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Autore: Arya_95    10/04/2015    2 recensioni
Ted è da sempre il migliore amico di Victoire e Victoire è da sempre la migliore amica di Ted ma i due ragazzi stanno crescendo e, si sa, l'adolescenza mette in discussione tutte le sicurezze.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La festa era andata bene ed uscirono dall’aula che erano le due del mattino passate.
Silenziosamente raggiunsero la Sala Comune Grifondoro e, una volta al suo interno, lanciarono un sospiro di sollievo.
-Quando è passato quello stupido gatto credevo ci avrebbero beccato- disse Victoire togliendosi le scarpe e ridacchiando.
-Prima che arrivassi tu io non rischiavo neanche di farmi beccare!- ribatté Ted allentando la cravatta.
-Come minimo dovresti ringraziarmi, almeno non ti faccio annoiare!- rispose lei schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Con te non ci si annoia di certo- rispose lui quasi sovrappensiero facendola ridacchiare.
-Ti va di dormire con me stanotte? Ali starà da Ian e io non voglio dormire sola- chiese lei, non era inusuale che passassero la notte insieme.
-Va bene, vado a prendermi il pigiama e arrivo-
Ted, cercando di non svegliare i compagni, entrò nella sua camera per recuperare i vestiti da sotto il cuscino.
-Ehi Ted, ti sembra l’ora di tornare?- chiese Alex sbadigliando.
-E tu che ci fai ancora sveglio?-
-Non riesco a dormire, vai di nuovo dalla tua ragazza?- gli domandò vedendo il pigiama in mano a Ted.
-Non è la mia ragazza- precisò Ted per la duecentesima volta. E contando solo le volte di quella settimana.
-Beh è come se lo fosse, mangiate insieme, dormite insieme, state sempre abbracciati…vi manca solo la parte migliore!-
-Dormi Alex, buonanotte- disse Ted uscendo dalla porta senza dare importanza alle parole dell’amico.
 
-Ehi?- chiese socchiudendo la porta del dormitorio femminile.
-Entra Teddy- rispose lei uscendo dal bagno e facendolo deglutire a vuoto, indossava un paio di pantaloncini molto, molto 'ini' e una maglietta larga che copriva quasi completamente gli shorts.
-Mettiti il pigiama e vieni a dormire, sono stanchissima. Uh devo ancora struccarmi- disse lei prendendo dal comodino una salvietta e cominciando a detergersi la faccia.
Lui intanto si mise il pigiama e poi si infilò sotto le coperte, poco dopo fu raggiunto anche da Vicky.
-Notte Vic- disse lui abbracciandola.
-Buonanotte Teddy- rispose lei nascondendo meglio la faccia nel suo collo.
Un momento dopo però Ted si scostò, arrossendo.
-Che c’è?- chiese lei confusa.
-Non…non porti il reggiseno!- sussurrò lui come se fosse un segreto che nessuno, nella stanza deserta, avrebbe dovuto mai scoprire.
-Beh prima non lo avevo e non avevo voglia di prenderne uno dal cassetto, non fare tutte queste storie- rispose lei riavvicinandosi.
-Vic se mi dici dove sono te lo prendo io, davvero preferirei lo indossassi-
-Quindi vorresti sbirciare nel mio cassetto della biancheria?- lo accusò scherzando lei, cercando di trattenere le risate.
-No! No, insomma io…Vic ti prego mettiti un reggiseno!- esclamò lui non riuscendo a rispondere più coerentemente.
-Basta parlare di tette e a voi maschi si annulla il cervello eh!- ribatté lei alzandosi dal letto e raggiungendo il cassetto dell’armadio.
-Ma che fai?! Ti cambi qui?- esclamò lui vedendola togliersi la maglia.
-Ma c’è buio! Non si vede nulla e poi sono di schiena!-
-Ti devo ricordare che allungando le pupille vedo al buio?- disse lui tenendo gli occhi ben serrati.
-Si ma non sbirceresti mai e, anche se lo facessi, non sarebbe poi così grave. Abbiamo fatto il bagno insieme milioni di volte da piccoli- rispose lei rimettendosi la maglia e rientrando nel letto.
-Si ma, come hai detto tu, eravamo piccoli! Io non ero così e tu certo non eri così!-
-Teddy sono solo tette! Le hanno tutte le ragazze, non rimuginarci troppo- rispose lei sbadigliando e accoccolandosi sul suo petto.
-Vic sei assurda, e spero che tu non parli delle tue tette in giro. Già è abbastanza brutto che tu ne parli con così tanta libertà con me-
-Ma tu sei il mio migliore amico- rispose lei, non capiva il perché di tutte le paranoie che si stava facendo Teddy.
-Ma sono comunque un maschio in pieno sviluppo! Diciamo che potrebbe diventare imbarazzante- ammise lui arrossendo.
-Davvero? Non credevo di riuscire a farti quel particolare effetto- rise lei sentendosi stranamente lusingata.
-Vic sei una bella ragazza, una delle più belle che abbia mai visto, se mi entri nel letto senza reggiseno potrebbe davvero essere imbarazzante. Più di quanto già non sarà domattina-
-Vabbè quello è normale no?- chiese lei, ancora inesperta.
-Si, è normale- rispose lui baciandole i capelli.
-Posso farti una domanda visto che siamo in argomento?- chiese lei arrossendo.
-Mi devo preoccupare?-
-No, è solo una cosa che mi chiedo da un po’ e che non ho mai avuto il coraggio di chiederti-
-Tu che non hai il coraggio di fare qualcosa??- domandò lui sorpreso.
-Si beh, puoi modificare la maggior parte del tuo corpo ma, ad esempio le ossa no, a parte quelle piccole, quindi mi chiedevo se ci fosse altro che non puoi modificare e, in particolare, se potessi…laggiù. Oddio non posso credere di avertelo chiesto.- Disse lei nascondendo il viso nel suo petto, imbarazzata.
-Innanzi tutto non per tutti è uguale, ci sono alcuni che possono modificare anche le ossa ma magari non riescono a cambiare colore della pelle. Io, oltre le ossa, non posso modificare i miei organi interni e no, nemmeno ‘laggiù’, come lo chiami tu- rispose lui in imbarazzo con una risatina.
-Che peccato però, io già ti immaginavo come mio perfetto scopamico!- rispose lei fingendosi delusa per coprire l’imbarazzo.
-Victoire!- la riprese lui shockato.
-Devi ammettere che sarebbe comodo, no?-
-Giuro che torno a dormire nel mio letto- la minacciò lui.
-Va bene, scusami. Adesso a nanna veramente, buonanotte tesoro-
-Buonanotte- rispose lui baciandole la testa e stringendola a sé prima di addormentarsi.
 
-Tesoro, svegliati- le sussurrò Ted all’orecchio.
Lei produsse un verso indistinto che lo fece sorridere.
-Su, altrimenti ci perderemo la colazione-
-Ma fuori fa freddo, mentre qui c’è caldo- disse lei rannicchiandosi ancora di più, come se il calore potesse sparire da un momento all’altro.
-Su, alzati– le ripeté lui scendendo dal letto.
-Fa freddo!– si lamentò lei riagguantando le coperte ancora calde.
-Se ti vestissi di più non avresti freddo e comunque, se non ti alzi, ti prendo di peso e ti porto sotto la doccia-
-Ancora 5 minuti, o 35- rispose lei sparendo completamente sotto le lenzuola, al che lui si avvicinò e, prendendola in braccio con tanto di coperte, la portò verso il bagno.
-No! No Teddy no! Ti prego, ti prego, ti prego!- si mise a gridare lei cercando di divincolarsi dalla presa forte di Ted.
-Oh no, altrimenti te ne torni a letto! Ci sono già cascato troppe volte- rispose lui aprendo l’anta della doccia e mettendocela dentro.
Mentre lei cercava di sciogliere il groviglio di coperte in cui era, lui agguantò lo spruzzino della doccia e, aprendo l’acqua, cominciò a inzupparla per bene.
-Ted Remus Lupin io ti odio!- strillò lei uscendo dalla doccia e cercando di deviare l’acqua per bagnare anche lui.
-Ok, basta, basta- disse lui ridendo e chiudendo l’acqua quando entrambi erano zuppi e il bagno era un lago.
-Ti odio!- ribadì lei ridacchiando e strizzandosi i capelli.
-Non è vero- rispose lui abbracciandola e sfregandole i capelli zuppi sul collo per irritarla ancora di più.
-Sei odioso- disse lei andando a prendere la bacchetta per asciugare se stessa e il bagno.
-Asciughi anche me?- le chiese Ted vedendola rimettere a posto la bacchetta.
-No, ti arrangi!- rispose lei tornando in camera e togliendosi la maglia.
-Merlino Vic- rispose lui prendendo la bacchetta e chiudendo gli occhi prima di asciugarsi. Aveva i capelli quasi rosa.
-Non capirò mai voi maschi! Apri gli occhi idiota-
-Ma sei ancora senza maglia!- esclamò lui richiudendo subito gli occhi.
-Infatti, e ora mi spieghi cosa cambia tra vedermi in reggiseno e vedermi in costume- chiese lei incrociando le braccia sul petto e guardandolo male mentre lui, cautamente, riapriva gli occhi.  
-Boh Vic, è…è diverso- balbettò lui
-No, a me non imbarazza vederti in mutande. È come se fossi in costume- rispose lei prendendo una divisa dall’armadio e indossando la camicia.
-A te non imbarazza nulla- disse lui tornando ad avere i capelli azzurri.
-Non è vero, mi imbarazzo per certe cose ma sicuramente non vedendoti in mutande! Comunque vatti a vestire che poi andiamo a colazione, visto che mi hai svegliato almeno fammi mangiare- disse finendo di vestirsi mentre anche Teddy andava a vestirsi in camera sua.
 
Stavano mangiando e scherzando al tavolo Grifondoro come tutte le mattine quando Simon Donnel, Corvonero al sesto anno, le si sedette affianco.
-Ciao Victoire- la salutò lui.
-Ciao Simon-
-Ti va di venire ad Hogsmeade con me oggi pomeriggio?- le chiese lui ignorando lo sguardo di Ted.
-Volentieri, grazie!- rispose lei sorridendo. L’anno prima Simon le era piaciuto per un lungo periodo e, anche se ora non provava più nulla, essere invitata ad uscire da lui le faceva comunque un gran piacere.
-Ci vediamo alle tre davanti alla tua Sala Comune?-
-Meglio all’ingresso, non so se torno in Sala Comune!-
-Ok, perfetto! A dopo allora!- disse lui con un sorriso, allontanandosi.
-E togliti quel sorriso idiota dalla faccia- mugugnò Ted ingozzandosi di uova strapazzate.
-E tu controlla i tuoi capelli, Lupin- rispose lei scompigliandoglieli.
-Non puoi davvero aver accettato di uscire con Donnel, è un tale idiota-
-Sai che hai promesso di controllarti vero?-
-Ok, ma Donnel è un idiota e non puoi non accorgertene- continuò lui.
-È molto, molto carino però, e Shannon, la sua ex, dice che bacia benissimo-
-Merlino Vic, è solo la prima volta che uscite!-
-E con questo? Lui è carino e se vuole baciarmi, tanto meglio!- rispose lei con un occhiolino e alzandosi dalla panca.
-Mi farà impazzire- sussurrò a se stesso alzandosi e seguendola.
-Tanto tu non puoi accompagnarmi oggi perché avete quella riunione con la McGranitt e io ho trovato qualcuno, qualcuno molto carino, con cui uscire. Stamattina invece cosa vuoi fare?- chiese lei dirigendosi verso l’uscita.
-Quello che vuoi, è indifferente- rispose lui uscendo dal castello.
-Allora andiamo nel nostro angolino a dormire, sono distrutta dopo ieri sera- decise lei incamminandosi verso la loro radura.
Una volta lì, Ted appellò una coperta da stendere sull’erba e poi ci si sdraiarono sopra.
Lei, con la testa appoggiata alla pancia di Ted, si addormentò quasi subito ma lui rimase sveglio, non gli piaceva che lei oggi uscisse con Simon.
Victoire era già uscita con altri ragazzi, ovviamente, ma più per fare un piacere a loro che per suo reale interesse.
Stavolta era diverso, Simon le era piaciuto davvero tanto l’anno prima e lui aveva una strana sensazione.
Aveva paura che Simon riuscisse a portargliela via.
Con pensieri del genere per la testa, sebbene fosse molto stanco, non riuscì a chiudere occhio.
Verso l’una la svegliò e insieme si avviarono verso la Sala Grande per pranzare.
-Che hai Teddy?- gli chiese Vic vedendolo strano e molto silenzioso.
-Nulla Vic, non ti preoccupare- rispose lui sforzandosi di sorridere, non voleva certo guastarle la giornata. Non era così meschino. E poi le aveva promesso che avrebbe cercato di controllare la sua gelosia.
-Sicuro?- insisté lei scrutandogli il viso.
-Si Vic, tranquilla- la rassicurò lui cingendole le spalle con un braccio mentre entravano in Sala Grande.  
Pranzarono al tavolo Grifondoro e, alle tre, Victoire si fermò all’ingresso mentre Ted salì le scale per raggiungere gli altri capi scuola e la preside nel suo ufficio al secondo piano.

NOTE:
Salve! Non ho nulla di speciale da dirvi, solo un immenso grazie a tutte voi che leggete. <3
Baci,
Arya
  
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