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Autore: needacurlyboy    15/04/2015    4 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Script – Six Degrees Of Separation.
Capitolo Trentacinque.
 
Veronica’s pov.
Sono passate due settimane dal matrimonio di Gemma e Ashton. Noi ragazzi siamo tornati a Londra mentre i miei genitori sono tornati in Italia e già mi mancano.
 
Celine ed io non abbiamo ancora trovato un lavoro e, soprattutto per lei, è un problema siccome deve pagare l’affitto di casa. Elisa è tornata al lavoro, dove i “suoi” bambini la aspettavano a braccia aperte e Chiara ha ripreso la scuola, ma in questi ultimi giorni l’ho vista un po’ tra le nuvole.
 
I ragazzi riprenderanno il tour tra quattro giorni e Harry sta cercando di stare più tempo con Leo e Lori, anche se deve lavorare allo studio di registrazione per il nuovo album. Vorrei tanto andare con lui, ma non posso; starà via quattro mesi e i bambini devono andare all’asilo, lo raggiungerò subito dopo la chiusura delle scuole.
 
Gemma e Ashton sono tornati una settimana fa dal loro viaggio di nozze in Europa ed oggi con Luke, Michael e Calum si esibirà all’Arena O2 per dare inizio al loro nuovo tour. Gemma ha invitato tutte noi ragazze al concerto e poi andremo a mangiare qualcosa in un fast-food, mentre Harry resterà a casa con i bambini.
 
Mi guardo allo specchio sistemando la mia camicetta azzurra nei pantaloni blu a vita alta, m’infilo gli stivali marroncini, prendo la trousse dei trucchi, metto del fondotinta, del mascara e sono pronta.
 
Indosso una giacca di pelle nera e lascio i capelli sciolti, in modo che mi coprano le spalle. M’infilo gli occhiali da vista e scendo al piano di sotto, dove trovo Leo, Lori e Harry impegnati a preparare la pizza.
 
“Ehi, uomini.” Mi avvicino ai bambini, che sono seduti sugli sgabelli davanti al bancone e gli scompiglio i capelli. “State cucinando bene?” Chiedo dolcemente guardando il disastro che hanno combinato.
 
Annuiscono contemporaneamente, senza guardarmi.
 
Sono troppo concentrati.
 
“Ora mamma andrà via con le zie. Starete bene senza di me?” Chiedo cercando di attirare la loro attenzione, ma si limitano ad annuire. Sporgo il labbro inferiore e alzo lo sguardo su Harry, che sta guardando la scena ridacchiando.
 
Cammino verso di lui, circondo il suo collo con le braccia e gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. Farina?
 
“A che ora tornerai?” Chiede.
 
“Uhm, I don’t know.” Alzo le spalle e gli pulisco una guancia sporca di farina con il pollice. “Dopo il concerto andremo a mangiare qualcosa, perciò credo che tornerò dopo mezzanotte.” Faccio una smorfia e sorrido. Sarà una serata tranquilla, almeno credo.
 
“Non è un po’ tardi?” chiede dopo essersi allontanato da me per tornare a preparare l’impasto per la pizza.
 
Inarco un sopracciglio alla sua domanda e mi sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Che vuoi dire?”
 
“Dovresti essere con i bambini a quell’ora.” Dice senza guardarmi. Di che diamine sta parlando? Sto soltanto uscendo con le ragazze per una seratina tranquilla, non sto andando a uccidere nessuno.
 
“Puoi stare solo tu con loro per qualche oretta, io non li ho mai persi d’occhio in questi anni.”
 
“Perché io non c’ero! Al posto mio c’era un altro.” Sbotta alzando il tono della voce, attirando l’attenzione, che puntano lo sguardo su di lui, confusi e spaventati. Sta parlando di Andrea? Perché diavolo sta parlando di lui? E vuole davvero affrontare questo discorso ora?
 
“Non qui, Harry. Andiamo in salotto.” Dico cercando di mantenere la calma, prima di uscire dalla cucina e entrando in salotto seguita da Harry. “Mi sai dire che diavolo ti è preso? sto soltanto andando ad un concerto con delle amiche.” Dico incrociando le braccia sotto il seno.
 
“Devi prenderti le tue responsabilità, sei madre.”
 
La mia bocca si spalanca a forma di “o” e strabuzzo gli occhi. Perché mi sta dicendo questo? Io mi sono sempre assunta le mie responsabilità, lui non dovrebbe nemmeno pensare una cosa del genere.
 
“Li ho cresciuti io, Harry, con l’aiuto delle ragazze e di Andrea.” Dico appoggiandomi una mano sul petto.
 
“Non ricordarmi di lui.” Ringhia stringendo i denti e passandosi una mano tra i capelli. Cos’ha contro Andrea? Credevo gli fosse passata questa gelosia.
 
“Perché no? Negli anni passati tu con quante sei uscito? Taylor, Kendall, Nadine, Paige… Ne manca qualcuna?” Le conto con le dita alzando il tono della voce e guardandolo dritto negli occhi. “Come credi che mi sia sentita quando accendevo il computer e vedevo foto di te con altre, ah? Da schifo! Mi sentivo usata e cercavo in tutti i modi di dimenticarmi di te, della notte che abbiamo passato, ma non ci sono mai riuscita: ogni volta che guardavo Leo e Lori mi tornava tutto in mente e Dio solo sa quante volte go chiesto ad Elisa di cercarti su Twitter, ma poi le dicevo di non farlo. Avevo paura, paura che le persone mi avrebbero giudicato, paura che le tue fan mi avrebbero preso sotto tiro ma, soprattutto, che per te quella notte a Milano non avesse significato niente…” Sussurro l’ultima frase singhiozzando e asciugandomi una guancia bagnata dalla lacrime, che non hanno resistito ai ricordi. Mi sembra che sia successo ieri.
 
“Quando – Quando uscivo con loro tu, tu eri sempre nei miei pensieri.” Sussurra tenendo lo sguardo basso e stringendo le mani in due pugni.
 
Rimaniamo in silenzio senza guardarci e il mio sguardo finisce verso la porta, dove Lori e Leo ci stanno guardando spaesati.
 
“Mamma, pechè tu e papà ulate?” Chiede Lori avvicinandosi a me mentre si morde le dita.
 
Provo a sorridere, mi abbasso alla sua altezza e provo a trattenere le lacrime. “Abbiamo solo avuto una discussione. Succede tra – tra grandi.” Dico accarezzandogli una guancia, lui annuisce e avvicina una sua manina al mio viso.
 
“Ma… Stai piangendo.” Dice accarezzandomi con il pollice una guancia bagnata.
 
“Oh, no.” Mi allontano da lui e mi passo una mano sotto gli occhi, tiro su con il naso e continuo a fingere di sorridere. “Deve essermi entrato qualcosa negli occhi, puoi soffiarci per vedere se va via?” Gli chiedo dolcemente sfilandomi gli occhiali e lui annuisce con vigore, per poi avvicinarsi e fare ciò che gli ho chiesto.
 
“Grazie, molto meglio.” Gli lascio un bacio sulla fronte.
 
“Ver-“ Harry apre la bocca per parlare, ma viene interrotto dal suono del campanello. Grazie a Dio… Non voglio parlare più con lui per questa sera.
 
“Bambini, andate a finire la pizza. Buona serata.” Mi avvicino a Lori e lo bacio sulla fronte, per poi fare lo stesso con Leo.
 
Sistemo la borsa su una spalla, lascio un’ultima occhiata a Harry, che mi guarda a sua volta mordendosi il labbro inferiore, ed esco di casa trovandomi davanti una Gemma sorridendo. Anche il mio umore era così fino a qualche minuto fa. Perché ha dovuto rovinare tutto?
 
“Ehi, tutto bene?” mi chiede ispezionandomi il viso con attenzione.
 
Distolgo lo sguardo dal suo, per non farle vedere i miei occhi rossi e annuisco. “Per sbaglio mi sono infilata il mascara negli occhi e non smette di bruciare.” Mente facendo una smorfia.
 
“Okay! Comunque, le ragazze ci stanno aspettando all’arena. Non vedo l’ora di essere lì.” Batte le mani contenta, come una bambina alle giostre, mentre camminiamo verso la sua auto.
 
“Anche io.” Sussurro e sospiro.
 
 
Il concerto è terminato qualche minuto fa e noi ragazze siamo sparse per i SUV dei ragazzi, mentre li aspettiamo. Ho cercato di divertirmi, ma non riuscivo a smettere di pensare alle parole di Harry; in sostanza ha detto che non mi assumo le mie responsabilità per quanto riguarda i bambini.
 
Ma come si è permesso?
 
Perché lo ha detto?
 
Che cosa ho fatto di sbagliato?
 
Abbasso lo sguardo sui miei stivali, mentre Luke e Ashton prendono posto davanti a me e Gemma. Celine sarà felice come non mai per essere nella stessa auto con Michael: è follemente cotta di lui… Beh, chi non lo sarebbe?
 
“Tutto bene?” chiede qualcuno appoggiando una mano sul mio ginocchio attirando la mia attenzione. Alzo lo sguardo e incontro due occhioni azzurri, che mi scrutano dalla testa ai piedi. Luke.
 
Forzo le labbra a formare un sorriso e mi sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Si.”
 
“Dio, sto morendo di fame! Ho tanta voglia di kebab.” Borbotta Gemma incrociando le braccia sopra la pancia, facendoci ridere.
 
Ashton dice all’autista di guidare verso il negozio di kebab in centro, manda un messaggio a Calum per avvertirlo della nostra direzione e, dopo qualche minuto di viaggio, ci ritroviamo davanti ad esso.
 
Mentre i ragazzi prendono anche i nostri ordini, noi ci accomodiamo intorno ad un tavolino e parliamo di tutto e di più.
 
Prendo il cellulare dalla borsa per controllare se ho dei messaggi, o delle chiamate ma niente, nemmeno una notizia. Sospiro e lo riporto al suo posto, sempre più triste.
 
Non riesco a smettere di pensare a lui e a ciò che ha detto.
 
Mi sento ferita.
 
“Ehi, Vero. Tutto bene?” Mi chiede Chiara appoggiandomi una mano sulla spalla.
 
“Si.” Mento e costringo le labbra a formare un sorriso. “Sono solo un po’ pensierosa, tutto qui.” Alzo le spalle, mentre lei annuisce contraria. Mi conosce troppo bene e capisce subito se c’è qualcosa che non va.
 
“Sei sic-“ Elisa sta per parlare, ma viene interrotta dall’arrivo di Luke, che prende posto in mezzo a noi due.
 
“Ecco la cena, signore.” Dice porgendoci dei vassoi sorridendo mentre anche gli altri prendono posto.
 
Alzo lo sguardo su Celine e la vedo ridere e scherzare con Michael. Credo che stia cercando in tutti i modi di trattenersi dal saltargli addosso.
 
Ridacchio tra me e me, e do un morso al kebab. Delizioso.
 
“Buon appetito!”
 
Angolo autrice,
buonasera a tutte! Com’è andato il rientro a scuola dalle vacanze pasquali? Io ancora non so rientrata, sto facendo uno stage e quando torno a casa sono molto stanca, ma è sempre meglio di stare a scuola! Come avevo detto nello scorso capitolo, questo è molto importante: che cosa ne pensate del litigio tra Harold e Veronica? Si risolverà tutto o ci sarà un’altra svolta?
Io ho già i capitoli 36-37 pronti e sto finendo il 38. Proverò in tutti i modi ad aggiornare durante il weekend e, se non ci riesco, ci proverò lunedì! Spero con tutto il cuore che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciate una recensione per farmi sapere che cosa ne pensate, ci conto! Riusciamo ad arrivare alle 200 recensioni? Sarebbe un bel regalo per me! (:
Nello scorso capitolo non ho parlato di Zayn e della sua decisione di lasciare la band, non perché non m’importi, ma perché so che tante ragazze ci sono e stanno male per questo perciò non volevo riaprire un discorso doloroso.
Mi dispiace non aver risposto alle recensioni di due capitoli fa, ma ho già finito i giga sulla chiavetta e non mi carica le pagine. Vi ringrazio qui e spero che continuerete a seguire la storia! (:
Ora devo andare, sono stanca!
Reds xx
 
Domanda: che scuola frequentate? Io alberghiero! :D
p.s. non riesco a mettere il banner, nel prossimo proverò a metterlo! :*

 
  
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