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Autore: MargaretMadison    24/05/2015    1 recensioni
«Dov’è il tuo anello?» chiede improvvisamente prendendo la sua mano piccola nella sua grande e callosa.
Cara sposta lo sguardo sul suo anulare dove vede una sottile variazione di colore nel punto dove aveva tenuto l’anello in quegli ultimi cinque anni di matrimonio e poi si scosta subito, come se l’avesse scottata.
«Forse dovremmo parlare del perché siamo qui, non trovi?»
Luke annuisce «Riguardo al di… div…»
«Divorzio, sì» conclude Cara bruscamente.
(mini-long)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 (3)

 
 
 
«Può restare a cena papà?» chiede Dalia sul divano del loro appartamento nuovo. Cara è poco distante che pela le carote quando la piccola parla, cogliendola alla sprovvista.
«Se per papà va bene io non ho problemi» dice incerta anche se pensa che, per quel giorno, ha visto Luke per abbastanza tempo.
«Io… beh, perché no» esclama Luke scrollando le spalle mentre Dalia saltella tutta contenta.
La cena passa velocemente, alla fine. Dalia quella sera è più chiacchierona del solito e racconta di come Noah le abbia chiesto di essere la sua fidanzatina.
«Non sei un po’ troppo piccola per pensare ai ragazzi?» chiede Luke, un pochino geloso.
Dalia scuote la testa fermamente convinta «Lui è il mio principe azzurro» spiga masticando a bocca aperta la pasta «Come tu sei quello di mamma»
Cara non sta bene, cerca di controllarsi per non destare sospetti a Luke e non far preoccupare Dalia mentre manda giù a fatica il boccone.
«Cara» la chiama Luke vedendola un po’ paonazza «Tutto bene?»
Scuote la testa mentre si alza di scatto da tavola facendo stridere la sedia sul parquet.
Corre in bagno che sente il pasto tornarle su. La cosa che odia di più dell’essere incinta, oltre alle smagliature causate dal parto, è la nausea.
Si china verso la tavola del water e inizia a rigettare la cena quando sente due mani reggerle i capelli che le ricadevano sugli occhi.
«Va tutto bene, ci sono qui io» dice Luke affianco a lei che, con la mano libera, le accarezza la schiena con l’intento di calmarla.
«Stai meglio?» le chiede poi quando Cara si allontana per riprendere fiato.
«Sì. Solo… solo un po’ di influenza»
Luke annuisce poco sicuro e l’aiuta a rialzarsi.
«Senti stavo pensando, perché al posto di assumere una baby sitter non lasci che sia io a prendermi cura di Dalia? Insomma così risparmi e penso che a lei faccia piacere passare del tempo con me»
Cara sorride, ha sentito a stento quello che Luke le ha detto perché non sono stati così vicini da tempo e non ricordava quanto i suoi occhi fossero belli e profondi che quasi arrossisce, spostando lo sguardo verso le loro mani intrecciate. Luke segue lo sguardo di lei, sorridendo quando ritrova il loro anello di matrimonio.
«Hai rimesso…»
«L’anello, sì» conclude lei «mi mancava, insomma, quando sono nervosa non ho nulla con cui giocare e distrarmi che… sì, mi mancava»
Luke abbozza un sorriso un po’ sghembo e passa il pollice sul palmo della mano di Cara.
Ha voglia di baciarla, lo sa. I suoi occhi sono fermi sulle labbra sottili di lei che, davvero, non vede l’ora di poterle accarezzare con le sue.
«Luke…» lo richiama «Ho appena vomitato, dovrei… lavarmi i denti e tornare da Dalia»
«Sì allora… io torno da Dalia»
«Va bene»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Luke si svegli all’improvviso a causa della suoneria del suo cellulare.
«Pronto?» risponde osservando l’orologio attaccato alla parete.
«Papà, papà. La mamma sta male!» esclama Dalia, la voce rotta dal pianto.
Luke scatta in piedi facendo cadere il lenzuolo a terra «In che senso “la mamma sta male”, Dalia?»
Dall’altro capo del telefono sente Cara avvicinarsi e borbottare un “così però spaventi papà, amore”.
«Luke?» dice debolmente Cara una volta preso in mano il telefono.
«Oddio Cara, tutto bene?»
«Sì, è solo che Dalia ha un po’ esagerato. Ho ancora la nausea come l’altro ieri e il raffreddore ma nulla di grave. Era solo per dirti che oggi Dalia non va all’asilo quindi non c’è bisogno che tu la vada a prendere»
«Va bene, non importa. Tra venti minuti sono lì»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
«Cara, sei…»
«Uno schifo, lo so» conclude lei una volta aver aperto la porta di casa.
Indossa ancora la camicia da notte, i capelli sono attaccati alla fronte a causa del sudore e ha il naso rosso a causa del raffreddore.
«Non saresti dovuto venire, potrei… attaccarti l’influenza»
«In realtà pensavo di portare all’asilo Dalia così non si spaventa nel vederti così conciata e poi tornare qui e farti da baby sitter»
Cara sorride spostandosi di lato per farlo entrare e ok, non vorrebbe farsi vedere così da Luke, ma apprezza il fatto che le stia vicino.
«Luke…. Grazie. Stai facendo un ottimo lavoro»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
«No, lo sciroppo no!» sbotta Cara nascondendosi sotto le lenzuola.
«Non fare la bambina, hai appena superato i venticinque anni»
«Sì ma io la medicina non la voglio. Non mi piace.»
Luke alza li occhi al cielo. È seduto ai piedi del letto che regge in una mano la boccetta dello sciroppo e nell’altra il cucchiaino con dentro un liquido verdastro che non ha l’aria di essere buono.
«Cara, te lo dico un’ultima volta. Ti conviene prendere la medicina altrimenti…»
«Altrimenti…?»
«Altrimenti ti bacio»
Cara sbuffa, alzando gli occhi al cielo «Non ci vogliono le minacce per baciarti» ammette, improvvisamente sicura di sé.
Succede tutto in un attimo quando Luke lascia andare la presa sul cucchiaio e la medicina per lanciarsi sulle labbra di lei. Cara, dapprima sorpresa dal gesto, si riprende quasi immediatamente circondandogli il collo con le mani per portarlo più vicino a sé.
Si baciano come non avevano fatto da troppo tempo, Cara ritorna a scoprire il corpo di Luke che negli ultimi mesi è cambiato, facendosi più muscoloso, e con l’indice traccia il contorno degli addominali fino a scendere al bottone dei jeans.
Luke le accarezza la pancia, le cosce lisce e bacia i seni prosperosi della sua donna che ha visto crescere nel corso degli anni.
Sorridono gli uni sulla pelle dell’altro quando anche l’ultimo pezzo di stoffa che li separa tocca terra, permettendogli di unirsi dopo quei mesi orribili. Cara trema come una foglia e allaccia le gambe intorno al bacino di Luke che la stringe come a volerle dire “io ci sono, resto” e davvero Luke non le avrebbe più lasciate. È pronto a prendersi cura della sua famiglia, a partire da ora.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
«Di quante settimane è?» chiede Luke giocando con le dita affusolate di Cara.
Sono nel letto nudi, l’uno nelle braccia dell’altro che si coccolano dopo aver fatto l’amore per la seconda volta.
E questa volta Cara è convinta che tra di loro c’è stato amore. Se lo sentiva nelle ossa che ciò che li legava era amore e non attrazione fisica o astinenza.
«Uhm… mercoledì sono otto settimane»
«Hai già fatto degli esami?»
«Si e sembra tutto a posto, ma questa volta non voglio sapere subito il sesso del bambino. Voglio aspettare che nasca»
«Sei crudele» risponde Luke lasciandole un bacio a fior di labbra poi, dopo una pausa, riprende il discorso «e dove pensavi di mettere un secondo bambino in questa casa così piccola?»
Cara si stringe al suo petto e nasconde il viso «Se per te va bene potremmo tornare assieme a casa, che dici?»
Luke finge di pensarci su, grattandosi il mento con due dita «Dico che sono giorni che sogno di sentirti dire queste cose e non vedo l’ora di tornare a casa e rivedere Lex»
Cara ride ripensando ai messaggi che le ha inviato Monique, lamentandosi di come quel cane sia grosso del pelo che perde per casa.
«Manchi tanto anche lui»
Luke le bacia la fronte prima di avvicinarla ancora a sé «Ti prometto che questa volta ti darò la famiglia che meriti»
Cara alza gli occhi castani cercando quelli azzurri di lui «Per sempre?» chiede cercando conferma nel viso dell’uomo che ama.
«Per sempre»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E tutto è bene ciò che finisce bene.
Luke e Cara sono felici nella loro vecchia casa con Lex, Dalia e il nuovo arrivato, Sean. Monique guarda ancora un po’ male il suocero nonostante riconosca che ha fatto un ottimo lavoro a salvare il loro matrimonio.
Nessuno dei due sa che fine abbiano fatto le carte del divorzio.
























MY LITTLE TALK
E così finisce la mia prima mini long sui ragazzi *valle di lacrime*
Tutto é bene ciò che finisce bene, no?
Luke e cara tornano assieme e ritornano ad essere la famiglia che erano un tempo, alla fine Luke ha fatto, un ottimo lavoro, non trovate?
Dedico questo capitolo a Luke perché sebbene sia quello che preferisco di meno nella band è il angioletto preferito e lo ringrazio per avermi ispirata (Che lukey versione papino mi fa piangere il cuore nfmhvnabfkj)
Alle 8 persone che hanno meso le storia tra i preferiti
Alle 2 ricordate.
Alle 4 gioie che hanno seguito e a chi ha recensito la storia.
Vi lascio, come sempre, i miei link dove potete trovare altre "cose" scritte da me :)
5:15 (os su calum) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3132176&i=1
No sounds without silence http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3105743&i=1
Animales http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3110492&i=1
Grazie mille a tutte voi!
Bacissimi
Megghy



 

  
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