entrarono Niall si pietrificò, come se avesse visto la morte.
Cercai di capire cosa lo avesse sconvolto, era diventato improvvisamente pallido e non toglieva gli occhi da una delle massaggiatrici, Harry passava lo sguardo tra la ragazza e il biondo ed Emma li guardava più confusa di me «Niall, Harry! Da quanto tempo» disse questa avvicinandosi.
Dire che era bella era un eufemismo, era splendida; capelli castani e occhi più azzurri del cielo, avrebbe potuto tranquillamente fare la modella.
Niall non aprì bocca e non mosse un muscolo quando la ragazza li abbracciò di slancio, fu Harry a prendere in mano la situazione «Amy! Non ci vediamo dall’ultimo anno di liceo, suppongo» disse lui cordiale, ma c’era qualcosa nel tono della voce che non mi convinceva. In più quel nome, Amy, non mi era nuovo; l’avevo già sentito, ma non riuscivo a ricordare dove.
«Si, credo proprio di si! In realtà credo di avervi visti suonare in qualche locale, ma non mi sono mai avvicinata» disse un po’ imbarazzata; parlava con Harry, ma con la coda dell’occhio guardava Niall «Si, ogni tanto suoniamo, è ancora la nostra passione» rispose Harry leggermente a disagio, cercava con lo sguardo il suo amico che sembrava avesse perso il dono della parola.
Se ne stava fermo immobile ad osservare quella ragazza. Amy, Amy … Dove l’avevo già sentita?
«E tu Niall, cosa mi racconti?» chiese lei spostando la sua attenzione dal riccio al biondo; Niall sembrò rinsavire, sbatté le palpebre un paio di volte prima di parlare «Te la fai ancora con mio fratello?» chiese senza ritegno. Ora ricordavo dove avevo sentito quel nome, Amy era la ragazza del liceo di Niall, quella che lo aveva tradito con suo fratello.
Amy sgranò gli occhi, non si aspettava questa sfacciataggine da parte di Niall e, francamente, non me la aspettavo nemmeno io.
Niall era sempre e comunque gentile e alla mano, sembrava che quelle parole fossero state sputate fuori da una presenza demoniaca che si era impossessata del suo corpo «Io … no, non sento più Greg da un po’» rispose lei, imbarazzata. Io guardavo la scena attonita, cosa ci faceva Niall insieme a me dopo essere stato con una bellezza che faceva invidia alla Dea Venere?
«Certo, era più divertente scopartelo quando stavi con me, non è vero?» di nuovo parole cariche di veleno furono sputate dalla bocca del biondo con asprezza e freddezza «Niall io …» tentò di dire Amy, ma fu interrotta da Emma «Beh, io direi che è il caso di cominciare, no? Altrimenti non faremo in tempo a farci l’idromassaggio».
Ci sistemammo sui lettini e cominciammo la nostra seduta. Mi sentivo morire dentro, mi sentivo così insignificante rispetto a lei, così inutile.
Lo sapevo che non sarebbe durato a lungo, me lo sentivo; e ora  mentre vedevo Amy massaggiare Niall ne avevo la conferma, mi avrebbe lasciata, non ero abbastanza per lui, non avrei mai potuto esserlo.

 

Dovete perdonare il mio immenso ritardo, lo so, ci ho messo una vita! Non ci sono scuse e mi dispiace davvero, spero comunque che continuiate a seguire la storia!
Non mi piace questo capitolo, non mi piace cosa succede né come è scritto, spero però che a voi sia piaciuto!
Non credo manchi molto alla fine, ma tranquilli che le cose si aggiusteranno!!
Come sempre, una recensione è ben accetta, spero davvero che il capitolo non vi abbia fatto schifo.

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Un bacio
Sil.


 

   
 
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