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Autore: AliceMiao    08/07/2015    1 recensioni
Un membro importante dei Volturi è stato ucciso misteriosamente. Dall'odore si capisce che è stato un rumeno, ma chi? Una vampira è inviata a scoprire chi è il colpevole, ma una volta lì scoprirà qualcosa che cambierà la sua vita indelebilmente.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec, Jane, Stefan, Vladimir, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~(Jane)

Erano passati secoli da quando ero diventata vampira. Al mio risveglio mi ero ritrovata in una stanza lussuosa, distesa su un letto altrettanto lussuoso. Accanto a me c'era un uomo, Aro. Mi disse cos'ero diventata e all'inizio non gli avevo creduto. Lo feci solo quando mi nutrii per la prima volta di sangue umano. Ricordo ancora la mia prima vittima. Era una dama, una contessa se vogliamo essere precisi. Aveva a occhio e croce venti anni e il suo sangue era dolcissimo. Se non era il più buono che avessi assaggiato era sicuramente uno dei migliori.
Un giorno Aro mi convocò nel suo studio. Inizialmente pensai di aver fatto qualcosa di male.
Una volta chiusa la porta mi venne incontro e mi diede un bacio. Era bello essere sposati con lui. Nessuno poteva dirti nulla o farti nulla senza rischiare di finire con la testa staccata. Ma soprattutto era bello perchè il mio amore per lui era ricambiato. Mi aveva confessato che mi aveva salvata perchè mi amava, non perchè avevo un potere molto potente, lo stesso che mi aveva condannato a morte quando ero umana. Non so perchè, ma ero convinta che comunque il mio potere centrasse qualcosa lo stesso...
"Mi sei mancata", mi disse.
"Sono stata fuori solo per un paio di ore", gli dissi.
"Sono tante. Comunque ho una missione per te", disse.
"Di che si tratta?", chiesi.
"Devi andare in Romania, al palazzo dei Rumeni. Da sola. Cameron, il vampiro che sapeva imitare le voci, è morto. Siamo sicuri che sia stato un rumeno ad ucciderlo e tu devi scoprire chi è stato", disse.
"Non sarà semplice. Per niente", dissi.
"Fingerai di essere una nostra prigioniera e di essere riuscita a fuggire, in questo modo avrai una scusa per il nostro odore. Rimarrai con loro e cercherai di scoprire chi è stato a ucciderlo. Una volta scoperto cerca di attirarlo fuori dal palazzo e altre guardie faranno il resto. Se rischi di essere scoperta torna subito qui", disse lui.
"Ok...", dissi. Non ero molto convinta.
"Dovrai anche cambiare nome. Scegli tu quale usare, l'importante è che non usi il tuo vero nome, potrebbero riconoscerti", disse lui.
"Va bene. Quando parto?", chiesi.
"Stasera, non appena cala il sole", disse.
Mi diede un altro bacio e poi andai nella mia camera. Dovevo indossare un vestito e strapparlo, in modo che sembrassi il più possibile una prigioniera. Fortunatamente non mi nutrivo da alcuni giorni e i miei occhi erano neri.
Quando arrivai al palazzo dei Rumeni era passato un giorno. Ovviamente ero andata a piedi, conciata com'ero non sarei passata inosservata tra gli umani.
Mi condussero nella sala dove c'erano i due capi, Stefan e Vladimir.
"Cosa vuoi?", chiese Stefan.
"Vi prego, ho bisogno della vostra ospitalità! Ero prigioniera dei Volturi e sono riuscita a scappare, ma purtroppo mi stanno cercando", dissi.
"Capisco... In questo caso sei la benvenuta, ma potrei sapere perchè eri loro prigioniera?", mi disse Vladimir.
Accidenti, questa non ci voleva! Cosa dovevo dire? "Per il mio potere. Non volevo far parte del loro clan e mi hanno costretto con la forza, tenendomi rinchiusa, ma non ho mai accettato", dissi. Ti prego fa che ci credano!
"Va bene. Tu, accompagnala in una delle stanze migliori, merita di riposare e quando si sarà cambiata potrà anche uscire a caccia. Una volta accompagnata in camera di ad Alec di portarla a caccia", disse Stefan.
Il nome Alec mi ricordò mio fratello. Era morto, ne ero certa. Non era diventato un vampiro, o almeno credevo. Di certo Aro non l'aveva trasformato, quindi a meno che non l'avesse fatto qualcun'altro lui era sempre rimasto umano.
"Ecco, questa è la tua stanza. Nell'armadio dovrebbero esserci dei vestiti puliti. Adesso vado a chiamare Alec e lo mando qui. Quando sei pronta potrete uscire a caccia", disse lui.
"Grazie. Tu ti chiami?", chiesi.
"Jack. Tu?", mi chiese.
"Helen", dissi.
Sorrise e poi se ne andò. Mi misi alla ricerca di un vestito decente e alla fine mi accontentai di una camicia nera senza maniche e di un paio di jeans. Come scarpe scelsi un paio di ballerine con un piccolo tacco, molto sottile.
Sentii bussare alla porta. Evidentemente il ragazzo di nome Alec era arrivato.
Aprii la porta e davanti a me trovai l'ultima persona che avrei mai pensato di trovare. Davanti a me c'era mio fratello!

Note: si sono ritrovati! Come reagiranno?
Baci AliceMiao

   
 
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