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Autore: xadhoom    19/01/2009    9 recensioni
Dio, Allah, Buddha, Vishnu...chiunque governasse dall'alto dei cieli, in quel momento lo stava odiando e maledicendo con tutte le sue forze.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cipher Pool 9
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sonno di Kaku fu agitato ed inquieto per tutta la notte. Inizialmente si era svegliato più volte per controllare che Lucci fosse ancora sulla poltrona; in seguito, spinto dalla preoccupazione che ormai non fosse più fresca, aveva cambiato l'acqua della ciotola e poiché tale pensiero aveva continuato ad assillarlo, si era ritrovato a versare acqua fresca in quella stramaledetta ciotola per circa dieci volte. A questi ostacoli si erano aggiunte le urla di dolore di Jabura, il quale aveva continuato a lamentarsi per il suo orecchio per quasi tutta la notte, finché non era giunto alla salvezza di tutti i componenti della banda il pugno di Blueno...
Decisamente una serata indimenticabile...
Due occhi color nocciola si posarono un momento sull'orologio poggiato sul proprio comodino: le 4.30.
Sospirò, avvertendo sempre più intensamente le suppliche che il suo corpo e la sua mente gli stavano lanciando, desiderose di concedersi almeno qualche ora di riposo. La stanchezza, per fortuna, riuscì a vincere la disputa e Kaku avvertì sempre più la stretta di Morfeo accompagnarlo nel dolce mondo dei sonni, popolato da coniglietti, da nuvole di panna montata, boschi colmi di abeti, occhi neri ed indagatori...
Improvvisamente il biondo spalancò gli occhi, trovandosi a pochi centimetri il viso del proprio compagno di squadra.
Un grosso sasso doveva essersi incastrato nella gola di Kaku, visto il tempo che impiegò per far uscire nuovamente la voce dalla propria bocca
"L-Lucci! Che cavolo stai facendo nel mio letto?!"
Per tutta risposta ottenne delle fusa. Il capo dell'ex carpentiere batté violentemente contro il proprio cuscino, mentre il cuore del giovane tentava di tornare a battere in maniera regolare...Santo cielo...non si era mai spaventato tanto, neppure durante gli anni di addestramento presso il governo mondiale, e pensare che lo avevano abituato a reagire ad ogni genere di situazione...
Il suo cuore si arrestò di colpo quando avvertì un muscoloso corpo muoversi sopra di lui. Lucci stava...stava...perché il sogno di tutta la sua vita cominciava ad assumere i lineamenti di un incubo?
Incurante dello stato di agitazione che si era impadronito del ragazzo, il leopardo continuò a strusciarsi contro quella fonte di calore, manifestando in ogni modo la propria soddisfazione. Infine, prima che il ventitreenne avesse una qualche possibilità di reazione, la lingua di Lucci assaporò le labbra di Kaku.
E fu in quello stesso istante che il leopardo divenne sordo.

Poiché era stato pressoché impossibile non udire l'urlo del componente più giovane del CP9, e giacché in seguito all'arrivo di tutta la squadra Kaku si era categoricamente rifiutato di rimanere solo con Lucci, tutti i membri ospiti di quella villa si erano rassegnati a preparare la colazione, radunandosi nell'ampia cucina-sala da pranzo situata al secondo piano della struttura.
"Kaku non aveva mai urlato in quel modo, Chapapa!"
Blueno annuì, prestando attenzione a non bruciare le crepes che Jabura stava riempiendo di marmellata di mirtilli
"Yoyoi! Il nostro giovane ragazzo non è stato in grado di superare l'ardua prova! Forse era ancora troppo presto per lui!"
"Finiscila, Kumadori" lo ammonì Blueno passando un'altra crepe a Jabura "non è mai stato preparato ad affrontare un simile problema, quindi è plausibile che ne sia rimasto provato"
"Yoyoi! Kumadori è stato altamente indelicato! Per punizione farà harakiri!"
"Lascia stare...non c'è bisogno..." sospirò il biondo, indeciso se trovare l'intera situazione comica o drammatica...Il braccio del compagno dai capelli rosa circondava le spalle del componente più giovane del CP9 fin dal momento in cui i due si erano seduti sul divano della sala. Kaku era grato di tanta premura nei suoi confronti, ma avrebbe preferito che i compagni l'avessero lasciato nella propria solitudine, come avevano fatto con Lucci. Anche se, forse, visto il soggetto in questione, avevano scelto tale opzione per salvaguardare la propria incolumità...
Il moro non aveva alzato lo sguardo neppure un secondo dal momento in cui si era accomodato per terra in un angolo della stanza; neppure quando Fukuro gli aveva messo sotto gli occhi una scodella piena di latte tiepido, che aveva cominciato lentamente a bere. Non riusciva a comprendere il motivo di tutto quel movimento: pochi secondi prima si stava beando del calore che quel corpo profumato emanava, poi si era ritrovato scaraventato a terra col sedere per aria...Era quindi giunto alla conclusione che fosse meglio berci sopra.
Dopo aver versato l'ultima porzione dell'impasto nel padellino, Blueno lasciò che il compagno in grado di trasformarsi in lupo si occupasse della crepe, per poter essere così libero di prepare dell'altro impasto. Corrugò perplesso la fronte prima di osservare "Manca il latte..."
"Certo!" sbottò Califa entrando precipitosamente nella stanza e chiudendo con uno scatto il frigo "quel poco che era rimasto Fukuro ha ben pensato di darlo a Lucci! Così fino alle 6.30, l'ora in cui solitamente arriva il lattaio, dovremo bere qualche altra sostanza! Dire che avevo conservato appositamente quel latte per il mio bagno di latte mattutino..."
"Ma era necessario per mantenere calmo Lucci, chapa..."
"E la mia pelle non merita la stessa considerazione che viene riservata a Lucci?!" tuonò la bionda "tutta questa indelicatezza nei miei confronti! Potrei considerla una molestia sessuale!"
"Oh, andiamo..." sbottò Jabura disponendo l'ultima crepe in un ampio vassoio d'argento "in tutti questi anni che siamo insieme nessuno di noi si è mai sognato di provarci con te. Questo vorrà pur dir qualcosa..."
E dopo che un matterello si fu scontrato con la testa del lupo, Califa afferrò il piatto contenente la colazione del mattino, poggiandolo con una tale delicatezza sul tavolo da far scattare persino Lucci. "Servitevi!" urlò. Infine uscì dalla cucina sotto gli sguardi impauriti e disorientati dei presenti
"Califa sa essere davvero spaventosa, chapapa!" commentò Fukuro in seguito ad un lungo silenzio protrattosi per alcuni secondi
"E' solo stanca" commentò Blueno dopo aver ritrovato la calma consuetudinaria "del resto l'urlo di Kaku ha costretto tutti a destarsi alle quattro e mezza del mattino..."
"Scusate tanto se ho interrotto il vostro sonno!" sbuffò contrariato il soggetto del discorso incrociando le braccia al petto "non è colpa mia se Lucci ha cominciato a comportarsi in modo strano"
"A proposito" esclamò Jabura rinvenendo dal coma profondo in cui era caduto "io non ho ancora saputo che diavolo ha combinato quella palla di pelo per spaventarti tanto". Con rapidi passi il moro spiccò un balzo proprio in direzione di Kumadori, il quale agilmente si allontanò per permettere a Jabura di sedersi a fianco del biondo
"Coraggio" dichiarò, avvolgendo con un braccio le spalle del giovane, imitando il gesto di pochi attimi prima del compagno "raccontami tutto"
Un ulteriore sospiro si levò al cielo. Ma perché, perché nessuno riusciva a capire che tutto quello di cui necessitava l'ex carpentiere in quel momento era di rimanere solo, magari nel proprio letto, libero di farsi una sana e riposante dormita? Un lieve rossore colorò le guance del biondo quando la mente di questi riportò alla luce l'immagine di un certo moretto sdraiato sulla propria persona. Si toccò la fronte con aria dolente. Perché, perché si era deciso a scalare la montagna purgatoriale? Non poteva restarsene all'inferno, in compagnia di quel fenomenale personaggio quale Farinata degli Uberti?
Un forte scossone distolse il giovane dai suoi pensieri "Ehi!" esclamò Jabura, afferrando con una mano il volto del compagno, costringendo così questi a guardarlo "andiamo, non potrà avere compiuto chissà quale oscenità! Se ne parli non pensi che ti sentirai meglio? Certo, se risulterà veramente reo di un peccato orribile, puoi essere sicuro che a punirlo ci penserà il miglior componente dell'ex squadra di assassini professionisti del governo mondiale"
Le labbra di Kaku si distesero in un lieve sorriso in seguito al discorso del lupo. Stava proprio per fare una battuta sulla modestia che contraddistingueva sempre il compagno, quando improvvisamente questi si alzò dal divano di scatto, lanciando una serie di maledizioni nei confronti di una certa persona.
Il biondo si chiese quale potesse essere stato l'inaspettato cambio d'umore che aveva colpito il soggetto in questione, quando notò improvvisamente una sagoma scura attorno alla mano destra del compagno di banda
"GAAAA! Staccati! Staccati subito, dannato bastardo!"
Saltellando da una parte all'altra della stanza, Jabura continuava a dimenarsi e a rompere ogni oggetto che gli capitava a tiro, mentre i denti di Lucci si conficcavano sempre più nella carne del lupo. Quando il vassoio della colazione cadde rovinosamente a terra e una decina di tazze seguirono la stessa sorte, il biondo comprese che era necessario intervenire il prima possibile
"Lucci! Lucci, basta! Lascia immediatamente Jabura!"
Dimostrando tutta la testardaggine che sempre caratterizzava il moro, questi non mollò affatto la presa, continuando a mordere con forza la mano del ragazzo. Ci volle la forza di ogni componente del CP9 per riuscire nell'impresa e anche dopo aver staccato il leopardo da Jabura, il primo dovette essere tenuto a freno da Kaku, il quale lo catturò fra le proprie braccia, sedendosi al contempo sul divano.
Ogni persona presente all'interno della stanza cercò di riprendere fiato dopo l'estenuante lotta che li aveva visti impegnati. Kaku si passò una mano sulla fronte asciugandosi il sudore, mentre il suo sguardo esibiva il severo rimprovero che stava per esternare a voce alta "Cattivo Lucci, cattivo. Questo non si fa"
Il soggetto interpellato non mostrò alcun segno di pentimento: preferì invece accomodarsi meglio sulle ginocchia di Kaku, poggiando il capo sulla spalla del compagno e cominciando ad esibire la propria contentezza nel trovarsi in quella posizione. Il biondo sbuffò: se Lucci pensava che in quel modo avrebbe ottenuto il suo perdono, beh...aveva perfettamente indovinato.
Certo, lo sapeva che avrebbe dovuto mostrarsi furibondo e contrariato dal comportamento del leopardo, ma già l'ex carpentiere non era mai riuscito a resistere all'espressione seria e indecifrabile del moro quando questi si trovava in perfette condizioni di salute, figuriamoci quando faceva le fusa...
Inoltre, per quanto riguardava la collera, ne esprimeva più che a sufficienza un'altra persona, in quel momento...
"Questa è la volta buona che lo castro! Che cavolo, è sempre il sottoscritto la sua preda preferita!" sbraitò, mentre Kumadori curava la mano lesa "Comincio a credere che abbia conservato qualche reminiscenza sulla nostra rivalità..."
"Possibile che tu non capisca mai nulla, razza di citrullo?! Ti sei avvicinato troppo a Kaku, assumendo un atteggiamento fin troppo affettuoso secondo il parere di Lucci e questi, per difendere l'oggetto di sua proprietà, ti ha attaccato. Eri già stato avvisato su questo aspetto, ma il tuo cervello deve essere talmente piccolo che necessita di essere svuotato di tutte le informazioni raccolte precedentemente per poterne assumere di nuove"
Un lungo silenzio tombale si propagò nella stanza. Il primo che ebbe il coraggio di riprendere la parola fu proprio il destinatario dei vari complimenti espressi nei suoi confronti pochi attimi prima "Ehm, Califa, entro quando riuscirai a ritrovare la tua usuale compostezza?"
"Nel momento in cui arriveranno il lattaio e il giornalaio. Oh, eccoli!" esclamò alzandosi dalla propria postazione, mentre gli altri membri presenti nella stanza ringraziavano il cielo per quegli arrivi tanto attesi.
Grazie alla finestra aperta che dava sul cortile, i maschi poterono facilmente sentire la conversazione fra l'ex segretaria di Water Seven e i personaggi appena giunti
"Oh, caro signor Mikawa, lei è sempre così gentile a disturbarsi nel venire fin qui...Ma guarda quanto latte ci ha portato! Accidenti, peseranno davvero tantissimo questi contenitori, tanto sono grossi! Veramente enormi! Sarebbe una vera e propria molestia sessuale se una dolce fanciulla indifesa dovesse portare da sola tutto questo peso..."
"Abbiamo capito, abbiamo capito! Siamo già qua! E' inutile che alzi ancora la voce!"
Così, dietro il "gentile" invito della loro compagna, la banda degli ex assassini scaricò la merce arrivata, grata del fatto che almeno in quel modo sarebbero stati in grado di gustarsi in pace un'ottima colazione. Blueno depose a terra l'ultimo contenitore rimasto, mentre l'unica donna del gruppo salutò il lattaio allontanarsi lungo la via che conduceva alla città
"La ringrazio per la sua gentilezza, signor Mizuishi" affermò gentilmente la bionda mentre si faceva consegnare il giornale "Sono desolata nel non potermi intrattenere ancora qualche minuto con lei; purtroppo non ho ancora avuto modo di gustare una sana colazione"
"Dammi qualche minuto e potrai ottenere tutto quello che vorrai" Il più robusto membro del gruppo si caricò sulle spalle due contenitori di latte, varcando allo stesso tempo la soglia di casa "A proposito: pensate che Lucci gradirebbe mangiare una crepe? Intendo, anche se ora è..." una breve esitazione precedette la rapida occhiata all'estranea figura presente in quel momento "...in queste particolari condizioni"
"Penso proprio di si..." mormorò Kaku pensieroso, facendo allo stesso tempo attenzione a non versare una minima goccia del prezioso contenuto che trasportava "Ehi Lucci, che ne dici di una bella crepe? Lucci..." Il biondo volse lo sguardo attorno a sé. Lente goccioline di sudore cominciarono a rigare il suo giovane viso nel momento in cui non riuscì a scorgere da nessuna parte la figura del moro. La stessa Califa dimostrò la propria inquietudine dalla voce incerta con cui sussurrò "Ma dove è finito? Era qui con noi poco fa e la porta di casa è rimasta chiusa fino ad ora..."
"Ah, parlate del vostro compagno dai lunghi capelli mossi?" s'intromise il giornalaio con un piede già su un pedale "E' andato in città. Almeno penso che sia così visto che l'ho visto salire sul carro del signor Mikawa. Probabilmente ha chiesto a questi un passaggio..."
Non una parola fu emessa dai sette membri del CP9. Solo una pesante bestemmia uscì dalle labbra di Jabura quando Kaku lasciò la presa sul contenitore del latte che cadde giusto giusto sul piede del lupo...


Continua...

"Dove si è cacciata l'autrice?"ndIchigo "E' andata a festeggiare il superamento dell'esame appena sostenuto"ndIshida "Quindi tocca nuovamente a noi scrivere i ringraziamenti?" "Esatto"

x Sabaku no Yugy: Lieta che il cap ti sia piaciuto^_-

x Kiahb26: Eh, purtroppo Kaku è ancora ai piedi del purgatorio: siamo solo agli inizi delle sue sventure ("Cosa?!" ndKaku "Non faccia così, Kaku-san...ecco: tenga un biscottino per tirarsi un po' su" ndIshida "Voglio che Lucci torni come prima"ndKakuconlelacrimementremangiailbiscottino)

x red queen: Sigh, io spero tanto che Oda in seguito mostri ancora il cp9. Mi è piaciuta tantissimo questa saga, a differenza di quella di Alabasta-_-

x Crow: ^///^ Grazie, sei sempre molto gentile

x Karin93: Visto, Kaku? Tutti ti adorano, nonostante tu sia uno spietato e freddo assassino ("Se è per questo l'autrice adora anche Ishida che è un freddo ed arrogante quincy" ndKurosaki "EHI!" ndIshida "lo stesso quincy che io venero" ndIchigo -//- ndIshida)

lovedrac: Si, sono qui! Perdona il ritardo. Esami permettendo conto di aggiornare settimana prossima, almeno spero. Al prossimo cap

  
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