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Autore: JustABitchOnAStroll    19/04/2015    2 recensioni
Eccomi finalmente con il sequel di Love is Truly Blind!
Per chi sta per leggerlo e ha letto la parte prima, no problem, ma se non l'avete fatto non so se capirete tutto. Il mio consiglio è di passare a leggere quella prima ( Per via dell'OC ).
Detto questo non posso fare altro che augurarvi buona lettura!
Enjoy!
Ciauuuu!
Alice_
________
- Hah! -ghignai, tirandomi in piedi con quella che doveva essere un'espressione estremamente soddisfatta stampata in viso.
Poi, una volta registrata la scena che mi si parava davanti, scoppiai a ridere talmente forte che mi vennero i crampi allo stomaco.
Seriamente, mai avrei creduto che una cosa di quel genere sarebbe potuta capitare. E poterla vedere poi!
- ... In tutti i miei anni di vita dubito di aver visto una scena più... - Kakuzu ( sì, era per merito suo che si poteva ammirare quella piccola perla ) fece una pausa, senza parole per esprimersi - ... Più patetica. O strana. Non riesco a decidermi -
- Beh - commentai a mia volta, guardando Hidan e Deidara separarsi in fretta e furia, sputacchiando come dei poveri pazzi - Io la trovo decisamente divertente! - ripresi a ridere, fino alle lacrime, notando gli sguardi tra lo smarrito e il disgustato dei due.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Deidara, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Love is C'erano tre persone ad aspettare davanti ai cancelli del villaggio e, a quanto pareva, stavano discutendo animatamente.
- Te l'ho detto che non sarebbe venuta! Perchè dovrebbe dopo tutto il casino che ha messo in piedi nostro padre?! -
- Stai calmo Matsu. La strada da Konoha è lunga. L'orario che ci hanno comunicato era approssimativo - si intromise uno, incrociando le braccia sul petto - Non essere impaziente. -
- Non sono impaziente - ringhiò l'altro, guardando malissimo il compagno e sedendosi con fare imbronciato su un tronco di un albero caduto poco lontano.
Hidan mi guardò con fare interrogativo, inarcando un sopracciglio - Sono davvero gli stessi che sono riusciti a catturarci qualche tempo fa? -
- Diciamocelo, gli abbiamo reso la cosa facile allora - mi passai una mano tra i capelli con fare imbarazzato, osservando la scena di mia sorella che prendeva Matsu per un orecchio e lo trascinava di nuovo ad aspettare davanti ai cancelli tra le proteste e gli strepiti di quest'ultimo.
- Eh... Suppongo di sì. Tendo a distrarmi quando bacio la gente d'altra parte - ghignò - Allora andiamo cogliona? -
- Sto ancora facendo il possibile per dimenticare l'imbarazzo di quella volta. Non ricordarmelo mai più - lo guardai male, prima di stringere senza nemmeno accorgermi la presa sulla sua mano - Andiamo. Se aspettiamo ancora un po' Matsu potrebbe rimetterci l'udito. -
- Eh! Probabilmente è già troppo tardi per quello - puntò di nuovo nella direzione dei tre, dove si poteva vedere chiaramente Shira che, ancora una volta, riprendeva a viva forza Matsu e lo riportava davanti ai cancelli da dove era andato ad imboscarsi.
Ridacchiai appena, cominciando a dirigermi verso i cancelli e, in quel modo, rendendomi visibile.
Mai reazione fu più immediata nella storia dell'uomo.
Con un urletto stridulo del mio nome come unico avvertimento mi ritrovai sdraiata per terra, soffocata in qualcosa che più di un abbraccio sembrava una morsa di ferro e schiacciata dal dolce peso di mia sorella.
Che sembrava di non accorgersi minimamente della mia posizione incredibilmente scomoda. O del fatto che praticamente non stessi respirando.
- Sono così contenta che tu sia venuta! Stavamo cominciando a preoccuparci che non l'avresti fatto! - continuò a parlare imperterrita, stringendo la presa.
Fu Hidan che si accorse che ci stavo praticamente lasciando le penne - Oi. Guarda che me l'ammazzi così - parlò, incrociando le braccia sul petto e guardando mia sorella.
- Oh! - si staccò a tempo record, tirandomi in piedi come una furia - Dillo baka, no?! - mi rimproverò, prendendo poi a darmi delle sonore pacche sulla schiena con il pretesto di togliermi la polvere della strada di dosso.
- Nel caso non te ne fossi accorta, Shira, non ero nella posizione più adatta per parlare - la guardai male, massaggiandomi il collo - Se volevi uccidermi erano meglio i kunai, comunque -
Scoppiò in una risata genuinamente divertita - Ammetto che forse ho messo un po' troppo entusiasmo nella cosa -
- Sembrava volessi strangolarla - commentò una terza voce - Seriamente Shira, poi ero io quello impaziente. E per la cronaca, non lo ero! Non. Lo. Ero! -
- Quindi mi sono immaginato tutte le volte che mi hai chiesto quando doveva arrivare? O il fatto che non riuscivi a stare fermo per più di cinque minuti? -
- Che!? Stai zitto Koori! - replicò Matsu, mentre si colorava di uno stupendo color capelli di Sasori, suscitando le risate del suddetto.
Accennai un sorriso a mia volta, spostando lo sguardo da uno all'altro.
- Allora sorellina. Nemmeno un abbraccio? - riprese poi Matsu, incrociando le braccia sul petto e mettendo un finto broncio, guardandomi male.
Ridacchiai e mossi quei pochi passi che ci separavano, prima di buttargli le braccia al collo e avvinghiarmi a lui come una cozza, sentendolo fare altrettanto.
In fin dei conti non avrei mai pensato che avrei potuto rivederli sotto termini amichevoli, quindi sembrava quasi surreale. Soprattutto quando sentii anche Shira e Koori aggiungersi all'abbraccio.
Non mi misi a piangere come una bambina per una questione di pura volontà. E anche dignità in un certo senso.
Ci staccammo dopo qualche minuto e tornai ad occupare il mio posto di fianco a Hidan che, nel frattempo, se ne era stato stranamente zitto e buono.
Tanto che parvero accorgersi della sua presenza solo quando decise di passarmi un braccio in vita.
- E tu saresti? - fece, a dir poco acido, Matsu, guardando come se volesse bruciarlo il braccio del jashinista
Prima che potessi mediare tra i due Hidan rispose per conto suo.
- Sono offeso, pensavo ti  ricordassi di me da quando ci avete catturato un po ' di tempo fa - ghignò, stringendo la presa che aveva su di me.
- Si chiama Hidan, Matsu. Te ne avevo anche parlato, ma hai sempre l'ovatta nelle orecchie a quanto sembra e non ascolti mai nessuno... - Shira si passò una mano in faccia con fare esasperato.
Mio fratello sbuffò e tornò a guardare Hidan - Cominciamo a togliere quel braccio, albino -
- Cominciamo a farci i cazzi nostri - replicò Hidan con tutta la sua grazia - E poi se avesse avuto qualcosa da obbiettare l'avrebbe già fatto. -
Roteai gli occhi e gli tirai una gomitata, accompagnata da un'occhiataccia omicida, per poi spostare la mia attenzione su Matsu - Gli ho chiesto io di accompagnarmi. -
Hidan ghignò soddisfatto, mentre mio fratello sembrava sul punto di staccargli il braccio a morsi.
Shira invece aveva praticamente dei cuoi al posto degli occhi e aveva uno sguardo che mi spaventava da tanto tenero che era.
- E allora?! Sei troppo piccola - tornò a guardare male Hidan - Quanti anni hai? - righiò, assottigliando lo sguardo
- Ventidue - fece Hidan di rimando, riuscendo in qualche modo strano a non insultarlo.
- E' più grande di noi! Haiiro! - strascicò il mio nome con fare lamentoso, come ad implorarmi di dargli ragione.
- Sai quanto me ne frega? - replicai in tutta calma, appoggiandomi del tutto a Hidan - Non è mai stato un problema fino ad ora e non lo costituirà d'ora in poi. E poi sono solo quattro anni - finii
- Non porta una maglietta! -
- Se fossi una ragazza converresti con me che sarebbe un delitto fargliela portare - ghignai, trattenendo una risata alla sua espressione di totale oltraggio.
- Concordo sorellina - rise Shira, portandosi una mano di fronte alla bocca, mentre Koori ci diede le spalle e prese a ridacchiare a sua volta.
- Voi due dovreste essere dalla mia parte, cazzo! - sbottò alla fine Matsu, tirandosi una manata in fronte.
- Senti coglione, - si intromise alla fine Hidan che, diciamocelo, se l'era goduta un casino tutta quella discussione - Stiamo insieme da un po' e ti posso garantire che non l'ho mai costretta a fare niente. Insomma, ho anche aspettato quanto voleva per fare s-
Avvampai realizzando cosa stava per dire e gli schiaffai una mano sulla bocca, riuscendo a bloccare il resto della frase prima che potesse pronunciarla.
Scoppiai a ridere una risata di un nervoso unico mentre Hidan mi guardava malissimo - Allora! Ehm... Rimaniamo qua tutto il giorno o entriamo nel villaggio? -

Mi guardai attorno con estrema attenzione.
Taki era cambiata molto negli undici anni in cui non ci avevo messo piede. L'unica costante era l'enorme albero attorno al quale era stato costruito il villaggio.
- Minchia che alberone - fu tutto il commento di Hidan, ma me lo trascinai dietro prima che i passanti potessero guardarlo troppo male - Che c'è? E' vero! -
- Metti un filtro alle imprecazioni per pietà - gli sibilai, guadagnandomi qualche occhiataccia strana a mia volta.
- Okay, okay - alzò le mani in segno di resa e riprese a camminare e guardarsi attorno.
Mi voltai verso Shira, la più vicina - Dove stiamo andando? -
Il sorriso che mi rivolse mi spiazzò completamente, ma mai come quello che disse dopo.
- Andiamo a casa, sorellina -
Non risposi, troppo sorpresa per articolare qualunque suono avesse potuto avere un senso compiuto. Dopo un po' cervello e bocca ripresero a collaborare - Avete ricostruito tutto? - domandai con un fil di voce
Lei si limitò ad annuire - Anche casa nostra. Vedrai, non ti sembrerà nemmeno di essertene andata. E' rimasto tutto com'era allora -
- Oh  - fu tutta la mia risposta, mentre ritornavo a camminare vicino a Hidan in cerca di un po' di contatto.
Inarcò un sopracciglio quando praticamente gli presi la mano in ostaggio, ma mi lasciò fare.
Grazie a Jashin.
Il resto della camminata proseguì senza la minima conversazione e, ora che eravamo arrivati ai cancelli che conducevano all'interno del quartiere abitato dal nostro Clan, la tensione si poteva tagliare con la falce di Hidan.
Mi bloccai un paio di passi prima di varcare l'ingresso.
- Non ci riesco - mormorai, indietreggiando e scuotendo la testa. Dovevo ddare credito a Hidan che non si stava minimamente lamentando della presa ddi ferro che avevo sulla sua mano a quel punto.
Shira, Matsu e Koori si voltarono in perfetta sincronia ( non erano gemelli per niente, dopotutto ) con sguardi che andavano dal dispiaciuto all'impietosito.
- Coraggio Haiiro - Shira si avvicinò sorridente e mi prese la mano libera, riprendendo a camminare.
Mi ritrassi di scatto, portandomi la mano al petto come se fosse stata bruciata. Poi, notando l'espressione leggermente ferita di mia sorella mi affrettai a dare una gustificazione alla cosa - Mi dispiace, credevo sarebbe stato più facile - abbassai lo sguardo.
- Matsu, Shira, andiamo. E' solo giusto darle il tempo - cominciò ad avviarsi e gli fui immensamente grata - Hidan, vuoi venire? -
- Nah, non posso lasciar qui da sola la cogliona - ridacchiò, mentre Shira e Koori trascinavano via a viva forza Matsu che continuava a sbraitare " Come cazzo l'hai chiamata?! ".
Ridacchiai leggermente alla scena e sospirai una volta che sparirono alla vista - Già che ci sono chiedo scusa anche a te. Lo so che non ti piacciono tutte sti sentimentalismi -
Fece spallucce - Mi farò ricompensare in qualche modo, bastarda - ghignò - Ma adesso dobbiamo andare -
- Te l'ho detto. Sono praticamente certa del fatto che... - non riuscii a finire la frase.
- Se vuoi che ti porti dentro come un sacco di patate basta che lo dici eh -
Scossi la testa, tornando a guardare in basso - E' diverso, lo sai. - risposi, cominciando a torturarmi le mani - Non voglio tornare lì dentro -
Ci fu un attimo di pausa, - E' passato, cogliona -
Sospirai - Lo so bene, Hidan -
- E allora dove sta il problema? Eddai, ci sono io, ti accompagno - fece una pausa - Okay, ammetto che non suona incoraggiante nemmeno per me -
Mio malgrado mi trovai a ridere, portandomi una mano davanti alla bocca. Prese a ridacchiare anche lui dopo poco, più per imbarazzo che per altro
Cominciò poi a guardarsi attorno - Tuo fratello sta aspettando che faccia qualcosa per ammazzarmi? -
Scossi la testa, passandomi una mano tra i capelli - Lo hanno trascinato via a viva forza, non hai visto? - tornai a guardare i ciottoli che ricoprivano la strada.
- Molto bene! Anche perchè sto dicendo troppe cose sdolcinate per un giorno solo. E guardami in faccia cazzo - poi più dolcemente aggiunse - Eddai, sto facendo lo sforzo di essere di aiuto! -
Sollevai lo sguardo, incrociando il suo e lasciandomi andare in un sorrisetto abbastanza divertito - Credevo fossi allergico alla responsabilità - commentai.
- Infatti comincio ad avvertire un certo prurito - roteò gli occhi - Non cambiare discorso. Adesso ti accompagno e andiamo. Sono venuto apposta cogliona - mi scostò una ciocca di capelli che mi era caduta davanti agli occhi - insomma... Bah, non sono bravo in queste cose! Passo ai fatti - mi tirò a sè, facendomi quasi cadere con la sua solita grazia, e coprì la mie labbra con le sue, passando una mano tra i miei capelli e facendola scorrere fino alla base del mio collo, mentre l'altra rimaneva al suo posto sulla mia schiena, tenendomi premuta contro di lui mentre approfondiva il bacio.
Dal canto mio mi trovai ad appoggiare una mano sul suo viso, mentre con l'altra ricambiavo la stretta.
Dopo un po', quando praticamente non avevo più fiato, ci staccammo, ma non lasciò la presa - Woh Hidan. Ti sei superato sta volta... - mormorai, praticamente ridotta alla consistenza della gelatina.
Rise tutto orgoglioso - Se facevo come al solito mi ritrovavo smembrato da tuo fratello - roteò gli occhi -E adesso, cogliona, andiamo. Guarda, sarò tanto buono e magnanimo da lasciarmi stritolare la mano - mi guardò male prima di baciarmi velocemente di nuovo.
- ... Grazie Hidan. Non credevo di averne così bisogno - sorrisi
- E per fortuna! Giuro su Jashin che non tenterò più di immischiarmi in queste minchiate, mi fanno venire gli incubi - borbottò poi, prendendomi per mano e trascinandomi attraverso i cancelli.
Hidan si sottovalutava. Alla fine sì che ci sapeva fare.
... Anche se non necessariamente a parole.

Lo guidai con una facilità che sorprese persino me fino a quella che un tempo era stata casa mia, dove mi bloccai di nuovo.
Presi un bel respiro e mi avviai dentro, togliendomi i sandali e aspettando che Hidan facesse altrettanto.
- Uh... Sicura che siamo nel posto giusto? - si guardò attorno, prima di chiudere il pannello rivestito di carta di riso che costituiva l'ingresso - Insomma... -
- E' la casa del capo clan - ridacchiai, aspettandolo sul gradino che separava la zona d'ingresso dal resto della casa - E' naturale che sia un po' più bella della altre -
Boccheggiò per qualche secondo.
- Non dirmi che per tutto questo tempo non sapevi chi era mia madre - commentai con un'espressione giusto un po' stupita.
Arrossì, grattandosi la nuca - Penso di essermi perso quel pezzo... -
- In questo momento sei in un punto intermedio tra l'essere adorabile e il dover essere preso a schiaffi... - ridacchiai - Ma suppongo che dati i tuoi sforzi possa lasciar correre - approfittai della momentanea differenza di altezza per piegarmi e lasciargli un bacetto sul naso - Baka -
- C'è... Uhm... Altro che dovrei sapere prima che mi facciano qualche domanda e dia qualche pretesto a quell'idiota di tuo fratello per cercare di ammazzarmi? -
Ci pensai su qualche momento - ... Può provarci, ma non glielo lascerò fare - gli feci l'occhiolino.
- Come se avessi bisogno di protezione - ghignò, passandomi un braccio in vita - Non l'ho già sacrificato a Jashin solo perchè è tuo fratello - sbuffò - Andiamo dai -
Annuii, cominciando ad avviarmi verso la sala, dove si sentivano dei mormorii abbastanza concitati, facendo poi scivolare il pannello che chiudeva la stanza di lato, entrando, seguita da Hidan nel salone - Eccoci -
Shira, Koori e Matsu si girarono in perfetta sincronia, alzando lo sguardo verso di noi dalla loro posizione sul tatami.
Per qualche secondo mi meravigliai di come fossero riusciti a ricostruire tutto come era quando ero più piccola. Sembrava di fare un vero e proprio tuffo nel passato. Con un bel po' meno di incubi.
- Ah, sorellina - salutò Shira - Hidan. Ci stavamo chiedendo se vi sarebbe andato bene cenare in compagnia, il clan vorrebbe salutarti. O meglio, non... - sospirò
- Quello che Shira sta cercando di dire  senza riuscirci è che dopo... Quella notte - fece una piccola pausa, quasi impercettibile - Nessuno ha più sviluppato la nostra abilità. E il clan ha bisogno di una guida-
Il mio buon umore evaporò nell'arco di una frazione di secondo.
- Non se ne parla. - lo interruppi - Non. Se. Ne. Parla - assottigliai lo sguardo - Semplicemente no. -
Non ero come mia madre. Non sarei mai riuscita a ricoprire lo stesso ruolo.
- Mettiti nei nostri panni, Haiiro! Ti rivogliamo qui, sei nostra sorella! E poi sei l'unica con abbastanza potenziale per ricoprire la carica seguendo la tradizione! -
- No! Mettetevi voi nei miei, piuttosto! - ribattei, alzando la voce e stringendo i pugni - Non potete seriamente chiedermi una cosa del genere - ringhiai - Non posso accollarmi il peso di... Di tutto questo! Non ne sono capace! Non...  -
La parte del " Non riesco ancora a controllarlo"  mi rimase bloccata in gola
Feci una pausa, prendendo un bel respiro per calmarmi - Apprezzo che vogliate riaccogliermi qui, davvero, ma non posso farlo.Non sono all'altezza. Non come lo era la mamma. -
Koori fece per riaprire la bocca, ma sta volta fu Hidan a zittirlo - Adesso basta -
Gli misi una mano sul braccio - Ho... Ho bisogno di pensare un attimo. Vieni per favore? - mi tremò leggermente la voce mentre uscivo dalla stanza, seguita da Hidan.
Seriamente, avrei dovuto trovare il modo di sdebitarmi con lui per tutto quello che si stava sorbendo.
____________
Sono tornata!
Lo so che è passata praticamente un'era geologica, e mi dispiace un casino .-.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
E vorrei chiedere una vostra opinione... Secondo voi la cara Haiiro ( che adesso con tutto quello che le sto facendo passare ha tutto il diritto di odiarmi ) accetterà o no? Secondo voi? XD
Rispondete! ( Ho sviluppato una curiosità morbosa .-. Aiuto .-. )
Detto questo cercherò di non farvi aspettare troppo per il prossimo aggiornamento! *^*
Scusatemi ancora... Ma meglio tardi che mai, suppongo...
Ciauuu!
Alice_

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PS: Ecco un'immagine per farmi perdonare.
Seriamente, non uccidetemi please .-.
Ciauuuu!
   
 
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