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Autore: Dusky Doll    30/06/2015    2 recensioni
Questa è la storia di Astreya, una giovane donna dal carattere forte e dal cipiglio severo, nata in un mondo corrotto, un mondo dove bisogna crescere in fretta. Il suo mistero si cela dietro i suoi capelli neri e i suoi occhi indagatori, un segreto talmente intrigante da aver attratto le mire della casta militare e di un soldato oltremodo speciale. Ma è tutto oro ciò che luccica? E cosa deciderà Astreya: si venderà all' Esercito o deciderà di combattere da sola la sua battaglia, come un lupo solitario?
NdA: Storia illustrata... da me:) Spero vi piaccia!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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PROLOGO...

La vita in questo mondo è diventata un rischio. Non c’è sicurezza, non c’è speranza, solo desolazione, guerra e dolore. Non c’è più spazio per la compassione e la pietà, ma solo per l’indifferenza e la grettezza. Camminiamo tutti con mille occhi puntati addosso e noi stessi ci guardiamo le spalle come gufi nella notte. Abbiamo imparato a sopravvivere, ad accumulare beni di prima necessità come piccole formiche, a rubare e fare nostre le provviste altrui come gazze ladre. Siamo sempre affamati, di potere, di denaro, di sangue, di vita, di qualsiasi cosa non ci faccia ricordare che la morte ci toglierà tutto, senza alcuna eccezione. Vivere così non è vita: è sopravvivenza o, se vogliamo, esistenza senza scopo. Tuttavia è l’unica possibilità che ci è stata data, l’unico destino a cui possiamo e potremo mai aggrapparci.

La prima volta che arrivai a questa conclusione avevo tredici anni ed ero appena stata venduta ad un Tempio, ovvero ad un altro prodotto di questi tempi bui, un focolare di credenze, violenza e fanatismo. Vi si venerano Dei malvagi, zoomorfi e vendicativi che disprezzano il genere umano e portano in dono a ciascuno sofferenza e dannazione per i peccati.  E proprio grazie a questo, a un simile clima di terrore e oppressione spirituale, la Chiesa ha potuto espandersi in breve tempo e guadagnare un’influenza incredibile in un mondo cinico, spietato e razionale. Tuttavia nonostante il timore reverenziale che la Religione esercita sul popolo e sui vertici della società, il vero potere della nuova Chiesa rimane quello di essere in grado di gestire i rapporti economici e politici fra le varie parti, concedendo perdono, clemenza e misericordia in cambio di ricchi doni. Ma non tutti sono nati con lo spasmodico desiderio di conoscere la vita dopo la morte o gli Dei sopra la propria testa, perciò per ingraziarsi anche loro, il Tempio ha dovuto escogitare altri metodi: io stessa non ho mai creduto a nessuna delle leggende e delle dottrine con le quali avevano cercato di educarmi. Eppure l’offerta dei Templi per i propri fedeli è talmente ghiotta da riuscire ad attirare anche quella fetta della popolazione che di fede non ne sa assolutamente nulla. Una di queste proposte fu fatta a me anni fa e grazie a quella opportunità, mi sono, infine, resa conto che dietro alla facciata religiosa vi è un altro mondo, più oscuro e affascinante: il mondo della magia.

Mi avvicinai a questa realtà anni fa, spaventata e turbata come ogni novizia, ma al contempo fortemente affascinata. Mi accolsero in un Istituto connesso al Tempio in cui ero cresciuta e mi iniziarono alle arti oscure, quelle che per millenni l’uomo pensava non esistessero se non nelle sue più remote fantasie. Mi fecero esami medici e mi fecero assumere degli psicofarmaci per rendere la mia mente un vaso vuoto da colmare e il mio cervello un brulicante formicaio di idee. Li lasciai fare perché non avevo speranza, non avevo futuro e non avevo stima di ciò che ero diventata al Tempio. Non pensavo che sarebbe potuto succedere, che mi sarei trasformata in un mostro. Ma fu ciò che mi accadde. Iniezione dopo iniezione, sofferenza dopo sofferenza, dopo esercizi estenuanti e sudore, divenni una Custode del Tempio. Mi incensarono di onori ed offerte, mi regalarono vesti e gioielli, ma erano tutte cose che alla mia anima non interessavano più. Nel mio cuore covava solo la rabbia, la tristezza, il potere e l’afflato all’oscurità. Temevo per la mia anima, ma più di tutto temevo di tornare come ero prima, una ragazzina persa e abbandonata seduta su una panca del Tempio. Così mi adeguai a quella vita e mano a mano che le mie capacità aumentavano, divenni cosciente di quello che potevo fare e lo utilizzai per purgare almeno un po’ la mia anima, ormai per sempre proprietà del Tempio assieme al mio corpo.

Mi chiamo Astreya e questa è la mia storia.

   
 
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