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Autore: rora17    18/07/2015    12 recensioni
^^–Buona sera Signorina Granger, vedo che ha deciso di impormi ancora la sua fastidiosa presenza-
la vidi tramutare il suo dolce sorriso in una smorfia e con voce scocciata rispose al suo saluto voltandogli le spalle e presentandolo al gruppo di bambini terrorizzati dalla sua presenza.
L’uomo la fissò mentre si allontanava con un ghigno sadico sulle labbra, era già riuscito a irritarla e le lezioni non erano ancora cominciate!^^
Questa Fanfiction sarà una storia d'amore tra Severus ed Hermione. Sarà una storia con i suoi alti e bassi, fatta di litigi e riappacificamenti e con un po' di mistery che non guasta mai!
Ambientata in un ipotetico settimo anno, subito dopo la seconda guerra magica.
Spero che vogliate approfondire la lettura e farmi sapere il vostro pensiero! A presto
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao a tutti! Ebbene si sono viva e sono tornata a scrivere su Efp dopo ben due secoli di assenza. Chiedo scusa a tutti per aver lasciato questa storia senza nessun aggiornamento per due anni.
Me ne vergogno immensamente!!
Non so nemmeno se ci sarà ancora qualche anima pia che vorrà leggerla ma per principio intendo portarla a termine, dato che con questo mancano quattro capitoli alla fine.
Posterò i successivi capitoli nell’arco di questa settimana perché poi sarò all’estero per un mese senza pc.
Quindi niente… Mi scuso ancora e ancora con i lettori di questa fanfiction e a chi l’ha inserita tra le preferite, le ricordate ecc e che si aspettava un aggiornamento due anni fa!! Aiuto!
Comunque sia… Buona lettura a tutti!
Ah questo è un capitolo a rating rosso!! Avviso sia mai che a qualcuno dia fastidio! A presto!



Sua per sempre.
 

21/02/1999 ore 8.00 p.m
 
 Hermione si prese la testa fra le mani. Ora era tutto più chiaro ma aveva bisogno di sentirlo da lui. Doveva andare nel suo studio.
- Ginny vado da lui- mormorò guardando la sua migliore amica. Anche lei aveva collegato insieme i pezzi e annuì.
- NO!- urlò Natalie, spaventando entrambi.
- C-cosa?-
- Non puoi andare. Lestat l’ho scoprirà il professore è continuamente sotto sorveglianza… ti faranno espellere!-
Hermione si alzò risoluta.
- Amo infrangere le regole- sorrise alla rossa – ci pensi tu ora?-
Ginny annuì.
- lascia fare a me!-  

 
….
 
 
                                           
 
Ginevra Weasley era preoccupata. Aveva appena assistito a una scena che non avrebbe mai, ma proprio mai pensato di vedere.
Hermione Granger, non che una delle sue migliori amiche, la salvatrice del mondo magico, la studentessa modello che stava per infrangere una regola della scuola. E non una regola qualunque ma probabilmente una di quelle che le avrebbe garantito l’espulsione a vita da Hogwarts.
Quello che la preoccupava di più era che la sua amica non ci aveva messo nemmeno un secondo a decidere. Era saltata in piedi, con gli occhi che le brillavano selvaggiamente, dichiarando che sarebbe andata da Lui.
Lui. Severus Piton. Il loro professore di Pozioni, noto Mangiamorte ed eroe di guerra.
Chi avrebbe mai detto che la persona che avrebbe fatto completamente perdere la testa a Hermione sarebbe proprio stato un uomo, di vent’anni più grande di lei con un passato oscuro come la pece alle spalle.
Guardò Natalie ancora seduta a terra nel bagno dei prefetti. Quella ragazza era uno straccio. Aveva una ferita sulla testa che stava sanguinando sulla sua camicia bianca, gli occhi spiritati e il viso striato di lacrime.
– Natalie alzati! Devi andare da Madama Chips!-  La ragazza continuò a fissarla senza battere ciglio. Ginny sospirò pesantemente. Si alzò in piedi, afferrando con forza la mano della ragazza. Non poteva lasciarla lì a sanguinare sul pavimento. Era comunque una sua compagna.
- Andiamo.- Ma Natalie non la seguì docilmente come aveva previsto. Strattonò con forza la mano, costringendo la rossa a fermarsi.
- Mi dispiace Ginny! Ma devo andare ad avvertire L-Lestat di quello che è successo- mormorò con un filo di voce.
Ginny era perplessa. Come poteva essere ancora leale a quella sottospecie di uomo?!
- Se non glielo riferisco, poi.. poi lui non mi vorrà più! – cercò di spiegare, con la voce rotta dal pianto. – e io non posso fare a meno di lui, se.. se mi dovesse lasciare.. io… io-
Ma Ginny non riuscì mai a scoprire cosa avrebbe fatto la ragazza, perché lei non terminò mai la frase, accasciandosi a terra scossa dai singhiozzi. Alzò gli occhi al cielo. Se la cosa stava così, non aveva tempo da perdere. La priorità era Hermione.
- Bene. Se tu hai deciso di rimanere dalla sua parte, non è più un mio problema! Io devo andare- affermò Ginny, avviandosi verso la porta. Si sentì in colpa per un momento ma appena si chiuse la porta del bagno dei prefetti, la rossa era più decisa che mai. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvaguardare la felicità della sua amica. E se ne fossero uscite intere, Hermione sarebbe stata in debito con lei per tutta la vita.
 
….
 
 
 
- Portami in camera Severus. Voglio fare l’amore con te.- sussurrò maliziosamente.
Probabilmente sarebbe stata l’ultima notte insieme. Se era vero quello che Natalie aveva raccontato, ora qualcuno stava per avvisare il professor Lestat e loro sarebbero stati scoperti e espulsi dalla scuola. Poteva contare su Ginny per ritardare il tutto e dargli del tempo per loro, ma prima o poi sarebbe successo. Lo sapeva Hermione come lo sapeva Piton. Ora stava a lui scegliere.
Stettero entrambi immobili per un attimo, poi Piton le afferrò il volto con una mano, guardandola profondamente negli occhi.
La ragazza sorrise teneramente, ricambiando lo sguardo. Si avvicinò lentamente questa volta osservando le labbra del suo professore umide e socchiuse. Fu Piton a ridurre le distanze baciandola.
Se la sistemò meglio in grembo e senza staccare le labbra da quelle di lei si avviò verso la camera. 
 
 
 
“Severus devi andarci piano, molto piano! Chiaro?!” pensava con fredda determinazione mentre il suo corpo, completamente scollegato, faceva sbattere la schiena di Hermione contro la porta della camera appena chiusa continuando a baciarla, frenetico. Senza neanche prendere fiato la lasciò scendere dalle sue braccia ma solo per permettergli di slacciare velocemente la sua camicia e per far sparire, in un secondo, anche la sua maglietta. Tornò a baciarla, premendola contro la dura porta di legno. Non c’era un centimetro di spazio tra di loro tant’è che Severus poteva sentire estremamente bene ogni minima curva del corpo della giovane donna, che si spingeva impaziente contro di lui. Si staccò da quelle bellissime labbra solo per andare a mordicchiare la pelle candida del collo, scendendo fino al seno coperto ancora dal reggiseno.
“ Era troppo vestita quella Maledetta Grifondoro”
 
Hermione era in paradiso. L’unica cosa che contava in quel momento era sentirlo più vicino possibile e attaccati a quella porta stava diventando sempre più complicato. Con un’intraprendenza a lei sconosciuta fece indietreggiare Piton fino a che le sue gambe non impattarono con il letto costringendolo a sedersi. La guardava un po’ sorpreso e spiazzato ma lei non gli diede tempo di dire niente perché si mise a cavalcioni sopra di lui, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Severus dopo un’inziale sorpresa riprese da dove si erano interrotti, accarezzandola a mani aperte per tutta la schiena, andando a slacciarle il reggiseno con mani un po’ tremanti. Tolto l’impiccio si perse un secondo in contemplazione. Con estrema lentezza, guardandola fissa negli occhi, portò una mano a coppa verso un seno, accarezzando piano il capezzolo con il pollice. Hermione trattenne il fiato perché al suo tocco un’ondata di calore si era sprigionata tra le sue cosce. Chiuse gli occhi, portando indietro la testa e sporgendo avanti il seno in modo che il suo professore potesse continuare quella dolce tortura. Aveva caldo, caldissimo. Sentiva distintamente il sesso dell’uomo premuto contro la sua femminilità e quel contatto era qualcosa di indescrivibile. Sentì un istinto primordiale che le diceva di muovere il bacino quel tanto che bastava a creare una piacevole frizione. Sospirò di piacere, continuando a muoversi e sorrise estasiata quando sentì l’uomo gemere a quel contatto e stringerle forte le natiche.
 
Quello che successe dopo non fu mai ben chiaro nella mente di Hermione; Un momento prima era seduta a cavalcioni su Piton e il momento dopo era completamente nuda, sdraiata sul letto con l’uomo, anche lui completamente nudo, intento a baciarle l’interno coscia. Gemette più forte quando lo sentì avvicinarsi piano verso la sua femminilità. Hermione si vergognò dei pensieri che stava facendo, ma l’unica cosa che riusciva a pensare era di volere la sua bocca lì, dove era più calda. Allargò un po’ di più le gambe, afferrando i capelli del professore con una mano. Severus intuì facilmente quello che voleva e finalmente l’accontentò, posando un live bacio sul suo clitoride gonfio. Leccò piano, penetrandola con la lingua, dolcemente. Hermione si arcò, fuori controllo.
- S-severus…-
Si staccò soddisfatto, sorridendo lievemente. Sentire il suo nome detto da lei, vederla contorcersi sotto le sue carezze, tendersi al suo tocco, solo questo sarebbe bastato a farlo venire ma non poteva deludere la giovane donna sotto di lui. Risalì sdraiandosi su di lei. Il contatto con la sua pelle surriscaldata gli fece vedere nero per un secondo. Hermione allacciò prontamente le gambe ai suoi fianchi, accarezzandogli lentamente le spalle.
Era pronta per lui. Non c’era più nulla che potesse impedirgli di farla sua questa volta. La guardò fissa negli occhi, chiedendole il permesso. Hermione annuì lievemente. Severus si sistemò meglio tra le gambe della ragazza posandole un lieve bacio sulla fronte. Voleva rassicurarla. Sarebbe andato tutto bene. Entrò in lei deciso. Hermione trattene il fiato, serrando con forza la spalla dell’uomo. Ginny non le aveva mai detto che faceva così male, per Merlino. Chiuse gli occhi sentendo qualche lacrima colarle sulle guance.
Severus rimase immobile dentro di lei. Asciugò con il pollice le lacrime che le erano sfuggite aspettando di sentirla rilassarsi. Cominciò a muoversi piano, non poteva farne a meno.
- Hermione guardami- ordinò Severus, aumentando la velocità delle spinte. La ragazza fece come le era stato ordinato, incatenando i suoi occhi con quelli scuri e profondi di lui. Dopo un iniziale dolore, qualcosa stava cambiando. Sentiva un calore nuovo montarle dentro e cominciò a rispondere alle sue spinte muovendo il bacino. Questo diede un incentivo a Severus che rese i suoi movimenti più forti e veloci. Hermione, ormai fuori da ogni controllo, gemeva sonoramente. Le bastarono solo poche spinte per farla arrivare al culmine del piacere seguita a sua volta da Piton che si accasciò tremante su lei, seppellendo il viso nell’incavo della sua spalla.
Rotolò di fianco per non schiacciarla con il suo peso, avvicinandola istintivamente a se.
Severus era senza parole. Aveva appena fatto l’amore per la prima volta nella sua vita. Non del semplice sesso, quello lo aveva fatto più volte con donne di cui non ricordava nemmeno il viso. No, questa volta era diverso.
“ Adesso sei mia”.
Non riusciva a smettere di pensarlo vedendola scarmigliata e arrossata dopo che lui, si proprio lui, le aveva fatto provare piacere. Le accarezzò piano i capelli, stringendola di più a lui.
 
Hermione dal canto suo non riusciva a fare molto. Sorrideva e basta, stanca come poche volte era stata in vita sua. Sapeva di non potersi fermare lì con lui. Lestat sarebbe arrivato presto. “Chiudo gli occhi cinque minuti e poi tornerò alla vita reale” pensò sentendo su di se la freschezza del lenzuolo che il suo amato professore aveva appena tirato su per coprirli. Si rannicchiò meglio contro il suo ampio petto, felice.
Le palpebre erano pesanti e l’oblio la stava chiamando a sè. In quel dormiveglia le sembrò di sentire Piton dire qualcosa che somigliava vagamente a un “Ti amo”.
“Sto già sognando? Probabilmente si” pensò.
Sorrise comunque, al momento aveva tutto ciò che desiderava di più ed era questo l’importante.
 
  
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