Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Lodd Fantasy Factory    18/04/2015    0 recensioni
Questa è la storia di un mondo lontanissimo, fatto di miti e di leggende. Un galeone alla deriva, un antico segreto da svelare ed una lotta per liberare un popolo dall'oppressione di un folle tiranno. La storia sta per ripetersi. Fra intrighi e tradimenti, solo uno avrà la meglio sul proprio destino.
Talvolta può capitare che il genere fantasy sia come il mignolo del piede che irrimediabilmente finisce per sbattare contro qualche mobile mentre si gira scalzi per casa. Certi incidenti di percorso, però, non sempre possono classificarsi come terribili storie, ma come storie terribilmente divertenti. Inizio, Centro e Fine parla di tutti coloro che, come me in questo momento, stanno ponderanno o rendendo pubblica una storia, indipendentemente dalla qualità: ci accomuna il desiderio di esprimere e condividere qualcosa che ci appartiene, anche se non sempre è interamente di chi sta scrivendo. Questo è un mondo ove tutti quelli conosciuti divengono uno solo: il mondo della Fantasia.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

John ripensò intensamente a tutto ciò che aveva letto in quel giorno, mettendo insieme i frammenti di storie che avevano del surreale. Era fiero di sé: aveva appena svolto appieno il proprio lavoro, analizzando anche quell'ultima parte del romanzo – se così poteva definirsi – completando in tal modo la sua lettura. In quel momento fece irruzione nella stanza la ragazza delle consegne, gettando con poco garbo un altro ammasso di manoscritti sulla sua scrivania.

«Allora: che ne dici?» chiese con un sorriso enorme.

John temporeggiò con imbarazzati risolini, cercando con lo sguardo proprio il suo dattiloscritto, ma con tutto quel caos era particolarmente difficile riuscire a distinguerli.

Poi, sistemandosi meglio sulla sedia ed esibendosi in un profondo cenno d'assenso, prese parola: «L'inizio sembra assai forzato, direi quasi troppo calcato. Ricorda: il lettore non deve avere l'impressione di star iniziando un nuovo libro, bensì quella di star riprendendo una lettura di cui non poteva far a meno. Nonostante tutto devo ammettere che l'idea di fondo sembra buona. È ancora troppo presto per dare un giudizio, e per ora preferisco non sbilanciarmi troppo. Stavo giusto sfogliando qualche altra pagina...» mentì spudoratamente, giocherellando con una pallina antistress nera, che teneva in un cassetto perennemente aperto.

Confessò a sé stesso che se Andrea fosse stata una ragazza più avvenente, con una bella quarta di reggiseno, delle carnose labbra e, perché no, un fare più sensuale – o quantomeno femminile – forse la sua opera l'avrebbe presa realmente in consegna, almeno per avere qualche speranza con lei. Ovviamente non era il caso della donna, che non era neanche lontanamente vicina al suo tipo di ragazza.

«Oh, grazie mille! Mi raccomando: voglio un parere sincero. Se non ti piace, dimmelo!» disse tutta contenta, con l'espressione di gioia che solitamente sanno esibire i bambini. John sapeva che sarebbe stato difficile eludere le sue future domande.

«Certamente. Lo sai che su queste cose non mento mai: è il mio lavoro!» sottolineò con fittizia professionalità.

Si sforzò di ricordare dove fosse finito, ma gli sorse il terribile dubbio che, scambiandolo la solita ambigua opera, fosse passato dalle sue mani al cestino.

«Vedo che sei impegnato. Ti lascio alle tue letture. Attendo il tuo responso!» gli disse Andrea prima di abbandonare la stanza.

John tirò un sospiro di sollievo: l'aveva scampata per miracolo. Come colto da un estraneo senso di colpevolezza, si decise a frugare fra i suoi grattacieli di carta, finché quel fascicolo impolverato non spuntò da sotto una pila di scarti. Si fece spazio sulla scrivania e, così come per tutte le proposte editoriali, si mise ad analizzarla con la sua consueta criticità.

La ragazza aveva una scrittura fluida, sebbene di tanto in tanto facessero la loro comparsa alcuni errori – e chi poteva esserne esime, pur con la correzione di un buon bozzista? – Passò oltre senza ostacoli, per quanto la trama del suddetto mancasse della giusta spinta per incuriosirlo. Non fece trattamenti di favore; come al solito saltò alle pagine centrali. La trama prendeva una piega incomprensibile, differentemente dagli altri libri, dove gli bastava leggere qualche pagina per ricollegarsi alla narrazione principale. Saltò alle ultime senza troppa attenzione, sorridendo amaramente:

L'uomo sfogliò pigramente il tomo, annoiato dall'ennesimo racconto in cui non si rispecchiava alcun suo interesse. Amava leggere, ma per quel lavoro era fondamentalmente pagato per sfogliare e scartare, come se quella sorta di tecnica aiutasse realmente a trovare dei veri talenti. Era un lettore imprigionato all'interno del suo stesso corpo, che alla fine si era convinto di star facendo ciò che amava. Criticava ogni manoscritto, indipendentemente da chi l'avesse realizzato, o dal suo effettivo contenuto. Come potevano poche righe raccontare una storia, un mondo? Per lui avevano assunto la prassi, la crudele legge non scritta dell'editoria. Serve vendere, non trasmettere.

L'uomo richiuse il tomo annoiato, consapevole d'essersi imbattuto nell'ennesimo mancato scrittore. Nessuno avrebbe mai saputo cosa passava nella sua testa, mentre si defilava fra una storiella e l'altra. Iniziò l'ennesima critica... altre pagine sfogliate unicamente per centrare la banalità di quelle vicende... sino ad arrivare all'ennesimo finale frivolo ed insignificante.

 

Dubito seriamente che tu sia arrivato a questa pagina leggendo le restanti. Non ti dirò che hai perso qualcosa della mia storia, ma che forse hai smarrito qualcosa della tua. Il mio romanzo probabilmente non finirà sugli scaffali come il nuovo Best Seller, e forse sarai il solo ad aver sfogliato queste pagine, e rimarrai l'unico che ne avrà avuto il privilegio, o la sfortuna. Sarò anche banale nel dirlo, ma tutte le storie hanno qualcosa da raccontare, ed è un peccato che solo poche abbiano l'occasione di essere valutate seriamente. Ci saranno perle che nessuno scoprirà, autori originali che il mondo non conoscerà; e per l'editoria niente cambierà. Perlomeno, lo sarà finché i libri continueranno ad essere composti da nient'altro che delle scritte su troppe pagine, piuttosto che da delle pagine scritte.

Inizio, centro e fine.

 

John chiuse il manoscritto con un lungo sospiro: si era rivisto in quella descrizione. Brutalmente rivisto. Lasciò cadere un occhio sulla prima pagina di copertina: “Inizio, centro e fine”. Tutto ora aveva un senso. Scoprì che solo un centinaio di pagine erano scritte, mentre le restanti ottanta erano semplicemente delle repliche dell'ultima che aveva letto. Andrea era riuscita ad ingannarlo, ed ora si sentiva uno stupido ad averle risposto in quel modo.

Era stato colpito nel profondo, e riteneva veritieri quei giudizi circa il suo modo di lavorare. Aveva smarrito sul serio una parte di sé; riuscì a ricordarlo pochi attimi dopo: quello che gli mancava era la passione per la lettura, la capacità d'immedesimarsi in ogni realtà possibile. Aveva smarrito il motivo fondamentale del suo ingresso nell'editoria.

Sorrise amaramente. Poi, frugando fra i nuovi manoscritti, s'imbatté in uno particolarmente voluminoso. Il carattere utilizzato e la dimensione del testo non erano conformi alle indicazioni per l'invio dei dattiloscritti; il nome dell'autore, o meglio i due, erano italiani. Si convinse di dare una possibilità al prezioso suggerimento nascosto fra le pagine scritte da Andrea. Fece scorrere gli occhi sul titolo, quindi aprì il fascicolo. Prese a leggere ad alta voce:

«Le ombre del Destino: Il Cavaliere dagli occhi purpurei...»

 

Fine.

 

 

Ps: il libro che John inizia a leggere alla fine del racconto è questo:

http://leombredeldestino.blogspot.it/2014/06/le-ombre-del-destino-il-cavaliere-dagli.html?spref=bl
 

Grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa lettura.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Lodd Fantasy Factory