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Autore: Potsie    20/05/2015    0 recensioni
Louis non ha la minima idea di come sia successo.
Un momento prima stava fantasticando sulla formula della felicità e un momento dopo si è ritrovato ad essere fidanzato col suo migliore amico.
Aprile non poteva incominciare in modo migliore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.


Louis è comodo e non si sposterebbe per nulla al mondo se non fosse che soffre di mal di testa e pare gli sia morto qualcosa in bocca. Si costringe ad alzarsi ma qualcosa lo trattiene e Louis non può fare a meno che controllare cosa sia. È Harry e sta ancora dormendo, il volto rilassato e le labbra schiuse.
La memoria gli torna improvvisamente e un senso di colpa gli stringe il cuore. Louis sa che non andrà via facilmente.
Louis tenta di liberarsi, a malincuore, dalla presa del suo migliore amico – che lo ama; cazzo, lo ama.
Una volta in piedi un senso di nausea lo investe e a fatica corre verso il bagno. Dopo qualche minuto sente la porta dietro di lui aprirsi ed una mano sulla sua fronte. Sa che è quella di Harry e non può che sentirsi ancora più in colpa.
Quando tornano in camera Louis ha i denti puliti e Harry delle pasticche per entrambi.
«Allora…» incomincia Harry. Non continua, lasciando invece che la domanda si faccia strada da sola. Louis sa dove vuole arrivare ed ha una paura matta di rispondere, perché se non è riuscito a dirgli no da ubriaco non sa come farà da sobrio.
«Allora,» dice Louis.
«Tu, ti ricordi …?»
La domanda è lasciata di nuovo in sospeso e Louis tenta di raccogliere tutte le forze che gli sono rimaste in corpo e annuisce.  Harry sospira, sollevato, e tenta di trattenere, senza riuscirci molto, un sorriso. Un’altra domanda gli prega di essere posta perciò «Quindi, che si fa?»
Già, che si fa?
Louis sente la sua gola stringersi e non ha il coraggio di deluderlo.
«Non lo so, tu che vuoi fare?» Si tortura le mani, nervoso della risposta che riceverà. Sa di starsi comportando come un codardo ma non vuole prendersi la colpa di qualcosa che non vuole nemmeno accada.
Dio, sono davvero una testa di cazzo, pensa.
Harry ride e per un momento Louis si dimentica di che cosa sta accadendo. «Potremmo mangiare una banana.»
E– cosa? «Eh?» Appunto.
Harry ride di nuovo e scuote la testa. «Tu mi piaci ed io piaccio a te, cosa credi che dovremmo fare?» gli chiede dolcemente. Louis arrossisce ed abbassa la testa. Ridacchia di sé stesso e si gratta la tempia, imbarazzato.
Harry si morde le labbra e gli si avvicina lentamente.
«Adesso ti bacio, okay?»
Louis sgrana gli occhi ed il verde che lo travolge appena alza lo sguardo è magnifico. È senza parole e per un breve momento si dimentica dove si trova.
In un barlume di lucidità si ricorda che gli è stata posta una domanda perciò, per l’ennesima volta nell’arco di venti minuti, annuisce.
Il bacio è leggero, casto e leggermente esitante. Louis non se la sente di rifiutarlo perciò lo ricambia ed il bacio diventa sempre più certo. Harry gli lecca lentamente il labbro inferiore, chiedendogli l’accesso con la sua solita gentilezza e Louis lo lascia approfondire. Louis sente lo stomaco attorcigliarsi ed è certo che questo senso di colpa non lo abbandonerà mai. Tenta di evitare la sensazione che gli procura e si concentra più sul suo migliore amico che fa per allacciare un braccio attorno alla sua schiena. Quando gli sfiora il fianco, però, Louis ride nel bacio e si stacca per un secondo, tentando di riprendere il respiro e di spostare la mano di Harry. Quest'ultimo ride a sua volta e si allunga verso di lui, intrappolandolo tra se ed il materasso, facendogli il solletico.
Louis ride ancora e si dimena, cercando inutilmente di scappare e decidendo, infine, di chiedere venia.
Eventualmente, Harry la smette ed entrambi hanno il fiatone ed un sorriso divertito sul volto. Harry lo guarda e Louis si morde il labbro inferiore; non si è mai sentito così desiderato in vita sua. Il sorriso di Harry si addolcisce e si abbassa nuovamente per baciarlo. Louis lo lascia fare e stringe tra le dita i suoi capelli ricci, lasciandosi trasportare in quel mondo meraviglioso che è Harry Styles.
Questa volta, Louis non può attribuire alcuna colpa all’alcol.



Louis è sdraiato su un fianco e sta osservando il suo migliore amico giocare con le dita della sua mano. Ora che Louis le osserva bene, si accorge che quelle di Harry sono fantastiche. Le sue dita sono lunghe e nodose ed il palmo grande poco meno di una sua mano. Louis si chiede come sarebbe se Harry gliela stringesse. Probabilmente la ingoierebbe e la rutterebbe pure. Ridacchia leggermente e l’attenzione di Harry si sposta sul suo volto. Louis s’interrompe mordendosi le labbra ed arrossendo. Harry gli chiede con lo sguardo che succede e Louis scuote la testa, intimandolo di lasciar stare. Harry torna a giocare con la sua mano ed è solo dopo alcuni minuti che «Lou?» lo chiama.
«Hm?»
«Noi che cosa siamo?»
Louis onestamente non lo sa. Se deve essere totalmente sincero, sta bene così, ad accontentarlo e a studiare ogni suo singolo dettaglio senza sentirsi un cretino.
Vorrebbe stare così per l’eternità: nessuno a disturbarli mentre loro se ne stanno l’uno abbracciato all’altro, con le gambe attorcigliate e gli sguardi sinceri a vagare indisturbati tra di loro.
A Louis non dovrebbe piacere però non può farne a meno. Dovrebbe essere strano per lui ma il punto è che non lo è, nemmeno un poco. Tra di loro è sempre stato così – baci a parte – perciò non si preoccupa.
Non sa che rispondergli. Sa solamente che farebbe qualsiasi cosa pur di renderlo felice perciò, come nelle peggiori commedie romantiche, «Quello che vuoi tu,» dice. Harry ride – Louis è il ragazzo più felice al mondo quando sa di esserne la causa – e si copre il volto sulla sua spalla. «Quindi ora posso definirti come il mio ragazzo?» gli chiede, felice.
Il cuore di Louis viene stretto in una morsa, facendogli del male, e Louis si limita a sussurrare un strozzato e a baciargli la fronte.
Harry lo stringe a sé e gli bacia il collo – il punto più vicino alle sue labbra –, sorridendo, felice che il suo desiderio più grande si sia appena avverato.
Louis è nella merda fino al collo, ma ormai cosa può accadere di peggio?



NA - 09:31 AM
Ehm, ciao? ^^'
Lo so, lo so. Sono passati quasi due mesi ed io mi faccio viva solo ora.
Il punto è che per motivi assurdi - tipo, l'elettricità - non ho potuto usare il mio computer e quanto finalmente quello di mio padre si è liberato ne ho approfittato ed ora eccomi qui a tentare di sistemare le cose.

Eee, nulla. spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, un bacio

BARBARA :) XX

PS: stavo pensando di renderla una long invece che una mini long e di allungare i capitoli, che ne pensate? :)

PPS: tenterò di fregare il pc di mio padre più spesso lol

   
 
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