Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ToInfinityAndBeyond_    13/06/2015    9 recensioni
Gli fu dato il mondo, ma avevano bisogno di qualcuno per mostrare quello che loro sarebbero potuti essere.
E cercarono di sopravvivere, ma avevano bisogno di credere.
Un tocco e ci hanno creduto subito con ogni bacio diventava tutto più dolce.
Avevano paura di tutto, gli furono dati dei ruoli e cercarono di sopravvivere.
Vivere una vita da sole.
Loro gli hanno dato la forza per trovare la speranza.
Gli hanno mostrato quello che loro non riuscivano a trovare.
Quando due mondi diversi si scontrano.
La gente dice che non dovrebbero stare insieme, che sono troppo giovani per sapere cosa vuol dire "per sempre".
Ma gli altri non sanno nulla dei loro “ti amo”, non sanno nulla dello stare svegli tutta la notte, non sanno nulla di loro.
TRAILER:
https://www.youtube.com/watch?v=j70Orat4VGU
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

CHAPTER 14.

EFFY'S POV:  
 
Quando entrambi ci girammo, vedemmo due occhi azzurri iniettati di sangue scrutare Jack, per poi dirigersi verso di me.
 
“Cosa vuoi?” gli domandò Jack alzando un sopracciglio stringendomi un polso.
 
“Lasciala stare!” ringhiò Nash quasi irriconoscibile. La testa continuava a girarmi e a mandarmi delle fitte tremende, tant’è che mi domandai se stesse davvero accadendo o me lo stessi immaginando.
 
“Cosa ti interessa a te, Grier?”  si fece ancora più serio Jack voltandosi verso di lui lasciando la presa su di me. Io mi staccai leggermente dal muro, scendendo un gradino allontanandomi da qualche passo da Jack.
 
“Lei è mia” rispose Nash per poi mordersi il labbro inferiore. Sia io che Jack lo guardammo sbalorditi. Possibile che avessi sentito male?
 
Jack si mise davanti a Nash iniziando a strattonarlo e lo stesso iniziò a fare Nash. Volevo che quel patetico teatrino finisse al più presto, ma a malapena riuscivo a reggermi sulle mie gambe. Qualcuno corse in soccorso e prese Jack dalle spalle portandolo via e nemmeno il tempo per pormi altre domande, che Nash mi afferrò il braccio e velocemente uscimmo da quella casa per poi uscire anche dagli enormi cancelli.
 
“Mollami!” urlai scontrosa al ragazzo dagli occhi azzurri in mezzo alla strada. Il bagliore dei raggi della luna rendevano quei cristalli quasi trasparenti.
 
“Sali in macchina” mi ordinò aprendomi la portiera. Io protestai sotto l’effetto dell’alcool per poi sedermi sul sedile sbuffando.

“Sei ubriaca, Elizabeth” constatò lui guardandomi. Eravamo fermi nella sua macchina e la testa continuava ancora a girarmi a tal punto che mi sembrava di essere ancora in quella villa con la musica assordante nelle orecchie.
 
“Non chiamarmi Elizabeth e poi non sono ubriaca” mentii palesemente.
 
“Sì che lo sei, Elizabeth”
 
“Smettila!” urlai sbattendo i pugni sulle mie stesse gambe. Dovevo apparire piuttosto ridicola ai suoi occhi.
 
“Smetterla io? Se non ti avessi salvato qualche istante fa, ora  saresti andata a letto completamente ubriaca con quell’idiota! Non sai nemmeno badare a te stessa” dichiarò. Le sue dure parole mi ferirono, ma era ciò che sarebbe accaduto molto probabilmente se non mi avesse, come aveva detto lui, salvata.
 
“Avevo la situazione sotto controllo”
 
“Sotto controllo? Sei ubriaca marcia e probabilmente sei fatta di qualcosa. Possibile che non possa lasciarti da sola un secondo che te ti cacci nei guai?”
 
“Sei tu che mi hai lasciata da sola in quella casa appena siamo arrivati. E poi era solamente Jack, rilassati” singhiozzai appoggiando la testa al finestrino.
 
“No, non era solo Jack. Tu non lo consoci, cazzo. Tu non sai quanto bastardo possa essere quel ragazzo, okay?” sbraitò guardandomi. Io gli lanciai uno sguardo supplicante e lui si calmò facendo aderire la sua schiena allo schienale del sedile della macchina.
 
Nash continuò a guidare ed ad ogni movimento, la mia testa sembrava scoppiare. Non mi ero mai ubriacata fino all’ora e non sapevo a cosa sarei andata incontro, ma una cosa era sicura, non avrei mai più fatto una stupidata del genere.
 
Dopo circa un quarto d’ora si fermò davanti casa mia. Io abbassai lo sguardo ed aprii la portiera, ma prima di uscire mi sedetti di nuovo sul sedile e guardai Nash. Lui incontrò il mio sguardo e vidi la sua espressione arrabbiata.
 
“Perché ti preoccupi per me? Dovresti pensare a Madison” chiesi. Era ovvio che fossi davvero ubriaca, altrimenti non avrei mai fatto una domanda del genere proprio  a lui.
 
“Come?”
 
“Sì, voglio dire… quello che hai detto prima a Jack… a te piace Madison e dovresti preoccuparti per lei” spiegai sotto l’effetto dell’alcool. “Quindi perché tanta preoccupazione per me?” continuai guardandolo dritto negli occhi.
 
“E’ meglio che tu vada” rispose passivo voltandosi dall’altra parte.
 
Io sbuffai e poi rientrai a casa cercando di non farmi sentire da zio Simon, il quale vidi dormire sul divano con la tv accesa.
 


FAITH'S POV:  

Eravamo tutti a casa di Michael ed era un macello. Aveva trasformato il garage dei sui genitori nella sua camera ed era li che ogni volta ci riunivamo.
 
Non c’erano finestre, c’era un letto disordinato, una stufa, un computer ed una televisione anni cinquanta, ma non era male. Le pareti le aveva colorate ognuna diversa dall’ altra, ed era piena di poster di band anni novanta e c’era un enorme pupazzo di un unicorno con la chitarra. Glielo avevo regalato come regalo di compleanno.
 
Ci lanciammo sul letto, avevo deciso di guardare un film col computer portatile del padre di Calum che quest’ ultimo aveva preso senza troppe cerimonie.
 
Avevamo una ciotola piena di pop corn ed una di patatine, ma la prima la teneva solo Michael perché aveva il brutto vizio di leccarsi le dita e rinfilarle nella ciotola, quindi nessuno voleva divedere del cibo con lui.
 
Il film che stavamo per vedere era la biografia di qualche rocker famoso del quale non mi ricordavo il nome.
 
Ero seduta tra Ash e Luke e quei due scrocconi non volevano farmi mangiare le patatine. Misi il broncio alzandomi. Tutti si girarono verso di me ed io presi mister unicorno abbracciandolo. Mike sbarrò gli occhi e si alzò velocemente andando verso me.
 
“Non toccare Uni” ordinò lui allungando una mano per prenderlo.
 
Io lo scansai stringendolo ancora di più a me.
 
“Sei cattivo e vuole stare con me” risposi io usando un strana voce da bambina. Lui allora si girò verso Calum che ci venne incontro facendo lo sbruffone.
 
“Mi ha rubato il pupazzo” ripeté  buttando il labbro all’infuori e sbattendo i piedi sul pavimento. Mi morsi il labbro per non ridere, i capelli rosa molto Punk facevano a pugni con la sua faccia da cane bastonato. Il moro allora mi guardò allungando la mano facendo in modo che io gli restituissi il pupazzo, ma scossi la testa in segno negativo.
 
“Dai” ripeté allora lui, avvicinandosi sempre di più.
 
“Solo se lui mi da le patatine” patteggia allora io allungando l’indice accusativo verso Luke che mi guardò con  uno sguardo da chi non aveva nessunissima colpa. L’unico problema erano le guance a criceto piene di patatine. Risi a quella visione tenendomi la pancia e gli altri con me. Luke allora rischiò di sputare il cibo per terra da quanto stava ridendo e dei pezzi di patatine masticate arrivarono addosso ad Ash.
 
Quest’ ultimo allora urlando si lanciò addosso a Luke sul letto urlando che gliela avrebbe fatta pagare per quell’ affronto. Calum allora si aggregò alla massa e Michael prendendo la rincorsa si lanciò su gli altri.
 
Sentimmo un rumore forte ed il materasso cadde per terra. Io mi sedetti per terra dalle troppe risate, non potevo credere che avessero rotto il letto. Luke aveva la faccia rossa ed ero sicura che avesse preso una bella botta alla schiena quando  si erano schiantati sul pavimento, ma continuava a ridere come un pazzo.
 
Mi sdrai sulla moquette gialla lime cercando di prendere fiato, quando sentii qualcosa cadermi addosso e mi si bloccò il respiro. Michael si era lanciato addosso a me e urlava cercando di prendere il pupazzo, chiusi gli occhi sapendo cosa sarebbe arrivato dopo. Tutti si lanciarono addosso a me ed io faticavo a respirare tra il peso di quei cretini e le risate incessanti.
 
“Micheal, sono arrivate le pizze! ” urlò sua madre dal piano superiore.
 
“Arrivo” gli rispose con lo stesso tono il figlio.
 
Il film era finito ed avevamo deciso di ordinare le pizze. Calum e Michael si precipitarono a prenderle e noi restammo seduti sul letto ad aspettare. Luke mi sorrise mettendomi un braccio dietro le spalle e strofinandomi la testa.
 
“Dovresti metterti a dieta, mi hai fracassato lo sterno prima” scherzai  io dandogli un pugno scherzoso sul braccio.
 
Lui fece la faccia arrabbiata e rispose
 
“Quello non ero io, era Ashton”.  Ash allora si girò verso di lui, dandogli un pugno sull’ altra spalla. Poi io e quest’ ultimo ci guardando capendo subito uno le intenzioni dell’ altro. Demmo ognuno un pugno alla spalla di Luke nello spesso momento.
 
Il biondo mise le mani sulle scapole  facendo passare lo sguardo da me ed il suo amico accanto.
 
“Cos’ è il giorno uccidete le spalle di Luke oggi?” ironizzò facendo il labbruccio.
 
“Meglio le spalle che qualcos’ altro ” rispose allora Calum entrando nella stanza con una pila infinita di pizze sopra di lui. Michael subito dietro con in mano un solo pacchetto di patatine che per di più stava anche mangiando.
 
“Se nessuno mi da una mano le lancio per terra” disse il moro con gli occhi scuri cercando di attirare l’attenzione.
 
Ashton allora si alzò andando ad aiutarlo. Poggiamo le pizze sul letto e dopo averle divise iniziammo a mangiare.
 
“Allora, hai intenzione di raccontarci cosa è successo nella baita?” domandò Ashton pulendosi la bocca con un fazzoletto. Io rimasi  a guardare in basso, imbarazzata, cercando di trovare le parole giuste da usare. Sapevo che Luke era una bomba ad orologeria e se avessi sbagliato di poco le parole sarebbe esploso.
 
Poi parlai
 
“Niente degno di nota”.
 
Sperai non continuassero quella conversazione.
 
“Non me la bevo, bambola” continuò allora Calum.
 
“Ma niente, appena siamo arrivati abbiamo trovato la cassetta di emergenza ed abbiamo mangiato, poi abbiamo acceso il camino e ci siamo addormentati, niente di così eccitante” tenni sempre lo sguardo fisso sul cartone della pizza dove era disegnato un uomo panciuto con un sorriso enorme.
 
“Se lo dici tu…” disse allora Ashton ed ero abbastanza sicura che non avrebbe messo più in mezzo la questione.
 
Guardai di soppiatto Luke e notai il suo sguardo fermo sulla pizza che aveva in mano con aria assorta. Gli diedi allora una piccola spinta con la spalla e lui mi guardò sforzando un sorriso, io risposi con uno più grande sperando di infondergli allegria.
 
***
 
Luke mi lasciò nel vialetto di casa. Faceva freddo per essere a Los Angeles, mi strinsi nel giubbotto. Allora alzai la gamba e slacciai le braccia dalla vita di Luke, scesi dalla moto cercando di fare meno rumore possibile.
 
“Buona notte” dissi io. La situazione tra noi era ancora fredda, ma almeno stava iniziando a scongelarsi.
 
“Buona notte“ rispose lui.
 
Mi avvicinai alzandomi sulle punte per dargli un bacio sulla guancia, ma un suo movimento veloce ed improvviso face in modo che le nostre labbra si sfiorassero. Poggiai nuovamente le piante dei piedi sull’ asfalto e lo guardai. Lui con lo sguardo fisso sulla strada accese di nuovo la moto andandosene via.


 
______________________________________________________
 
SPAZIO AUTRICI :) 

Ehilà!
Dopo quasi un mese di ritardo, questo è il 14 capitolo ^-^
Vi chiediamo scusa per questo ritardo colossale, ma tra la scuola e l'inizio delle vacanze
non abbiamo avuto molto tempo per stare su EFP.
Bhe, che dire, speriamo vi piaccia :*
Volevamo anche ringraziare tutte colore che recensiscono ad ogni capitolo e anche
chi semplicemente legge o mette la storia tra le preferite, seguite ecc..
Ci piacerebbe se lasciaste una recensione per sapere cosa ne pensate :)
Un bacione,
-Gre & Fede.

 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ToInfinityAndBeyond_