30/03/2015
2 recensioniCapitolo 1
Il giorno prima si fece aiutare da Midorikawa per preparare un paio di cioccolatini, dato che lui non aveva la più pallida idea di come fare ed era praticamente obbligato a chiedere qualcuno aiuto.-Senti Masaki... a chi vorresti dare questi cioccolatini?-
Chiese il maggiore, anche se sapeva già la reazione del figlio. Lui arrossì per pochi secondi, cercando subito di riprendere l'espressione che aveva poco prima, senza dire una parola per alcuni minuti.-
-Salve signora pentola! Sono per lei i cioccolatini che stiamo preparando?-
Disse il verde, smettendo un attimo di mescolare per parlare, gesticolando, ad una pentola appesa davanti a loro. Il turchese si fece scappare un piccolo sospiro, seguito da una risata da parte del verde. -Oh, quindi mi sono meritato la sua attenzione, mio re Masaki?-
-Non sei divertente-
-Perché tu credi di esserlo?-
-Sempre più di qualcuno che parla con le pentole-
-Ah ah ah, simpatico- disse con tono scherzoso, per poi andare a fare un po’ di spazio nel frigo; ora non restava che mettere il cioccolato negli stampi e farli raffreddare.
-Ti va di mettere una nocciola dentro i cioccolatini? Fa molto Ferrero Rocher-
-Se lo dici tu…-
Masaki passò la scodella con la cioccolata al padre, che intanto stava sistemando le nocciole nei vari stampini.
-Bene... io dire che abbiamo finito..- disse il verde, dopo aver posizionato gli stampi con il cioccolato nel spazio che aveva appositamente preparato poco prima –come si dice?-
-Grazie…?-
-Non mi sembri abbastanza convinto-
-Grazie signora pentola!- disse il ragazzo –Ora va bene?-
-Ti conviene iniziare a correre-
_ _ _ _ _ _ _ _
-Heyyy Kariya! Quella scatola di cioccolatini la dai a qualcuno? Perché se non devi darla a nessuno posso prenderla io!-
Interruppe i suoi pensieri Tenma, che intanto si beccò un pugno in testa da Tsurugi per quello che aveva detto.
-Certo che sono per qualcuno, deficien..-
La campanella suonò, e si trascinò via un sacco di alunni che uscivano dalle aule, scorrazzavano di qua e di là per i corridoi, Masaki uscì dall’aula, prendendo con sé la scatola con dentro i cioccolatini che aveva impiegato tanto a fare, per recarsi poi nel secondo piano della scuola, dove avrebbe finalmente consegnato il frutto del suo duro lavoro.
Era finalmente arrivata la ricreazione, dopo tre estenuanti ore di “studio”, il giovane si stava recando dove erano situate le classe seconde, provò a chiedere a qualcuno prima di aprire le porte di tutte le aule sprecando il tempo a disposizione.
-La stanza di Kirino Ranmaru, dici?-
-Esatto, proprio quella- si misero un attimo a ridere, come se la situazione non fosse già abbastanza imbarazzante -è quella dietro l'angolo- il giovane li ringraziò e camminò fino alla porta che gli avevano indicato, la aprì piano, sbirciando da uno squarcio e poco dopo fece cadere il piccolo cofanetto che fino ad un'attimo fa teneva gelosamente fra le mani, appoggiandosi alla parete per evitare di cadere.
-Kairya!- Si sentì Kirino dall’altra parte dell’aula, che aveva sentito il rumore della scatola cadere e visto per un secondo il turchese, che intanto stava andando a passo svelto nella sua aula, per evitare di guardare negli occhi il più grande; dell’arrivare in classe in tempo non gli importava più di altro, si dimenticò completamente della scatola e si diresse verso il bagno per andarsi un attimo a sciacquare la faccia.
// Piccolo angoletto autrice //
Ho già una piccola recensione uddio *whisper*Ahhh grazie per quel mini commentino cutie, vorrei avere più tempo per scrivere capitolo più decenti/lunghi ma non ho davvero mai tempo ;;
Prometto che il prossimo sarà più lunghetto (sono consapevole che questo sia davvero, ma davvero corto aaa a a)