Film > Le 5 Leggende
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Autore: alebex99    29/06/2015    2 recensioni
Jack Frost è un guardiano. Divertente, apparentemente senza preoccupazioni. Eppure ogni sera si reca al lago che ha cambiato la sua vita e pensa alla sua vecchia famiglia. Ma, una sera, decide di andare più a fondo, fino alla casa in cui è cresciuto, scoprendo, con sua sorpresa, di trovarla ancora intatta. Entra e, in un cassetto nella camera di sua sorella, trova qualcosa che lo porterà ad affrontare un lungo percorso per le risposte a molte domande nella sua testa...
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Manny/L'uomo nella Luna, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fuoco e ghiaccio


Sopra di loro, il Sole splendeva imponente, come rinato dopo la forte tempesta che l'aveva soppresso precedentemente.
Si erano seduti su di un tronco ai bordi del lago ed erano stati in silenzio fino a quel momento. Si erano ritrovati entrambi a fissare inermi la neve sul suolo davanti a loro, senza avere il coraggio di pronunciare parola. Jack si voltò verso la sorella e, per la prima volta da quando si erano ritrovati, con la luce che la illuminava interamente, riuscì ad osservare ogni suo cambiamento.
Era cresciuta, moltissimo: aveva i tratti tipici di una diciassettenne, che raggiungevano l'equilibrio perfetto fra la giovinezza e l'età adulta, con quei lineamenti morbidi da ragazzina sul volto uniti agli occhi decisi di una giovane donna, attraversati da quella consapevolezza di chi ha vissuto tanto e conosce la vita, e dalla malinconia per il fatto che ce ne sarà sempre una infinita davanti, destinata a durare per sempre. Eternamente giovane. Immortale. Come lui.
Il suo corpo era cambiato spaventosamente e le differenze fra i dieci e i diciassette anni erano ben visibili: le forme infantili si erano trasformate in curve femminili. Le gambe snelle, le braccia magre ma forti, grazie ai lavori svolti nella sua vecchia casa, le mani delicate e chiare, insieme con il resto, creavano un corpo slanciato e agile.
La cosa che però colpì maggiormente il guardiano fu lo stravolgimento delle caratteristiche della sorella: i capelli, una volta castani e lisci, ora erano rosso fuoco, e il vento che muoveva quelle morbide onde scarlatte le faceva sembrare fiamme vive. La bocca era del colore delle ciliegie in primavera e la pelle era bianca come quella del ragazzo, ma invece di incarnare il gelo della neve, sembrava riflettere il calore del Sole.
E gli occhi, quegli occhi una volta color nocciola che erano stati gli stessi dell'umano Jackson Overland, erano adesso la cosa più stupefacente che il giovane avesse mai visto: era come se racchiudessero la brezza delle mattine d'aprile e il profumo dei fiori di maggio. Erano un tripudio di colori: il bordo dell'iride era di un blu scuro come le notti d'estate, mentre il nero profondo della pupilla era circondato da pagliuzze gialle e rosse. E a fare da sfondo, un azzurro come Jack non ne aveva mai visti: luminoso come il cielo in agosto e vivo come l'acqua del mare che si infrange sulle rocce.
Era bellissima, come mai l'aveva vista, e in quel momento il ragazzo capì quanto aveva sentito la sua mancanza.
Stanco di quel silenzio che ormai da troppo aleggiava nell'aria, distolse lo sguardo, alzò gli occhi al cielo e pronunciò tre semplici parole:
- Come è possibile?
In quel momento, Emma sembrò risvegliarsi da uno stato di trance. Si voltò di scatto verso il fratello ed incontrò i suoi occhi.
Era bellissimo, come mai l'aveva visto, e in quel momento la ragazza capì quanto aveva sentito la sua mancanza.
Sorrise, un sorriso malizioso identico a quello del fratello, ma che nascondeva una piccola malinconia, sospirò e distolse di nuovo lo sguardo.
- E va bene - disse piano - E' arrivato il momento.-



-Dannazione! Abbiamo perso il segnale -
Bunnymund era seduto accanto a Nord sulla slitta e stava controllando che la piccola luce roteasse ancora sulla mappa, lì nel punto in cui la concentrazione magica era più forte, quando improvvisamente quella luce si era dissolta.
- Beh, ormai l'abbiamo rintracciato. Se ci sbrighiamo riusciremo comunque a raggiungerlo- lo rassicurò il vecchio, mentre sterzava a tutta velocità per evitare un iceberg che rischiava di colpire la slitta.
- Accidenti Nicholas! - esclamò Tooth, spazientita – Potresti cercare di guidare un po' più attentamente? Pare di essere sulle montagne russe qui dietro! -
La fatina e Sandman, infatti, avevano preso posto dietro ai due conducenti e venivano sballottati a destra e a sinistra ad ogni curva spericolata intrapresa dal guidatore.
- Oh andiamo, Tooth, cerca di rilassarti! Dopotutto è piuttosto divertente. Guarda Sandy, lui apprezza la mia guida. Dico bene Sandy?
In effetti, l'omino dei sogni non sembrava disturbato da quel movimento continuo, anzi, esprimeva il suo consenso facendo apparire di continuo segni sulla sua testa e alzando le braccia al cielo proprio come su una giostra.
- Beh, come puoi biasimarlo? Facile non aver paura quando puoi evocare un pegaso di sabbia magica che ti salvi nel caso tu venga sbalzato fuori dalla slitta! - commentò la fata.
- Cosa ti lamenti, farfalla? Tu hai le tue belle alucce. Pensa a me piuttosto! Nonostante sappia saltare, mi sfracellerei al suolo in un istante! - si lamentò Bunnymund.
In effetti, il coniglio non sembrava essere molto tranquillo: le sue zampe erano serrate saldamente al bordo del veicolo e la sua espressione non era una di quelle che esprimono sicurezza.
- Farfalla?! Ti informo che sono un colibrì e che...
- Oh insomma, ragazzi, fatela finita! - si intromise Nord - Stiamo per ritrovare Jack! Dobbiamo essere felici, non battibeccare fra noi come un branco di...
- Nord, attento! - urlarono in coro Tooth e Bunnymund.
Avevano, infatti, raggiunto la taiga canadese e sfrecciavano a tutta velocità fra alte conifere della foresta. Sfortunatamente, una di esse era sfuggita alla vista del vecchio Nicholas e il gruppo si era ritrovato a precipitare verso il suolo con la slitta sfuggita al controllo. Le urla dei componenti si univano allo scoppiettio del motore della slitta, ormai fuori uso. Quando il velivolo finì per strusciare rumorosamente a terra e fermarsi scontrandosi con un albero, Santa Clause decise di aprire gli occhi e guardarsi intorno. La prima cosa che notò furono gli sguardi assassini che i tre compagni gli stavano rivolgendo: Sandman con una nuvoletta di sabbia fumante sul capo, la fatina dei denti con le penne tutte arruffate e Bunnymund con le orecchie dritte e il pelo irto sul corpo.
- Ehm...ehi ragazzi...- balbettò Nord, dando un'occhiata al malmesso mezzo – Non è che...ecco...qualcuno di voi ha provveduto ad un motore di scorta?-


Spazio Commento
Ecco a voi il capitolo 8! Spero che vi sia piaciuto e come sempre le recensioni e i vostri pareri sono bene accetti.
Ditemi anche se la nuova Emma da me inventata e descritta vi è piaciuta. Io la immagino bellissima con quei capelli rosso fiamma. Nel prossimo capitolo, capiremo bene cos'è diventata e spero di riuscire a pubblicarlo a breve anche se sarà difficile visto che in questa settimana ho diversi impegni.
Vi mando un grosso abbraccio e grazie a quelli che seguono la mia storia.
- Alebex

 

   
 
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