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Autore: dreaming_eclipse    27/12/2008    1 recensioni
Ho solo riscritto una parte del libro a parole mie... la giornata di Bella dopo L'incidente da cui la salva Edward. è la mia prima storia e dovevo ambientarmi un po' =) ditemi cosa ne pensate!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Buio.
Tutto quello che riusciva a vedere era il buio.
La strana sensazione di essere osservata si era interrotta appena aveva aperto gli occhi.
Di nuovo.
E dopo la triste evidenza si era dovuta convincere dell'inesistenza di quella voce sentita successivamente... quella voce così dolce, così sensuale... e al tempo stesso terribilmente rammaricata, quasi disperata.
Possibile che un'invenzione della sua mente soffrisse in quel modo?
No, ancora non aveva risolto il rompicapo, l'immagine non era completa. Aveva solo aggiunto pezzi ai già innumerevoli presenti.
Insomma... tanto per cambiare, si era complicata la vita.
Ci doveva essere qualcosa in lei capace di farle cercare sempre i sentieri più scoscesi e, per quanto fosse irritante, per una volta forse questo talento avrebbe potuto rendersi utile.
Accese la luce.
Non se l'era immaginata, qualcosa o qualcuno era stato lì quella notte, in quella stanza.
 
Quando suonò la sveglia Bella era già vestita e si era fatta una panoramica delle possibilità.
Ovviamente una più incredibile dell'altra.
Prese lo zaino, scese in cucina e trovò Charlie che stava uscendo di casa.
"Buongiorno!"mugolò sorpresa e soffocata dalle ore di sonno mancate. "Ancora in casa?".
"Dovresti dormire di più" svicolò il poliziotto. "Come mai già pronta?".
"Mi sono svegliata un po' prima".
Charlie avrebbe voluto indagare sul motivo, ma rinunciò alla vista dell'ora e sparì borbottandò un "Accidenti!" nervoso.
La ragazza si versò impaziente il caffè nella tazza. Prima fosse arrivata a scuola, prima avrebbe aggiunto informazioni al suo personale gioco d'intuizione.
Sbranò i primi alimenti simili a biscotti che trovò e si mosse verso il pick-up. In men che non si dica si ritrovò all'entrata di scuola.
I compagni di scuola continuavano ad assalirla di domande. Tutti. Tranne uno.
Edward Cullen sembrava non avere la minima intenzione di rivolgerle la parola. Forse avrebbe evitato anche lo sguardo se non fossero stati obbligati a vedersi durante l'ora di biologia.
A dir la verità non si poteva dire che la guardasse.
Ogni volta che gli capitava di incrociare il suo corpo nellla linea di visuale sembrava semplicemente attraversarlo e passare oltre. Come se non esistesse.
Bella iniziava sinceramente ad arrabbiarsi.
Cosa voleva dire?
In quel momento avrebbe volentieri preso il suo stupido puzzle e scaraventato fuori dalla semplice vetrata che dava sul luogo del delitto: il parcheggio davanti all'edificio.
Si fermò irrealmente e stupidamente a riflettere sul fatto che un semplice insieme di di pezzetti di cartone non potesse mandare in pezzi una tavolo di vetro. Scosse la testa e ritrovò un po' di lucidità. Quella storia la stava portando alla pazzia.
Intanto il soggetto numero uno continuava a vivere la propria vita cancellandola da ogni scena con gran facilità.
Il nervosismo aumentò.
Forse avrebbe dovuto dire qualcosa, ma quell'essere possedeva la capacità di toglierle il fiato di bocca e ogni volta riusciva solo a emettere strani gemiti che avevano l'unico effetto di farle perdere la testa.
Si mise ad osservare ogni suo più piccolo gesto e cercò di intuire i suoi pensieri.
Probabilmente era ancora infuriato per il giorno prima, nonostante la ragazza non avesse ben compreso il motivo della sua ira.
Forse il suo comportamento era stato esageratamente curioso, forse pensava fosse inopportuna, una di quelle che si impicciano solo degli affari degli altri.
Forse si pentiva di averla lasciata in vita...
La campanella suonò la fine dell'ora.
Edward la lasciò spiazzata, accanto a una sedia vuota, con estrema grazia, come sempre.
Era arrivata alla fine dell'ora più turbata di prima.
Nascose quei pensieri e prese i libri della lezione successiva.
Si alzò.
Si rese conto di averlo sfiorato proprio mentre le passava accanto. Un brivido infatti le stava scivolando lungo la schiena.
Freddo. Come lui.
 
Steffylove: come vedi mi sono subito messa all'opera =) anche se i colori non sono proprio sgargianti XD quanto alla continuazione, spero ti piaccia il secondo capitolo =)
 
Sa chan: grazie dei complimenti, ed ecco il secondo capitolo. Fammi sapere che ne pensi =)
 
Mione1194: a te ho già risposto XD mi raccomando! mi devi aiutare!!! Questo sito è complicato!!!!!! =) Tvb
 
Ashlein: Buon anno nuovo e grazie dei complimenti. Sono felice di essere riuscita a rendere l'effetto =)
  
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