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Autore: aenima    05/05/2015    1 recensioni
Il club di basket della St. Evan Middle School è una delle squadre più forti del Regno Unito, vanta più di settanta iscritti. In questa squadra si sono distinti cinque ragazzi, ognuno con abilità straordinarie distinte. La Generazione dei Miracoli.
Louis è sempre stato un ragazzo che passa inosservato. Per meglio dire, Louis è sempre stato un'ombra.
Non ha mai avuto interessi particolari o strane abitudini. Però aveva una passione: giocare a basket. Louis ama giocare a basket.
Alle medie scelse come corso extra il basket, diventato in poco tempo titolare della St. Evan Middle School.
Harry è quel tipo che non ti auguri di incontrare per strada. E' sicuro di sé, certo, ma è solo un normale ragazzo che a prima vista può intimorire.
Infatti, Harry è tutt'altro che cattivo. E' molto dolce, gentile e cordiale. Ma, quando Harry gioca a basket, si trasforma in quello che sembra.
La sua specialità è lo street basket, molto conosciuto in America, dove è cresciuto.
Genere: Generale, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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KagaKuro
01.





Come cavolo aveva fatto a non accorgersi di lui? Insomma, uno studente proveniente dlla St. Evn era impossibile non vederlo! Rachel non faceva altro che scervellarsi, ma tra meno di tre ore lo avrebbe finalmente incontrato.
La Franklin era una scuola appena aperta, da circa un anno. Il club di basket aveva pochi giocatori e, per vincere le partite, serviva gente forte. Tipo un neo liceale della St. Evan.


«Bene, benvenuti a tutti!» la bionda salutò le matricole ordinatamente in fila davan ti a lei.
«Io sono Rachel Carter, il vostro allenatore.» la maggior parte delle matricole inarcò un sopracciglio o sussurrava qualcosa al vicino.
«Questo qui con gli occhiali è Jason, il capitano», indicò il ragazzo dietro di lei che salutò con un cenno della mano. «Lui è Ben.» Un ragazzo di media altezza con dei lisci cappelli pece sorrise. «E questi due sono Kevin e Paul. Oh, Kevin non parla molto.»
Kevin era il più alto dei due, ma la sua espressione era di quelle più buone. Paul, purtroppo, sembrava il più stupido.
«Dopo questa breve introduzione», continuò la coach sorridendo angelicamente, «toglietevi le magliette.»
«Cosa?!» Gridarono in molti dalla sorpres, rimessi subito in riga da Jason. «Fate quello che vi dice, avanti!»
A malincuore, i ragazzi si privarono delle loro canottiere. Dopo una lunga occhiata ad ognuno di loro, Rachel cominciò a dire cose tipo "Tu non riesci a correre pià di un certo periodo, ti serve più resistenza" o "Hai problemi con i tiri sotto canestro".
Uno di loro chiese come potesse, soltando guardandoli, capire i loro punti di forza o debolezza.
«Il padre di Rachel è un personal trainer, è cresciuta in mezzo a queste cose... Ma non è chiaro anche per me.» Rispose facendo spallucce Ben.
Appena la ragazza si piazzò davanti Harry, non poté trattenere un'espressione sorpresa: Harry era in ottima forma. Non aveva nessun tipo di debolezza e il suo fisico era troppo forte per essere uno studente del primo anno.
«Hum... Che c'è che non va, coach?» chiese piegando la testa di lato. «Niente, rivestitevi piuttosto!» borbottò ignorandolo, controllando la lista degli studenti. Sembravano tutti presenti, tranne Louis Tomlinson. Era strano, li aveva controllati tutti, non poteva averlo saltato!
«Scusate! Avete per caso visto un certo Louis Tomlinson?»
«Sì, sono io.»
Una fastidiosa voce acuta la portò allo strano ragazzo davanti a lei. Era senza maglietta, i capelli arruffati e degli occhi azzurri che non facevano trasparire nulla. Era arrogante, glielo si leggeva in faccia.
«Tu» Rachel tossicchiò imbarazzata «tu sei Tomlison?»
«Certo, chi dovrei essere. Sono qui dall'inizio.»
La coach restò senza parole, osservandolo dalla testa ai piedi: non aveva nulla di eccezzionale, la sua forma fisica era scarsisima e non vedeva molte qualità.
Tossicchiò nuovamente prima di parlare.
«Bene, iniziamo con una piccola partita, tanto per vedervi all'opera!»


Tutto quello che Rachel stava guardando erano i movimenti di Harry in campo. Veloce, forte ma troppo impulsivo. Si accorse dell'altro, Louis, solo dopo mezz'ora l'inizio della partita. Era impossibile, non si era accorta della sua presenza in campo. Si era dimenticata di lui per due volte, senza contare che non l'aveva visto compilare il foglio la mattina stessa.
Non dava nell'occhio, sembrava invisibile. O meglio, Louis sembrava un'ombra.
  

##



Va bene, è un capitolo cortissimo e  p i e t o s o.
Vi spiego perché è così corto *coff coff* Praticamente, è una specie di capitolo di "passaggio", prometto che il prossimo sarà più lungo e meno orribile. <3
Spero anche *cosa che non succederà mai* di aggiornare presto. E, ovviamente, spero che almeno a qualche gentilissima persona piaccia questa... cosa. D':
Nel mentre, mi nasconderò per evitare altri pomodori o verdure (?)
Ci vediamo presto *spero lol*
Un saluto, cecia.
   
 
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