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Autore: Lukeee    16/06/2015    3 recensioni
Se un fiore può crescere e sbocciare tra i sassi, può un amore sopravvivere a intrighi e guerre?
Dal testo:
“Sei pronta a seguirmi? Sarà una via oscura e…e molto difficile. Sei pronta a mettere in gioco tutta te stessa?”
Per un istante che durò millenni si fermò.
“Noi…noi danzeremo coi draghi”
Non sapeva se prenderla come un’affermazione o una domanda. Ma era sicura della scelta che aveva preso. E decise che era la seconda opzione.
Trovò la forza di parlare, mentre il cuore accelerava.
La notte era oramai scesa e le stelle assistevano a quello che forse sarebbe stato ricordato come il principio di una nuova era.
Lei gli sorrise sinceramente. E poi, lentamente, le sue labbra articolarono poche ma inequivocabili parole.
“Yes Trystane. We will dance with dragons”
- Myrcella Baratheon - Trystane Martell - Aegon VI Targaryen - Arianne Martell - Jon Snow - Cersei Lannister - Jaime Lannister - Tommen Baratheon - Howland Reed - Daenerys Targaryen - Mark Ramius (New) - Stone Temple/Jon Connington - Daario Naharis/Euron Greyjoy - Tyrion Lannister
Storia che rende giustizia a una delle tante inutili vittime del finale di stagione.
Ora e sempre, long live the lioness
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Myrcella Baratheon, Nuovo personaggio, Trystane Martell, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Long live the lioness

 



PREMESSA (o meglio, sfogo)

Questa storia più che una storia è una dichiarazione di guerra. Una dichiarazione di guerra agli sceneggiatori. Perché ciò che hanno fatto negli ultimi episodi è semplicemente orribile. Capisco far progredire la storia, dinamizzare il tutto ma soprattutto con questo ultimo 5X10 hanno superato ogni limite. Scrivo queste righe a caldo e sono sospeso a metà tra l’incredulità e la rabbia. Sono partiti con l’infliggere a Sansa l’ennesimo ragazzino sadico, per continuare poi con il crudele e a questo punto inutile sacrificio di Shireen. Molti si sono incazzati di brutto per questi episodi, io sono riuscito a stento a sopportare tutto, sperando in un finale che mi avrebbe davvero emozionato.
Ma evidentemente non era abbastanza. No di certo, devi far finire rovinosamente Staniss (oddio non che sia uno dei miei preferiti ma dopo aver subito un tale lutto non puoi distruggerlo definitivamente in un episodio) e tenere in vita il cane Bolton…
E poi quello che sinceramente mi ha fatto andare su tutte le furie. Veramente non credevo ai miei occhi. La scena di Jaime e Myrcella è a dir poco perfetta, molto simile a come l’avevo immaginata io. Davvero mi sembrava un sogno, non credevo fosse possibile che avessero riunito così padre e figlia.
Ma bisogna essere stronzi evidentemente. Cos’è i bastardi biondi attirano veleno come calamite? Ho pregato che non fosse vero quando ho visto il sangue colarle dal naso. “No, non potete farmi questo”. Penso di aver svegliato tutto il palazzo urlandolo.
E poi il colpo di coda, Jon. Sinceramente ero impressionato a tal punto da non poter essere più colpito da nulla. Ma di certo questa è la morte che avrà maggior impatto, quella che più di ogni altra cosa sarà un fiammifero lanciato in una polveriera.
Ma uccidermi così Myrcella no. Non so chi di voi abbia letto le mie storie ma questo personaggio mi aveva davvero colpito, non so bene il perché. Forse il suo atteggiamento, forse il suo unico mix di insicurezza e orgoglio, forse il fatto che sia Cersei senza i difetti di questa. Non lo so. Forse è una somma di tutto questo. Mi hanno fatto affezionare a questo personaggio, hanno creato quello che per troppi pochi istanti mi è sembrato l’epilogo perfetto e poi hanno brutalmente distrutto tutto.
No, non me lo potete fare. Non potete far trovare a questa povera ragazza suo padre, farle provare la più grande gioia della sua vita, darle finalmente l’opportunità di abbandonarsi sicura senza pensieri a qualcuno di cui si può fidare ciecamente, che ci sarà sempre per lei, che sempre la amerà e poi ucciderla in questo modo. Poi sarebbe Twin quello stronzo.
Il nord non dimentica. Neanche io.
Scriverò su di lei perché davvero non accetto ciò che hanno fatto, anche ciò che hanno fatto a Jon è davvero troppo cattivo, ma molti altri scriveranno di lui.
Penso che la piccola Lannister meriti tutta la mia attenzione
Questo sfogo è durato fin troppo, scusate ma mi ci voleva. Ora comincio con il primo breve spezzone della storia, ovviamente sarà solo un assaggio. Un assaggio di felicità. In questa what if la giovane leonessa non muore. In questa what if, almeno per adesso, la giovane leonessa è felice. Felice più di come lo sia mai stata.
Questa qui sotto è solo la prima goccia, ma proverò a scrivere un oceano. Voglio rendere giustizia a questo personaggio, voglio darle ciò che davvero merita.
Spero davvero di riuscire a scrivere qualcosa di adeguato, di essere all’altezza e di renderle il giusto tributo. E di piacere anche a voi ovviamente.
Buona lettura e, sopratutto, long live the lioness.









 
Non ci credeva ancora.
Solo pochi giorni prima vedeva allontanarsi le sottili torri di Dorne all’orizzonte, mentre la nave scorreva veloce sulle chiare acque del sud.
E ora invece vedeva l’immessa mole della Fortezza Rossa avvicinarsi.
Lo spaventoso castello eretto dai draghi si faceva sempre più imponente e lei sempre più piccola di fronte a quella città che da così tanto non vedeva.
Sbatté gli occhi. Non poteva essere vero. Non poteva essere vero che lei fosse lì.
Girò leggermente la testa.
A fianco a lei gli occhi di Trystane sembravano persi nell’orizzonte, come se neanche quella gigantesca città riuscisse a distoglierlo dai sui pensieri.
Sorrise.
Non poteva essere vero che lui era lì con lei.
Si rese conto che tremava. Un misto di impazienza, incredulità, gioia, eccitazione, timore la attraversava.
Ma non si sentiva così bene da molto tempo.
Forse non si era mai sentita così bene.
Il capitano urlava ordini in un dialetto incomprensibile all’equipaggio mentre la nave filava liscia sulle acque nere della baia.
Guardò per pochi istanti gli spruzzi che si abbattevano sulla chiglia di legno chiaro della nave.
Ripensò a quei giorni di viaggio. Erano passati in un lampo, vissuti in trepidante attesa.
Quell’attesa l’aveva resa impaziente, ma l’aveva anche resa felice.
Non come ciò che era successo però.
Il suo pensiero ricadde su quel dialogo. Non ci credeva ancora.
Ma finalmente era riuscita a dirglielo, ad aprirsi con lui. A fare ciò che da tanto, troppo, sentiva di dover fare
Ad avere conferma di tutto ciò che da sempre, da quando aveva ricordi, l’aveva accompagnata. Quella parte di lei che le diceva che quelle voci non erano tali. Quella parte di lei che le diceva che il cavaliere biondo non era suo zio, era suo padre.
Ciò che aveva provato nel dirgli quelle parole e nell’abbracciarlo era nuovo, intenso, speciale. Per la prima volta aveva potuto abbandonarsi su di lui lasciando indietro tutto e tutti, senza pensieri e preoccupazioni, qualcosa di così comune per tutti eppure di così raro per lei. Per la prima volta in quindici anni si era sentita veramente serena, piena, protetta. Per la prima volta avevano potuto comportarsi per ciò che erano, non per ciò che dovevano sembrare agli occhi altrui.
Per la prima volta era stata davvero felice. Pienamente, totalmente, veramente felice.
E questo non aveva prezzo né misura.
Sorrise ancora.
L’uomo che amava era lì con lei e lo sarebbe stato per sempre.
Aveva finalmente trovato suo padre.
Ed era tornata lì, dove così a lungo aveva vissuto. Tornava profondamente cambiata, nel corpo, nel carattere, nei pensieri. Ma soprattutto tornava felice.
Le preoccupazioni per ciò che sarebbe accaduto dopo non avevano posto nei suoi pensieri. Ciò che sua madre avrebbe fatto o detto non contava in quel momento.
Si prese una ciocca di capelli tra le dita.
Il suo volto esprimeva serenità, calma, gioia.
Smise per un secondo di guardare la città che si faceva sempre più grande davanti a lei.
“Se la vita è un viaggio, in questo momento sono sulla strada migliore da percorrere”
Pensando questo uno spensierato sorriso le si dipinse sul volto.
E con questa convinzione in mente si preparò a ciò che sarebbe venuto dopo.
Nulla avrebbe potuto abbatterla, rattristarla, privarla di ciò che sentiva.
Nulla avrebbe potuto renderla triste.
Nulla le avrebbe impedito di assaporare ancora e ancora quella felicità tanto a lungo bramata e finalmente ottenuto.
Nulla avrebbe potuto impedirle di essere felice.

 
 
 
 
 
Long live the lioness
   
 
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