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Autore: Maggie05081988    25/12/2008    0 recensioni
Una storia d'amore nata da tanti giorni, ore, minuti, secondi occultati nei meandri della memoria. I commenti sono sempre mooooolto graditi.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il vero significato

Erano le dieci del mattino e faceva un freddo terribile.
Severus si maledisse per essere tornato a casa quel Natale. Nessun camino acceso, non calore, non luce. Il buio, la notte non abbandonava mai quelle mura, in fondo a Spinner's End.
Ma perchè aveva lasciato Hogwarts, il banchetto, i libri, le montagne, i suoi amici, i suoi studi? Perchè era tornato? Questa domanda aveva una risposta ben precisa; per riconoscerla tutti sappiano che si muoveva su un minuto corpicino, che aveva folti capelli rosso scuro e che si chiamava Lily Evans.
Fissando l'inevitabile risposta a tutte le sue domande che se ne stava ad aspettarlo sul marciapiede di fronte Severus sorrise, aveva fatto bene a prenderla in parola quando gli aveva promesso che si sarebbero visti.
Quella mattina, quando già meditava di chiudere il baule e tornare a scuola, aveva ricevuto un gufo che gli chiedeva se era libero nel pomeriggio per fare due passi.
Insolitamente di buon umore e pieno di affetto per il creato Severus indossò mantello, sciarpa, guanti e si diresse verso la porta. Sui gradini dell'ingresso vide che Lily lo salutava con la mano e muoveva passi incerti sulla neve, verso di lui.
Sigillò l'entrata di casa e le corse incontro.
"Sev, ma possibile che tu ti vesta con la divisa scolastica anche qui?" domandò incredula Lily.
"Beh Lily, il nero smagrisce, dovresti saperlo".
Lei scoppiò a ridere.
"Chi te l'ha detta questa una delle tue compagne Serpeverde o Malfoy?"
Severus sorrise ma non rispose. Le offrì il braccio e cominciarono a dirigersi verso l'aperta campagna.
Camminare insieme a braccetto li aveva resi stranamente silenziosi. Erano entrambi troppo assorti dal momento per poter proferire parola.
"Allora hai deciso riguardo alla discussione di qualche settimana fa? Ti ricordi quello che ti avevo chiesto? Di spiegarmi cosa state tramando tu e i tuoi amichetti compagni di casa?"
Severus la osservò sottecchi, si accorse che cercava di mantenere un'espressione distaccata ma era palese che pronunciare quella frase l'aveva agitata.
"Noi non tramiamo nulla Lily, comunque non sono cose che ti riguardano" rispose severo.
"Tu mi riguardi, questo basta"
"Ascolta non preoccuparti, davvero me la caverò e noi resteremo uniti per sempre, ma al di fuori di tutto"
"Al di fuori di tutto? Severus tu vorresti che la nostra amicizia esistesse solo di momenti come questo, in cui sembriamo essere le unche persone sul pianeta. Ma la verità è che non esiste un pianeta deserto, ma un solo mondo e una sola vita a disposizione per amarmi".
Rimasero tutti e due pietrificati sul sentiero. Prima che Severus potesse dire qualunque cosa, Lily si era staccata da lui borbottando qualcosa sul senso della parola amore come amore universale e altre cose che lui non riuscì a distinguere, scuse che non avrebbe ascoltato perchè non gli interessava. Qualunque senso avesse l'amore che lei provava per lui, era amore e questo a Severus bastava.
Frugò nel suo cervello, alla disperata ricerca di una frase che potesse attirarla come il miele con le mosche.
Ma, dannazione, l'unica esperienza di chiosa ad effetto da lui conosciuta erano le frasi galanti che usava Lucius e "Sei la regina del mio cuore" non gli sembrava proprio adatta per Lily ed il suo viso pieno di lentiggini, per i suoi vestiti soffici e colorati, il suo farfugliare nervoso.
Così decise di sorriderle, perchè era l'unica cosa che si sentiva in grado di donarle, perchè se lei lo amava davvero quella sarebbe stata l'unica cosa che davvero potesse desiderare. Difatti la cerva che prima si era allontanata per la paura, ora lentamente tornava dall'uomo che per primo l'aveva adorata, mentre camminava per il bosco.

Un allocco picchiettava sui vetri della finestra della camera di Lily. Prima delicatamente, poi con insistenza fino a che la ragazza non si decise ad abbandonare il tempore delle coperte. La bestiola lasciò andare un biglietto e un pacchetto.
Lily riconobbe la scrittura di Severus, lesse i suoi auguri di Buon Natale e poi indugiò con lo sguardo sul regalo, prima di scartarlo; era un ciondolo composto da una catenella ed una sfera di vetro all'interno della quale brillava un microcosmo. Era splendido.
Nella pergamena stroppicciata che l'avvolgeva c'era scritto:
"La mia vita è come questo foglio, è stroppicciata, strappata, sporca, magari non vale molto ma ti appartiene come il mio amore, in qualsiasi forma tu voglia intenderlo, io lo dono a te da questo momento per tutti quelli futuri"
.
Lily si mise al collo e scese per scartare gli altri regali, continuando a domandarsi il vero significato della parola Amore.





Grazie infinite a tutti per i commenti, siete troppo gentili, un bacione e Buon Natale.
Marghe
  
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