Shinigami no party!
Capitolo 2: Mai sottovalutare uno shinigami (soprattutto
se è donna)
Ecco il secondo capitolo!! Anche se mi sembra di aver
capito che la fic non piace ho pensato di pubblicarlo lo stesso. Ringrazio
tantissimo chi ha commentato e tutti coloro che l’hanno
letto.
Detto questo… Buona lettura!!
^______________^
-CHE COOOOOOOOOOOSA?!-
Gli
occhi del giovane vagavano dalla biondina al moro: -M-ma che diavolo stai
dicendo?!-
Ino
si scostò un po’ dal suo viso, ammirando compiaciuta lo stupore che era riuscita
a creare: -Beh stupito cucciolo? Comunque mi presento meglio: io sono Yamanaka
Ino e lui è Nara Shikamaru, siamo due shinigami di basso
rango.-
Il
bruno stette alcuni minuti a fissare i due esseri fluttuanti davanti a lui, ora
identificati come shinigami “Un sogno, è solo un sogno! No, non è un sogno! È un
incubo!!”
Quando aprì bocca la sua voce tremava: -C-che cosa
v-volete da me? S-sono forse morto e non lo sapevo?-
La
bionda finalmente lo lasciò andare, mettendosi a mani conserte mentre lo
guardava pensierosa: -Non esattamente…-
Nell’udire quelle parole, il bruno fu preso
dall’agitazione: -CHE CAVOLO VUOL DIRE “NON
ESATTAMENTE”?!-
Lei
semplicemente scrollò le spalle con aria pensierosa: -Beh vuol dire che il tuo
caso è un po’… particolare! Mai dalla creazione del mondo è accaduta una cosa
simile! E poi sarebbe anche il motivo per cui noi siamo venuti qui, ma credo che
questo fosse sottinteso, giusto Shikamaru?-
Lui
sbuffò una nuvola di fumo con aria scazzata: -A dir la verità non ci ho capito
una sega del tuo discorso…-
La
bionda lo picchiò un’altra volta: -E’ PERCHE’ NON PRESTI
La
bionda cercò di ricomporsi: -Comunque… Ora siediti che ti spiego il motivo per
cui siamo qui!-
-Nee-chan è pronto? Ho una fame che non ci
vedo…-
La
bionda spense i fornelli togliendosi il grembiule: -Si si, ho appena finito
Kankuro!-
Temari guardò un attimo il riso e la salsa al curry che
aveva da poco finito di preparare.
“
Si
lasciò sfuggire un sospiro: -Forse avrà fame…-
Non
fece in tempo a dirlo che già le sue mani avevano aperto la credenza vicino al
frigo e preso due tupperware. In quello più piccolo dei due mise una porzione
abbondante di salsa al curry, nel più grande del riso.
Chiusi ermeticamente i due contenitori, la ragazza li
mise in un sacchetto e prese la giacca, avviandosi verso
l’uscita.
-Ehi, nee-chan dove vai a quest’ora? E la cena?-
voltandosi, Temari vide il fratello Kankuro scendere le
scale.
La
ragazza ci pensò su un attimo, dire la verità ai suoi fratelli sarebbe stato
troppo imbarazzante: -Esco un secondo, vado al combini
qui vicino a comperare alcune cose che sono
finite…-
(NdA: combini è l’abbreviazione di “convenience store”,
si tratta di negozi presenti in Giappone, aperti 24 ore su
Il
fratello maggiore pareva perplesso, si accorse poi della sporta in mano alla
sorella: -Ehi e quella? La devi portare da qualche parte?-
Ecco, messa alle strette! Ma non era ancora finita…
-Papà mi ha detto che Kiba è a casa da solo questa settimana. Salutamelo quando
vai a casa sua e vedi di non fare cose di cui potresti pentirti…- questo era
Gaara il classico fratello minore eccessivamente arguto quanto irriverente, che
stava scendendo in quel momento le scale.
Kankuro si mise a ridere: -Aaaaah, ora ho capito! E
brava la mia sorellina… E così hai finalmente iniziato a darti da fare con
l’amore della tua vita eh?! Anche se ancora non capisco come faccia a piacerti
un brocco del genere…-
La
povera Temari sentì un nugolo di farfalline muoversi nel suo stomaco, come tutte
le volte in cui i suoi fratelli le facevano quel tipo di
discorsi.
Era
vero, a lei Kiba piaceva! E non poco…
Non
si ricordava neanche da quanto tempo… forse lo era sempre stata… Fatto sta che
per lei, la ragazza più in gamba e forte del circondario, Kiba era l’unico punto
debole, l’unico argomento in grado di mandarla in confusione
completa.
Il
risultato era sempre lo stesso, la poverina divenne di fuoco, perdendo tutta la
sua baldanza: -E-ecco io…-
Kankuro si mise a ridacchiare divertito: -Eddai calmati!
Solo a nominarlo diventi di burro! Sei troppo tenera…- e con una mano le
scompigliò i capelli.
Ciò
che ottenne fu di far arrossire ancora di più Temari, ma stavolta non era
imbarazzo… La ragazza stava arrossendo di rabbia. La mano chiusa a pugno si
stava già levando in aria…: -PIANTALA KANKURO!-
Prima di rendersene conto, Kankuro si ritrovò con la
testa conficcata nel muro, mentre Temari si stava già avviando a grandi falcate
verso la porta.
Dal
canto suo, Gaara guardò prima la sorella che stava per uscire, poi il fratello
con la testa nel muro, poi di nuovo la sorella: -Senti… Ma ora lo devo tirare
fuori io?-
Lei
neanche si voltò tanto era furiosa, aprì la porta con uno scatto: -FAI COME TI
PARE!-
Uscì e se la richiuse alle spalle sbattendola con un
tonfo che fece tremare le pareti, facendo cadere qualche calcinaccio dal punto
in cui era incastrato il povero Kankuro.
Gaara se ne stette a guardare un attimo il fratello,
dopodiché si avviò verso la sala da pranzo: -Io vado a
mangiare…-
Intanto il poveretto ancora si dimenava contro il muro:
-Ehi! Dove vai Gaara?! TIRAMI FUORI DI QUIIIIII!!!-
Tutte parole al vento: l’altro si stava già versando una
generosa porzione di riso nel piatto.
Quando Kiba fu seduto e un po’ più calmo rispetto a
qualche minuto prima, per quanto si possa stare calmi davanti ad una coppia di
shinigami casinisti, Ino prese un bel respiro: -Allora! Io ed il mio collega
Shikamaru siamo qui perché ci è stata assegnata una
missione…-
Shikamaru, spaparanzato su una poltrona, sbuffò una
nuvola di fumo: -Cavolo… Ora la tira per le lunghe…-
Lei
gli tirò l’ennesimo cazzotto: -NON HAI
Kiba ebbe la spiacevole sensazione di essere sotto
accusa: -Con me?! Ma cos’ho fatto?!-
Per
tutta risposta, la ragazza mise una mano all’interno del suo top e, dopo aver
cercato un po’, tirò fuori un foglio che aveva tutta l’aria di essere una
fotocopia: -Ecco qua… Lo vedi questo?-
Il
bruno guardò perplesso il foglio nelle mani della ragazza: -Lo vedo… Ma che
cos’è?-
La
shinigami lo prese a due mani, rimirandolo con aria solenne: -Questo è ciò
nessun essere umano dovrebbe vedere… ciò che il cielo custodisce come il più
grande dei suoi tesori…-
Shikamaru sospirò rumorosamente: -Ino arriva al punto! E
che cavolo…-
-CI
STAVO ARRIVANDO!! Comunque questo è la fotocopia di una pagina del libro dei
morti!-
Il
povero ragazzo rimase a bocca aperta: -I-il libro dei morti? Ma
cosa…-
Lo
shinigami si batté una mano sul viso esasperato: -NO!! Così riparte con la
solita solfa…-
La
bionda cominciò a ribollire di rabbia, era ad un passo dallo spiaccicarlo al
muro: -NON HO PROPRIO NESSUNA INTENZIONE DI DIRE NESSUNA SOLFA CRETINO!! E
SMETTILA DI INTERROMPERMI SE VUOI CHE FINISCA IDIOTA!!-
Vedendo la compagna così incazzata, Shikamaru pensò bene
di mettersi a sedere sulla poltrona dove stava prima “Devo cominciare a prendere
in considerazione il fatto che anche gli shinigami potrebbero soffrire di
disturbi legati al ciclo mestruale…”
Ino
gli lanciò un’ultima occhiataccia, dopodiché si voltò di nuovo verso Kiba, che
era attanagliato dagli stessi dubbi di Shikamaru: -Bene! Se il signorino non ha
più intenzione di interrompermi finirei il mio discorso! Ti stavo dicendo…
Questa è una fotocopia del libro dei morti, uno dei più preziosi testi
dell’aldilà, il volume in cui sono contenute tutte le date di nascita e morte
degli esseri umani… un vero e proprio tesoro!-
Fece un attimo di pausa, guardando in modo truce
Shikamaru, che se ne stava seduto a fumare, facendo di tutto per evitare il suo
sguardo: -Comunque… Questa è la pagina in cui si trova il tuo nome… Ed è qui che
è insorto il problema!-
Kiba la guardò stranito “In effetti Shikamaru ha
ragione… Questa qui fa davvero fatica ad arrivare al punto”: -E
cioè?-
Per
tutta risposta, la bella shinigami gli porse il foglio: -Guarda qui…
-
Gli
indicò il suo nome, vicino al quale c’erano delle date, che lui non riusciva a
comprendere: -Vedi vicino al tuo nome? La data di nascita è questa… 7 luglio
1989, mentre per quanto riguarda quella di morte… come puoi vedere tu stesso…
Sono due!-
Kiba ci mise qualche minuto a realizzare ciò che la
ragazza gli stava dicendo, ma quando lo capì sentì come un macigno cadere sulla
sua testa: -Ma-ma… Com’è possibile??-
Questa volta fu Shikamaru a rispondere alle curiosità
del ragazzo: -È proprio questo il motivo per cui noi siamo qui… Per scoprire il
perché di questo fatto tanto singolare.-
Il
ragazzo spostava gli occhi da uno shinigami all’altro in cerca di spiegazioni:
-M-ma-ma… Perché siete venuti solo adesso a dirmi un fatto del genere?!?!
Dopotutto ho già più di sedici anni…-
Ino
si sedette al suo fianco sul divano: -Beh… La seconda data è comparsa
misteriosamente sul libro solo da pochi giorni… Tre giorni fa per l’esattezza!
Non siamo venuti immediatamente perché tutto ciò ha causato un po’ di scompiglio
ai piani alti… capisci cosa intendo no? Quindi siamo venuti solo oggi ad
avvisarti… Comunque il vero problema è un altro.-
Kiba percepì immediatamente che qualcosa non andava, Ino
era diventata irrealmente calma e, per quel poco che la conosceva, l’istinto gli
diceva che non doveva essere un buon segno: -E cioè?-
Lei
gli rimise sotto gli occhi il foglio: -Guarda tu stesso… Come vedi la data di
morte originale è stata adeguatamente criptata secondo le regole, infatti ad un
essere umano non è dato di sapere la sua data di morte. Ma la seconda… Scade
esattamente tra dieci giorni!-
Kiba guardò con attenzione il foglio, per poi risentire
di nuovo quel dannato macigno sulla testa:
-CHE COOOOOOOOSA?!-
La
povera Temari, ancora innervosita dalla performance del fratello maggiore,
camminava nervosamente per la strada con la busta di riso al curry per Kiba
stretta in mano “Stupido d’un fratello! Ma tu guarda se deve mettersi a fare
congetture di quel genere!! Anche se…”
Nella mente le tornarono le immagini di qualche ora
prima: lui che le stringeva la mano, loro che arrossivano insieme… Al solo
pensiero, un sorriso compiaciuto si dipinse sul suo volto.
Ma
subito scosse la testa, cercando di scacciare quei pensieri così infantili: -NO,
NO, NO E POI NO!! NON POSSO METTERMI A PENSARE A CERTE COSE!! IO SONO SABAKU
TEMARI CAZZO! NON POSSO METTERMI A FARE CERTE FANTASTICHERIE ROMANTICHE!!
SOPRATTUTTO SU UN RAGAZZO COME KIBA!!-
Si
accorse troppo tardi di aver detto ad alta voce quelle cose… guardandosi intorno
vide che tutte le persone vicino a lei la fissavano come fosse un fenomeno da
circo, addirittura qualche madre spingeva i figli lontano da lei per paura che
la guardassero…
Subito la poveretta arrossì per l’imbarazzo “Povera me…
ma tu guarda che figura mi tocca fare…”-Ehm scusatemi tanto…- dopodiché corse
via, più veloce della luce.
Kiba continuava a guardare incredulo quel foglio,
apparentemente così anonimo, su cui però era segnata quella che per lui era una
sorta di condanna a morte: -15 dicembre 2005… Ditemi che è un
incubo!-
Shikamaru gli batté una mano sulla spalla solidale: -No
purtroppo… È la pura verità…-
Ino, vedendo il ragazzo così depresso, cercò di farsi
coraggio: -Dai cucciolo… In fondo la data di morte originale non è ancora
scomparsa… Forse c’è ancora una possibilità!-
Prendendo un bel respiro, Kiba cercò di fare un attimo
il punto della situazione: nel suo salotto c’erano due dei della morte di quinta
categoria, di cui una schizzata e l’altro perennemente in coma, che stavano
disquisendo da circa mezz’ora sul fatto che lui sarebbe morto tra nemmeno due
settimane, il tutto documentato e comprovato da un foglio col suo nome sopra… Ma
era davvero possibile ciò?
C’erano tre possibili spiegazioni a quella situazione
così assurda. La prima: lui era impazzito. Cominciò a rimuginarci sopra… Non gli
sembrava affatto; innanzitutto non aveva dato alcun segno di follia fino a quel
momento e poi, con un esempio come sua madre in casa, non sarebbe impazzito
neanche volendo dato che conosceva a priori le conseguenze di uno stato del
genere.
La
seconda: stava sognando. Facile da verificare… Si diede un pizzicotto sulla mano
“Cazzo! Fa male!”
E
ciò costituiva già una prova. Ma si sa, i sogni sono ingannatori… Nel suo stato
di paranoia ipotizzò che il dolore potesse essere parte del sogno. Ma lui aveva
una prova che poteva considerare definitiva. Si guardò intorno, studiando
attentamente tutta la stanza “No! Non c’è!” era fatta, non stava sognando!
Perché se avesse sognato ci sarebbe stata da qualche parte una Temari alquanto
discinta e particolarmente “gentile” nei suoi confronti. Quella era la prova
definitiva che non stava sognando.
Quindi rimaneva solo la terza: -Ho capito! È uno
scherzo!-
I
due shinigami lo guardarono straniti: -Come?!-
Kiba si alzò trionfalmente dal divano: -Ma si…
Dev’essere così! È stato quel coglione di Naruto che ha progettato questo
scherzo per me! Ah ha divertente! Dai esci fuori idiota che te le suono come ti
meriti!-
Continuava ad aggirarsi per casa urlando come un
cretino: -Bello anche il trucco degli spiriti fluttuanti! Poi mi dici come hai
fatto! Comunque lasciatelo dire… Il tuo è proprio uno scherzo di merda! Mi hai
fatto prendere un colpo!-
Ino
e Shikamaru rimasero a bocca aperta, o era impazzito o era davvero idiota: -Kiba
ma… Di cosa diavolo stai parlando?!-
Il
bruno li guardò con aria di superiorità: -Dai smettetela! Tanto è inutile che
continuate la commedia! Chi siete? Attori ingaggiati con i soldi di Hinata? Certo che quella ragazza farebbe di
tutto per Naruto! Anche se devo dire che avrebbe potuto fare di meglio… come
attori non siete un granché! E anche i trucchetti che avete usato… Roba da
quattro soldi!-
Ad
Ino cominciò ad andare il sangue alla testa dalla rabbia: -Shika… Di che cavolo
sta parlando quest’imbecille?!-
Shikamaru aveva una bruttissima sensazione: quando Ino
si metteva a sibilare in quel modo non era affatto un buon segno. Tanto più che
Kiba era tragicamente entrato nel pieno della fase di rifiuto della realtà,
tipica nelle missioni speciali degli dei della morte nel mondo degli esseri
umani, comprensibile in un caso limite come quello di Kiba, ma estremamente
seccante a suo avviso, soprattutto perché aveva scatenato la furia di
Ino…
-Ehi che vorresti dire parlando di “trucchetti da
quattro soldi” eh?! Io sono uno shinigami da più di trecento anni!! Come ti
permetti di dire che i miei sono solo trucchetti eh?!-
Kiba le rivolse un seccato: -BAH!- per poi mettersi di
fronte a lei a braccia conserte: -E a me chi lo dice che tu sei uno shinigami
eh?! Per quanto mi riguarda tu sei solo una biondina venuta a sculettare in casa
mia raccontando storie assurde su libri della morte e date anticipate! E poi
dai… Shinigami! Conciati in quella maniera!- accennò al top viola della ragazza,
il giubbotto smanicato di Shikamaru e alle loro calzature a dita scoperte:
-Figuratevi se posso pensare che gli dei della morte se
ne vanno in giro vestiti come dei ragazzini a carnevale!! Io leggo Bleach
sapete? E lì gli shinigami hanno dei vestiti neri fichissimi! Mica delle
calzature così datate!!-
Ino
roteò gli occhi infastidita, ora capiva molte cose: -Bleach! Ancora quel manga
insulso! Kami quanto mi da fastidio!-
Shikamaru scrollò le spalle: -Beh a me
piace…-
Ino
per tutta risposta gli diede una botta in testa: -PIACE?! PIACE?! Hai idea di
quante seccature, come le chiami tu, ci ha dato quello stupido fumetto?!
Trasmette un’immagine di noialtri assolutamente irreale! IN QUANTO ALLE
CALZATURE…-
La
dea della morte si voltò particolarmente furiosa verso Kiba: -Io ero un ninja
del periodo Edo prima di morire e queste facevano parte dell’attrezzatura di
ordinanza!! Come le reti protettive a gomiti e ginocchia e la borsa porta
kunai!! Capito?!-
Kiba si voltò scocciato: -Si come no… Ora ve ne andreste
per favore?!-
*DRIIIIIIIN* proprio in quel momento, il suono del
campanello riecheggiò nell’abitazione.
Kiba, ripreso il controllo di sé, si diresse alla porta
incuriosito:-Chi sarà mai?-
Intanto nella mente di Ino cominciò a farsi strada
un’idea e un sorriso furbo si dipinse sul suo volto. Notandolo, Shikamaru la
guardò perplesso: -Ino… Che intenzioni hai?-
La
bionda si voltò verso di lui sorridente: -Lo vedrai
presto…-
Intanto Kiba era andato ad aprire la porta, trovandosi
di fronte un’infreddolita Temari, intabarrata nel suo lungo cappotto:
-Ciao…-
Lui
rimase un attimo sorpreso dalla visita inaspettata: -Ciao Temari! Come mai da
queste parti? Sei andata via neanche due ore fa…-
Un
po’ in imbarazzo per la constatazione di Kiba, Temari voltò lo sguardo
scocciata: -Scusa se ti ho disturbato… Me ne vado subito!-
Accortosi della sua gaffe, il povero ragazzo cercò di
porvi rimedio: -No aspetta! Non volevo dire che disturbi! Volevo solo sapere
come mai sei qui! Comunque entra…-
Con
grazia, la bionda varcò la soglia: -Permesso…-
Il
bruno rise: -Prego, prego… Ah ci sono due persone qui… Per caso ne sai
qualcosa?-
Appendendo il cappotto, lei lo guardò interrogativa:
-Due persone? Perché ne dovrei sapere qualcosa? Se questi sono in casa
tua…-
Lui
scosse le spalle ridendo: -No è che sono qui per uno scherzo di Naruto e
compagnia… Allora volevo sapere se tu ne sai qualcosa…-
Dopo aver riposto le scarpe nel mobiletto e preso le
pantofole verdi, le sue preferite in quella casa, la bionda scosse la testa
pensierosa: -No, non ne sapevo niente… Ma sei sicuro che sia davvero uno scherzo
di Naruto?-
Il
bruno si passò una mano tra i capelli scocciato: -E di chi sennò? Non sai che
storia che ha imbastito questa volta…- detto questo le fece strada verso il
salotto: -Eccoli sono qui!-
La
fece entrare in salotto, dove Ino e Shikamaru aspettavano seduti sul divano:
-Eccoli qua! Sapessi cosa mi sono venuti a
raccontare…-
Lei
intanto si guardava intorno perplessa. Kiba la scrutava incuriosito, sembrava
stesse cercando qualcosa:
-Ehi! C’è qualche problema?-
Dopo aver riposto il suo sacchetto sul tavolino del
salotto, la ragazza riprese a guardarsi intorno: -Scusa ma… dove sono queste
persone di cui stai parlando? Io non vedo nessuno!-
Sulle prime il bruno rimase spiazzato: -Ma come… Sono
proprio lì, davanti a te!-
-Senti Kiba! Se sei tu che hai voglia di scherzare sappi
che io invece non sono per niente in vena!- Temari sembrava davvero spaesata e
lui, che la conosceva bene, sapeva che non stava mentendo in quel
momento.
“Ma
perché non li vede? O mamma possibile che…”
A
fugare i suoi dubbi arrivò una fluttuante Ino al suo fianco: -Ma come Kiba… Non
hai mai visto Death Note? Eppure dovresti saperlo che gli esseri umani non
possono vedere gli shinigami! A meno che non sia lo stesso shinigami a volerlo…-
Il
poveretto era incredulo, ma la sua vera pena doveva ancora
iniziare….
-Comunque ora ti darò un’ulteriore prova della mia
identità…- e, sorridendo, Ino
congiunse gli indici ed i pollici, creando un piccolo
cerchio.
Shikamaru deglutì “O no! Vuole farlo
davvero!!”
La
bionda mirò con le sue mani in direzione di Temari che stava aprendo il suo
sacchetto: -Ih ih! Ora ci sarà da divertirsi!
Kiba cominciò davvero a sudare freddo: -Ehi aspetta ma
che vuoi fare?!-
-Ora lo vedrai!-
Temari, udita la frase di lui, lo guardò accigliata:
-Beh stavo solo apren…-
In
quel momento, Ino gridò: -VIA!-
Temari sembrò bloccarsi un attimo, mentre Ino era
letteralmente scomparsa. Inizialmente Kiba non fece caso all’assenza della
shinigami, correndo subito in soccorso dell’amica: -Ehi Temari tutto
bene?-
Lei
gli dava le spalle, così lui le mise una mano sulla spalla: -Ehi Temari… come
va?-
La
ragazza si voltò con un sorriso a trentadue denti, gli occhi emanavano un
inquietante bagliore: -Mai stata meglio Kiba-kun!-
-EEEEEEEH?!- Kiba rimase sconvolto: come l’aveva
chiamato?!
Cercò di nuovo di avvicinare la ragazza, il tutto sotto
gli occhi divertiti di Shikamaru:
-Temari ma… che ti prende?!-
Per
tutta risposta, lei gli mise un dito sulla fronte, facendolo scorrere fino alla
guancia: -Ma come… Non hai capito sciocchino?-
Sconvolto da tante avances da parte della ragazza, cercò
una spiegazione in un ormai ridente Shikamaru: -M-ma che diavolo sta
succedendo?!-
Fu
proprio in quel momento che Temari si aggrappò al suo collo, strusciandosi a lui
come una gattina: -Certo che sei un po’ lento cucciolo! Non hai ancora capito
chi sono?-
Ancora un po’ rintronato, per non entrare nel volgare,
da tante attenzioni, Kiba era paralizzato dallo stupore, e non solo da quello.
Ora era davvero convinto che quello doveva per forza essere un sogno… NO! Un
momento… il suo amichetto speciale gli diceva che quello non era per niente un
sogno! Lui era lì con Temari, che si avvinghiava a lui come una piovra e che lo
aveva appena chiamato… “Aspetta! Aspetta solo un secondo! Com’è che mi ha
chiamato?! Cucciolo?!?!”
-N-no-non può essere…-
Shikamaru sbuffò una nuvola di fumo dalla sua bocca con
aria compiaciuta: -Finalmente ci sei arrivato…
“cucciolo”!-
Il
suo sguardo ricadde sulla ragazza: -INO?!?!-
Temari, o meglio, Ino gli sorrise furba: -Esatto
cuccioletto! Finalmente mi hai riconosciuta! Ecco un piccolo assaggio dei miei
poteri di shinigami!-
Il
poveretto nell’udire quelle parole divenne letteralmente di pietra, dopodiché si
riprese, urlando come un ossesso:
-CHE COOOOOOOOOSA?! CO-COME HAI FATTO?! T-TU SEI
TEMARI!! E TEMARI DOV’È?! DOVE L’HAI MESSA?! COM’È POSSIBILE UNA COSA DEL
GENEREEEEEE?!?!-
Ino, divertita da quella reazione spropositata, si mise
a ridere: -Ma è ovvio cuccioletto! Io ho l’abilità speciale di entrare nel corpo
delle persone! Ogni shinigami ne ha una! Shikamaru per esempio ha quella di
saper regolare le ombre! Comunque, per la cronaca, la tua amichetta è ancora
qui! Diciamo che sta… dormendo!-
La
testa di Kiba stava davvero iniziando a ribollire: troppi fatti fuori dal
normale in troppo poco tempo. Già lui di suo non era proprio una cima, figurarsi
la sua reazione cerebrale alla presenza di due dei della morte in casa sua, una
dei quali, particolarmente lasciva, aveva preso possesso del corpo della sua
amica. La sua confusione mentale aveva raggiunto livelli pari a quelli di Axel
Rose dopo un trip da acido.
Ci
mise svariati minuti, in cui la bionda ne approfittò per spupazzarselo a dovere,
per realizzare ciò che stava succedendo. “Allora… facciamo il punto della
situazione. Io, morto fra dieci giorni, Ino e Shikamaru, due shinigami, Temari,
venuta a farmi visita, Ino, dentro Temari, si struscia, si struscia, il corpo di
Temari, si struscia contro il mio… aaaah che bella sensazione! È un sogno che si
avvera… O CAVOLO MA CHE STO PENSANDO?!?! MA CHE DIAVOLO MI
PRENDE?!?!”
Recuperata la sua lucidità, il bruno staccò la ragazza
da sé: -Vattene subito dal corpo di Temari! Tu non hai il diritto di stare qui
dentro!-
Subito la shinigami lo guardò perplessa, dopodiché gli
sorrise sorniona: -Andiamo cucciolo! Non mi dire che non ti piace vedere questa
ragazza che ti fa la corte… Non è lei quella che ti piace
tanto?-
Nell’udire quello che era con ogni probabilità il suo
segreto più grande, Kiba arrossì come un peperone: -M-ma-ma come fai a
saperlo?!?!-
Lei
gli si riavvinghiò addosso: -Beh… Noi shinigami sappiamo tutto, non lo
sapevi?-
Assistendo a quella scena di doppio gusto, soprattutto
per lui, Shikamaru buttò il mozzicone della sua sigaretta e si alzò in piedi:
-Sentite… Dato che questa la trovo una scocciatura me ne vado sul tetto a
guardare le stelle… dato che a quest’ora non ci sono nuvole… Quando hai finito
chiamami!- dopodiché scomparve.
Ino
sorrise stringendosi ancora di più al povero Kiba: -Bene cuccioletto! Finalmente
siamo soli ora!-
Lui
si divincolò dall’abbraccio della ragazza indietreggiando spaventato: -Smettila!
Fai tornare Temari!-
La
bionda gli sorrise furbetta, iniziando a camminare verso di lui: -Andiamo
cucciolo! Non fare tanto il difficile! Tu lo vuoi! Lo so io e lo sai anche tu…-
intanto iniziò ad abbassare la zip della giacchetta di lana che Temari
indossava.
Il
poveretto cominciò a sentire la presenza del divano dietro di lui, mentre la
bionda si avvicinava sempre di più: -Perciò… ora cerca di rilassarti!- ormai era
lungo disteso sul divano, con Ino, nel corpo di Temari, che si stava allungando
sopra di lui: -Ora vedrai che ci divertiremo cuccioletto!- i suoi occhi
ricaddero irrimediabilmente sull’abbondante porzione di seno messa in vista
dalla shinigami “O mamma! Le tette di Temari! Porterà una quarta? O magari una
quinta… WAAAAAH! BASTA KIBA! NON È IL MOMENTO DI PENSARE A CERTE
COSE!!”
Il
viso di lei era già ad un soffio dal suo, pochi millimetri e le loro labbra si
sarebbero sfiorate, Kiba sentiva il respiro di Temari sul suo viso: -Bene! Ed
ora… BASTA SCHERZARE! RILASCIO!-
Kiba vide Temari con lo sguardo vitreo, dopodiché la
vide strizzare gli occhi in maniera strana, come una persona con un forte mal di
testa.
Non
capì cosa fosse successo, finché non vide Ino al di là dello schienale che lo
salutava sorridente.
Questo voleva dire solo una cosa…
Kiba deglutì, Temari intanto stava già aprendo gli
occhi: -Ma cosa… Mi sento come se mi fossi appena
svegliata…-
Ci
mise qualche minuto a capire dove si trovava, minuti che a Kiba parvero anni, si
guardò prima a destra, poi a sinistra… e alla fine guardò in
basso.
I
due rimasero un attimo a fissarsi, entrambi rossi in viso. Kiba ebbe modo di
vedere l’espressione di Temari cambiare lentamente, finché non giunse al
culmine: Ma-ma… MA CHE COSA CI FACCIO QUI?!?! PERCHÈ SONO SOPRA DI TE?!?!- lo
sguardo ricadde sulla scollatura: -E PERCHÉ SONO MEZZA
NUDA?!-
Kiba deglutì di nuovo, ora lo avrebbe aspettato una
bella strigliata, se non qualche botta: -Ecco Temari… Posso spiegare…- cercò di
usare un tono il più tranquillo e razionale possibile, per non farla infuriare
ancora di più.
Lei
non lo stette neanche a sentire, si sedette a cavalcioni su di lui, dopodiché
scese definitivamente dal divano, senza dire una parola.
Kiba si rialzò sui gomiti: -Temari
io…-
Lei
stava lì in piedi, dandogli le spalle: -I-io… Io devo
andare…-
Lui
si rialzò a sedere allarmato: -NO ASPETTA!Parliamone…-
Prima che lui potesse avere il tempo di dire altro, la
ragazza era già filata in ingresso, aveva preso il cappotto e le scarpe ed era
corsa via sbattendo la porta.
Tutto ciò che il ragazzo fu in grado di dire fu:
-Temari…-
Ecco, aveva avuto una prova di quelli che sono i poteri
degli shinigami. Aveva anche imparato un’importante lezione: mai denigrare le
capacità di uno shinigami, soprattutto se questo è una
femmina.
Ino
si era già materializzata sul tetto dell’abitazione, giusto in tempo per vedere
Temari correre via sconvolta. Nel vederla filare in quel modo la bionda rise fra
se, un po’ per la riuscita del suo scherzetto, un po’ per la pena che provava
per quella poveretta che aveva avuto la sfortuna di essere stata coinvolta nei
suoi giochini.
-Da
quel che mi pare di capire la tua commedia è andata bene…-
Lei
si distese di fianco a Shikamaru, portando il suo sguardo alla volta celeste:
-Quindi… avevi capito?-
Lui
soffiò una nuvola di fumo dalla nuova sigaretta: -Mi sembra ovvio scocciatura
che non sei altro! Tu non sei il tipo che fa quel genere di cose! Scherzi tanto
ma alla fine non arrivi mai al sodo… -
Lei
voltò leggermente lo sguardo, sorridendogli divertita: -Infatti! E poi non avrei
mai fatto una cosa del genere a quei due… Mi sembrano così innamorati! Certo
però che tu mi conosci proprio bene…-
Shikamaru ridacchiò leggermente con la sigaretta in
bocca: -Beh… Dopo circa trecento anni di onorato servizio insieme dovrei essere
un po’ recidivo se non avessi imparato a conoscerti come le mie
tasche!-
Il
sorriso della bionda divenne leggermente malinconico: -Già… Trecento anni…- si
voltò su un fianco a guardarlo: -Senti Shika!-
Lo
shinigami aprì un occhio a guardare la compagna: -Mh?-
-Secondo te… Uno shinigami può
innamorarsi?-
Shikamaru portò lo sguardo sulla volta celeste: -E chi
può dirlo…-
Sospirando, la bionda si ridistese a guardare le stelle:
-Uffa… Sei proprio noioso!-
Alcuni attimi di silenzio, in cui era udibile solo il
fruscio del freddo vento invernale. Freddo che per loro non era certo un
problema: gli dei della morte non sentono né il caldo, né il freddo, né la fame,
né la stanchezza. Una condizione invidiabile… Ma che ha molti lati negativi. E
quei due shinigami lo sapevano bene.
-Comunque…- al suono della voce di Ino, Shikamaru voltò
leggermente lo sguardo: -Io sono convinta che questa missione si rivelerà
divertente… Ne sono più che sicura!-
Udendo quelle parole, Shikamaru non poté fare a meno di
sorridere divertito: -Staremo a vedere!-
Quanti casini… E siamo solo all’inizio!! Certo che Ino è
davvero un po’ bacata nel cervello per progettare certi scherzi perfidi! Come
faranno ora i nostri due innamorati a rimediare ad un tale disastro? Lo
scopriremo nel prossimo capitolo!^__________________^
E
ora le risposte ai commenti:
Kikichan:
Grazie mille per tutti i tuoi complimenti! Sono stata davvero felice di leggere
la tua recensione! ^__^ Comunque l’idea di ShikaIno Shinigami non so neanche
come possa essermi venuta in testa! Ma se funziona davvero sono molto felice!
Kiba e Temari invece sono, come dire… Il mio sogno impossibile! È una coppia che
adoro ma che non riesco mai a vedere insieme! Che peccato!ç_ç E poi ho scelto
loro come protagonisti perché mi sembravano perfetti per una vicenda così
incasnata come questa! Spero che tu abbia apprezzato anche il secondo cap!! Un
bacio grande e buone feste!! ^_______________^
E anche a
tutti voi… Tantissimi auguri di buon Natale da Rei22688!!!
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