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Autore: Alelea    16/02/2005    1 recensioni
Questa ff è stata scritta a + mani, vale a dire da me e Syria86! E' la storia di Sirius Black e Remus Lupin in breve!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Quella mattina Remus si alzò piuttosto presto, dovevano essere le cinque quando si vestì e scese al piano di sotto. Convinto com’era di non trovare nessuno sveglio si stupì parecchio quando vide Sirius e Arthur Weasley parlare animatamente in cucina “Buongiorno Remus” lo salutò quest’ultimo interrompendo improvvisamente il discorso con Sirius e passando all’ultimo arrivato una tazza di the caldo “anche tu non hai passato una nottata splendida vedo”.

 Remus si passò una mano tra i capelli chiari cercando di allontanarli dagli occhi… cosa ci facevano loro due in cucina alle cinque di mattina? Era probabile che Arthur fosse impegnato in qualche lavoro per l’Ordine anche se

Remus non riusciva a ricordarlo. Bevve un sorso di the e poi lanciò un’occhiata a Sirius “Cosa sta succedendo qui?” chiese sprofondando su una delle tante sedie della cucina “Sirius ecco.. lui” esordì Athur senza riuscire a trovare le parole giuste “lui vuole parlare con Silente” disse contrariato.

Remus aveva sentito parecchie volte questa storia, sapeva benissimo quanto Sirius odiasse la sua situazione, sapeva che lui avrebbe fatto qualunque cosa per aiutare Harry e non rimanere chiuso nella casa che tanto odiava… e Silente, agli occhi di Sirius sembrava il mezzo per raggiungere tutto questo.

Ovviamente Remus aveva cercato più volte di spiegare a Sirius che lui non poteva assolutamente uscire allo scoperto e che per il momento avrebbe dovuto solo stare lontano dai guai, ma Sirius sapeva essere incredibilmente testardo tanto che a volte Remus aveva l’impressione di parlare con un muro. “Sirius tu sai come la penso” disse piano “Non puoi uscire di qui, nemmeno come Animagus. Non puoi e basta” Arthur Weasley annuì energicamente e rischiò di strozzarsi inghiottendo un pezzo troppo grosso di toast “Io devo andare” disse una volta finito di mangiare

“Remus ti affido Sirius, fa in modo che non esca di qui. Ci vediamo” detto questo uscì dalla stanza. Kreacher fece capolino dalla porta, era un elfo domestico piuttosto vecchio ormai, aveva servito per anni la nobile casa dei Black e il suo ultimo compito sembrava quello di servire l’ultimo rimasto in famiglia, Sirius Black.

 L’elfo sussultò vedendo il suo padrone “Kreacher pulisce” disse come se Sirius gli avesse fatto qualche domanda, poi fece per allontanarsi bisbigliando, come al suo solito, in un tono ben udibile “oh la mia padrona, se vedesse adesso questa nobile casa! La feccia che ci vive… “ borbottò prima di abbandonare la stanza. Sirius guardò l’elfo con disgusto per un po’, dopodiché il suo sguardo tornò a posarsi sul volto dell’amico “questa vecchia casa non potrà nascondermi per sempre Remus, non sono più disposto ad aspettare che succeda tutto sotto i miei occhi senza muovere un dito. Questa casa, a Grimmauld Place, dovrebbe essere dimenticata da tutti, dovrebbe marcirci solo quello stupido elfo” arricciò il naso e il viso si contorse in un’altra espressione di disgusto “Se dovesse succedere qualcosa ad Harry..” Sirius lasciò la frase in sospeso, gli si era improvvisamente seccata la gola e sentiva che non sarebbe riuscito a completare quella frase.

 Scosse la testa facendo ondeggiare i lunghi capelli neri abbastanza disordinati, doveva convincersi che Harry ad Hogwarts non correva rischi, era al sicuro…ma erano al sicuro anche i suoi amici qui? Lo sguardo di Sirius tornò a posarsi nuovamente su Remus, se fosse successo qualcosa a Lupin lui che avrebbe fatto? Strinse i pugni con rabbia sperando che l’amico non lo notasse, avrebbe certamente ucciso chiunque avesse cercato di fare del male al suo vecchio amico, infondo Akaban, la prigione dei maghi, dopo averci passato 13 anni per un crimine che non aveva commesso, non gli faceva poi così tanta paura, lo spaventava molto di più il pensiero di poter perdere le persone che amava di più, le uniche che gli davano la forza di andare avanti “c’è qualcosa peggiore della morte” disse tra sé e sé mentre scrutava le nocche delle sue mani. Remus lanciò un’occhiata piuttosto preoccupata a Sirius mentre continuava a bere in suo thè ancora bollente. Non riusciva ad immaginare che cosa Sirius potesse avere in mente, come non capiva perché era così preoccupato per Harry. Harry era in pericolo, questo lo sapevano tutti ormai, ma a Hogwarts era al sicuro, nessuno avrebbe potuto fargli del male.

Moody entrò nella stanza, afferrò un toast e gettò una busta di un bianco opaco a Remus che l’afferrò al volo e la scartò velocemente “affari dell’Ordine” borbottò Moody prima che Lupin potesse iniziare a leggere la lettera “mi sa che oggi avrai da fare” Sirius si appoggiò meglio allo schienale cercando di cogliere qualche informazione dall’espressione di Lupin “Oggi credo che saremo tutti molto impegnati, almeno questo pomeriggio tutti” Sirius sbuffò senza curarsi di essere visto o sentito, la prospettiva di passare un pomeriggio da solo con Kreacher non lo allettava di certo. In quei giorni la presenza di Lupin aveva in qualche modo alleviato la sua prigionia in quella casa ma ora si trovava faccia a faccia con la realtà, Remus lavorava per l’ordine e doveva sbrigare anche delle faccende per conto dell’ordine ogni tanto a Sirius invece non era permesso uscire da quella lugubre casa. Moody fece roteare l’occhio magico in tutte le direzioni, scrutò bene la stanza come se fosse la prima volta che la vedeva dopodiché il suo occhio magico si posò su Lupin, ancora intento a rilegge la lettera

“C’è qualche problema Remus?” chiese prima di bere un generoso sorso dalla sua fiaschetta. Remus si morse un labbro, meditando sul da farsi “No, nessun problema. Credo solo che per oggi dovrete fare a meno di me… tornerò solo verso il tardo pomeriggio” annunciò passandosi una mano fra i capelli castani schiariti da qualche ciuffo bianco.

Bevve velocemente la sua tazza di the e quando si alzò per lasciare la casa vide la signora Weasley entrare sorridente nella stanza “Buongiorno! Avete già fatto colazione?” tutti e tre annuirono in silenzio “Arthur è già andato via immagino, mi aveva detto che oggi avrebbe avuto molto lavoro da fare.. Remus te ne vai di già?” disse lanciando un’occhiata a Lupin che si stava infilando un cappotto babbano per mimetizzarsi tra la folla “Devo fare un lavoro per l’ordine” rispose lui prima di salutare tutti con un cenno ed uscire dalla casa. Grimmauld Place era piuttosto solitaria, soprattutto perché erano solo le sette di mattina e comunque Remus non aveva mai visto molta gente aggirarsi per la via. Lanciò un’ultima occhiata alla casa e poi si incamminò.

  
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