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Autore: __granger    17/01/2009    1 recensioni
Avevo caldo, sotto le coperte, raggomitolata su un fianco accanto a lui, rinfrescata solo dal suo respiro ghiacciato che mi solleticava la fronte, spostando impercettibilmente i miei capelli.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: E a 20 minuti dal prologo ecco a voi il primo capitolo! Questo perchè era già pronto, in realtà sono molto lenta, non aspettatevi che scriva così in fretta xD. Ringrazio le persone che hanno recensito e spero che questo capitolo vi piacia!

Quidditch.

Era Novembre ad Hogwarts, il giorno della prima partita di Quidditch dell’anno.
Lei e Rose si stavano coprendo con sciarpe e maglioni color oro e rosso, da vere tifose che sfoggiavano sempre durante le partite.
Quella di oggi, poi, era contro Serpeverde, quindi più si rendeva nota la propria squadra, più si era Grifondoro in pratica, meglio era.
Per i corridoi la rivalità rendeva già l’aria pesante, Serpi e Grifoni iniziavano a guardarsi peggio del solito e Lily avrebbe giurato che anche la McGranitt avesse scoccato un’occhiata di odio al Capo della casa rivale.
Pochi minuti dopo la solita pioggia scrosciava a dirotto inzuppando i tifosi.
-Te pareva!- esclamò Lily.
- Bè, cugina, James non si sarebbe mica accontentato di una facile partitella asciutta!- le rispose ridendo Rose.
- Probabilmente no!- sorrise lei. – Ehi! allora, qualche scoop dalla squadra?- chiese rivolta all’amica, Veronica, appena si sedette tra le cugine, dopo essere tornata dallo spogliatoio di Grifondoro.
-Sparlavano dei Serpeverdi, al solito! Poi hanno detto qualcosa sul nuovo capitano, Malfoy penso.-Il cuore di Lily si bloccò per un attimo e una tempesta di pensieri la colpì.
Primo fra tutti:
-Idiota! Perché diavolo ti fai emozionare da un nome così stupido, perché ti fai fermare il cuore per un essere ancora più stupido!-
Poi si rispose.- Per lo stesso motivo per cui lo sogni da una settimana, da quando l’hai visto baciarsi, avvinghiato a quella Loren!-
Per pochi attimi non fece che rispondersi da sola dando sfogo alle varie parti di lei che combattevano nella sua mente.
Poi il fischio di inizio partita la risvegliò e si sedette cercando di controllare la voglia sfrenata di guardare verso la curva colorata di verde e argento solo la quale stava uscendo tra fischi e ovazioni la squadra di Serpeverde.
Tentò anche di colpevolizzarsi, cercando di farsi sentire in colpa verso i fratelli. Perché lei solo per il fatto che a capeggiarla c’era lui, era tutta per l’altra squadra.
E la partita iniziò.
James si distinse fin da subito, come sempre, nella velocità e sicurezza con cui aveva adocchiato il boccino e ora, a soli 10 minuti dal fischio di inizio, gli era già alle calcagna.
Più vicino, sempre più vicino quasi a toccarlo.
-Eddai Potter!!- esclamò qualcuno dietro di loro, arrossendo fino alla punta nel naso dritto quando le ragazze si girarono sbalordite a guardare la loro professoressa di Trasfigurazione, nonchè Preside.
-Ah!- esclamò Rose, rivoltandosi verso la partita.- Hai visto la profes…-
Ma non fece in tempo a finire la frase che, come tutti i tifosi Grifondoro, scattò in piedi, la mano alla bocca.
Lily si girò, un terribile presentimento che le attraversava la mente.
Pensò:Scorpius! E contemporaneamente: James!
Ma entrambi erano a posto. O quasi.
James, tramava di rabbia e schizzava in picchiata mentre Scorpius era dall’altra parte del campo gli occhi su James. E allora chi…?
- No! Robert!- gridò James, avvicinandosi al suo protetto, un cacciatore del 2 anno, a cui Potter era molto affezionato che ora giaceva a terra, colpito dalla mazza di una serpe.

James era sempre stato simile al nonno paterno, in questo lato del carattere.
Era un ragazzo molto dolce e buono, questo si, ma l’impulsiva aggressività gli aveva sempre causato problemi. Non che innescasse risse per sciocchezze, eh….bè in fondo si, ma le sciocchezze riguardavano soprattutto familiari e amici.
Infatti, pur mostrandosi un duro, James è sempre stato estremamente protettivo nei confronti dei suoi ‘protetti’, come Lily che non aveva mai avuto problemi a difendersi da sola,e Al, che dopo un po’ gli disse chiaro e tondo che si era stufato delle sue sceneggiate, tra l’altro non molto frequenti considerato la natura placida e pacifica di Albus.
Proprio il giovane Robert McDougal, era stato negli ultimi mesi il fulcro della sua attività di guardia del corpo; se l’era preso a cuore fin dal provino per cacciatore, quando uno del 4 anno lo aveva preso in giro per una palla scivolata.
James, da capitano, non si era lasciato sfuggire le frecciatine sarcastiche verso il piccolo Robert che in complesso aveva fatto un buon esame ed si capiva che era una brava persona, umile e dolce,e aveva cacciato subito il ragazzotto dai provini.
In effetti non si poteva non prendere in simpatia in povero Rob che ora giaceva a terra, anzi ora giaceva nella barellina bianca e aveva per sé tutte le attenzioni di Madama Chips, Bumb e di tutti gli insegnanti nelle strette vicinanze della zona del campo dove era caduto.
Solo i tifosi guardavano dall’altra parte dove la squadra Grifondoro, James in testa, stava…emh…pacificamente?, avanzando verso la massa verde argentea che si era creata intorno a Frinew, il battitore che aveva colpito Robert.
-Oh no, vi prego- si lamentò Lily, la mano alla bocca, l’altra per farsi largo tra la folla cercando di scendere dalle tribune.
Per fortuna non era in alto e arrivò, con Veronica al seguito, mentre Rose cercava Hugo, prima ancora che il pugno di James raggiungesse il naso di Nicholas Frinew.
Poi fu il caos.
Giacche rosse, verdi, macchie oro e argento si mescolaro in una massa informe tra cui spiccava Al e Clodine, una battitrice che cercavano di staccare James dalla testa del portiere avversiario.
Lo cercò con gli occhi, lo cercò col cuore.
-Lily!- urlò Albus. –Ragazze qualcuno mi dà una mano?!- -Uh! Arrivo!- si risvegliò Veronica aiutandolo a staccare il Rosemary Tweedle, la più, diciamo ‘mascolina’ della squadra da un serpe verde sbiancato dal dolore ai denti dopo un pugno della ragazza.
-JAMES!- gridò Lily, tremava di rabbia, Ma dove cavolo era Scorpius!?,pensò.
–James, perfavore smettila!- ripetè più dolce, pentita per essere costantemente in pensiero solo per il capitano della squadra rivale e non per suo fratello, che era a terra cercando di togliersi di dosso due Serpreverdi.
-Ha ragione la ragzza! Ora basta!- una voce calma, forte e dolce, melodiosa quanto tenace, ferma e sicura si fece strada tra la folla di ragazzini, mentre la McGranitt, tornata dall’infermeria, si stava velocemente avvicinando al campo.
Lily si girò, ed eccolo, un ragazzo alto, biondo chiarissimo, avvicinarsi tranquillo.
Purtroppo per lui era solo una ragazzina, ma lei non poteva più fingere a se stessa di essergli indifferente quando anche solo sul piano fisico lei sobbalzava quando lo vedeva o pensava.
Tutta la squadra fu come percossa da un fremito e sebbene con molta evidente, malavoglia, e con qualche imprecazione, si staccò, lasciando i Grifondoro per terra o a mani vuote, alzati, ancora pronti a difendersi.
-Oh-oh, è arrivato il capo!- cantilenò James.
-Piantala.- sibilò Lily, e pur essendo la sua voce sempre così piacevole, Scorpius pensò che in quel momento avrebbe temuto per James se non fosse che..bè, non gli importava di Potter. Non di quel Potter, ma di questo pensiero si pentì subito mordendosi la lingua.
-Lily, vai da Rose e Hugo, non sono cose per te.-gracchiò, il fratello, la voce ancora raspante dal fiatone e dalla tosse provocata dal gran polverone.
-Si e poi magari giochiamo con le Barbie mentre tu fai l’idiota in una rissa! Ti rendo conto?! Una rissa, ma quanti anni hai James?!-
-Abbastanza per far fuori questa serpe!- disse, lo sguardo rivolto al capitano Serpeverde, che intando guardava sbalordito e leggermente compiaciuto la ragazzino, ora rossa, oltre che di capelli, di rabbia.
James si alzò, facendo lo sbruffone più che poteva, e avanzò aggressivo verso Scorpius, che non fece una piega.
-Mo’ te la faccio pagare io, non dovevate osare toccare Robert!-
-Infatti io non ho toccato Robert. Potter, non ho intenzione di abbassarmi al livello tuo e di questa sottospecie di giocatori.- cominciò tranquillo il biondino, gli occhi di ghiaccio puntati verso il capitano che avanza barcollante verso di lui, furente.
-James!- urlò Lily, disperata ed esasperata. Cha diavolo poteva fare, gridargli che se torceva un capello a Scorpius sarebbe stato come se l’avesse fatto a lei? -Zitta Lily! E’ meglio che non guardi- sghignazzò.
-No invece!- decise, e si intromisi tra i due ragazzi guardando il fratello negli occhi.
Poi successe tutto molto velocemente. James cercò di scansarla ma lei gli tirò un sonoro e potente schiaffo.
  
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