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Autore: myki    21/12/2008    7 recensioni
Scritta per raccontare la mia Hermione. Ma soprattutto per raccontare quello che successe dopo il suo primo bacio. Perchè dopotutto quello fu solo l'inizio.
CAPITOLO 10: IL TEMPO CHE RESTA
Ginny mi fissò incrociando le braccia al petto e portando il peso su di una gamba sola.
“Sei ancora bagnata”
“Già…” –pigolai.
“E sei nuda” –puntualizzò Harry.
Vidi Ron al mio fianco arrossire completamente, come prendendo consapevolezza di qualcosa.
“Ho un asciugamano” –borbottai tenendomelo stretto al petto.
“A mamma non basterà come scusa”
...Perchè se servono 7 anni per capire di amarsi non si può risolvere tutto con un bacio
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Myki

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Davvero, non ho scuse per il ritardo. È solo che… bè, mi avevano rapito il computer.

CAPITOLO 3: IL BACIO DI GINNY

Per parecchi giorni ci evitammo, trovando buona ogni scusa. Io stavo appiccicata a Ginny. Lei.. era l’unica che stava bene. Ogni tanto piangeva, ma soltanto quando era sola. E senza mai farsi vedere da Harry. In camera sua era stato messo un letto matrimoniale, e il letto singolo era stato dato a George. Ero contenta di condividere con lei i momenti prima di dormire. Lei che era così forte..

Una sera le chiesi come faceva. Come poteva continuare a vivere normalmente la sua vita, senza cedere ai ricordi. E lei mi diede una risposta che non dimenticherò mai.

"Forte? No, non credo di esserlo.. so solo che comportandomi così riesco a non fare male a nessuno, a lasciare che ognuno dimentichi o ricordi a modo suo. Tutti stanno soffrendo in questo momento, anche chi non lo fa vedere. Però.. fa male vedere soffrire chi ami. E nella speranza che Harry mi ami ancora, io non mi faccio mai vedere da lui…"

Assurdo. Quella ragazzina aveva capito molte più cose di me. Di me.. che mi consideravo tanto intelligente, ma che della vita non avevo capito nulla.

Lei si che aveva vissuto. Amato. E io?

Mi ero nascosta per anni dietro a una maschera d’amicizia, un modo come un altro per non soffrire. Mi ero rifugiata tra gli scaffali polverosi della biblioteca, cercando di scappare dai morsi allo stomaco, dal calore alle guance che mi assaliva quando ero con lui, dalla sua voce roca che mi dava alla testa.

RON..

Forse fu solo in quel momento che capii: Ginny aveva sofferto per amore, sapeva che ci sarebbe stata la possibilità del dolore.. ma ciò non l’aveva tenuta lontana da Harry. Io ero stata bloccata dalla vergogna, dalla paura di un rifiuto. Avevo trovato il coraggio di rischiare, in questa battaglia, avevo preso in considerazione l’idea di morire, l’idea di uccidere persino.. ma mi era sempre mancato il coraggio per dimostrare il mio amore. Quella notte passò lenta, ma forse fu anche troppo veloce per il tempo che a me sarebbe servito. Mi cullava il rumore frusciante dei cespugli, spostati forse da qualche nano da giardino, l’aria che soffiava sulla finestra di vetro, il dolce respiro di Ginny, distesa accanto a me. La mattina ci trovammo tutti insieme a fare colazione; ormai erano passati venti giorni dalla cerimonia, e l’atmosfera si era fatta meno tesa. Quando arrivai c’erano già tutti: Il Signor Weasley, seduto a capo tavola, parlava a bassa voce con la moglie, che cercava disperatamente di servire a tutti altre fette di pane tostato. La verità era che dopo la morte di Fred la cucina era stata il suo svago preferito. Passava ore e ore a cucinare piatti che poi venivano educatamente mangiati da tutti, e almeno da parte mia, più per compassione che per voglia. Harry osservava un po’ troppo attentamente il suo bicchiere di succo di zucca, tanto che se avessi dovuto dare il mio parere avrei detto che stesse osservando di nascosto Ginny, che era seduta davanti a lui. Ron sedeva a occhi bassi, rivolgendo ogni tanto un’occhiata al resto del gruppo. Il più silenzioso continuava a restare George, che ancora non era riuscito a sfogare il suo dolore con nessuno. Mi sedetti proprio accanto a lui, e gli sorrisi, cercando di non pensare alle allegre colazioni fatte durante le passate vacanze, quando ancora non avevamo perso nessuno, e il mio problema più grande consisteva ancora nel far studiare Ron. Mangiai poco, come ero solita, e poi mi dedicai ai lavori domestici che mi aveva affibbiato la Signora Weasley. Fu soltanto quel pomeriggio che ci ritrovammo in salotto; io, Ginny, Harry e Ron. Era la prima volta che avevamo l’occasione di parlare veramente, la prima in cui io potessi chiedere scusa a tutti. A lui, in particolare.

Mi misi volutamente accanto a lui e torturandomi le mani come una bambina di dodici anni, lo guardai negli occhi.

"Mi dispiace. Davvero. Sai che non volevo.."

Mi interruppe.

"Io.. sono geloso. Per molto tempo ho cercato di convincermi che non fosse vero, o che almeno fosse normale.. che un amico fosse geloso di un’amica intendo, ma non sono tanto sicuro che lo sia. Normale. Perché probabilmente non c’è niente di normale tra noi.. ora però è meglio che lo ammetta no? Che sono geloso di te voglio dire"

Io lo guardavo sorpresa, incapace di rispondere a un’affermazione così spontanea.. e a lui, che mi guardava con gli occhi spalancati, serio, bello.. eppure ingenuo come sempre.

Ginny spalancò la bocca per la sorpresa, mentre Harry rimase immobile, colpito ma non del tutto. Probabilmente lui e Ron ne avevano parlato tutta la sera.

"Io.. sono contenta che tu sia geloso. Cioè.. non che ce ne sia motivo.. e poi non di Harry sicuramente!"

"C’è qualcun altro?"

Adesso la voce di Ron si era abbassata, facendosi anche più roca.

La conversazione stava prendendo una piega imbarazzante e non sapevo come comportarmi con gli altri due che ci facevano da spettatori.

"No.. – risposi con un filo di voce- e tu?"

"Per me ci sei sempre stata solo tu"

In quel momento mi sentii scivolare, e precipitare verso il basso. Dovetti appoggiarmi a tutta la mia forza di volontà per non dire qualcosa di stupido e dannatamente compromettente.

L’apparire della Signora Weasley mi tolse da quell’impiccio. Trascorsi il resto della giornata con un inconsapevole sorriso stampato sulla faccia.

Credo che fu proprio da quella sera che le cose cominciarono a cambiare. E fu grazie a Ginny.

Quando giunse l’ora di andare a letto ci dirigemmo tutti verso le camere. Quella di Ron ed Harry era sullo stesso piano della nostra, ma non ci ero ancora mai entrata. Da quando era successo tutto io e loro non passavamo più tanto tempo insieme.. colpa della battaglia, dei ricordi, del bacio. Era incredibile come potesse farmi ancora girare la testa quando ci pensavo. Il mio primo bacio. Ed era stato con lui. Cosa potevo desiderare di più? Bè.. che ce ne fosse un altro. E un altro. E molti altri all’infinito.

Perciò.. quando vidi Ginny continuare lungo il corridoio con Harry mi spaventai un attimo. Conoscevo Ginny.. sapevo che amava rischiare. E che per le cose che amava rischiava sempre.

Li sentii ridere insieme, tanto complici che vidi Ron avanzare velocemente per lasciar loro un po’ di intimità.

Poi vidi Ginny guardarlo intensamente negli occhi e alzarsi in punta di piedi per baciarlo. Distolsi lo sguardo, ma feci a tempo a vedere la mano di Harry che cercava quella di lei. Durò pochi attimi. Quando sentii nuovamente le loro voci tornai a guardare dalla loro parte. Diedi la buonanotte da lontano, e aspettai che Ginny mi raggiungesse. Durante tutto quel tempo sentii addosso lo sguardo di Ron. Mi stava fissando, lo sapevo, ma feci finta di niente. Ero imbarazzata, confusa, invidiosa di Ginny, che aveva fatto quello che io avrei dovuto. La guardai e capii che potevo farmi aiutare da lei. Che forse, avrebbe potuto spiegarmi tutte quelle cose che non c’erano sui libri.

Mi avrebbe insegnato. E io avrei imparato a vivere.

 

Fine!!

X BigIlly: Per la Speranza c’è sempre un posto. E poi… io sono per il lieto fine. Sempre e comunque. Grazie per tutto!! Sono davvero contenta di essere riuscita a trasmetterti il dolore di una guerra. È proprio quello che voglio fare, far capire come non sempre tutto torni a posto dopo la vittoria… perché a volte, vincere non basta.

X marilyn92: Prometto che non lo farà soffrire troppo ok? Lo sai che anche a me dispiace!! E poi… i capitoli tristi servono, o non potrei parlare della felicità. Spero davvero che continui a piacerti!! Un bacio

X erikappa: Eeeeeeeeeeh, scusa, con te devo scusarmi sul serio. Spero che sarai comunque contenta di questo capitolo e che mi perdonerai per il ritardo! Già, a volte Ron fraintende le cose… ma la mia Hermione è una che sa farsi valere. Non starà certo ad aspettare all’infinito… un abbraccio

X giusyangel: Oh!! Noooo, non tutto sarà così triste da far piangere! Anzi, ci sono parti che mi sono molto divertita a scrivere, e che spero possano far sorridere. Nonostante tutto, è vero che i miei personaggi NON DIMENTICHERANNO. MAI. Perché sarebbe irreale, e troppo ottimista. Grazie di tutto!

X isina4everyoung: Spero che continui a piacerti, e a incuriosirti, perché sarebbe davvero bello riuscire a suscitare un po’ di curiosità… thanks XD

X viu_5: Eh.. posso essere davvero così brava da farti cambiare idea? Non credo. Ma forse – come hai detto tu- abbastanza per farti vacillare. Sai cosa ti dico? Mi basta. Anzi… vediamola così… mi piacerebbe che continuassi a leggere e che alla fine di tutto (soltanto altri 7 capitoli non devi reggere tanto) mi dicessi cosa ne pensi di loro. Di Ron ed Hermione visti da me. Vediamoci presto eh… abbiamo tanti progetti da mettere in pratica… ^^ Ovviamente, anche io ti voglio tanto tanto bene.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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