# 1 – I wanna
dance with somebody
Controlli
con occhi avidi il sito internet degli eventi che si svolgeranno a
Staten
Island.
Il ‘Ballo Fathers & Daughters’ che
organizzano ogni anno cadrà proprio quel venerdì
e, per la prima volta, ci vuoi
andare.
Non ti
è mai
particolarmente interessato e credevi che nemmeno a tuo padre piacesse
l’idea
ma l’anno scorso, mentre eri in visita da lui, ti
è capitato di assistervi e
l’hai visto guardare quelle coppie di padri e figlie con aria
sognante.
Così
ti sei
ripromessa che l’anno dopo gli avresti fatto una sorpresa.
Iscrivi i
vostri nomi alla competizione e poi chiudi la pagina.
Il logo del
12th distretto appare sul desktop ed in un
secondo la piccola e
sorridente Katie scompare e il serioso detective Beckett riemerge
immediatamente.
Tu non sai
ballare!
Dimenarsi in
discoteca? Sei una campionessa!
Passi di
danza veri e propri? Mmmmm
Il tempo
è
volato e tra un caso di omicidio e l’altro ti sei detta che
tanto mancava
ancora molto.
Ti sei
ridotta all’ultimo minuto e non è da te.
“Come
lo
imparo il valzer in pochi giorni?”, domandi a te stessa
sottovoce.
Non pretendi
certo di vincere.
Sai
benissimo che a tuo padre farebbe immensamente piacere il solo
partecipare con
te, ma vuoi fargli fare bella figura.
Se lo
merita, ti vede e ti sente pochissimo.
Il minimo
che puoi fare è almeno impegnarti al massimo.
“Hai
detto
Valzer?”, la voce del detective Kevin Ryan ti coglie di
sorpresa, lo credevi
ancora nella break room.
“Ehm...
sì...”, ammetti con cautela.
Tra lui e il
suo compare non si sa mai. Le prese in giro sono sempre in agguato.
“Ti
servono
lezioni? Ne ho prese un paio prima del matrimonio, ti posso chiamare il
mio
insegnante, se vuoi?”, si offre Ryan, con il suo solito
sorriso benevolo.
Ci pensi per
qualche istante.
Al suo
matrimonio l’hai visto ballare e ti è sembrato
abbastanza disinvolto.
Potrebbe
essere la soluzione giusta.
Prendi un
paio di lezioni serali, quel tanto che basta a non pestare i piedi a
tuo padre.
“Sai
Ryan, sarebbe
fantastico!”, gli dici, sinceramente grata.
“Nessun
problema!”, lui si allontana di qualche passo e si protende
verso la saletta
ristoro “Hey Castle, ci servi un attimo!” urla.
Ti si
allargano gli occhi come ad un pesce palla.
Chi ha
chiamato? Ma come è possibile?
Dev’essere
uno dei loro soliti scherzi.
Non emetti
fiato e cerchi di sembrare impassibile.
Castle vi
raggiunge con in mano una tazza di caffè fumante.
“Al
vostro
servizio”, scherza una volta giunto davanti a voi.
“Beckett
ha
bisogno di lezioni di Valzer”, non esita a spiegare
l’irlandese “E se ce l’hai
fatta con me...”.
Chiaramente
Ryan non ti ha mai vista ballare.
“Valzer?
Come mai?”, ti domanda Castle.
Un occhio
inesperto non lo noterebbe, ma tu hai visto che si è
irrigidito all’idea di ballare
con te.
Solo un anno
prima non avrebbe fatto alcuna domanda.
Avrebbe
detto sì e basta.
Solo per
averti tra le braccia e restare da solo con te.
Non avrebbe
esitato o sprecato tempo domandandoti il perché di quella
strana richiesta.
Ma da quando
è esplosa la bomba al Boyland Plaza le cose tra voi sono
cambiate.
Ti sembra
disinteressato e a volte addirittura freddo con te.
Non ha
voluto darti una spiegazione.
Dice che va
tutto bene.
Ma sai che
mente.
E sai che
è
colpa tua.
Non sai se
per la situazione in generale o se per qualcosa di specifico che hai
detto o
fatto ma in ogni caso sai che sei la causa di quel viso triste.
Le sedute
con il dottor Burke stanno dando i suoi frutti e, come gli hai detto
qualche
giorno fa, il tuo muro sta crollando.
Un barlume
di speranza si è fatto largo nei suoi occhi ma la situazione
è ancora tesa.
Forse
l’idea
di Ryan dopotutto non è così malvagia.
Vi serve del
tempo da soli e considerando che nei giorni passati ha rifiutato ogni
tua
richiesta di uscire anche solo per bere una cosa veloce
all’Old Haunt, questa
potrebbe essere la tua chance migliore per potergli parlare.
“Per
mio
padre...”, ti affretti quindi a rispondere “Gli
piacerebbe partecipare ad un
evento con me ed io vorrei accontentarlo...”.
Castle
accenna un sorriso ma non dice altro.
“Venerdì
...
a Staten Island...”, aggiungi.
Annuisce
solamente.
Chissà
cosa
starà pensando mentre ti fissa in quel modo.
Sembra molto
combattuto.
“È
molto
dolce quello che vuoi fare per tuo padre”, dice infine.
Ringrazi con
un sorriso, fissandolo a tua volta.
E nulla
più.
Silenzio.
Ryan vi
guarda come se stesse assistendo ad una partita di tennis, spostando
gli occhi
continuamente da te a lui.
È
palese che
Castle stia ancora decidendo quanto rischioso sia che restiate da soli,
per di
più l’uno tra le braccia dell’altra a
ballare.
“Lo
puoi
fare, vero?”, Ryan decide che ne ha abbastanza del tennis
“Una lezione dovrebbe
bastarle per infilare quattro passi senza fare danni”,
scherza, prendendoti in
giro.
Sorridi a
Ryan perché anche se non lo sa, ha ragione da vendere. Sei
completamente
negata.
Poi torni a
posare lo sguardo su Castle “Per favore”, vorresti
dire, ma quello che esce
dalle tue labbra assomiglia molto più ad una supplica.
Vedi che si
sente messo alle strette.
Non sa dire
di no a Ryan, è il suo pupillo. E ti piace pensare che non
sappia dire di no
nemmeno a te, anche se di recente sembra stia imparando anche troppo
bene.
Ma sotto il
vostro fuoco incrociato cede “Va bene”, dice
estraendo il suo cellulare dalla
giacca “Certo... giovedì sera
però...”, controlla l’agenda scorrendo
con il
pollice sullo schermo “Prima non posso...”.
Deglutisci
con forza.
Avrà
impegni
con l’hostess?
Non
l’hai
più vista e non sai se si frequentino ancora.
Inoltre se
giovedì la lezione dovesse andare male non avrai altro tempo
per imparare i
passi.
Quindi deve
andare bene.
Deve filare
tutto liscio.
Deve.
Perché
non
ne puoi più di quella sensazione alla bocca dello stomaco
che ti dice in
continuazione che lo stai perdendo.
Ti manca
l’aria al solo pensiero.
Il muro sta
crollando ed è ora di dimostrarlo.
“Giovedì
sera è perfetto”.
Ivi’s
Corner:
Avevo
già
accennato in una vecchia ff al fatto che Castle sappesse ballare il
Valzer, ma
era un commento volante e mai approfondito.
Mi è
rimasto
questo senso di incompletezza ed ho dovuto rimediare u.u
Al prossimo
capitolo con la lezione di Valzer! ;)
Ivi87