Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Ineki    28/04/2015    1 recensioni
Blu e oro, è una storia che parla di un cambiamento. Diversi cambiamenti.
La storia di una ragazza nata nella notte più buia attraversata da una miriade di stelle cadenti. Misteri millenari verranno rivelati, esseri sconosciuti appariranno e dolci sussurri nella notte racconteranno a voi, cari lettori, le vicende di Anita.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
11. Orecchino.
 
Un dolce profumo mi stuzzicava la narici. Aprendo gli occhi, mi misi a sedere lentamente come se i muscoli non funzionassero a dovere. Ero in una stanza che non conoscevo, ma non potevo definirla propriamente tale visto che non riuscivo a vedere neanche una parete. Galleggiavo in  una sostanza gelatinosa rosa perlato e una fetta di pane spalmata di nutella era ferma davanti alla mia faccia. La presi in mano incuriosita e …mi morse. Quella maledetta aveva i denti! Mentre guardavo la mia mano, la Fetta Con I Dentini Aguzzi scomparve nel nulla. Sul dorso della mano si potevano vedere quattro punture da cui usciva un liquido viscoso e dal colore simile al miele. La ferita faceva un male cane! Non volendo essere azzannata da altro cibo mi costrinsi a mettermi in piedi e a proseguire in quel mare di gelatina, simile a delle sabbie mobili. In lontananza riuscivo a vedere una luce. Mi diressi in quella direzione, ma la distanza non sembrava diminuire, al contrario: la luce adesso era molto più in alto! Una scala a chiocciola senza corrimano comparsa dal nulla si innalzava davanti a me , così uscii dalla gelatina e riinizia ad avanzare. Quando ero ormai arrivata a metà, gli scalini scomparvero e caddi nel vuoto. Gridai per la paura e…mi trovai in piedi, davanti alla fonte della luce che avevo visto prima. La luce proveniva da dentro ad un portagioie semitrasparente, sospeso in aria come il cibo di prima. Stando attenta alla comparsa di possibili denti affilati o altro aprii il piccolo contenitore e trattenni il fiato: un orecchino riluceva come un diamante, aspettando di essere preso. Poteva essere scambiato per un anello a causa della forma circolare, ma l’aggancio per assicurarlo al lobo dell’orecchio era inconfondibile. Affascinata lo presi in mano e improvvisamente scomparve e tutto si fece buio. Prima ancora che potessi spaventarmi l’ambiente intorno a me si illuminò e mi trovai davanti a uno specchio: i miei capelli erano cortissimi mi incorniciavano il volto pallido, gli occhi erano luminosi, sicuri, determinati e al mio orecchio sinistro si intravedeva l’orecchino, il quale sembrava fosse sempre stato lì.
 Guardai il mio riflesso e questo mi sorrise.
‘Svegliati e capirai. Svegliati e ricorderai. Svegliati e combatterai.”
 
‘Anita! Ho detto che ti devi svegliare!’ urlò una voce femminile al mio orecchio.
Volai giù dal letto pesantemente, schiantandomi contro il pavimento duro. Aprendo gli occhi mi trovai davanti Mia che con un sorriso nervoso mi guardava preoccupata. Eravamo nella stanza in cui mi ero svegliata prima della scoperta del tradimento di Mia e il mio umore non era per niente migliorato.
‘Tutto ok?’ chiese con calma.
‘Secondo te come sto?’ domandai stizzita e abbattuta. La mia migliore amica mi ha tenuto nascosto un segreto grande quanto un continente e probabilmente io sapevo solo un pezzo marginale di tutta quella storia. Da quanto avevo capito finora sono stata rapita perché lei e tutti gli esseri di questo pazzo mondo alternativo pensavano che io sia una creatura da temere o qualcosa di simile e mi definiscono Ceyner . Annotazione mentale: chiedere al più presto ulteriori informazioni in merito.
‘So che può sembrare destabilizzante ma sono sicura che appena imparerai di più su di noi, capirai perché è successo tutto questo. Non volevo ferirti, ma dovevo tenerti lontana da quei cavernicoli e l’unico modo era vivere con te nel mondo degli umani.’ Mia fece una pausa e poi riprese.
‘Fidati di me e non cacciarti nei guai mentre sarai qui; ci sono ancora molte persone che non sono sicure di volerti qui come hai sentito durante il Consiglio e potrebbero volerti fare del male. Ho bisogno che tu mi ascolti Anita e… non voglio perdere la tua amicizia, ma immagino che adesso tu abbia bisogno di tempo e non abbia voglia di vedermi perciò me ne vado.’
Mia aveva uno sguardo mortalmente serio, e mentre mi diceva questo si girò verso la porta. Qualcosa nel mio profondo si scosse e reagì d’impulso. Mi alzai di scattò e l’abbracciai.
‘So che può sembrare stupido ma anche se mi tenuto all’oscuro di tutto tu rimani sempre la ragazza che mi ha accettata come sono veramente. A dir il vero forse conosci aspetti di me che neppure conosco ma sei comunque rimasta al mio fianco, non ho intenzione di perderti. Dovrai solo avere pazienza nel tempo in cui cercherò di capire tutta ‘sta faccenda…riuscirai ad aspettarmi?’ mormorai contro la sua schiena.
Avevo paura di guardarla in faccia, che potesse vedere le lacrime che stavo cercando di trattenere e di vedere la sua espressione dopo aver sentito le mie parole. Lentamente si girò verso di me e mi abbracciò anche lei. Restammo ferme a rincuorarci per circa dieci secondi prima che bussassero alla porta : ‘Allora, siete pronte?’.
Ci staccammo e io mi vestii velocemente con gli indumenti che mi porgeva Mia. Entrambe sorridevamo, complici e contente di esserci ritrovate ma consapevoli che dovevamo ancora parlare di tante cose. Il nostro vestiario del giorno era molto simile : una maglia di lana sformata, lillà per lei e grigia per me, pantaloni di un tessuto aderente e morbido e stivali comodi e neri. Uscimmo dalla stanza e ci trovammo davanti a due ragazzi poco più grandi di noi : quello alla nostra sinistra era alto all’incirca un metro e settanta e somigliava in modo impressionante a Mia, stessi lineamenti morbidi senza però dargli un aspetto femminile e castano scuro capelli corti, invece gli occhi erano di un profondo rosso cupo; il suo compare era più alto di lui di una spanna e risaltava ancora di più con quei capelli lunghi e chiarissimi e gli occhi come fogli bianchi. Sembrava la tela intoccata di un pittore indeciso, come se fosse incompleto.
‘Questo bel ragazzo dagli occhi da vampiro è il mio fratellino troppo cresciuto, si chiama Styrd . Invece l’altro è il suo amico e compagno di armi Ardyt ; entrambi erano curiosi di vederti visto che non potevano presenziare al consiglio e perciò sono riuscita a convincere nostro padre di renderli le tue guardie del corpo . Tranquilla sono affidabili e se ti danno problemi ci penso io’ dichiarò facendo l’occhiolino.
Styrd sembrava contrariato e imbarazzato dalla presentazione della sorella e Ardyt al contrario continuava a fissarmi ma entrambi mi salutarono con un inchino e un flebile “ciao”.
‘Ciao anche a voi, ehm io sono Anita ma forse già lo sapete, spero andremo d’accordo, o-ok?’ Ci mancava che iniziassi a balbettare!
Percorremmo dei corridoi spogli fino a raggiungere quella che doveva essere la sala dove consumavano i pasti, infatti brulicava di persone affamate che si riempivano la pancia con croissant, biscotti, pane, cioccolata e tante prelibatezze da leccarsi i baffi. Prendemmo posto su una panca e alla mia destra c’era Mia con Styrd e alla mia sinistra c’era Ardyt. Iniziammo a mangiare in silenzio, i ragazzi si avventarono su tutto ciò che vedevano, invece io e Mia optammo per the e biscotti da vere dame inglesi quali non eravamo. Ad un certo punto Mia mi chiese perché non volessi prendere una fetta di pane e nutella visto che c’era, sapendo che ne andavo matta, ma dovetti rispondere che in quel momento volevo stare leggera. La verità è che mi ricordava il mio sogno strano… e il profumo di una certa persona. Giusto : il sogno! Prima che potessi anche solo cercare di ricordare meglio il prodotto del mio inconscio, una mano sbatté sul tavolo davanti a me, facendo versare un po’ del mio prezioso the mattutino. Guardai con gli occhi sgranati a chi apparteneva quella mano enorme e fissai gli occhi scuri di un guerriero che mi rimandava uno sguardo pieno di astio a malapena trattenuto. Sentii il rumore metallico di spade che venivano sfilate dal fodero come succedeva nei film e mi accorsi che le mie guardie del corpo erano armate e pronte a combattere. Anche Mia era in piedi, in posizione di difesa con una mano sulla mia spalla.
‘Non puoi mangiare tra noi come se fosse nulla. Questo non è il tuo posto, se vuoi rimanere devi guadagnartelo. Sappi che finché non ti rivelerai utile io farò tutto quel che posso per far diventare la tua vita un inferno. È una promessa.’ affermò con sicurezza  il guerriero. In quel momento lo riconobbi come l’uomo che durante il dibattito continuava a volere che io me ne andassi.
Ripresi fiato solo quando si allontanò con il suo seguito, mentre il suo mantello volteggiava sbeffeggiandomi con la sua regalità.
La situazione andava complicandosi sempre più, ma girandomi notai che ora non ero più sola perché avevo la mia amica e le mie guardie del corpo al mio fianco.
‘Il suo comportamento è stato inappropriato, ma ciò che ha detto è vero.’ disse il ragazzo bianco. Né Mia né suo fratello replicarono.
Forse dovevo davvero iniziare a fare qualcosa per sopravvivere in queste terre. Al più presto. Ma cosa si aspettavano da me?
 
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------x *Un eternità di scusa dopo *
Salve a tutti, si sono tornata a scrivere dopo tanto tempo con un nuovo mini capitolo della nostra Anita ! Mi dispiace sinceramente per la mia assenza ingiustificata che cercherò di giustificare come posso, grande controsenso, me ne rendo conto. Vari fattori si sono messi in mezzo tra me e la scrittura : problemi di creatività (blocco dello scrittore e autostima scadente), mancanza di tempo produttivo, problemi tecnici (malfunzionamenti) e di scuola. A causa della mia condotta imperdonabile capirò la mancanza di commenti o di commenti negativi, spero meschinamente di essere mancata a qualcuno e in modo più positivo di riuscire a continuare a scrivere con regolarità e non aspettare un anno e passa ! Grazie e scusate ancora L
Un bacio, Ineki!
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Ineki