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Autore: Akami92    09/01/2009    6 recensioni
[Auguri Sil & Luly! *O*]
1. NaruHina - Ouverture
«Balleresti per me l’ouverture?» le domandò ancora, fingendo di osservare con straordinario interesse i decori dorati del muro del corridoio.
La Hyuuga alzò appena il viso, cercando sicurezza negli occhi di Naruto. «Ma, Naruto, l’
ouverture non lo ballo. Non so la coreografia.»
«Improvvisa! Ho sempre sognato di vederti improvvisare, Hinata. Sei così brava…» mormorò Naruto, impacciato.

2. NejiTen - Waltz of the Snowflakes
«Dannazione!» urlò la giovane, prima di perdere l’equilibrio e rovinare a terra. Neji ridacchiò divertito, osservando la scena con sguardo altero e superiore. Una ragazza così goffa era stata scelta per interpretare un ruolo così fondamentale come quello di uno dei fiocchi di neve?
3. ShikaIno - Dance of the Sugar Plum Fairy
«Avevi la gamba sinistra posizionata in modo sbagliato: deve formare un angolo di novanta gradi con la destra.» la riprese il ragazzo, con tono di chi sa perfettamente ciò che sta facendo.
Ino rimase allibita, lei sapeva benissimo come bisognasse effettuare un
arabesque, ma lui, Shikamaru Nara, il tuttofare svogliato, come poteva saperlo?
4. SasuSaku - Waltz of the Flowers
«Ti rendi conto che andiamo in scena tra due giorni, Haruno?» sibilò Sasuke, freddo e analitico, riferendosi a lei col cognome, cosa che faceva soltanto quando era molto arrabbiato. O deluso.
Sakura si morse il labbro inferiore e strinse i pugni, conficcandosi le lunghe unghie nella carne.

5. Final Waltz and Apotheosis
NaruHina. «Hinata! Che bello vederti prima della rappresentazione!» la salutò Naruto con un gran sorriso, ponendosi a pochi centimetri dal suo viso e scrutandola stranito.
SasuSaku. «No, Sakura! Non è possibile che ogni santissima volta quella maledetta scopa cada facendo un rumore assordante!» inveì Sasuke, prendendo le mani di Sakura e tirandola a sé.
ShikaIno. «Ti guarderò. Sarò in prima fila.» le disse Shikamaru, afferrandola per un polso mentre Ino stava per voltarsi. «Ma tu vedi di stare lontana da Neji. Almeno fino al momento del pas de deux.» borbottò, impacciato.
NejiTen. «Concentrati.» le disse Neji, penetrandola con lo sguardo freddo e deciso. «Concentrati e andrà tutto bene.» levò la mano e la mosse, questa volta sicuro, appoggiandola sulla spalla tremante e scoperta di Tenten.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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5. Act 2 – Final Waltz...

 

“ L’Accademia di Balletto è felice di presentarvi per il Saggio d’Inverno:

 

Lo Schiaccianoci

 

Con le coreografie di Sasuke Uchiha

Per la scenografia si ringraziano Shikamaru Nara, Choji Akimichi e Rock Lee

 

Interpreti:

Drosselmeyer: Jiraya Sennin

Clara: Hinata Hyuuga

Schiaccianoci/Hans-Peter: Naruto Uzumaki

Fata Confetto: Ino Yamanaka

Principe della Fata Confetto: Neji Hyuuga

Re dei Topi: Shino Aburame

[…] ”

 

Seguivano una sfilza di nomi di ballerine e ballerine che avrebbero partecipato alla rappresentazione.

Hinata tremò, leggendo il suo nome stampato in lettere dorate su quell’avviso di presentazione. Sentiva la nausea salire e una forte vertigine impedirle di rimanere in piedi correttamente. Appoggiò la schiena al muro, presa da un evidente attacco di panico.

«Mio Dio, mio Dio…» ripeteva tra sé e sé, la mano candida posizionata all’altezza del cuore che sembrava volerle uscire dal petto.

Si guardò intorno, strizzando gli occhi che le bruciavano di stanchezza dopo la notte insonne, e vide Shizune correre da uno spogliatoio all’altro trasportando gli splendidi abiti per il saggio.

Quando si accorse di Hinata, Shizune aveva in mano l’abito che avrebbe dovuto indossare Clara. Si avvicinò alla Hyuuga ed Hinata notò le borse bluastre sotto gli occhi dell’insegnante che doveva aver, evidentemente, trascorso una nottataccia.

«Hinata! Sbrigati! Non sei ancora cambiata! Andiamo in scena tra meno di un’ora!» esclamò, tutta trafelata, sbattendole in mano il vestito e correndo via, schivando per pura fortuna un ragazzo abbigliato come un soldato russo che teneva in mano una testa dalla forma rettangolare.

«Hinata! Che bello vederti prima della rappresentazione!» la salutò Naruto con un gran sorriso, ponendosi a pochi centimetri dal suo viso e scrutandola stranito. «Sai che sei un po’ strana? Sei tutta rossa!» le carezzo una guancia porpora con la mano e le risalì il viso, sfiorandole la fronte. Hinata fremette sotto quel tocco.

«N-Naruto…» sussurrò, con quel poco di voce che le era rimasto.

«Hai la febbre da panico.» spiegò il ragazzo, stranamente serio. «Devi calmarti, Hinata, oppure perderai i sensi al primo passo sul palcoscenico.» aggiunse, con il tono di voce sorprendentemente chiaro e calmo.

La Hyuuga annuì, ancora tremante, e abbassò il viso a fissare il pavimento, traendo lunghi respiri in un vano tentativo di rilassare non solo se stessa, ma principalmente il suo cuore.

«Oh, Hinata…» sospirò Naruto, vedendola in evidente difficoltà. Le afferrò il polso e la attirò a sé, circondandola con le forti braccia e facendo in modo che appoggiasse la testa sul suo petto, sentendo il suo cuore regolare. L’abito di Hinata cadde a terra con uno sbuffo.

Il risultato del gesto all’apparenza confortante fu soltanto l’ennesimo attacco di tachicardia da parte della ragazza, che si trovò imprigionata tra le sbarre che aveva sempre desiderato.

Si aggrappò al petto del suo Schiaccianoci e chiuse gli occhi, avvertendo il dolce profumo del ballerino. Il suo cuore stava tornando ad un battito regolare e il calore del corpo di Naruto le aveva infuso un senso di tranquillità e calma mai provato prima.

«Grazie, Naruto.» disse con voce ferma.

L’Uzumaki non riuscì a replicare. La sua mano destra andò istintivamente alla nuca di Hinata e cominciò ad accarezzarle i capelli, tirandola ancora di più contro di sé.

«Sai, Hinata… io credo di…» tentò, sentendosi tremendamente impacciato. Voleva confidare a Hinata ciò che da qualche tempo provava per lei. La sentiva più vicina di un’amica e l’amava come si poteva amare una sorella, ma in modo diverso: una sorella non poteva invogliare il fratello a, deglutì, baciarla.

Improvvisamente fu il suo cuore ad accelerare e Naruto aprì gli occhi e si guardò attorno, come confuso dalla situazione in cui si trovava. Hinata era ancora accucciata al suo petto e sul suo viso era stampata l’espressione più calma, e bella, che avesse mai visto in una ragazza.

«Sì, Naruto?» la ragazza lo guardò, sorridendogli, curiosa di sentire finire la frase.

In un impeto, il ragazzo avvicinò ancora di più il viso a quello della giovane. Le loro labbra si stavano sfiorando e Hinata non perse i sensi. Non poteva permettersi di svenire in un momento come quello. Le gambe le tremarono come mai prima, ma fu in grado di sostenersi poiché il bisogno che sentiva di colmare quello spazio tra le loro bocche era più forte di qualsiasi paura.

Un sonoro clang li assordò all’improvviso, seguito da un’imprecazione attutita dai muri che dividevano il corridoio in cui si trovavano Clara e lo Schiaccianoci dalla stanzetta delle scope.

La porta dello sgabuzzino si aprì e ne uscì il coreografo, Sasuke Uchiha, leggermente frastornato, tirando maledizioni a destra e a manca.

«Non è possibile, dannazione! Stupida scopa!» gridò, tirando un elegante calcio al muro davanti a sé. Hinata e Naruto si allontanarono l’uno dall’altra con prontezza e controvoglia, rimanendo ad osservare la scena.

«Sasuke!» una seconda figura sbucò fuori dalla stanzetta delle scope, meno arrabbiata ma molto più scarmigliata del coreografo. I lunghi capelli rosa sciolti ondeggiarono.

«No, Sakura! Non è possibile che ogni santissima volta quella maledetta scopa cada facendo un rumore assordante!» inveì Sasuke, prendendo le mani di Sakura e tirandola a sé. «Te l’ho detto: dobbiamo trovare un altro pos– » si interruppe, fulminando Naruto e Hinata come se si fosse accorto solo in quel momento della loro presenza. Lasciò Sakura e si diresse, ancora imprecando, verso il camerino dei ballerini, sbattendo seccato la porta dietro di sé.

La rosa, impacciata, salutò i due, prima di correre nel camerino della Fata Confetto dove, sicuramente, avrebbe messo a parte l’amica Ino Yamanaka delle ultime nuove, mentre si faceva riaggiustare lo chignon.

Hinata guardò Naruto. «Credo che… debba andare a cambiarmi.» si piegò a riprendere l’abito e scappò, rinchiudendosi nel suo camerino.

«Le donne…» dichiarò una voce accanto all’Uzumaki, che si rivelò essere quella di Shikamaru. «Quando ti guardano non sai più che pesci pigliare. Poi ti mollano.» sospirò, scotendo la testa in segno di negazione e accendendosi una sigaretta.

«Hinata non è come le altre.» sospirò Naruto, sorridendo. «Non deve per forza guardarmi per lasciarmi senza fiato. Può anche solo esistere.» concluse.

Shikamaru non seppe cosa dire, freddato da una simile affermazione. Fu salutato dal ragazzo e lo guardò sparire nel camerino dei ballerini.

Sbuffò fuori una nuvola di fumo e si godette un attimo silenzioso in cui nessun forsennato sbatteva le porte degli spogliatoi, correndo qua e là alla ricerca di vestiti, fermagli, coroncine per le fate, o spille da balia per fermare abiti troppo larghi.

Ma fu un attimo rapido, poiché dopo pochi secondi la porta del camerino della Fata Confetto si spalancò senza mezzi termini e ne uscì Ino Yamanaka. Non esistevano aggettivi abbastanza adeguati per descrivere la bellezza della ragazza, fasciata da un tutù bianco bordato d’argento. Ma, notò Shikamaru, la ballerina sembrava brillare più dell’argento.

Il viso era lievemente truccato, ad esclusione degli occhi, molto marcati. La fata si guardò intorno, alla ricerca del gesso per sporcare le punte, così da non correre il rischio di scivolare durante la sua entrata.

«Cerchi questo?» la richiamò Shikamaru, alzando un sacchetto colmo di gesso che teneva insieme con l’attrezzatura da tuttofare.

Ino lo incenerì. «Ovviamente. Saresti così cortese da rovesciarne un po’ nel solito angolo, così tutti potranno usarlo?» gli domandò, con finta gentilezza, avvicinandosi a passi rumorosi, causati dalle punte dure che portava ai piedi.

«Stai bene vestita così.» commentò Shikamaru, prima che la ragazza riuscisse a raggiungerlo e a strappargli il gesso dalle mani.

Subito Ino si fermò a guardarlo, stranita. «Beh, grazie.» balbettò. Non sapeva dove il ragazzo voleva andare a parare.

«No, dico sul serio.» continuò Shikamaru, facendo lui stesso qualche passo in avanti ed accorciando le distanze con Ino. «Sei molto carina.» avanzò ancora.

La Yamanaka non sapeva come replicare: era avvezza ai complimenti, anche migliori di quello, ma in quel momento non sapeva come comportarsi. Era felice, no, era estasiata da quel complimento. Succube della voce di Shikamaru e desiderosa di sentirla più vicina a lei.

Improvvisamente si immaginò avvinghiata al ragazzo e sentì che non le sarebbe per nulla dispiaciuto. Intanto il tuttofare era a meno di un metro da lei.

Riacquistò un poco di autocontrollo e malizia. «Solo carina?» domandò, con aria innocente, sporgendo le labbra come un broncio.

Shikamaru rise, adorabile.

«Ino! Sbrigati! Andiamo ad incominciare!» urlò Shizune dall’altro capo del corridoio, intimandole di darsi una mossa.

La ballerina sbuffò: non voleva andarsene, si sentiva così bene in compagnia di Shikamaru. In quegli ultimi giorni avevano provato tutte le sere insieme e si erano abituati l’uno alla presenza dell’altra.

«Ti guarderò. Sarò in prima fila.» le disse Shikamaru, afferrandola per un polso mentre Ino stava per voltarsi. «Ma tu vedi di stare lontana da Neji. Almeno fino al momento del pas de deux.» borbottò, impacciato.

«Cosa?» ridacchio Ino, non capendo.

«Tu fallo e basta.» la freddò Shikamaru, lasciandole il polso e permettendole di andarsene.

La Yamanaka sorpassò il camerino dei ballerini nell’esatto istante in cui lo Hyuuga uscì. Ino gli lanciò un’occhiata, per poi fuggire senza dirgli neanche una parola.

Neji, non preoccupandosi della scena, salì sul palcoscenico, rimanendo dietro le quinte, abbandonato contro il muro per godersi lo spettacolo.

«Non hai paura?» lo disturbò una voce che conosceva bene. Tenten era di fianco a lui e lo stava quasi toccando con il largo tutù grigio perla. Aveva i capelli castani raccolti in un unico chignon (non sembrava quasi lei) e fermati da una coroncina intrecciata color argento.

«Paura di cosa? So la coreografia, so che la mia partner sarà pressoché perfetta… cosa dovrei temere, scusa?» domandò il ragazzo, alzando un sopracciglio.

Tenten abbassò il volto, risentita. Neji aveva detto che la sua partner, Ino, sarebbe stata perfetta: era evidente che una ragazza impacciata e sgraziata come lei sarebbe soltanto stata di impiccio alla perfezione fatta a persona.

Lo Hyuuga capì di aver detto qualcosa di sbagliato. «E, ehm, tu? Hai paura?» tentò ad instaurare una conversazione per farsi perdonare. Perché, poi? Di che cosa doveva farsi perdonare?

«Non sai quanto…» mormorò la ragazza, incontrando gli occhi cerulei di Neji. Il ragazzo ricambiò senza bisogno di obbligare i suoi occhi a guardarla, per educazione, in volto.

Tenten aveva le iridi color cioccolato, molto calde.

«Concentrati.» le disse Neji, penetrandola con lo sguardo freddo e deciso. «Concentrati e andrà tutto bene.» levò la mano e la mosse, questa volta sicuro, appoggiandola sulla spalla tremante e scoperta di Tenten.

«Cominciamo! Cominciamo! Ai vostri posti! Veloci!» disse Tsunade, cercando di mantenere un tono della voce basso. L’ansia, il panico e il sangue in fibrillazione potevano captarsi anche solo dal sussurro strozzato che uscì dalla sua bocca.

«Buona fortuna, Neji.» gli augurò Tenten, alzandosi sulle mezze punte e baciandogli una guancia liscia e nivea, spostandosi poi silenziosamente insieme con gli altri fiocchi di neve.

Neji si toccò la guancia e smise di pensare fino alla sua entrata.

 

b a

 

Il primo atto si era concluso con enorme successo. Tutti i ballerini erano stati assolutamente fantastici, dimostrando eccezionale padronanza del proprio corpo e straordinarie capacità.

Dietro le quinte stava iniziando un viavai concitato di fate, fiori e cavalieri che sarebbero dovuti apparire nel secondo atto.

Tenten stava massaggiandosi i polpacci indolenziti: era appena uscita dal palco e aveva chiuso il primo atto con strana eleganza. Era sicura di aver ballato molto bene ed era altrettanto sicura che Neji l’avesse vista. Sperava con tutta sé stessa di essere sembrata affascinante, aggraziata e posata, ma quando fu sorpassata in tutta fretta da Ino Yamanaka, presa da una crisi di panico poiché la sua coroncina era sparita, capì che non poteva nemmeno pensare di porsi a confronto con la reginetta della danza, nonché partner di Neji.

Si alzò, traballante. «Miseriaccia!» riuscì appena a dire, mentre perdeva l’equilibrio e si aggrappava al primo appiglio possibile.

«Chi diavolo…» sussultò la persona alla quale si era aggrappata, che ora la stava sostenendo con fermezza. «Tenten! Ti senti bene?» esclamò Neji, con quello che sembrava un tono preoccupato.

«Credo di sì. Ho solo poca stabilità sulle gambe…» ridacchiò la ragazza. Lo Hyuuga sorrise, permettendo a Tenten di appoggiarsi a lui.

«Tranquilla Tenten, è solo il panico e la stanchezza accumulata che si scaricano.» la voce di Ino la tranquillizzò. La ragazza era vicino a lei con la meravigliosa coroncina di rose bianche che troneggiava sulla testa bionda. Era una visione che avrebbe mozzato il fiato a chiunque.

Neji si voltò, lanciando un’occhiata alla Yamanaka.

«Ora paragonerà me a lei e capirà quanto poco valgo…» pensò Tenten, abbassando il volto amareggiata.

«Sempre esagerata, vero, Yamanaka?» borbottò Neji quasi subito, distogliendo gli occhi per rivolgerli a Tenten, ai suoi occhi molto più bella.

«Intendi il costume? Ehi, io non c’entro!» ridacchiò Ino, piroettando nel suo tutù bianco e argento. «Si vede che Tsunade conosce i miei gus–» lasciò la frase in sospeso, mentre il sorriso le moriva sulle labbra. Il viso di Shikamaru le balenò davanti, come proiezione della propria mente. Le aveva detto di non stare troppo vicina allo Hyuuga… quello che stava provando ora era rimorso?

Si allontanò di scatto dai due, raggiungendo Hinata per complimentarsi con lei per la splendida performance del primo atto.

«Ma che le è preso?» domandò Tenten, confusa, reggendosi sulle proprie gambe.

«E io che ne so!» sbottò Neji. «Ti accompagno al camerino, così potrai sederti.»

«Ma, Neji! Tra pochi minuti tocca a te! Se Tsunade vede che non sei dietro le quinte si infurierà!» esclamò la ragazza, allarmata. Nonostante ciò si sentiva lusingata che Neji preferisse accompagnare lei ai camerini piuttosto che starsene tranquillo e indisturbato in un angolo attendendo il suo turno (come aveva sempre fatto dacché Tenten ricordasse).

Vennero superati da uno Shikamaru circospetto, intento a non farsi scoprire. Tsunade lo avrebbe linciato se avesse scoperto che non stava aiutando i compagni con la scenografia. E quando dicevano che Tsunade l’avrebbe linciato… intendevano letteralmente.

Il ragazzo super alcuni ballerini e dribblò con agilità Choji e Rock Lee, che stavano trasportando delle tavole di legno azzurre che avrebbero aggiunto alla scenografia

«Shika! Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!» lo chiamò Choji, con tono irritato, mentre quasi perdeva per strada una tavola.

«Sì, sì, arrivo…» asserì lui, laconico. Mosse pochi passi e raggiunse Ino e Hinata, che stavano chiacchierando allegramente, sollevandosi il morale a vicenda, preoccupate per il secondo atto.

«Ino?» la chiamò, battendole su una spalla non troppo delicatamente.

La bionda si voltò. «Shikamaru? Che diavolo ci fai qui?» domandò, con quel tono da saccente che la contraddistingueva, mentre incrociava le braccia al petto.

Shikamaru prese il coraggio a quattro mani e, contro ogni logica, le diede un piccolo bacio sulle labbra.

«Buona fortuna.» disse, e si allontanò.

Hinata ridacchiò, portandosi una mano alla bocca per mascherare la sua reazione. Ino, la reginetta del ballo, si trovava in uno stato di catalessi con un’espressione indecifrabile stampata in volto.

«Lui…» mormorò dopo qualche secondo di silenzio, dove l’unico rumore era stato l’urlo di Rock Lee (che si era dato una martellata sulla mano). «Ma io lo ammazzo!» esplose, sbattendo a terra il piede fasciato dalla scarpetta da punta e provocando un forte rumore.

Hinata, che non riusciva a trattenere le silenziose risa, si allontanò quatta quatta, salvo girarsi appena per correre via e sbattere contro il petto di Naruto.

«Hinata! Dove corri con tutta questa fretta? Non dovrebbero mancare più di cinque minuti al secondo atto: la scenografia è pronta!» ed indicò con il mento il palcoscenico dove era tutto pronto.

«Ehm, ecco…» biascicò la ragazza, arrossendo. Non voleva andare a sbandierare quello che era appena successo.

«Oh, piccola Hinata… non dirmi che hai ancora paura?» sospirò Naruto, prendendola nuovamente tra le sue braccia e facendo in modo che si accoccolasse contro il suo petto. «Non devi assolutamente preoccuparti. Il primo atto è stato un successone e lo sarà anche il secondo, e tu sarai meravigliosa.»

Hinata rimase paralizzata da quel secondo contatto in un solo giorno. Certo, non era per quello che era titubante, ma vista la reazione di Naruto poteva anche fingersi spaventata.

Si sentì subito subdola, e accantonò l’idea.

«No, ehm, Naruto. Non è come credi…» sussurrò con voce quasi soffocata dal petto del ragazzo che premeva sempre di più.

«Hinata, vuoi uscire con me quando il saggio sarà terminato?» esclamò Naruto subito, non dando alla povera ragazza neanche il tempo di formulare una frase di senso compiuto.

«Si avvisa il gentile pubblico che lo spettacolo sta per ricominciare. Vi preghiamo di sedervi e di godervi il secondo atto de Lo Schiaccianoci.» gracchiò la voce metallica di Shizune al microfono.

Hinata guardò Naruto, tentando con tutte le sue forze di non svenire. «S-sì.» disse. Poi scappò.

 

and Apotheosis

 

Lo spettacolo era terminato con successo. Era stato incredibile e i ballerini avevano dovuto salire sul palco ben tre volte ed essere applauditi. C’era stato il discorso di Tsunade e il suo personale ringraziamento a tutti coloro che avevano lavorato allo Schiaccianoci.

Hinata e Naruto, tenendosi per mano, si inchinarono elegantemente; poi fu la volta di Jiraiya, il fidanzato della direttrice, che aveva interpretato il simpatico Drosselmeyer; Neji e Ino avanzarono, senza tenersi per mano, e li imitarono. Ino vide che Shikamaru le aveva fatto l’occhiolino dal pubblico e, sicuramente, sarebbe andato a complimentarsi. A quel punto sarebbe stata lei a rendergli il bacio con gli interessi.

Neji, ritornato con i ballerini, vide Tenten inchinarsi e poi voltare il viso per guardarlo di sfuggita. Il ragazzo distolse lo sguardo, arrossendo.

Inchinatisi anche gli altri ballerini, infine, esplose un boato quando il coreografo e regista della rappresentazione, Sasuke, salì soddisfatto, inchinandosi insieme alla direttrice.

«Speriamo che vi sia piaciuto.» decretò al microfono prima di scappare, prendendo una ballerina a caso (e proprio Sakura Haruno) e portandola via in braccio destando grasse risate dal pubblico in visibilio.

«Sasuke!»

«Ora sta’ zitta. Devo sfogare tutto il nervosismo accumulato in questi giorni.» sibilò a denti stretti, entrando nel camerino dei ballerini e chiudendo a chiave la porta dietro di sé.

Non sarebbe certo stata Sakura a disubbidire ad un ordine del suo coreografo.

 

Fine

 

b a

 

A/N

BUON ANNO!!! BUON 2009!!!

 

Eccomi qui! Questo è l’ultimo capitolo e spero l’abbiate apprezzato come i precedenti! XD

Avviso: non scriverò mai più NaruHina! XDDD È stato peggio delle punizioni corporali! XD

Vabbè, passo a ringraziare tutti coloro che hanno recensito la fic! *-* Grazie infinite, sono commossaaa!!! *-*

 

Celiane4ever. Grazie mille per i complimenti! ^\\\^ mi fai arrossire! Sono felice che la SasuSaku ti sia piaciuta! Detta dalla regina del canon… *-*

Comunque me ne intendo di danza perché ho fatto cinque anni! Ho smesso per motivi di studio, ma ora me ne pento! XD

 

Kry333. Grazie mille! Io invece Sasuke me lo vedo bene come ballerino: bello, aggraziato, un po’ gay… xD (de gustibus…). Comunque molte grazie per i complimenti! ^^ Spero che anche questo sia di tuo gradimento!

 

Hachi92. Ma grazie mille! Awww… sono commossa! *-* E Sasuke coreografo secondo me è molto sexy! XD Spero che anche questo ti sia piaciuto!

 

Syra44. Sorella! XD Anche io ho mollato danza, purtroppo… me ne pento amaramente… xD E comunque… ti ringrazio per i complimenti! E hai letto anche la ShikaIno! Meraviglioso! *-* Una MN che legge una ShikaIno! *-* sono lusingata! Spero che anche questa ti sia piaciuta!

 

Hinakura_thebest. Grazie mille! *-* Sono felice ti siano piaciute! Per il NejiIno… non è colpa mia! È la Wish che mi travia! XD In questo momento su MSN cerca di convertirmi con la Mimi! XDDD Comunque spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento!

 

Amaranth93. Ciao! Grazie tantissime! *-* Spero ti sia piaciuto anche questo!

 

Kiaaxel18. Grazie mille! Troppo gentile, mi fai arrossire! *-* Sono felice ti siano piaciute le coppie! Ecco a te l’ultimo capitolo, spero ti piaccia quanto gli altri! *-*

 

Ragazza_innamorata. Ma grazie! *-* Che bella recensione! *-* Sono d’accordo con te per quanto riguarda il SasuSaku! Il desiderio… passione seppellita dall’orgoglio di Sasuke! E Sakura che è travolta, ma poi prende il comando! xD Okay, sto farneticando! Davvero grazie per i meravigliosi complimenti, mi hai lasciata senza parole! *-*

Un bacione anche a te! E spero che anche in questo capitolo il SasuSaku ti aggradi! E il NejiTen, ovviamente! *-*

 

WishfulThinking. XD Cosa ti ha portato Temari? XDDD Grazie! Come al solito esageri coi complimenti! *-* Mi fai felicissima! *-* Grazieee! Ed ecco l’ultimo capitolo, spero ti sia piaciuto!!! *-* Ora torno su MSN a risponderti alla conversione NejiIno! XD

Grazie mille ancora! Un bacione e un sorriso sul mio viso paffutello! XD

 

E siamo giunti alla fine! Ringrazio ancora tutti coloro che hanno commentato e chi ha messo la fic tra i preferiti! Grazie, grazie, grazie! *-*

 

Un bacione a tutti,

 

Akami.

 

   
 
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