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Autore: Smaels    18/04/2015    1 recensioni
Gli occhi iniettati di sangue, il bel volto deturpato da una rabbia cieca; questo è ciò che i Malandrini vedevano in Damian, cosa nasconde realmente quel ragazzo? Perché è così legato ad Harry?
- Tu mi hai tradito! Hai tradito la mia fiducia, maledetta mangiamorte!
Quel termine sputato con tanta cattiveria ha il potere di indurire lo sguardo di quell'angelo biondo, un angelo con le sembianze di un boia.
-Dannazione! Non ho ucciso tuo padre! -
Silente guarda la ragazza con una sfacciata curiosità. Un Occlumante eccellente. una mangiamorte. Ma l'unica che è riuscita a smuovere il glaciale ragazzo che ora affronta a testa alta, come un serpente.
"Chi è quella ragazza? " è il pensiero che aleggia nelle menti di tutto l'Ordine delle Fenice
I Malandrini - Seconda guerra Magica - Altro personaggio/Nuovo Personaggio - Sirius Black/Marlene McKinnon - Ginevra Weasley/Harry Potter - Bellatrix Lestrange
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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James fissava il ragazzo con il cappuccio, molto intensamente era curioso quel ragazzino.
  • Il mio nome è Harry James Potter ho 18 anni, sono il Bambino che è Sopravvissuto, figlio di James e Lily Potter – disse il moro togliendosi il cappuccio facendo perdere 10 anni di vita a James – Io conosco il segreto di Voldemort, so perché è immortale – disse guardando Silente che ricambiava curiosamente.
  • Voldemort ha creato sette Horcrux – continuò Damian facendo saltare i tre adulti – non sappiamo qual è il settimo in questa dimensione.
  • Perché siete venuti? – chiese Silente.
Per avere un’altra possibilità – risposero in coro i due ragazzi.
 
 
Un'altra possibilità.
 
Capitolo 1.
Il quartier generale dell’Ordine della Fenice.

 
Silente li osservava curioso, due semplici ragazzi provenienti da una dimensione parallela sbattuti qua grazie o a causa (?) di un Lethifold, molto dotati nell’arte dell’Oclumanzia, fino ad ora solamente Tom Riddle e pochi dei suoi seguaci, tra cui Severus, riuscivano a chiudere la sua mente eppure eccoli due piccoli maghi distrutti. Albus Silente osservava il ragazzo con gli occhi di ghiaccio, dal suo bel volto cosi assomigliante a Sirius non traspariva nessuna emozione, ma sarà la vecchiaia, l’esperienza o lo stare a contatto con giovani studenti, ma l’occhiata carica di protezione nei confronti dell’amico non è passato in osservato agli di un povero vecchio.
 
  • Mi crede? Certo è una storia strana, ma seriamente mi sto ancora chiedendo come è stato possibile, in genere si muore – gli chiese il ragazzo con il nome di Damian.
 
Silente alzò gli occhi su di lui sorridendo sotto gli occhiali a mezzaluna
 
  • Signor Black è una storia talmente assurda che sarebbe impossibile inventarsela – fece notare – ma mi domando anche io come è stato possibile creare un portale dimensionale con un animale vivo, ci vuole molta magia Oscura, o molta fortuna, mi vuole spiegare esattamente cosa è successo? –
Tutti quanti nello studio videro i ragazzi tentennare e guardarsi di sottecchi. Nascondevano qualcosa quello era indubbio ma cosa?
Continuò per cinque minuti quello sciocco gioco di sguardi e di silenzi, tanto che fece spazientire Sirius.
 
  • Ragazzini – sbottò – volete per le sottane di Morgana, spiegarci, cosa diamine vi è successo? – quasi ringhiò Sirius, andate a fare la pattuglia a Diagon Alley, sarà una passeggiata dicevano, senza grane inutili dicevano.
 
  • Stiamo calmi…- iniziò a infervorarsi Damian alzandosi e piazzandosi davanti a Harry – Harry NO. – disse deciso lanciando uno sguardo che fece rabbrividire James.
 
  • No invece – ribatté Harry – Benché tu sia un idiota e su questo ci troviamo d’accordo entrambi – ghignò e riprese a parlare – dobbiamo spiegare al professor silente cosa è veramente successo, e ripeto siamo in questa situazione senza capire come e perché solamente per il tuo essere cosi..cosi..- si interruppe incurante delle ondate di gelo di Damian – imbecille – concluse.
 
Damian non ribatté, si limitò semplicemente a ringhiare un qualcosa di incomprensibile
 
  • Sembri un cane quando fai cosi – rise Harry
 
  • Se sembro tanto un cane stasera ti scopo la gamba – ribatté caustico l’Auror – spiega TU allora cosa è successo e il professor Silente potrà ponderare le due versioni – sorrise felino
 
James, Albus e Sirius seguivano lo scambio di battute divertiti e un po’ sconcertati.
 
  • Professor Silente – esordì allora Harry – vorrei poter parlare davanti a tutto l’Ordine della fenice, siamo capicollati qua per poter ricominciare, e si fidi noi siamo due persone dotati solamente per l’azione non per starcene a guardare –
 
Silente li guardò seriamente e lanciò uno sguardo ai due Auror dietro di loro.
 
  • E sia – disse James – il quartiere è a casa mia a Godrick’s Hollow, andiamo a Hogsmeade e ci smaterializzeremo insieme – decise sotto lo sguardo di approvazione di Silente e uno più sconcertato di Sirius.
 
James si è fuso il cervello pensò Sirius si piazza in casa due sconosciuti che potrebbero essere tranquillamente mangiamorte, poi quello che si fa chiamare Damian, ha un non so che di familiare ma allo stesso tempo di snervante.
 
Si smaterializzarono a Villa Potter e Silente mandò un patronus a tutti i membri dell’Ordine per una riunione speciale.
Entrati in casa Harry rimase senza parole pensando a quella casa che se il destino non fosse stato cosi crudele sarebbe stata sua. Una famiglia amorevole. Si immaginava di correre in quei corridoi con Damian alle calcagna e magari avrebbe presentato Ginny ai suoi genitori. Ginny. Il suo amore. È ferma nella sua immagine la sua morte. Insieme a quella di Ron e di Hermione impazziti per le cruciatus.
 
Damian se ne stava in silenzio un passo avanti ad Harry come per proteggerlo da un nemico invisibile e si guardava attorno disinteressato. Si ricordava Villa Potter, senza sapere come mai aveva sempre avuto i ricordi nitidi dei suoi primi tre anni di infanzia. Quando era veramente felice.
Stando di fronte ad Harry vide una donna dai capelli rossi avvicinarsi al salotto curiosa dei due nuovi ospiti e di Silente.
 
  • James, caro – disse la donna – è successo qualcosa chi sono quei due ragazzi? – chiese curiosa – e perché uno di loro è tremendamente uguale a Sirius? –
 
James, Sirius, Albus, Damian e un mezzo collassato Harry si girarono a guardarla con un sorriso ( ad eccezione di Damian, lui non rideva mai, pensò James )
 
  • Lily –esordì il marito - … non so come spiegartelo – balbettò impacciato e Silente decise di andargli incontro.
  • James e Sirius hanno incontrato i due ragazzi in un vicolo di Diagon Alley e preferiamo riferire cosa abbiamo scoperto davanti a tutto l’Ordine, non credo sia un problema per te vero? – chiese gentilmente sorridendole.
 
  • Oh no, lo sai Albus, la nostra casa è sempre aperta – sorrise – ma infatti dovreste farvi una doccia se volete vi posso dare qualcosa di pulito – si rivolse al semicadavere Harry e un malconcio Damian.
 
Harry non proferì parola, troppo sgomento di trovarsi sua madre viva e vegeta che le sorrideva. Damian d’altra parte capì l’irrigidimento di James alla proposta della moglie. Normale pensò non vuole che passeggiamo per casa sua
 
  • Signora – disse allora Damian – non ne abbiamo bisogno, in fondo è solo polvere..credo – la rassicurò sentendo però un dolore alla spalla destra che fino ad ora era passato in osservato – l’unica cosa che le chiedo è se posso avere una benda, credo di essermi lussato una spalla  – aggiunge guardandola con i suoi occhi freddi come il ghiaccio.
 
E così si tolse con difficoltà la giacca e la maglia rimanendo a dorso nudo e rivelando così le numerose cicatrici e l’ematoma violaceo sulla sua spalla che gli doleva in modo incredibile, sotto lo sguardo allibito degli adulti ad eccezione di Harry
 
  • questo è perché sei un imbecille – ringhiò Harry quando vide la sua spalla
 
  • Non sono imbecille, imbecille – ribatté offeso Damian – ti ripeto se non fossi caduto sopra di me ora saresti a giocare a burraco con il padre eterno. –
 
  • Non sono un bambino bisognoso di protezione – borbottò Harry – Tu sei un pazzo suicida, ora mi spieghi perché hai Seguito Daenerys nell’Ufficio dei Misteri. – quasi urlò – Diamine non è una ragazzina di Serpeverde quella è una mangiamorte che ci ha lanciato un incantesimo addosso e sei scivolato dentro un Lethifold e mi hai trascinato con te –
 
  • Non. La. Devi. Nominare – gli sputò a un centimetro dal viso – Sono cazzi miei il perché e non sto di certo a spiegarteli. NON ORA COMUNQUE – guardando la faccia di Harry.
 
Stavano semplicemente discutendo, ma dall’esterno sembrava un preludio di una rissa tanto che Sirius si mise in mezzo per dividerli e solo allora un’allibita Lily Potter vide il ragazzo più piccolo e cadde in fase di shock.
 
Arrivò pian piano tutto l’Ordine della Fenice, salutandosi allegramente e guardando perplessi i due ragazzi sul divano, sporchi, malconci, feriti e soprattutto arrabbiati.
 
Arrivarono tutti.
Molly, Arthur, i suoi figli ad eccezione di Ginny, Gideon, Fabian, Caradoc, Benjy, Dedalus, Alastor che li fissò con l’occhio magico, tutto l’ordine della fenice della prima e della seconda guerra magica. Ad Eccezione di Minerva Mc Grannit e dei Potter senior, Dorcas Meadowes e Amelia Bones.
Per ultima arrivò Marlene che si mise accanto a Sirius salutando calorosamente James e Lily e rimanendo interdetta quando gli occhi di Damian la scrutarono mettendola a nudo e sorridendole quasi dolcemente.
 
  • Amici, ben ritrovati – esordì silente
 
  • I convenevoli a dopo, Albus – ringhiò Moody – che ci fanno loro qua? – chiese tenendoli d’occhio in modo sospettoso.
 
  • Come dicevo – riprese noncurante Albus – ben ritrovati. James e Sirius oggi durante una ronda a Diagon Alley si sono imbattuti in questi due ragazzi svenuti che successivamente, dopo vari accertamenti, gli hanno chiesto di incontrarsi con me. Si chiamano Harry e Damian e hanno chiesto la vostra presenza per raccontare quello che è successo. – Concluse attirandosi la curiosità di tutti e lanciando uno sguardo ai due.
 
  • A te l’onore, visto che dici che racconto cazzate – disse Damian all’amico che si lasciò sfuggire una risata.
 
  • Ometti alcuni dettagli, direi – lo rimbeccò amichevolmente.
 
Harry prese un profondo respirò e si guardò intorno soffermandosi su James e su Lily Potter.
 
  • Il mio nome è Harry e lui è Damian – disse indicando l’altro ragazzo a dorso nudo, bendato e abbastanza affaticato – Vi chiedo di non interrompermi. Ho 18 anni e lui ne ha 20. Veniamo da una dimensione parallela – disse notando le facce sbalordite di tutti – nella nostra dimensione Voldemort morì il 31 ottobre 1981 dove i miei genitori morirono e mi salvai dall’anatema che uccide. Da quel giorno fui il Bambino che è Sopravvisuto. Nel 1991 entrai ad Howgarts nei Grifondoro e conobbi Damian. Mi imbattei nell’anima di Voldemort tutti gli anni. Al mio terzo anno conobbi il mio padrino, padre di Damian, fuggito da Azkaban – lanciò uno sguardo a Damian che ghignava a Sirius allibito – venne accusato dell’omicidio di babbani e di aver tradito i miei genitori. In realtà fu un altro amico. Nel 1994 Voldemort tornò grazie ai mangiamorte fedeli e nel 1996 il professor Silente morì.
  • Iniziò cosi il terrore di Voldemort che terminò nel 1997. In quell’anno io fui mandato con Damian in una missione alla ricerca dell’arma morta di Voldemort insieme a due amici, che vidi morire. Nel 1998 ci fu una prima battaglia a Howgarts dove riuscii a uccidere Voldemort. Ma alcuni Mangiamorte sopravvissero e i primi di giugno di questo anno lanciarono un secondo attacco. Prima ad Howgarts poi al Ministero. – prese fiato e continuò – io e Damian ci trovavamo al Ministero e venimmo a sapere che Howgarts fu bruciata dall’Ardemonio insieme a tutti i superstiti. Molti amici, familiari. – lanciò uno sguardo a Damian che abbassò la testa – mentre la battaglia impazzava Damian seguì Bellatrix Lestrange e sua nipote Daenerys Lestrange verso l’ufficio di misteri, io a mio volta andai dietro a Damian e lo trovai a combattere con Bellatrix, feci per intervenire ma l’altra Mangiamorte mi lanciò addosso un incantesimo e caddi addosso a Damian. Approfittando della situazione ci spinse dentro un Lethifold presente nella stanza e ci ritrovammo dove ci hanno trovato, a Diagon Alley, in un’altra dimensione – terminò riprendendo fiato e guardò i presenti.
 
Erano tutti ammutoliti e sgomenti ma come al solito Harry non disse tutto mi ha solo screditato, facendo passare per un idiota pensò Damian e prese parola.
 
  • Altro che Auror, dovresti fare i monologhi a teatro – catturò così l’attenzione dei presenti ghignando a Harry – Io sono nato l’8 settembre 1978 e lui è nato il 31 luglio del 1980. Sono Auror, allenato da Alastor Moody e faccio parte dell’Ordine della Fenice. Fino ai 3 anni vissi con mio padre perché mia madre fu uccisa da Voldemort. Ma nel 1981 mio padre fu rinchiuso ad Akzaban per un reato non commesso e solo 13 anni dopo riuscì ad evadere e due anni dopo fu ucciso da Bellatrix Lestrange e quell’altra stronza di mangiamorte, per questo la seguivo ero indeciso se ucciderla o mandarla da un dissennatore – precisò ai Presenti.
 
Tutti li guardavano curiosi, allibiti e in preda allora schoc.
 
  • Dite come vi chiamate – disse Albus sorridendo
 
I due ragazzi si guardarono e Damian disse – il mio Nome è Damian Sirius Black, sono figlio di Sirius Black e Marlene McKinnon, lui è Harry James Potter figlio di James potter e Lily Evans – sganciò così la bomba.
 
- OH.MIO.DIO. – eslcamarono due donne in contemporanea. 
  
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