Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère
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Autore: Yulin Fantasy    15/04/2015    3 recensioni
{Crossover}
Martin Mystere, Diana Lombrad e Java vengono mandati da M.O.M a fare una missione molto importante: a Londra si è risvegliata una potente fonte di energia, e a loro tocca il compito di fermarla.
Non hanno fatto i conti con una cosa molto importante: loro stessi. Qualcosa si risveglierà nei tre agenti, ricordi che non sembrano loro e un'antica amicizia, ormai dimenticata dal tempo.
DAL TESTO:
“Avrò fatto bene a mandarli là? Sì, è ora che ricordino… non posso farli andare avanti così…”
DAL TESTO:
Ma non era preoccupata solo per loro, c’era qualcosa d’altro, qualcosa che non riusciva bene a focalizzare…
Perché aveva la sensazione che M.O.M avesse affidato a loro una missione fasulla?
Forse c’era davvero un’energia misteriosa a Londra… ma forse voleva che potessero scoprire dell’altro.

DAL TESTO:
- Io... io sono Martin, Martin Mystere!-
Urlò di nuovo il ragazzo.
- C... cosa? No. Non puoi essere tu... Martin...-

DAL TESTO:
- Le nostre strade si sono separate da tempo, ormai... e non devono più ricongiungersi.-
- Io non ti capisco. E' ancora per quella cosa?-
- No... non è tempo che tu lo scopra...-
Genere: Mistero, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Diana Lombard, Java Il Cavernicolo, Martin Mystère, Sorpresa
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 3
UNO SCIENZIATO

Diana era rientrata all’hotel, però non riusciva a rilassarsi.
Era sdraiata sul suo letto, mentre abbracciava il cuscino e ogni tanto sospirava.
Cosa c’era che non andava? Si stava chiedendo questo già da qualche quarto d’ora.
Il fatto è che era preoccupata per Martin.
Non lo avrebbe mai detto ad alta voce, soprattutto a lui, ma era terribilmente preoccupata.
Era da quando sono arrivati a Londra che aveva un brutto presentimento.
Martin si era buttato a capofitto nel pericolo, come sempre.
Buttò a terra il cuscino, sospirando e mettendosi a guardare il soffito.
Era passata un’ora.
Martin e Java non l’avevano ancora contattata.
Se ne saranno di certo dimenticati, distratti come sono…
Ma non era preoccupata solo per loro, c’era qualcosa d’altro, qualcosa che non riusciva bene a focalizzare…
Perché aveva la sensazione che M.O.M avesse affidato a loro una missione fasulla?
Forse c’era davvero un’energia misteriosa a Londra… ma forse voleva che potessero scoprire dell’altro.
- Oh, uffa!- Esclamò, a un certo punto. – Non dovrei perdermi in questi pensieri!-
Guardò fuori dalla finestra: stava piovendo a dirotto.
Meglio, così quando quei due usciranno dalle fogne, faranno un bel bagno…

- Mghhh!-
- Dai Java, smettila di lamentarti!-
Disse Martin, controllando il suo U – Watch.
L’acqua delle fogne gli arrivava ormai alle caviglie, per via della pioggia.
Pure i muri stavano “sudando” acqua.
Ormai era un’ora che giravano per le fogne, senza una meta precisa, seguendo l’aggeggio di Martin.
A un certo punto il ragazzo si fermò, guardandosi intorno.
- Ehm… non vorrei dirtelo, amico, ma penso che ci siamo persi!-
Si lamentò a un certo punto. Java scosse la testa, sconfortato.
Il U – Watch dell’agente, però, si era messo a suonare, indicando una direzione.
- Sta dicendo di andare di là…- Disse, vedendo che sullo schermo era apparsa una freccia.
- No buono, no…-
- Lo so, potrebbe trattarsi di qualcosa di pericoloso… magari è un alieno che ci vuole intrappolare, o peggio… però…- Nei suoi occhi si accese una luce di eccitazione.
- Tutto questo è così emozionante! Seguimi, Java!-
Si misero a correre verso la direzione indicata dall’ “orologio” di Martin.
A un certo punto, videro un’ombra che si muoveva tra i canali.
- E quello chi è?... Forza Java, dobbiamo seguirlo! Magari è un alieno!-
Java avrebbe voluto fermarlo, ma sapeva che quando faceva così non c’erano alternative, se non seguirlo.
Martin, dal canto suo, era troppo eccitato.
La figura, che era vestita con un lungo cappotto, sapeva correre veloce.
Martin e Java gli stavano dietro e, quando il ragazzo fu abbastanza vicino, balzò un salto e atterrò sopra lo sconosciuto.
- Eccoti servito, alieno!-
- Alieno? Penso che voi siate alquanto confuso, giovanotto, piuttosto e anzichenò!-
Esclamò la figura, con lo sguardo sorpreso. Era un uomo, sulla cinquantina d’anni, con un paio di baffetti e il viso abbastanza magro.
- Cosa? Mi state dicendo di non essere un alieno? Magari è tutto un tuo piano!-
Disse Martin, senza togliersi dall’uomo.
- Vi sto dicendo che vi state sbagliando! E potresti avere la cortese intenzione di liberarmi dal vostro peso superfluo, per favore?-
Java gli raggiunse e tolse Martin dallo sconosciuto, che si rialzò e si aggiusto il cappotto.
- Se non siete un alieno… mi dite cosa ci fate qua, nelle fogne?-
- Ve lo dico subito! I miei macchinari avevano rivelato una potetne forza di energia provenire da qui… e sono corso subito a vedere! Sapete, sono uno scienziato, io!-
- Ah, davvero? Signor…-
- Mi chiamo H. G. Wells, Lord H. G. Wells, come lo scrittore di fantascienza.-
- Ah, certo, quello della “Macchina del tempo”! Io sono Martin Mystére!-
Esclamò entusiasta Martin, strigendo la mano al lord. Al sentire il nome, Wells ebbe un fremito.
- M… Mystére?-
- Sì, e lui è il mio amico Java!-
Wells passò uno sguardo ad entrambi, sorpreso.
- Ha detto di chiamarsi Martin, Martin Mystére?-
- Certo, cosa c’è di strano?-
- Uh? No, niente… un nome alquanto insolito. Comunque, pure voi siete qui per la strana energia?-
- Sì… diciamo che io e due miei amici stiamo la vogliamo studiare. Veniamo dall’America.-
- Ah, l’America! Sapete, sarei molto felice di darvi una mano!-
- Davvero? Non vi dispiace se faccio una telefonata, vero?-
- No, no. Piuttosto, ora dobbiamo uscire di qui. Meno male che qua ho la mappa…-

- Pronto?-
- Pronto Diana, sono Martin…-
Martin allontanò l’apparecchio dal suo orecchio, per proteggere i suoi timpani.
- MI VUOI DIRE DOVE SIETE, TU E JAVA!? VI RENDETE CONTO CHE NON HO VOSTRE NOTIZIE DA TRE ORE!?-
- Lo so, immagino che tu sia arrabbiata… ma abbiamo trovato una persona che ci potrebbe aiutare. Si chiama lord H. G. Wells…-
- Lo scrittore?-
- Uno che si chiama come lui. Veniamo a prenderti.-
Riattaccò il telefono.
Si trova in una cabina telefonica che aveva la fortuna di funzionare ancora. Uscì e vide Java e Wells aspettarlo.
- Ho fatto. Diana ci sta aspettando.-
- Molto bene. Vi dispiace se faccio una telefonata pure io, con il mio cellulare?-
- Certo, faccia pure!-
Wells si allontanò un po’ e digitò un numero.
- Pronto?... Sono Wells. So che è da molto tempo che non ci sentiamo, piuttosto e anzichenò… ma ho trovato una cosa, anzi, una persona molto interessante… dovrebbe incontrarla, sa? Ne parleremmo dopo… ora ho una cosa da fare.-
Rimise giù e si rivolse a Martin.
- Bene, ora possiamo andare a prendere la tua amica, anzichenò, e poi mi parlerete del vostro progetto.-

ANGOLO AUTRICE
Allora! Ecco ci qua con un nuovo e emozionante (?) capitolo!
Come vedete, c’è un nuovo personaggio! Già, ma come sarà? Buono o cattivo? (Penso di starmi emozionando troppo)
Comunque, vi ringrazio. Ringrazio quelli che recensiscono o leggono solo. Spero che questo capitolo che è un po’ più lungo degli altri vi piaccia. (Anche se io non ne sono molto convinta….)
Dal prossimo capitolo, si scoprirà che crossover è questa storia!
Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy

   
 
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