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Autore: Dark Smile    24/05/2015    5 recensioni
Lo avevo lasciato sul mio comodino, in bella vista, chiunque sarebbe entrato, da quella porta perennemente aperta, lo avrebbe notato.
Avrebbe improvvisamente smesso di camminare, il volto avrebbe accennato un sorriso, per poi esplodere in una fragorosa risata.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi
 
 

Lo ricordo ancora quel giorno.

Quello che provai, l'euforia che riempì la mia mente, era talmente immensa, talmente coinvolgente, che i miei occhi luccicavano, come stelle nel pieno del loro splendore.

Era sempre bello ricevere un dono da una persona cara.

Ogni volta che lo incrociavo con lo sguardo, sorridevo sempre.

Lo avevo lasciato sul mio comodino, in bella vista, chiunque sarebbe entrato da quella porta perennemente aperta, lo avrebbe notato.

Avrebbe improvvisamente smesso di camminare, il volto avrebbe accennato un sorriso, per poi esplodere in una fragorosa risata.

Chissà, forse avrebbe detto le stesse parole, che quella sera mi rivolgesti.

Nella mia mente riaffiorava il tuo viso, colmo di stupore e di gioia, come una bambina, che aveva trovato il gioco della sua vita e che avrebbe fatto di tutto per ottenerlo.

Ed invece, me lo regalasti, affermando divertita che era adattissimo a me.

Un dinosauro malizioso, potrebbe essere benissimo tuo fratello, non trovi?

Rimasi sbigottito, nel sentire una frase tanto assurda, eppure non riuscii a contenere tutta la felicità, che in quel momento il mio cuore racchiudeva, come un forziere.

Era il mio piccolo tesoro.

Aveva un valore affettivo che i soldi non avrebbero mai potuto eguagliare.

In quel peluche verde e blu, risiedeva il passato, che in quel modo, rimaneva nel mio presente, felice di poterlo rincontrare di tanto in tanto.

Era come correre in un giardino pieno di fiori, di piante, dove poter ammirare ogni cosa, ogni particolare, ogni colore... tutto.

Erano come chiacchiere tra amiche, che insieme, portavano alla luce le immagini più svariate, momenti felici, quegli istanti divertenti, commoventi, ma pur sempre passati.

Ed a quella constatazione, rimanevo lì, come uno strofinaccio liso, che aveva perso la sua fonte di vita.

Tutta quella meraviglia, così lucente, quasi da accecare, si era oscurata.

Il mio sorriso era divenuto malinconico.

Già, di un intero vestito, mi era rimasto solo un misero bottone.

I ricordi.

Era un legame difficile da spiegare.

Erano come delle salviette aderenti, li lasciavi sulla pelle, in visibilio.

Godevi della freschezza che erano capaci di trasmettere.

E poi si sarebbero allontanate, piano dalla cute, rimasta solitaria.

Gioia o dolore?

Risata o pianto?

Che potere mai possedevano?

Gli amabili ricordi, riempivano la mia mente di contraddizione.

Eppure non potevo farne a meno.

Già.

Erano dei teneri bugiardi, ci facevano perdere in immagini, che profumavano di vecchio, ma sembravano a due passi dal tempo.

 

   
 
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