Capitolo
5 – Famiglia [Di nuovo regali]
Nevica.
Il che sarebbe anche una bella cosa, vista da fuori. Cioè, da dentro. Se io
fossi ad Hogwarts, nella torre dei Grifondoro, davanti al caminetto acceso,
potrei anche esclamare cose come “Uh, che bello! Nevica!” e sorridere,
entusiasta, guardando i fiocchi di neve
che cadono al suolo.
Ma io non sono davanti ad un caminetto acceso.
Sono nel bel mezzo di Hogsmeade, con il mantello sulle spalle e il corpo
ugualmente ghiacciato, travolta dalla neve insopportabile che cade dappertutto.
Ho i capelli completamente bianchi e non credo sia dovuto ad un invecchiamento
precoce.
“Lily, muoviti!”
Alzo gli occhi al cielo, esasperata.
Credo che Lucy non abbia capito un dettaglio essenziale: io non riesco a muovermi. Sono congelata,
per Merlino.
“Arrivo” biascico, trascinandomi. Sono un blocco di ghiaccio, non mi sento più
le gambe.
“Tra dieci secoli, se continui ad essere così lenta!” mi agguanta per un
braccio e inizia a trascinarmi per Hogsmeade. “Devo trovare un regalo per
Jason!” strepita, isterica, sventolando i lunghi capelli neri al vento.
“E non puoi andare da sola?” chiedo, con le lacrime agli occhi. Merlino, questo
vento dà proprio fastidio.
“No! Ho bisogno di un parere esterno!”
La odio. La odio con tutte le mie forze. Se solo non fossi congelata, le
salterei al collo e la strangolerei e al diavolo i rapporti di buona cuginanza.
Lucy sarà anche mia cugina, ma questo non compensa la sua indole irritante.
“E poi, tu sei esperta di ragazzi”
Mi volto a fissarla con uno sguardo scettico, con un sopracciglio inarcato. Credo
di assomigliare molto a mia madre, in questo momento.
“Io sono esperta di ragazzi?” ripeto, scandendo le parole come se facessero
parte di una lingua sconosciuta.
“Mia sorella è esperta di ragazzi?” sento una voce provenire da dietro di noi e
mi volto. Ecco, ci mancava solo lui. James Sirius Potter, al secolo mio
fratello maggiore.
“Beh...hai avuto molti ragazzi” biascica Lucy, incoerentemente, torturandosi
una ciocca blu – ha dei capelli stranissimi, lo so.
“Sì, ma sono durati il tempo di una ramanzina di James e sono scappati” indico
mio fratello con aria annoiata e un sospiro.
A volte è un bene avere un fratello maggiore che ti protegge e ti fa sentire
amata.
A volte no.
Provate voi ad avere un fratello maggiore come James Sirius Potter. Provate voi
ad uscire da soli sapendo di avere lui che vi segue a tre passi di distanza.
Provate voi ad avere un ragazzo con un fratello iperprotettivo come James.
No, non lo odio. Lo trovo irritante. E fastidioso.
Ma è mio fratello e gli voglio bene, in fondo. Ehm...molto in fondo.
“Ma....ma...” Mia cugina fa saettare il suo sguardo da me e a James e
viceversa. “Ma tu hai avuto tanti ragazzi!” strepita infine, quasi non potesse
crederci.
“Certo, ma dopo le ramanzine ad effetto di mononeurone Potter qui presente se la
sono data a gambe levate” ripeto, scandendo bene le parole e indicando me e mio
fratello.
Certe volte una famiglia è un appiglio solido alla quale aggrapparsi in momenti
di bisogno.
Altre volte è qualcosa da cui si tenta di fuggire il più presto possibile.
Per me non è né l’uno né l’altra. Per me, la mia famiglia, è la mia dannazione.
Tutti i miei ragazzi sono fuggiti appena conosciuto James o il resto della mia
famiglia. A partire da papà, che è un pazzo visionario con una cicatrice sulla
fronte. Poi c’è mamma, pronta ad urlare per qualunque cosa e James....James è
il classico tipo guai – a – chi – tocca –
mia – sorella - e ti – ammazzo – se – osi – sfiorarla – con –
un dito. Va molto d’accordo con zio
Ron, su questo punto.
Ah, zio Ron. E zia Hermione. E Rose, ragazzina complessata attaccata ai libri,
e Hugo...che ha la mia stessa età ,a che sembra un pazzo. Forse il fatto che
trascorra molto tempo con i gemelli Scamandro influisce molto su questo lato
della sua personalità.
E tutta la parentela, non la dimentichiamo. Ma preferisco sempre nascondere
questa parte della mia vita agli altri.
“Ma Lily!” esclama James, scandalizzato. “Io ti salvo! Loro hanno solo cattive
intenzioni!”
Sbuffo, infastidita, mentre Lucy ridacchia debolmente.
“James, loro non hanno nemmeno il tempo di avere cattive intenzioni, se tu li
attacchi con la tua predica ogni volta” mi lamento, fulminandolo con lo sguardo
assassino che ho perfezionato in quindici anni di vita. “Scusa, ma posso sapere
che ci fai tu qui? Dovresti essere a casa” gli chiedo, prima che lui possa
rispondere.
Lui alza le spalle con un sorrisetto irritante.
“Dovevo aiutare zio George con la filiale di Zonko” dice, sempre con quel
sorriso che mi da sui nervi. “Ho appena finito di sistemare gli scaffali”
“Cioè...fammi capire:ti stavi rendendo utile? Questa sì che è una bella
novità” Una voce vellutata ci fa
sobbalzare e ci voltiamo tutti e tre insieme.
La figura di Dominique Weasley, minuta e attraente, si staglia tra la neve.
Sembra perfettamente a suo agio, tra i fiocchi di neve che continuano a cadere
dal cielo e che si posano dolcemente sulle sue spalle, sui suoi boccoli biondi.
Si avvicina con passo elegante e sorride all’indirizzo mio e di Lucy, mentre
rivolge a mio fratello un sorriso sarcastico.
“La tua ironia mi stende, Weasley” borbotta lui, in risposta, guardandola in
cagnesco. “Ti posso far notare una cosa? Non fai ridere”
“Potter, Potter, Potter...” Dominique scuote la testa, con aria di rimprovero.
“Ti posso far notare una cosa? Non deve far ridere te”
E James resta in silenzio, fulminandola con lo sguardo. Io adoro mia cugina, solo lei riesce a farlo tacere.
“Ehi, cosa ci fai tu qui?” chiede Lucy
all’indirizzo della nuova arrivata. James incrocia le braccia e la fissa male.
“Sono venuta a salutare Rose” risponde lei, sorridendo e attorcigliandosi un
boccolo attorno alle dita bianche come la neve che cade giù a fiocchi. “Voi?
Fate compere?”
“Regalo per il suo ragazzo” dico, indicando mia cugina, che arrossisce un po’.
“Vi do una mano?”
“Dominique! Mi salverai la vita, grazie!” Lucy si butta fra le braccia di
Dominique, con i capelli neri e azzurri al vento. Io incrocio le braccia e le
guardo con un sorriso esasperato.
“La trovi forte, vero?” mi chiede James, con espressione disgustata sul volto.
“E’ bella, intelligente e sa far tacere James Sirius Potter. Forte, eh?”
“Geloso?” chiedo, maliziosa. Il suo volto si apre in un sorriso.
“No. Le voglio bene, in fondo” dice, scompigliandomi i capelli. “Io voglio bene
alla mia famiglia”
“Molto in fondo” sussurro. Lui ride e
mi stringe tra le braccia, mentre altri fiocchi di neve ci cadono sulla testa.
Perché, molto in fondo, voglio bene
alla mia enorme [strampalata]
famiglia.
Angolo
Autrice
Natale è passato, eppure io sono ancora qui con questa
raccolta. Capitolo dedicato alla famiglia, abbastanza senza senso, ma ormai...
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e che hanno
aggiunto la storia ai preferiti.