Londra,14 dicembre La poca luce del mattino filtra attraverso le tende chiare della mia stanza ed immediatamente vengo percossa da un brivido,sobbalzo fuori dal letto. Afferro una felpa da mettere sopra il pigiama,essendo dicembre fa davvero freddo. Dopo aver preparato una tazza di caffè mi siedo sul divano e accendo la TV. Stanno trasmettendo un'intervista ad un giovane miliardario,oh ma certo,Harry Styles. Il ragazzo con cui ho avuto a che dire la sera della festa del mio compleanno,devo ammettere però che è un bellissimo ragazzo,ha dei folti capelli ricci,mori e due occhi color verde smeraldo che potrei riconoscere ovunque. Peccato per il fatto che sia così arrogante,forse anche più di me. -Allora signor Styles..- inizia a parlare la giornalista,prendendo i suoi fogli per l'intervista. -Deve essere difficile gestire una vita così confusionaria avendo solo ventidue anni,giusto?- ma che razza di domande fanno? Saranno affari suoi se è "difficile",commento mentalmente. -In effetti un po' si. Ho tanti impegni e le cose da fare sembrano sempre infinite.- -..Per questo stavo cercando qualche dipendente in più.- Interessante l'idea... -Un momento...mi sono persa signor Styles,visto che lei ha così tante aziende,quale intende?- riprende parola la giornalista. -Allo studio di psicologia sono davvero pochi i dipendenti,perciò io e la mia segretaria Melanie stavamo cercando qualche persona qualificata.-dice velocemente Harry. Spengo la TV e gioisco mentalmente,è perfetto! Potrei provare ad entrare a lavorare in quello studio per guadagnare qualche soldo. Sarebbe un'idea fantastica,ora devo solo dirlo a Clary. -Ma Becky è fantastico,davvero!- ride e anch'io faccio lo stesso,penso veramente sia un'idea geniale,e i dipendenti sono ben pagati,ora devo solo pensare al colloquio di lavoro. -Si anche secondo me è fantastico! Ora Clary devo passare allo studio di psicologia per vedere quando ci sono i colloqui.- saluto la mia amica e mi dirigo un po' fuori da Londra,lo studio non è vicinissimo da casa,con l'autobus ci metto circa mezz'ora. Appena arrivata leggo il cartello fuori dall'enorme grattacielo di circa dieci piani: "cercasi dipendenti qualificati. Colloqui di lavoro:lunedì 15 dicembre. Alle ore 9.30 am." Oh santo cielo,ci sono domani! Non mi sento pronta psicologicamente,ma provare non costa nulla,giusto? La giornata scorre in fretta,tanto che è quasi l'ora di andare a dormire,sarei dovuta andare a dormire molto prima ma non ho sonno,sono troppo ansiosa per domani. Cerco di infilare la stretta gonna sulle mie cosce saltellando qua e la,una volta infilata afferro la camicia bianca e la indosso,io odio indossare cose eleganti,ma oggi devo farlo,anche per forza. Dopo essermi bevuta un caffè di fretta salto sull'auto,afferro le chiavi e sfreccio via. Tiro su un respiro mentre apro la portiera della macchina,ho l'ansia sapendo che tipo è quello con chi dovrò "colloquiare" per mezz'ora,ma mi faccio forza ed immediatamente entro. Una ragazza all'apparenza simpatica mi spiega subito cosa devo fare. Chiamo l'ascensore al sesto piano. C'è già qualcuno dentro,un ragazzo non tanto più alto di me,i capelli corti,vestito elegante. Mi rivolge un sorriso e ricambio. -Hey,anche tu sei qui per il colloquio?- mi chiede guardandomi,ha degli occhi luminosi,non so davvero il perché ma mi ricorda qualcuno o qualcosa di familiare,estremamente familiare. -Si,piacere io sono Rebecca. Ma chiamami Becky,mi piace di più.- dico ridendo. -Io sono Zayn!- si presenta sorridendo. Si apre l'ascensore e trovo davanti a me proprio lui,Harry Styles. È davvero qualcosa di meraviglioso oggi,indossa una cravatta e una giacca,i capelli tenuti abbastanza lunghi e un sorriso beffardo. -Salve,principessina. Mi ricordo di lei.- dice ridendo accostandosi a me,immediatamente nel mio cuore si forma una sorta di emozione,forse paura o forse non lo so proprio,fatto sta che non dico niente ma mi li,il ad abbassare lo sguardo. -Non avere paura mia cara principessina,non sono così cattivo come si dice in giro. A dopo.- non capisco che mi succede,io non sono così. Io con le persone sono prepotente,sono abituata a finire sempre io una frase. -Tutto bene,Becky?- vengo riportata alla realtà da Zayn. -Eh?cosa?- chiedo rimanendo imbambolata. -Va tutto bene?- mi richiede ancora una volta. -Oh si,certo Zayn.- non è proprio così,effettivamente. -Rebecca White.- grida una voce roca,è il mio turno. In questo momento vorrei essere in qualsiasi altro posto del mondo,ma non qui,assolutamente no. Afferro i fogli ed entro. -Chiuda pure la porta.- lo ascolto e chiudo la porta alle mie spalle. -Allora signorina White...lei vorrebbe venire a lavorare qui,giusto?- chiede guardando i miei fogli. -Si signor Styles.- dico secca. -Bene. Allora mi convinca pure. Parli di qualsiasi cosa lei voglia.- dice guardandomi,non riesco a mantenere il suo sguardo contro il mio ma cerco di rimanere forte e inizio a parlare. -Bhe...l'adolescenza.- dico. -Continui pure.- annuisco e continuo. -Tutt'oggi esistono gli adolescenti così definiti "strani",per il loro comportamento e il diverso modo di pensare,io sono stata definita strana,non ho mai avuto una famiglia,ho vissuto in un orfanotrofio fino a poco tempo fa,non ho mai avuto amici,eccetto per la mia migliore amica. Ritornando all'adolescenza,poi ci sono gli adolescenti che si omologano al resto del gruppo,ossia,imitano gli altri,seguono la massa. Questi adolescenti qua forse sono i più insicuri,perché per paura del giudizio altrui sono costretti ad imitare gli altri,pensano:"magari,sarò accettato"e perciò seguono il gregge. E poi ci sono gli adolescenti che si rovinano,letteralmente,l'adolescenza. Fumando e bevendo,ubriacandosi e magari autolesionandosi,quelli sono i più soli,in cerca di qualcuno che ci sia davvero per loro,lo fanno per mettersi al centro dell'attenzione,per essere considerati almeno una volta nella vita.- appena ho concluso il signor Styles mi guarda compiaciuto. -Meraviglioso signorina White,meraviglioso!- ringrazio sorridendo. -Lo sa? Lei mi piace veramente tanto come dipendente,assunta!- assunta? -Assunta?- -Certo,assunta!- sento che il mio cuore sta scoppiando,oh mio dio! Sono troppo felice. -Oh,grazie mille signor Styles,ne sono veramente entusiasta. -Grazie a lei. Le sue parole sono state veramente bellissime,lei ha capito in pieno il concetto dell' adolescenza. -Arrivederla signor Styles.- dico salutando. -Oh,non mi dare del "lei". Puoi chiamarmi Harry.- rimango esterrefatta. -Va bene,Harry.- saluto. -Arrivederci Rebecca.- chiudo la porta alle mie spalle e sorrido scuotendo la testa. Ce l'ho fatta,finalmente!