Leo è un ragazzo bruttino, gay e maltrattato dai compagni di classe comandati da Mario, un ragazzo per cui ha perso così tanto la testa da credere a qualsiasi cosa lui gli dica.
Riccardo è un ragazzo mediocre, bullo e pieno di rabbia, il volto di Leo lo irrita a tal punto da volerlo picchiare ogni volta che lo vede e i suoi ormai lo vedono come una "causa persa".
Generalmente questi due ragazzi non avrebbero niente in comune, anzi, persino sulle piccole cose che li circondano trovano differenze abissali... ma allora cos'è che li avvicinerà?
La verità è che, in modo incompresibile, non siamo noi a decidere il nostro futuro. Ma siamo noi che lo plasmiamo un po', in modo tale che anche due esseri così diversi si capiscano contro la loro stessa volontà.
[Si sa, il bullo finisce sempre nei guai, a questo almeno ci avevo fatto l'abitudine.
Mi accasciai al suolo dopo aver chiuso a chiave la porta, avrei voluto dormire su quel pavimento ghiacciato, il calore che avevo in corpo, reso per colpa della rabbia che avevo rilasciato, mi stava facendo impazzire e in più, stranamente, quella distesa di mattonelle pareva morbida e confortante.] - Cap.2