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Autore: LeiLaDa    10/01/2009    2 recensioni
Una fan fiction su Draco Malfoy, fanciullo molto acuto vincolato dall'etichetta. Passerà periodi in famiglia,
ma anche sotto la rigidissima tutela di zio Rodolphus e zia Bellatrix. Farà importanti scoperte sul "lato buono"
della sua famiglia e avrà singolari incontri.
Lucius tirò un profondo respiro di sollievo e prese il bambino in braccio; non se lo adagiò amorevolmente al petto, ma lo tenne in alto dinanzi a sé, reggendolo da sotto le ascelle. -Draco- sussurrò orgoglioso. Era un bambino splendido: biondo come il grano, gli occhi grigi di suo padre e l’espressione di sua madre; i lineamenti regali li aveva ereditati da entrambi i genitori. Attenzione: Devo avvisare che questa storia è sospesa, e potrebbe rimanerlo per molto. Mi trovo veramente senza vena artistica e non riesco a continuare. Scusate per chi leggeva, ma se siete degli scrittori potete capirmi.
Genere: Triste, Mistero, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Rodolphus Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. III – The Decision




Passarono gli anni e quel ricordo fu solo l’ombra di un pessimo pomeriggio. Draco era cresciuto a dismisura, sempre più intelligente e affascinante; aveva iniziato i suoi studi a Hogwarts, cosa che era ritenuta ormai impossibile da chi conosceva Lucius. Infatti, Malfoy sr. era sempre stato restio ad istruire proprio figlio in quella scuola, proprio a causa del suo preside, il babbanofilo, difensore delle cause perse, Albus Silente.
Tuttavia, narcissa era stata molto abile e persuasiva nel convincere il marito a mandare Draco a hogwarts; il giovane Malfoy desiderava uscire da quella prigione che era diventata il Manor, e avrebbe fatto qualunque cosa, anche andare in una scuola piena di sangue-sporco.
La situazione in famiglia era quella che era, Draco aveva imparato a sue spese a fidarsi non più del dovuto di suo padre, mentre nutriva un grande affetto e rispetto verso l’accondiscendente Narcissa.
Quell’anno Malfoy jr. era al terzo anno di Hogwarts, aveva fatto diverse conoscenze nel campo dei Purosangue, come blaise zabini e Theodore nott, ma anche nel campo dei sangue-sporco: purtroppo, si era imbattuto in Harry Potter, Ronald Weasley e Hermione Granger. Era bastato evitare con cura la loro ignoranza, e le vacanze di natale erano arrivate. Draco, da bravo figlio amorevole, aveva fatto ritorno al Manor; tutti gli anni, festeggiavano il natale in famiglia. Rodh e Bella venivano a casa Malfoy per festeggiare con loro.
Malfoy jr. fu costretto a fare gli onori di casa, poiché, “stranamente”, Lucius era in missione per conto di Lord Voldemort. Inutile dire che narcissa non approvava affatto l’ “attività” del marito, ma lei era sempre stata accondiscendente e lucius sempre prepotente.
-Signora zia, sono felice che siate qui. Mi siete mancata.- salutò garbatamente Draco quando arrivò Bellatrix, dandole due baci sulle guance.
La donna era sempre stata affascinante: fisico magro e curve provocanti, lineamenti regali e i capelli del più scuro del nero erano raccolti in un’acconciatura, da cui ricadeva solo un ricciolo. La sua parola era legge per molti, soprattutto per Draco, che era costretto a farsi manipolare come un burattino dalla zia; lei era molto severa e vendicativa, per nulla accondiscendente né gentile. Nessuno la contestava poiché pochi erano superiori a lei, solo suo marito Rodolphus sembrava riuscire sempre ad essere nelle sue grazie, comportandosi con superiorità e ricevendo il rispetto della moglie.
Bellatrix squadrò suo nipote con fare altezzoso: era molto che non lo vedeva, lui era cresciuto, anche se non secondo gli standard di sua zia; lei lo avrebbe educato con più severità.
-Ti assicuro che non c’è alcun bisogno che tu finga con me, caro nipote- rispose lei ricambiando con freddezza il saluto. Si riferiva a come Draco l’aveva accolta. -Ad ogni modo, sono felice anch’io di essere qui- Gli mostrò con quanta falsezza aveva detto quella frase, quasi a rimproverarlo.
Malfoy arricciò il naso indispettito: qualunque cosa dicesse a sua zia, sebbene fosse una frase di cortesia, lei trovava sempre una pecca.
-vostro marito dov’è?- chiese poi Draco cambiando argomento.
-Arriverà in ritardo, come tuo padre d’altronde- rispose Bellatrix, sapendo dove colpiva. Malfoy si lasciò sfuggire un sospiro sull’ “argomento Lucius”, che fu prontamente intercettato dalla zia; lo guardò con severità.
-Dovresti controllarti,- lo rimproverò, questa volta con tono non serio -specialmente perché sono una cognata fedele e non sai cosa potrei fare-
Draco la guardò negli occhi: sapeva che Bellatrix ammirava il modo di fare di suo nipote, sebbene lo rimproverasse.
-Non credo che mi danneggereste, signora Zia-
La lestrange ghignò mentalmente per l’audacia del nipote, ricambiando il suo sguardo.
-Avverti tua madre che sono arrivata- disse con tono freddo.
E così lo congedò.

***

Lucius guardò quella pelle diafana, poi la baciò con grazia. Alzò lentamente lo sguardo verso la donna, distogliendolo invece dalla sua mano.
-Mia cara Cognata-
La voce di Malfoy era pacata e controllata, mentre guardava Bellatrix; dietro di lei v’era Rodolphus, che guardava con attenzione le mosse del cognato: Lestrange aveva imparato a non fidarsi troppo degli altri uomini, con una moglie come Bella.
-E’ un grande piacere avervi qui- disse ad entrambi lucius.
-Lo è anche per noi- ribatté freddo Rodh.
I tre erano in un piccolo salotto della Villa, arredato prevalentemente con colori estivi; oltre che salutarsi, avevano importanti questioni di cui discutere.
-Ho sentito che quel babbanofilo di Silente ha in mente “grandi” riforme per Hogwarts… sei ancora convinto di voler far andare Draco in quel porcile di mezzosangue?- prese la parola Bellatrix, rivolgendosi a Malfoy con tono quasi accusatorio.
Lucius arricciò le labbra e versò da bere ai presenti.
-Sapete bene che io ero il primo a non voler mandare mio figlio lì, Cognata-
-Allora non mandatecelo- Rodolphus andò dritto al punto.
Malfoy alzò di scatto lo sguardo verso Lestrange, con espressione interrogativa; a chiarire i dubbi di lucius fu Bella. Si avvicinò con passo deciso al padrone di casa e lo guardò dritto negli occhi, con espressione seria.
-Voi siete sempre fuori casa- sussurrò con convinzione la donna -e sappiamo tutti che Narcissa non è in grado di istruire Draco…- fece una pausa per cercare le parole giuste, poi aggiunse con eloquenza -…come conviene secondo i NOSTRI criteri.-
Lucius fissò la cognata con espressione cadaverica, poi spostò il suo sguardo su Rodolphus, anche lui serissimo. Malfoy sapeva bene dove i Lestrange volevano andare a parare, ma preferiva fossero loro ad esporre la richiesta.
-Lasciate che portiamo vostro figlio al Maniero Lestrange.
Come dice mia moglie, voi siete molto indaffarato fra il ministero e il Signore Oscuro; gli impartiremo un’educazione esemplare, e non potrà che trarre giovamento dai mesi che passerà con noi. Narcissa è troppo accondiscendente, con noi Draco imparerebbe quanto necessario per essere al servizio del Lord senza dover andare ad Hogwarts, posto ormai inefficiente per l’istruzione di un Malfoy… non è quello che avete sempre desiderato, Lucius? Che vostro figlio entri a far parte dei mangiamorte, come tutti noi- disse Rodolphus, mostrando evidente convinzione in ciò che diceva.
Malfoy spostava gli occhi da Bella a Rodh, pensando a ciò che dicevano; non avevano certo torto, Draco con loro avrebbe imparato l’educazione che Cissy non era in grado di impartirgli, e anche la Magia Nera. L’orgoglio di istruire proprio figlio era una cosa che tratteneva lucius dall’accettare immediatamente, assieme al fatto che avrebbero potuto metterglielo contro, ma poi ciò che i Lestrange avevano detto prevalse.
-E sia- acconsentì serio -mi fido ciecamente di voi-
Bellatrix gli mise una mano sulla spalla e disse: -Non avete che da guadagnarci da questa decisione- Poi ghignò spudoratamente -A voi l’onore di dirlo a mia sorella-
Detto questo, Rodh e Bella lo lasciarono solo.

***

Era la sera di Natale. I lestrange e i malfoy, elegantissimi per l’occasione, avevano appena terminato l’abbondante cena; non che a persone come loro interessasse lo spirito Natalizio, ma era comunque un modo per ricevere costosissimi regali.
Sedettero in un salotto adiacente alla sala da pranzo, accomodandosi e versandosi da bere. Draco era annoiato dalla serata, avrebbe preferito passarla con Zabini e Nott, di sicuro; eppure sentiva che c’era qualcosa di strano nell’aria. Narcissa sorrideva, aveva sempre amato quel giorno dell’anno.
Lucius, Rodh e Bella si erano messi d’accordo: avrebbero annunciato la decisione presa ora, soprattutto perché Cissy era di buon umore, anche se non si poteva dire la stessa cosa di Draco.
-Dobbiamo fare un annuncio-
A quella frase del padrone di casa, Narcissa e suo figlio rimasero sorpresi. Draco guardò i suoi zii: loro non erano né turbati né ansiosi, e questo non annunciava certo nulla di buono.
-Cosa succede, marito?-
-Un attimo di pazienza, Moglie- rispose lucius -Abbiamo deciso..- iniziò l’uomo.
Si capiva benissimo chi intendesse parlando al plurale. Malfoy jr si raddrizzò sulla poltrona, assumendo un’espressione turbata almeno quanto quella della madre.
-..che Draco si trasferirà per qualche mese al maniero Lestrange, per completare la sua istruzione. Infatti, questo non è più compito dei professori di hogwarts; lascio l’incarico ai miei cari cognati-
I lestrange ghignarono e fecero un cenno con il capo. Draco si sentì sprofondare, Narcissa era sconvolta: allentò la presa sul bicchiere di vino che aveva in mano, e questo si frantumò in mille pezzi all’impatto con il pavimento.
-C-che cosa?- farfugliò incredula la donna. In pratica, le stavano portando via il suo bambino. Bellatrix e Rodolphus guardarono interrogativi malfoy.
-Non gliel’avevate detto?- chiese la Lestrange.
-Padre non è giusto!-
Draco era scattato in piedi, attirando l’attenzione di tutti. Lucius lo fulminò con lo sguardo, non solo per l’arroganza, ma anche per l’affronto verso gli zii. Anche narcissa finalmente intervenne: -Perché non mi avete detto nulla!- esclamò sconvolta, rivolta al marito ma guardando anche la sorella.
-Non avreste avuto voce in capitolo ugualmente, Moglie. E tu siedi, Draco- ordinò alterato Malfoy.
-Almeno ditemi perché!- continuò Cissy.
-Voi chiedete perché, sorella? Non siete in grado di impartire a vostro figlio l’educazione che conviene ad un futuro Mangiamorte!- esclamò Bellatrix, alzandosi in piedi.
-Che cosa dite! Mangiamorte?- sgranò gli occhi Draco.
-Adesso SILENZIO!-
Lucius azzittì tutti.
-La cosa è già stata decisa da chi di dovere- disse Malfoy, sottolineando il fatto che Narcissa e suo figlio non avevano nemmeno il diritto di parlare -Draco, domani partirai con i tuoi zii, e non voglio sentire altro-
Il ragazzino scattò in piedi, guardando il padre con espressione nera, e uscì a grandi passi dal salone, seguito da una sconvolta Narcissa.
Malfoy sr si portò una mano sul viso e si massaggiò le tempie.
-Perdonateli…- si scusò con i Lestrange. In effetti, l’affronto era stato grande per loro, ma Draco avrebbe pagato anche questo, una volta stabilito nella dimora degli zii. Anche rodolphus si alzò e guardò lucius, dicendo con voce glaciale: -E’ proprio per QUESTO che vostro figlio deve venire con noi-
Malfoy fissò suo cognato e poi sua cognata, si convinse che la decisione presa era stata la migliore, anche se avrebbe fatto male a qualcuno. Annuì sospirando e si abbandonò sulla poltrona, esausto.



Ed eccovi Bellatrix ^^ Grazie ancora a chi ha letto e commentato e a chi continuerà a farlo.

Destino: Grazie mille dario, mi fa davvero piacere che apprezzi ^^

Black Lagoon Fan: waao grazie.. uu bellino gatto *___* mi fa piacere che ti piaccia, adesso bellatrix si “occuperà” di draco, com’è intuibile, quindi ci sarà costantemente. Ciau e grazie della recensione XD
  
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