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Autore: lorian    18/04/2015    2 recensioni
Una serie di one shot con cui Draco ci parla della sua vita, associandola ai colori.
Periodi più o meno luminosi che bene o male lui ha vissuto e che vuole condividere con tutti voi.
Preciso, anche se non credo sia necessario, che Draco non è un personaggio di mia invenzione ma della geniale e fervida fantasia della grande zia Row.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Dopo la II guerra magica/Pace
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Bentornate mie carissime,

da questo capitolo, i momenti bui di Draco volgono al termine e pian piano il nostro biondino tornerà a vivere.

Spero che sia di vostro gradimento e che commentiate in tante.

Vi do appuntamento a sabato prossimo con il penultimo capitolo e vi ringrazio di vero cuore.

Baci Lorian

 

I colori della vita secondo Draco Malfoy - Rosso

 

Il rosso... il rosso è un colore che fa pensare a tante cose: al fuoco, al calore, all'estate, alla passione e all'amore.

Nel mio caso è proprio a quest'ultima cosa che lo associo.

Io algido e altezzoso Serpeverde, che nella vita di amore ne ho conosciuto davvero poco, mi sono innamorato e la cosa ancora più bella è che sono totalmente ricambiato.

Nel nostro mondo, questo è un caso più unico che raro.

Infatti nelle famiglie Purosangue, specialmente quelle altolocate, è usanza comune contrarre matrimoni senza sentimento.

Solitamente sono i padri ad accordarsi tra loro, creando un unione che mira principalmente ad arricchire le due famiglie unendo i propri patrimoni.

Poi viene comunicato ai futuri sposi e spesso questi lo vengono a sapere quando sono ancora bambini.

A me era stato detto tempo fa, che avrei dovuto sposare una delle due sorelle Greengrass e speravo con tutto il cuore che non si trattasse di Daphne.

Per l'amor di Merlino, non fraintendetemi! E' una ragazza davvero bella e altera ma quella figlia di parecchi padri è anche superba, narcisista, vanitosa e altezzosa.

A Serpeverde l'avevano soprannominata la Vergine di ghiaccio, perchè non si faceva sfiorare neppure un braccio.

Non che m'interessasse farlo, sia chiaro.

In realtà ero attirato dal suo comportamento, perchè pensavo che se lei era quella a me destinata, potevo star certo che la prima sera di nozze l'avrei trovata pura ed illibata e questo per un uomo è sempre un valore aggiunto, alla sposa che s'impalma.

Per quanto i maschi cerchino di apparire moderni, non possono negare che è abbastanza frustrante sapere che la propria sposa sia passata da un letto all'altro, con la velocità con cui si cambia le mutande.

Mi spiego meglio: credo che scatti qualcosa nel cervello maschile che porti a pensare che una ragazza già esperta, finisca con il fare i paragoni con quelli venuti prima di te e a lungo andare ti fai venire i dubbi.

Sarò abbastanza bravo? Sarà soddisfatta? Le piacerò oppure finirà con il mettermi le corna?

E' vero che anche una donna vergine poi può metterti le corna ma ripeto è un meccanismo

complicato del nostro cervello, che ci fa pensare che se tu sei l'unico, lei non chiederà niente di meglio.

Ma sto divagando inutilmente!

Tornando al discorso principale, ripeto che speravo che la mia sposa non fosse Daphne, perchè sapevo che tra noi due sarebbero state fuoco e fiamme e io ero stanco di lotte e problemi.

Dopo tutto quello che avevo passato, desideravo ardentemente vivere in pace.

Quanto alla più piccola delle Greengrass non potevo dire nulla, in quanto non la conoscevo proprio.

Sapevo solo che aveva frequentato la scuola di Beauxbatons e che era tornata in Inghilterra solo da pochi mesi.

Non sapevo neppure che faccia avesse né che carattere la personalizzasse.

Un pomeriggio di sette mesi fa, mia madre che era uscita di prigione da un anno, mi chiamò nel suo studio e mi disse che la sera sarebbero giunti i coniugi Greengrass e che avrebbero portato con se la mia futura moglie.

Io annuii rimanendo serio mentre dentro di me, si stava scatenando un vero e proprio inferno.

Passai tutto il pomeriggio nelle scuderie coccolando Fulmine, il mio imponente cavallo arabo.

Era una bestia magnifica e possente ed era anche l'unico che sembrava capirmi, come se fosse un essere umano, anzi forse meglio.

Un'ora prima dell'arrivo dei futuri suoceri, salii in camera mia e mi feci una doccia poi mi cambiai d'abito e quando Lelo, il mio elfo domestico mi avvisò del loro arrivo, indossai una maschera di ghiaccio e scesi lentamente le scale con il cuore in tumulto.

Non appena varcai la soglia del nostro soggiorno, Matthew Greengrass mi venne incontro con un grande sorriso impresso sulle labbra poi mi diede una pacca sulla spalla e mi indicò la mia futura sposa.

Io mi girai e quando i miei occhi si posarono su di lei, si spalancarono di botto.

Astoria, la minore delle due sorelle, quella che aveva studiato a Beauxbatons sarebbe stata mia moglie.

Quando lei mi guardò, mi sembrò che tutto il mondo attorno a noi sparisse nel nulla.

Eravamo rimasti solo io e la mia fidanzata e questa era l'unica cosa che m'importava.

Mi staccai da Matthew e mi avvicinai a lei che mi fece un timido sorriso, con le guance rosse dall'imbarazzo.

Questo mi piaceva oltre ogni dire, perchè penso che se una donna riesce ancora ad arrossire, vuol dire che è pura e semplice.

Arrivato davanti a lei, le porsi la mano e quando vi posò la sua, io mi chinai a baciargliela.

Il contatto tra le nostri pelli fu qualcosa di straordinario; sentii un brivido scendermi lungo la colonna vertebrale e credo che anche per lei fu lo stesso, perchè la sentì sussultare.

Poi ci accomodammo a cena ed ebbi modo di ascoltare la sua voce.

Era intelligente ed educata; all'apparenza poteva sembrare debole e remissiva ma nei suoi occhi, leggevo una forza inusuale che mi incuriosiva davvero tanto. 

E ora dopo sette mesi, mentre le infilo al dito la vera, penso che firmare il nostro contratto di nozze è stata l'unica cosa intelligente che abbia fatto Lucius.

Lei mi completa in ogni maniera possibile e stanotte sarà mia anche fisicamente e allora potrò dirmi di sentirmi veramente realizzato.

Guardandola sento un fuoco scorrermi nelle vene, un fuoco che mi scalda senza bruciarmi.

Fiamme ardenti e rosse, come rosso è l'amore che sento per Astoria.

  
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