In questo capitolo i
loro pensieri si intrecciano in tempo reale, quelli di Zoro saranno in verde, quelli
di Nami in arancio, mentre i dialoghi fra loro rimarranno invariati.
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Che razza di tono mi è uscito, fra il nervoso e lo
spavento, colpa del balzo che ha avuto il mio cuore sul petto! Datti un
contegno, non può essere gioia quella che stai provando Nami!”
“Chi ti ha detto che stavo facendo la guardia, devo mettere
al sicuro questi mandarini prima che domani diventino marmellata!!”
Spavaldo e antipatico come al solito ,me ne ruba uno dal
cestino che ho sul petto.
“Mi sarà utile per darmi energia mentre mi alleno!”
Poso nel corridoio il cestino e lo inseguo.
“Ma senti chi parla!!!Ora non mi seccare devo allenarmi, va a dormire”
Lo sai quanto ti costerà quel mandarino se solo osi
mangiarlo?? Aggiungerò altri centomila berry al tuo debito! ”
E ne aggiungerò altri, ed altri ancora, per tutta la
vita, cosi da non farti scappare mai da me.
“Senti bellimbusto da strapazzo, è tuo dovere salvarmi, è tuo dovere come è il dovere di tutti in questa nave!”
“Già già...se lo rivuoi vieni a prendertelo”
Ha posato il mandarino per terra in mezzo al ponte. E’
una dichiarazione di guerra!
Le prime gocce di pioggia bagnano il ponte della nave.
“Maledizione, proprio ora che volevo fare i miei esercizi…”
Alza gli occhi al cielo, è un attimo, io scatto in avanti
e mi lancio verso quel mandarino, ma lui fulmineo mi precede di un soffio, e ci
scontriamo come due bambini idioti, mi finisce addosso con tutto il suo peso. Ma
con un braccio mi ha riparato la schiena ,cingendomi.
E’ un attimo in cui siamo occhi negli occhi, riesco a
sentire il suo petto contro il mio, cosi ampio da sentirmi piccolissima sotto
il suo corpo.
Lo voglio.
Lo voglio come non ho mai voluto nessuno.
I brividi che è capace di darmi mi fanno immaginare cose
al limite del proibito.
Si rialza, sembra imbarazzato, mi tende una mano per
rialzarmi. La pioggia comincia a cadere forte.
Per un attimo ho creduto che la cicatrice sul petto si
fosse riaperta, ma non ero io…
Era il calore del suo corpo ad infiammarmi…mi chiedo se si
accorga della sensualità che riesce a trasmettermi ad ogni gesto, maledizione!
Con uno schiaffo sulla sua mano tesa, mi
rialzo da sola, ho le ginocchia arrossate per l’urto,che male accidenti!
Comincia a piovere forte,entrambi alziamo gli occhi.
Mi metto seduto per terra,con la schiena appoggiata
all’albero maestro, questa pioggia rinfranca le membra, il suo rumore mi mette
in pace col mondo.
“Che importanza ha? Si bagnerebbe comunque, e poi da quando
ti preoccupi per me?”
“Sei un idiota lo sai?”
Nel silenzio e nel buio,seduti fianco a fianco.
Chi sei Zoro? Uno sconosciuto che diventa un amico di cui
fidarsi ciecamente,un padre che ti protegge da tutto, un fratello con cui
litigare ma che adori, l’amante con cui potrei toccare il cielo con un dito, l’uomo
che farà di me una donna completa…lo specchio di me stessa e di tutto quello
che non ho mai avuto,o che non sarò mai.
Mi sento sospesa in un limbo fatto di confini invisibili,
come se sapessimo entrambi che non possiamo passare un certo punto.
Mi volto a guardarti dritto negli occhi.
Guardami Zoro,voglio che tu mi veda per come sono, puoi
capirmi ancora come quella notte di tanto tempo fa?
Ora che sai il mio passato, ora che sono libera…ora che
sono pronta ad amare qualcuno?
Con una mano guidi la mia testa affinchè si poggi sulla
tua spalla e ti stia più vicino.
Sento solo il tuo respiro e la pioggia.
Il silenzio è importante. Nel silenzio ti sento più
forte.
E quello che sento per te posso gridarlo sottovoce dentro me.
Adesso mi basta prendere un sospiro fatto di coraggio
ed esitazione e dirti…
“Zoro…”
NOTE DELL'AUTRICE
Ciao a tutti! Spero che la storia vi sia piaciuta, ringrazio già in anticipo chi vorrà scrivermi una recensione^^
Quando Nami verso la fine dice "...puoi capirmi ancora come quella
notte di tempo fa?" si riferiva a quello che era successo nell'altra
mia fic, "Fuga".
Grazie ancora ciao!