Clare non voleva alzarsi dal letto. Stava così bene rannicchiata tra le a dormire. Ormai erano tre mesi che la mattina si svegliava anche alle 11, e passava le giornate a godersi l'estate. Ma le vacanze ormai erano finite ed era arrivato il momento di tornare a scuola. O dovrei dire iniziare la scuola. 

Si perché per Clare quello era il primo giorno di superiori; di li' a poco avrebbe iniziato il liceo classico e, stranamente, non gliene importava più di tanto. 

Era una ragazza un po' distratta, sempre allegra e sorridente, di quelle che si sarebbero definite un po pazze e fuori di testa, una di quelle che non trova motivo per essere triste, e che si gode a pieno la vita, che fa battutine squallide in continuazione e che tutti reputano la scema del gruppo. Ma lei era felice di questo. Anche se dietro tutta questa allegri c'era una storia… 

Ma ritornando a noi, per Clare quello era un  normalissimo giorno come tutti gli altri, e non era per niente agitata o nervosa di iniziare l'anno nella nuova scuola.

Finalmente, dopo molti richiami dei suoi genitori, si alzò e, ovviamente in ritardo, come sempre, si vestì con la prima cosa che le capito sotto mano e si concesse un'abbondante colazione, come era suo solito fare. 

Quando alla fine fu pronta, venne letteralmente buttata fuori di casa dai suoi genitori e si avviò alla fermata dell'autobus dove la aspettava il suo migliore amico Mike.

Mike, un ripeto alto e magro, con i capelli a ciuffo, o "a figo" o "fungo" come diceva Clare, la salutò con la faccia assonnata e i due salirono sull'autobus. Arrivarono giusto in tempo, proprio mentre una professoressa bionda faceva entrare nell'edificio la IF, ovvero la loro classe. 

Ridendo e scherzando i due entrarono nell'aula e si posizionarono in seconda fila, accanto. Quando la professoressa fece l'appello, Clare guardò un po i suoi compagni. In ultima fila notò una ragazza con dei lunghi capelli marroni che aveva l'aria da stronza, e anche la voce, quando risposte al suo nome che, ora che ci faceva caso, non si ricordava. Tra se pensò che era una di quelle tipe da evitare, e continuò a ridere con Mike.

La giornata proseguì tranquilla, e a Clare la classe sembrò simpatica, anche se, con la sua distrazione, non si ricordava il nome praticamente di nessuno.