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Autore: Nat_Matryoshka    09/04/2015    2 recensioni
Hawke è come un faro nell'oscurità che lo avvolge: nel bene o nel male, è sempre rimasta accanto ad Anders, come lui è rimasto accanto a lei. Ma se la vita dovesse cambiare direzione, cosa succederebbe ad entrambi?
[Raccolta di flashfic e one-shot su DA 2, una per ogni pov || Anders/f!Hawke]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anders, Hawke
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Twilight.






I.

Per quanto tempo si può restare legati ad un ricordo, prima di lasciarlo andare via? Se lo è chiesto per giorni, senza riuscire a trovare una risposta.
Dal momento in cui ha stretto tra le braccia il cadavere di Leandra Amell, sua madre, la donna che ha amato e ascoltato per tanti anni, dall’istante in cui quell’insieme grottesco e triste di membra umane le ha sorriso, mostrando quanto di lei fosse rimasto in quell’imitazione di una creatura vivente, la magia del sangue che ne muoveva i pezzi, un burattino creato da una volontà raccapricciante, orrenda. L’ha raccolta da terra e l’ha stretta a sé, chiedendole perdono per non essere arrivata prima, lasciando che il mondo cadesse addosso ad entrambe. Una serie di voci violente, frenetiche l’ha assordata subito dopo, rovesciandole addosso tutto il senso di colpa che ha provato ritrovando finalmente sua madre.
Non sei riuscita a salvarla. Sei arrivata troppo tardi. Non sei una figlia degna di questo nome. E sei una maga. Ti rendi conto di cosa può fare la magia? Cos’hai da dire a tua discolpa, come potrai difenderti, come potrai guardare in faccia tuo fratello dopo tutto questo, come-
Per quanto tempo è possibile trattenere una voce, prima che questa si dissolva nelle spire del tempo che passa?
Non è riuscita a fermare quelle domande. Ha ceduto all’abbraccio di Anders, docile come una bambola di pezza, mentre il tramonto colorava il cielo di Kirkwall di rosso - un colore sinistro, simile al sangue - mentre le braccia del compagno la proteggevano dal mondo e la sua voce sussurrava che aveva fatto il possibile, che non doveva addossarsi colpe che non aveva. Che lui ci sarebbe stato, sempre.
Ma la domanda restava, a corroderle l’anima.
 





II.

Le ha detto che è stata fortunata, che almeno ha avuto la possibilità di vivere accanto a sua madre per tanti anni, di vederla invecchiare sorridere e litigare con lei e i suoi fratelli, di poterle parlare e chiederle consiglio. Ha cercato di consolarla: ora è vicina a Bethany e a tuo padre, non soffrirà più. Ma si è reso conto di lanciare parole contro il nulla, come frecce che attraversano la nebbia perdendosi al di là della cortina, nessuna di loro diretta verso un bersaglio certo.
È solo un orfano delle Anderfels, un ragazzino strappato ai genitori in tenera età, completamente estraneo all’idea di una famiglia unita e amorevole. Come potrebbe riuscire a consolarla?
Eppure, a Hawke basta. Scivola tra le sue braccia come se volesse lasciarsi andare, sconfitta, e Anders non può fare altro che stringerla a sé e tentare di farle scudo da ciò che potrebbe spezzarla, per quanto possa sentirsi ancora fragile, inadatto a quel ruolo. Chiude gli occhi e cerca altre parole adatte a farla stare meglio, mentre i singhiozzi di lei diminuiscono e il corpo in tensione di distende, come se si sentisse al sicuro.
Non può fare altro che accarezzarle la testa e fissare la luce rossa che entra dalle finestre schermate, una lama rossa come il sangue che disegna arabeschi incomprensibili sul pavimento della Residenza.
Se ha avuto la forza di fuggire fin lì, di lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle, riuscirà anche a sollevare entrambi.










La storia di Leandra e il finale della sua missione mi hanno lasciata col magone: avevo il sentore che sarebbe successo qualcosa, ma non avrei mai immaginato l'esito finale della missione... che è stata un po' il motore dell'intero "mini ciclo" di storie, alla fine. Mi sono quasi commossa, e quando mi capita vuol dire che mi trovo davanti ad un'opera davvero di valore. Good job, BioWare <3
Come al solito, ringrazio di cuore i miei "recensori affezionati" e tutti coloro che spendono qualche minuto del loro tempo nel leggere i miei piccoli sfoghi, siete tutti eccezionali e non vi ringrazierò mai abbastanza!

Nat
   
 
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