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Autore: sognidispine    30/06/2015    0 recensioni
Aspettanto i gay pride del mondo magico, Hermione e Ginny vivono il loro anno post Hogwarts fra campi da quidditch e la Tana nascondendo un amore forte e genuino nato nel loro ultimo anno ad Hogwarts.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ginny/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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sa Weasley, come sempre inondata del profumo di pancetta della domenica mattina,placida e ancora assonnata, gettava la sua rassicurante ombra sbilenca sul prato bruciato. 

Un primo raggio di sole illuminò o visi di Hermione e Ginny accoccolate nel grande letto scarlatto della sua camera: i loro petti, sollevandosi all'unisco, riempivano la stanza di una dolce melodia di sospiri mentre i loro dolci profumi danzavano nella stanza portati da una debole ebrezza infiltratasi dalla finestra aperta.

Ginny aprì gli occhi e la prima cosa che vide furono le labbra sottili di Hermione leggermente semiaperte come in attesa di un suo bacio. Non avrebbe potuto desiderare risveglio migliore, non avrebbe potuto desiderare che le cose andassero meglio dopo quello che era successo l'anno prima. Era nelle domeniche come questa che si sentiva di nuovo a Hogwarts, solo lei e Hermione, la brezza estiva, il sole e i loro corpi nudi vicino; tutto era come allora se non che, guardandosi intorno scorse la sua divisa gialla e nera, ora era Cacciatrice di riserva delle Vespe di Winbourne. 

Dopo aver rotto con Harry e aver ritrovato se stessa, non più oppressa da una relazione che si sentiva il dover di mandar avanti ormai per piacere altrui, aveva infatti dedicato l'ultimo anno a farsi un nome nel quidditch, provini ed allenamenti extra le avevano portato via la maggior parte del tempo e, vuoi per lo studio, vuoi perché condividevano una perdita dolorosa e uno stesso desiderio di riscoprire loro stesse, il legame con Hermione divenne sempre più intimo. Sempre più erano le notti in cui si addormentavano l'una nelle braccia dell'altra raccontandosi dei loro progetti per l'anno successivo o semplicemente accarezzandosi e donandosi reciprocamente quel genere d'affetto che non avevano mai ricevuto da Harry e Ron. La notte era l'unico momento in cui senza giudizi ed etichette potevano esser loro stesse, comportarsi spontaneamente senza identificarsi, senza bisogno di certezze e anche l'unico che entrambe avevano libero.

La loro relazione quell'anno, tuttavia ambigua e densa di desiderio, era sempre stata contenuta e mai esplicitamente romantica perché nonostante conoscessero i sentimenti l'una dell'altra, non erano pronte ed abbastanza stabili ad un tale passo, ad accettare un vero e travolgente amore. Era stato solo qualche mese prima, dopo la fine degli esami e l'approvazione del nuovo programma d'integrazione e conoscenza del mondo Babbano di Hermione , che il loro affetto aveva preso una direzione ben precisa.

Quest'ultima si destò sollevando li occhi dal seno di Ginny fino al suo volto illuminato da uno sguardo dolce, premuroso come quello della Signora Weasley ma forte e imperturbabile come un antica pietra che, anche nelle sue tempeste di incertezze, non smetteva di esser un porto sicuro per Hermione. Le sue braccia attorno al collo di Ginny mentre quest'ultima le accarezzava i capelli ondeggianti nella brezza del Devon, i loro sguardi sereni persi l'una nell'altra e...

'Ragazze siete sveglie?!' Un poderoso bussare le fece bruscamente tornare alla realtà dove loro non erano che quasi sorelle e 'dormire' nude non era meno da San Mungo del vaiolo di Drago. 'Avete due minuti per scendere, gli altri si stanno già preparando e...' La signora Weasley bussò ancora come a voler sfondare la porta. Non importava quanta magia scorresse nelle sue vene o nelle venature della sua bacchetta, non importava quanti incantesimi punitivi e per buttarle giù dal letto conoscesse, in questi casi Molly non era che una madre ansiosa e di mezza età come tutte le altre: dolce quanto impaziente con una tecnica intimidatoria assoldata in sei generazioni di figli. 'Ginny mi hai sentito?! Spero tu ti stia già preparando e come si deve aggiungo, perché non è il caso di presentarti come la reincarnazione del vecchio Bagman di fronte ai tuoi futuri datori...' 

'Mamma basta! Ho capito mi vesto ma oggi è la giornata di Harry vai a rompere le sue...!' Hermione la zittì con un bacio; non era il caso di cominciare una lite di prima mattina e sopratutto quando avrebbero dovuto condividere lo stesso palchetto per almeno un paio d'ore alla cerimonia di Harry. 'Signora Weasley mi dispiace, arriviamo subito.' Cercò di scusarsi Hermione mentre scricchiolii,sbuffi e imprecazioni prendevano il posto dei rimproveri. 

' Su pel di carota, è ora di fare le brave quasi sorelle.' sussurrò nell'orecchio di Ginny sapendo di eccitarla.

 

Una volta scese in cucina però per tutti non erano che Hermione e Ginny, amiche da anni ed compagne di camera estive o almeno, per quasi tutti.

'Hey Ron hai sentito nulle di strano sta' notte? No perché penso che il nostro fantasma abbia portato una compagnia femminile...sospiri e cigolii non credo fossero dovuti ai topi. Sicuro di non aver sentito nulla Ron-Ron?' chiese George con falsa aria stupita mentre un ghigno malizioso balenava in direzione delle ragazze prima di venir pesantemente zittito da un pestone di sua sorella.

Ginny non aveva dimenticato gli sguardi indagatori e le battute provocanti di George dalla prima volta che durante le vacanze di Natale erano state scoperte a tenersi la mano dai Tre manici di scopa, illuse di non esser notate fra tutta la folla di gente tremante di freddo, fino a due mesi prima. 

A fine giugno infatti, una volta che Hermione aveva fatto visita ai suoi ed era tornata alla Tana nel suo rosso abitino trasparente, Ginny aveva sentito ogni suo organo divampare di passione irrefrenabile tanto da trascinarla nel capanno delle scope.

Un attimo di lucidità e avrebbe certamente ricordato che i ragazzi stavano giocando a Quidditch e che prima o poi sarebbero tornati al capanno ma, non era questo il caso.

Ricordava ogni goccia di sudore di quel pomeriggio, conosceva bene il corpo imperfetto di Hermione; l'aveva vista nuda molte più volte di quanto avesse fatto Ron ma ciò che la riempiva non era tanto la sua nudità quanto il suo corpo nelle sue mani, completamente abbandonato a lei; fremente e bagnato avvolto ancora per poco in un velo rosso di famosa marca Babbana.

Le mani di Ginny erano scattate verso le spalline scoprendo una candida pelle lucida di sudore come le foglie bagnate di rugiada primaverile; era incantata ma fu solo un attimo prima che un Hermione fremente ed eccitata come solo lei aveva la fortuna di vederla, la travolgesse in un bacio caldo e umido come il cuore di una crème brulée ed immergesse le mani nella sua chioma color tramonto. 

Se anni fa gliel'avessero predetto non c'avrebbe creduto; mai si sarebbe aspettata di toccare e assaporare quella morbida pelle al gelsomino, mai avrebbe creduto di vedere un Hermione tanto fuori controllo ma ora, dopo un anno di tensione sessuale, sguardi e voglie insoddisfatte, non avrebbe biasimato un comportamento tale nemmeno alla McGranitt. 

Non sapeva da quanto fossero li dentro, pochi minuti, forse una decina, ma mentre prendeva in braccio Hermione affondando il viso nel suo seno caldo e sodo, un cigolio rischiò di farle perder la presa e,prima che potesse smaterializzarsi, la porta si aprì su un ombra alta e inequivocabilmente Weasley.

George rimase imbarazzato per meno di un secondo, era cambiato è vero, ma non era certo il tipo da pregiudizi ed imbarazzi. 'Cosa ci fai qui?!' ringhiò Ginny tentando di nascondere Hermione e il suo stesso imbarazzo. 'Metto via le scope forse?' rispose con l'aria stupita di chi si sente chiedere come mai respira.

'Voi piuttosto, un po' caldo qui, vero Hermione?' chiese guardandosi intorno sorridente come apprezzando il tempo di una calda domenica mattina qualunque. 

Hermione nascose il volte sulle spalle di Ginny per non ascoltare oltre. 'Ah e fate in fretta perché la mamma vi vuole a tavola fra dieci minuti e farete bene a...' George corse via in direzione della Tana ridacchiando e strascicando con se la frase prima che sua sorella potesse pronunciare qualsiasi incantesimo.

Da lì in poi aveva mantenuto il segreto limitandosi solo a qualche battuta sarcastica qua e la sul loro 'intimo' legame nelle rare volte fra settimana in cui faceva visita alla Tana e di tutto ciò entrambe ne erano grate.

Quella notte però, buona parte della famiglia Weasley aveva passato la notte alla tana pronti per la cerimonia della mattina e, dopo il compleanno di Ginny, burrobirra e whisky incendiario avevano cancellato dalla mente delle ragazze ogni ricordo di precauzioni così da lasciare a George abbastanza materiale per una raffica di allusioni.

 
   
 
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