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Autore: itspaola    09/07/2015    1 recensioni
Niall Horan, uno tra i più bei ragazzi della scuola, si ritrova un giorno a scrivere lettere a una sua compagna di classe, Natalie. Lei ha un carattere chiuso e non ha amici, a parte la sua giovane madre. Non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi perché lei ha un segreto che non ha mai rivelato.
Ce la farà Niall ad abbattere il muro che si è creata Natalie e a farle confessare il suo segreto?
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Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Niall, l'indomani, si svegliò di buon umore e pieno di aspettativa. Era anche emozionato. Voleva assolutamente leggere la risposta della ragazza. Così si alzò dal letto ancor prima che la sveglia suonasse, scelse i vestiti da indossare e si chiuse in bagno per rinfrescare il suo corpo tonico con una doccia rilassante. Dopo dieci minuti chiuse il getto d'acqua e avvolse la sua vita con una tovaglia azzurra. Poi ne prese un'altra per asciugarsi il petto e i capelli. Si guardò allo specchio, prese spazzola e phon e iniziò a spazzolare il suo ciuffo verso l'alto. Una volta aver finito infilò i suoi boxer neri, i suoi skinny jeans e una t-shirt azzurra. Poi uscì e scese in cucina per fare colazione.
 

"Buongiorno mà!" disse avvicinandosi a lei e scoccandole un bacio sulla guancia.

"Buongiorno Nì, oggi di buon umore?" chiese la donna, fissando l'espressione felice e serena del figlio, il quale si allontanò, si sedette a tavola e annuì, versando del succo d'arancia dentro un bicchiere. "Mi fa piacere vederti felice!" afferma poi, servendo in un piatto due crepes alla nutella. Il biondo annuì e ringraziò cominciando poi a mangiare.

 

"Va bene, mamma, io vado. Devo passare a prendere Liam" disse prendendo il suo zaino e le chiavi della sua macchina.

"Okay, sta' attento!" rispose la donna. Ah, le mamme premurose! 

Accese il motore e si mise in strada, godendosi il paesaggio marittimo della sua città. Amava Brighton, il mare lo rilassava parecchio ed era spesso fonte di ispirazione.

Mentre era fermo al semaforo vide passare una ragazza e allo stesso tempo il motivo della sua felicità giornaliera. Il corpo di Natalie era avvolto da un lungo vestito a fantasia e ai piedi portava delle vans dello stesso colore predominante del vestito. I suoi capelli rossi erano raccolti in una lunga treccia e Niall non poté che ammirarla nella sua semplicità. Era così incantato tanto da non accorgersi che fosse scattato il verde e che le macchine dietro di lui stessero premendo il clacson insistentemente. Scosse la testa quando vide la ragazza svoltare l'angolo e quindi scomparire dalla sua vita. Si decise quindi a ingranare la marcia e ad accelerare, per dirigersi verso casa di Liam.


 

Attese il ragazzo circa un quarto d'ora e poi salì in macchina.

"Ciao brò!" Liam diede una pacca sulla spalla al biondino. "Scusa il ritardo, ma Zayn non usciva più dal bagno!" e scoppiò a ridere, seguito da Niall.

"Tuo fratello ha ancora la mania del non esco dal bagno se non sono super perfetto?" chiese divertito, guidando verso scuola. Il castano annuì e poi scosse la testa rassegnato. Zayn e Liam erano fratelli, o per meglio dire fratellastri, ormai da dieci anni. Il moro, Zayn, era più grande di Liam, frequentava l'università a Cambridge, ma in quei giorni stava a casa per prepararsi ad un esame imminente. Lui e Liam andavano d'accordo: per esempio, avevano la stessa passione per lo sport, e più nello specifico per lo sci d'acqua. Ecco perché almeno due pomeriggi a settimana andavano a praticarlo in spiaggia.

 

"Hey, lì c'è un posto libero!" esclamò Liam, indicando con l'indice proprio un posto poco più distante. Niall quindi annuì e andò a parcheggiare. Scese prendendo il suo zaino dai sedili posteriori e chiuse la macchina con la chiave, dopo aver aspettato Liam. Si incamminarono insieme verso Louis, che li stava aspettando seduto sugli scalini dell'entrata e si salutarono con una pacca sulla spalla.

Si voltò verso destra nel momento in cui il suo sguardo venne rapito dai colori sgargianti di un vestito che sapeva appartenesse ad una sola ragazza. Natalie stava salendo le scale per poi entrare e camminare lungo il corridoio. Chissà se gli aveva risposto alla lettera. 

"Quella ragazza è strana!" sentenziò Louis, riferendosi chiaramente a Natalie.

"E perché mai?" chiese Niall, inarcando un sopracciglio.

"Dai! L'hai vista? E' sempre silenziosa, non parla mai con nessuno, non ha amici e si veste in modo strano!" gesticolò con le mani.

"Non ci trovo nulla di strano nel suo abbigliamento. Forse un po' stravagante, ma è originale" alzò le spalle "Trovo strano il fatto che non abbia amici" stava per dire ai due amici delle lettere che aveva intenzione di mandare alla ragazza in questione, ma la campanella suonò, lasciando così la discussione sospesa. Si incamminarono ognuno nelle proprie classe - Liam frequentava una classe diversa dagli altri due- e si posizionarono nei propri banchi. Niall osservò Natalie leggere con attenzione un libro e sorrise notando le sue guance arrossate e il sorriso accennato. Chissà cosa stava leggendo.

 

Il professore di scienze entrò poco dopo e tutti si misero composti e attenti per la spiegazione, compresa Natalie che chiuse il suo libro e lo posò dentro la sua tracolla ed uscì il libro di chimica: lo aprì alla pagina che aveva detto il professore e iniziò a prendere appunti. Non era la sua materia preferita, ma doveva fare uno sforzo per poter mantenere la sua media dell'otto.
Solo che ad un certo punto la sua mente venne invasa da qualcosa di diverso dai composti del carbonio. Il pomeriggio precedente, dopo aver finito i suoi compiti, si era ritrovata seduta davanti la sua scrivania e la lettera di quel ragazzo tra le mani. Pensava che quel ragazzo fosse stato davvero dolce a scriverle una lettera, in un mondo ormai pilotato dalla tecnologia e dalla velocità. Sorrideva inconsciamente leggendo quelle parole scritte su quel foglio di quaderno. Voleva scrivere a quel ragazzo, sapere chi fosse; così aveva preso un foglio bianco, aveva lasciato da parte la piccola lettera e preso una penna blu, iniziando a scrivere. L'indomani, una volta entrata nella sua classe deserta, aveva lasciato la risposta dietro la lavagna. Quindi durante l'ora di chimica, si ritrovò a pensare alla persona che stava dietro quella scrittura stramba e poco ordinata, dietro quelle belle parole. E se fosse stato tutto uno scherzo? Era un suo compagno di classe, o peggio ancora, una sua compagna? In fondo lì, in quella classe, si conoscevano, per modo di dire, da cinque anni ed era consapevole che lei fosse quella strana asociale. Quindi non si sarebbe meravigliata se tutto quello fosse stato uno scherzo, un brutto scherzo architettato da un qualunque suo compagno. Si ritrovò a guardare ogni suo compagno presente, mordendosi il labbro quando si rese conto che non aveva mai dato tanta importanza al gruppo classe di cui faceva parte; ma lei non poteva. Non doveva mostrare confidenza verso l'uno o l'altro. Scosse la testa e tornò a seguire la lezione.
Alla fine delle lezioni, Natalie posò tutto dentro la sua tracolla, si guardò nuovamente intorno e poi si affrettò ad uscire dall'aula: sua madre la stava aspettando a casa. Niall invece si alzò lentamente, con molta calma e stavolta Louis lo aspettò. Il biondo mise lo zaino in spalla e camminò verso il retro della lavagna, preso il foglio e quando si voltò verso l'amico sorrise.

"Mi spieghi?" chiese quindi Louis.

"Vieni da me a pranzo?" disse Niall, posando la lettera dentro il suo zaino e uscendo dalla classe.

"Certo!" lo seguì e salì in macchina del biondo.
Una volta a casa il biondo si scusò per il poco cibo presente e disse che sua madre avrebbe fatto la spesa appena tornata da lavoro. Quindi si sedettero a tavola e in silenzio mangiarono due omelette, che Niall sapeva fare benissimo, e dell'insalata verde. Louis non chiese nulla riguardo quel foglio bianco, avrebbe tartassato l'amico di domande dopo.
Da bravi ragazzi lavarono i piatti e sparecchiarono , per poi salire su in camera di Niall. Quest'ultimo si sedette sulla sedia di fronte alla scrivania, mentre Louis si buttò a peso morto sul letto del biondo, tanto ormai era di casa.
"Allora? Cos'era quel foglio?!" si decise a chiedere e quindi Niall iniziò a raccontare, dal principio.

 

"Quindi mi stai dicendo che vorresti provare ad esserle amico?" chiese sbalordito Louis, mettendosi ritto con la schiena e fissando gli occhi dell'amico, così simili ai suoi ma allo stesso tempo così diversi.

"Si, che c'è di male?!" alzò le spalle, rigirandosi tra le mani la risposta della ragazza.

"Lei è così strana-" 

"Me l'hai già detto ed io lo so" si affrettò a dire "ma non so, ho sempre voluto parlarci. Sono sicuro che sia una ragazza davvero interessante" finì il suo discorso.

"E quindi quella" indicò il foglio bianco che stringeva Niall "sarebbe la risposta di Natalie?!" il biondo annuì e con uno scatto lo aprì. Istintivamente lo portò davanti al naso pronto a inalare il suo profumo, cosi come era solito fare per i libri: ogni cosa aveva il proprio profumo. Quel foglio sapeva di lampone e acqua di mare. Aveva già detto che adorava il mare? Distese per bene il foglio e comincio a leggere le parole di Natalie.
 

Ciao tu, il biondo accennò una dolce risata: al che Louis incuriosito dalla reazione dell'amico si alzò dal letto e si mise accanto a lui ti chiamo 'tu' perché non mi hai detto chi sei, non ti sei firmato!
Tuttavia, però, sono davvero lusingata di ricevere e scrivere una lettera. Mi fa piacere che tu abbia tutta questa voglia di parlare con me, lo trovo strano però. Perché hai pensato di scrivermi adesso? Io sono strana e asociale e, ti prego, se è uno scherzo dimmelo subito. Non mi va di scherzare.
Comunque ti ringrazio per i complimenti e si, mi piace molto la scrittura :) ti lascerò questa lettera proprio dove mi hai detto.
Ciao tu x

 

"Visto? Lo dice anche lei che è strana e asociale"

"Pensa che sia tutto uno scherzo e io sono idiota perché non ho messo la mia firma" disse subito Niall, lasciando perdere totalmente la frase dell'amico "Secondo te mi dovrei firmare o..."

"Secondo me no. Non dovresti farlo. Se scopre che sei tu, ti manda a quel paese" Louis ridacchiò e Niall si ritrovò totalmente d'accordo. Quando provava a parlarle lo liquidava sempre, quindi se avesse mantenuto quelle lettere anonime la ragazza avrebbe continuato a scrivergli e lui l'avrebbe conosciuta per bene.
Ma Niall non l'avrebbe conosciuta davvero bene perché Natalie non glielo avrebbe permesso.




SAAAALVE PEOPLEEEEE!

Come state? Io sto totalmente morendo di caldo, heeelp. Sono tornata con questo nuovo capitolo e vorrei sapere che ne pensate: vi piace?, vi fa schifo?, indecente? Insomma, lasciatemi i vostri pareri in una recensione.
Vi ricordo che sto postando questa storia anche su 
wattpad.
Se volete contattarmi, mi trovate su: 
wattpad;
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Un bacio e alla prossima, all the love 
   
 
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