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Autore: ivi87    28/05/2015    8 recensioni
Piccolo missing moment di 3 capitoli da collocare tra la 4x22 e la 4x23
Tutte pronte per un romantico Valzer?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Let it go



# 1 – I wanna dance with somebody

 

 

Controlli con occhi avidi il sito internet degli eventi che si svolgeranno a Staten Island.

Il ‘Ballo Fathers & Daughters che organizzano ogni anno cadrà proprio quel venerdì e, per la prima volta, ci vuoi andare.

Non ti è mai particolarmente interessato e credevi che nemmeno a tuo padre piacesse l’idea ma l’anno scorso, mentre eri in visita da lui, ti è capitato di assistervi e l’hai visto guardare quelle coppie di padri e figlie con aria sognante.

Così ti sei ripromessa che l’anno dopo gli avresti fatto una sorpresa.

Iscrivi i vostri nomi alla competizione e poi chiudi la pagina.

Il logo del 12th distretto appare sul desktop ed in un secondo la piccola e sorridente Katie scompare e il serioso detective Beckett riemerge immediatamente.

Tu non sai ballare!

Dimenarsi in discoteca? Sei una campionessa!

Passi di danza veri e propri? Mmmmm

Il tempo è volato e tra un caso di omicidio e l’altro ti sei detta che tanto mancava ancora molto.

Ti sei ridotta all’ultimo minuto e non è da te.

“Come lo imparo il valzer in pochi giorni?”, domandi a te stessa sottovoce.

Non pretendi certo di vincere.

Sai benissimo che a tuo padre farebbe immensamente piacere il solo partecipare con te, ma vuoi fargli fare bella figura.

Se lo merita, ti vede e ti sente pochissimo.

Il minimo che puoi fare è almeno impegnarti al massimo.

“Hai detto Valzer?”, la voce del detective Kevin Ryan ti coglie di sorpresa, lo credevi ancora nella break room.

“Ehm... sì...”, ammetti con cautela.

Tra lui e il suo compare non si sa mai. Le prese in giro sono sempre in agguato.

“Ti servono lezioni? Ne ho prese un paio prima del matrimonio, ti posso chiamare il mio insegnante, se vuoi?”, si offre Ryan, con il suo solito sorriso benevolo.

Ci pensi per qualche istante.

Al suo matrimonio l’hai visto ballare e ti è sembrato abbastanza disinvolto.

Potrebbe essere la soluzione giusta.

Prendi un paio di lezioni serali, quel tanto che basta a non pestare i piedi a tuo padre.

“Sai Ryan, sarebbe fantastico!”, gli dici, sinceramente grata.

“Nessun problema!”, lui si allontana di qualche passo e si protende verso la saletta ristoro “Hey Castle, ci servi un attimo!” urla.

Ti si allargano gli occhi come ad un pesce palla.

Chi ha chiamato? Ma come è possibile?

Dev’essere uno dei loro soliti scherzi.

Non emetti fiato e cerchi di sembrare impassibile.

Castle vi raggiunge con in mano una tazza di caffè fumante.

“Al vostro servizio”, scherza una volta giunto davanti a voi.

“Beckett ha bisogno di lezioni di Valzer”, non esita a spiegare l’irlandese “E se ce l’hai fatta con me...”.

Chiaramente Ryan non ti ha mai vista ballare.

“Valzer? Come mai?”, ti domanda Castle.

Un occhio inesperto non lo noterebbe, ma tu hai visto che si è irrigidito all’idea di ballare con te.

Solo un anno prima non avrebbe fatto alcuna domanda.

Avrebbe detto sì e basta.

Solo per averti tra le braccia e restare da solo con te.

Non avrebbe esitato o sprecato tempo domandandoti il perché di quella strana richiesta.

Ma da quando è esplosa la bomba al Boyland Plaza le cose tra voi sono cambiate.

Ti sembra disinteressato e a volte addirittura freddo con te.

Non ha voluto darti una spiegazione.

Dice che va tutto bene.

Ma sai che mente.

E sai che è colpa tua.

Non sai se per la situazione in generale o se per qualcosa di specifico che hai detto o fatto ma in ogni caso sai che sei la causa di quel viso triste.

Le sedute con il dottor Burke stanno dando i suoi frutti e, come gli hai detto qualche giorno fa, il tuo muro sta crollando.

Un barlume di speranza si è fatto largo nei suoi occhi ma la situazione è ancora tesa.

Forse l’idea di Ryan dopotutto non è così malvagia.

Vi serve del tempo da soli e considerando che nei giorni passati ha rifiutato ogni tua richiesta di uscire anche solo per bere una cosa veloce all’Old Haunt, questa potrebbe essere la tua chance migliore per potergli parlare.

“Per mio padre...”, ti affretti quindi a rispondere “Gli piacerebbe partecipare ad un evento con me ed io vorrei accontentarlo...”.

Castle accenna un sorriso ma non dice altro.

“Venerdì ... a Staten Island...”, aggiungi.

Annuisce solamente.

Chissà cosa starà pensando mentre ti fissa in quel modo.

Sembra molto combattuto.

“È molto dolce quello che vuoi fare per tuo padre”, dice infine.

Ringrazi con un sorriso, fissandolo a tua volta.

E nulla più.

Silenzio.

Ryan vi guarda come se stesse assistendo ad una partita di tennis, spostando gli occhi continuamente da te a lui.

È palese che Castle stia ancora decidendo quanto rischioso sia che restiate da soli, per di più l’uno tra le braccia dell’altra a ballare.

“Lo puoi fare, vero?”, Ryan decide che ne ha abbastanza del tennis “Una lezione dovrebbe bastarle per infilare quattro passi senza fare danni”, scherza, prendendoti in giro.

Sorridi a Ryan perché anche se non lo sa, ha ragione da vendere. Sei completamente negata.

Poi torni a posare lo sguardo su Castle “Per favore”, vorresti dire, ma quello che esce dalle tue labbra assomiglia molto più ad una supplica.

Vedi che si sente messo alle strette.

Non sa dire di no a Ryan, è il suo pupillo. E ti piace pensare che non sappia dire di no nemmeno a te, anche se di recente sembra stia imparando anche troppo bene.

Ma sotto il vostro fuoco incrociato cede “Va bene”, dice estraendo il suo cellulare dalla giacca “Certo... giovedì sera però...”, controlla l’agenda scorrendo con il pollice sullo schermo “Prima non posso...”.

Deglutisci con forza.

Avrà impegni con l’hostess?

Non l’hai più vista e non sai se si frequentino ancora.

Inoltre se giovedì la lezione dovesse andare male non avrai altro tempo per imparare i passi.

Quindi deve andare bene.

Deve filare tutto liscio.

Deve.

Perché non ne puoi più di quella sensazione alla bocca dello stomaco che ti dice in continuazione che lo stai perdendo.

Ti manca l’aria al solo pensiero.

Il muro sta crollando ed è ora di dimostrarlo.

“Giovedì sera è perfetto”.

 

 

 

 

 

Ivi’s Corner:

 

Avevo già accennato in una vecchia ff al fatto che Castle sappesse ballare il Valzer, ma era un commento volante e mai approfondito.

Mi è rimasto questo senso di incompletezza ed ho dovuto rimediare u.u

 

Al prossimo capitolo con la lezione di Valzer! ;)

 

Ivi87

   
 
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