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Autore: xwilliamseyes    06/06/2015    1 recensioni
"Io credo negli inizi che non trovano una fine.
Credo negli sguardi destinati ad incrociarsi e mai più a lasciarsi.
Credo nella pelle che si confonde e sente di non averne mai più abbastanza.
Credo nelle affinità di cuore e di mente, nelle affinità di ricordi e di futuri.
Credo nei sorrisi, nelle lacrime, nelle urla, nei silenzi condivisi perché in due tutto è diverso, tutto è più colorato.
E c'è il verde, il rosso, l'arancione.
E l'azzurro dei tuoi occhi.
Dei tuoi e di nessun altro, Louis.
Che risplendano da sempre nei miei e da sempre si rispecchieranno nei miei.
Siamo noi quell'inizio che non trova fine.
Siamo noi quell'amore perpetuo che dà forma ai nostri sorrisi.
Ai tuoi e ai miei.
Unici, inseparabili, infiniti."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You can spend sometime with me tonight
 
E si allontanò, si allontanò per sempre.
Non vedemmo mai più Alex.
Non sentimmo mai più la sua voce e i suoi occhi.
Molti non se ne meravigliarono, io invece si. Mi chiedevo come fosse riuscito a volatizzarsi così velocemente, capovolgendo tutti quei principi di cui si credeva il padrone. Come non avesse trovato la grinta di affrontare noi. Noi che eravamo deboli, noi che eravamo soli, noi che barcollavamo su di un mare in tempesta. Noi che negli occhi ci guardavamo sempre, ma mai parlavamo. Io e Louis ci amavamo, tanto, immensamente, eppure allora non io non l'avevo capito fino a che punto. Io non lo identificavo con l'Amore, quello con la "A" maiuscola. Forse perché entrambi ancora così diversi. Seppur condividevamo le mani, il letto, il cuore, c'era una parte della sua anima che non riuscivo mai ad afferrare. Era una parte buia, desolata, vuota che si faceva bastare la sua oscurità. Quell'oscurità che di diventare luce non ne aveva proprio voglia. Almeno non per il momento. Almeno non per mia, nostra volontà.
"Louis, mi ami?"
Gli chiesi una sera, una delle tante.
Lui poggiava entrambi i gomiti sulla tavola, era pensieroso ma felice. 
I capelli scompigliati sulla fronte e una maglia bianca fin troppo grande al corpo. All'ascolto della mia voce alzò il viso verso la mia direzione.
Io ero in piedi, lontana, vicino alla grande finestra della cucina. 
Un cielo nuvoloso mi era alle spalle.
La gola mi tremava. Incrociai le braccia al petto delicatamente, mentre gli occhi mi sembravano incontrollabili.
"Certo"
Disse, senza pensarci, senza girarci attorno. 
Eppure quello stato di preoccupazione in cui il mio corpo si era gettato non trovava riposo, anche con quella parola che più diretta non poteva essere.
"Perché ne sei così sicuro?"
Spalancò gli occhi, deglutì e si mise in piedi. Portò le mani nelle tasche per poi passarsele sui capelli.
"Lo so e basta, Gabrielle. Perché queste domande piuttosto?"
Rivolsi la mia attenzione alla finestra.
Non lo sapevo neanche io, sentivo solo il bisogno di farle, anzi, il dovere di farle. Ma mai lo avrei ammesso a Louis, non mi avrebbe capita, ne ero sicura.
Louis notò la mia ansia, un sensazione di inadeguatezza che mi stava divorando in un lasso di tempo tanto breve quanto intenso.
E si avvicinò sempre di più a me. Mi abbracciò da dietro.
"Cos'hai?"
"Nulla"
Si allontanò da me, quasi disgustato dalla mia risposta.
Tremavano gli occhi anche a lui, e forse anche il cuore.
"Gabrielle, perché?"
"Cosa?"
Risposi immediatamente, quasi devastata da quella sua domanda che a parer mio voleva scoprire fin troppi "perché".
"Perché non mi parli?"
"Io ti parlo"
"No, non come dovresti"
"Che intendi?"
Avanzò di qualche passo e poggiò una mano sul mio petto.
Il respiro mi si bloccò. Le sue iridi, che con il tempo buio erano diventate grigie, mi trapassarono e inghiottirono una parte di me. Volevo allontanarmi da lui, ma la posizione in cui mi aveva stretta me lo impediva. 
Rimase in silenzio per tanto tempo.
Rimanemmo in silenzio entrambi.
Forse non trovavamo parole, forse di parole per riempire quel momento non ne esistevano.
Socchiusi le labbra, pronta a sentenziare un'ennesima domanda, ma lui mi bloccò. Poggiò un dito sulla mia bocca e mimò con le sue di labbra la parola "ascolta".
A cosa si riferisse io non riuscii proprio a capirlo.
Rimasi all'ascolto, ma le mie orecchie non percepirono nulla.
Quando poggiai istintivamente la mia mano su quella di lui che a sua volta era poggiata sul mio petto. I nostri occhi non un momento si lasciarono, i nostri respiri trovarono la loro sincronia.
Improvvisamente Louis scostò le nostre mani sul proprio petto.
E capii, tutto.
Sentii il battito del suo cuore. Quel battito che era perfettamente identico al mio.
Veloce, rumoroso, immenso.
"Senti come mi batte forte il tuo cuore"
Soffocò silenziosamente.
Louis spostò le dita sulle mie guance e asciugò delle lacrime.
Non mi ero accorta di star piangendo, non fino a quel momento.
Piano piano scoprì i denti e mi mostrò un sorriso.
Si raggrinzirono gli occhi e le sopracciglia si incurvarono.
Emisi una leggera risata e abbassai gli occhi.
Lui riprese il mio sguardo e lo portò nuovamente su di sé.
"Ora hai capito?"
Accennai un "si" con il viso e lo baciai.
Noi ci amavamo da prima, da sempre, ovunque.
Tirai a me i suoi capelli che si avvolsero perfettamente alle mie dita.
Sentii il calore del suo corpo, della sua bocca e della sua anima.
Mai prima di allora nulla mi fu così chiaro.
Io che avevo dubitato di lui, di noi, dovevo rimangiare ogni singolo dubbio. Cancellarlo per sempre dalla mia mente. Io che avevo intimorito la mia mente e così silenziato la mia anima dovevo piangere perché fin troppo colpevole del danno a cui mi stavo concedendo. Ma per mia fortuna io avevo incontrato Louis che mi aveva salvata ed ero sicura – mai come allora – che mai e poi mai mi avrebbe abbandonata.
Il principe azzurro che mi aveva salvato dalle fiamme del drago.
Per me non era soltanto una fiaba, un sogno impossibile, un pensiero lontano, per me era Louis.
Le nostre labbra continuarono ad incontrarsi, sembrava impossibile riuscire ad separarle.
Iniziammo a spogliarci, incontrollabili.
Il tempo si era fermato, il gelo inesistente.
Ansimavamo entrambi ed entrambi furiosamente cercavamo le membra dell'altro. Graffi profondi iniziai a scavare nella schiena di Louis che trovava appagamento al mio tocco.
Stavamo vivendo la libertà a cui tutti gli esseri umani sono destinati.
La libertà di amarsi.
Amare l'altro nel bene, nel male, nell'innocenza, nella rabbia e nella paura.
E quel buio...il buio, il buio che tanto mi aveva spaventata, che tanto mi aveva soffocata, che tanto mi aveva disorientata si era trasformato – finalmente ed unicamente – in soffice e intensa luce.
Lo sentivo con tutta la mia linfa vitale ed era una luce così pacifica e benevola che mai le avrei permesso di allontanarsi da me.
Ero sicura che Louis in quel momento provasse le mie stesse e identiche sensazioni. 
Mi muoveva delicatamente sotto di lui, sul pavimento freddo.
Mi accarezzava e mi sussurrava debolmente nelle orecchie.
Ed io perdevo sempre più il controllo della realtà, eppure questo non mi spaventava.
Mi ripetevo mentalmente in quella specie di sogno: "Sei mio Louis ed io sono tua".
Per sempre.

 
L'amore non è ricerca, non è volontà, non è desiderio.
L'amore è un destino improvviso.
Un qualcosa che arriva senza invito e che ogni invito rifiuta.

 
-SPAZIO AUTRICE
Salve gente! Eccoci a questo nuovo capitolo. Più romantico e magico di questo non potevo farlo, eh? Ma, boh, ci tenevo a fare una bella e intesa riflessione sull'amore. Tra pensieri racimolati in giro, citazioni ("Senti come mi batte forte il tuo cuore" è una citazione di 
Wislawa Szymborska) e canzoni è venuto fuori questo capitolo. Ho cercato di farlo più chiaro possibile e spero di esserci riuscita. Però, ho una brutta notizia: FORSE questo è l'ultimo capitolo. Purtroppo questa storia non ha raggiunto i risultati che volevo, a voi più di tanto non piace e sinceramente non trovo motivo di continuare. Però vi ripeto, FORSE questo è l'ultimo perchè davvero ci tengo a questa storia e non riesco ad abbandonarla così. Mi impegnerò anche a rivedere tutti i capitoli precedenti e cercare di dare un'aggiustatina. 
Vabbè, che dire più, come sempre, spero vi piaccia.

Un bacio.
-Manu ♥
p.s. il titolo di questo capitolo riprende una frase della canzone dei The Kolors - Love, che io adoro.

 
- LOUIS -


 
  
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