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Autore: Alys_90    18/07/2015    8 recensioni
"Li avevo rivisti. Il mio unico grande amore e la mia ex migliore amica. Insieme, di nuovo.".
Sana Kurata, dopo ben otto anni trascorsi a New York, decide di tornare a casa, in Giappone.
Ha scelto di frequentare l'università a Tokyo e di abbandonare per un po' la carriera artistica.
Ma che cosa sarà successo ai vecchi amici? Che strade avranno intrapreso?
Il rapporto tra Akito Hayama, l'amore della sua vita, e Fuka Matsui, l'amica di un tempo, sarà rimasto intatto?
Nuove coppie, nuovi incontri, intrighi d'amore, discussioni e gelosie sono dietro l'angolo!
Questa è la mia seconda Fanfiction su questo meraviglioso manga/anime! Spero vi piaccia! ♥
Dedicata con grande amore a Cristian. ♥
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Akito/Fuka, Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kon'nichiwa! 
Ci leggiamo a fine capitolo! :D


BUONA LETTURA ♥
E ancora grazie a chi recensisce e a chi legge soltanto ♥ 

 

-Che cosa?! Le hai detto addio?!-
-Sì, Tsuyoshi! Le ho detto addio dopo il bacio più bello che potessi ricevere! Ora, gentilmente, potresti aiutarmi a fare la valigia? Te ne sarei molto grato!-
Mi voltai, osservando l’espressione stupita che Tsuyoshi aveva dipinta sul viso. Lui, di rimando, si avvicinò, sospirando.
-Akito, sappi che non condivido per niente la tua decisione. Non puoi lasciare la città e fuggire dai problemi! Non puoi abbandonare Fuka! Lei sta passando un terribile momento e tu dovresti starle accanto! E per quanto riguarda Sana, ti consiglierei vivamente di ricucire il rapporto in un modo o nell’altro. Dovreste parlare seriamente!-
Dopo aver buttato indumenti a caso nel mio grande borsone da viaggio, sfoderai un potente pugno al muro della mia stanza, facendo sobbalzare Tsuyoshi e gettando a terra qualche catalogo sportivo dalla scrivania.
Abbassai il capo, lasciando che le ciocche bionde dei miei capelli mi coprissero il volto. -Non ne voglio più parlare, ok? Ho deciso di andarmene per riflettere. Fuka in questi ultimi giorni non mi lascia nemmeno respirare! Mi sta appiccicata ogni secondo di ogni giorno e io proprio non riesco a sopportare questa situazione!-
Guardai Tsuyoshi, che nel frattempo si era lasciato cadere sul tappeto posto di fronte al mio letto. Issandosi la montatura degli occhiali, proferì: -Ti capisco Hayama, ma non credo che questa sia la cosa più giusta da fare. Devi affrontare le difficoltà come hai sempre fatto, a testa alta. Non ti riconosco più da quando .. -. Tsuyoshi si interruppe all’improvviso, abbassando gli occhi.
-.. da quando Kurata è tornata- conclusi. Mi lasciai ricadere sul pavimento della stanza, portando le mani alla testa.
Quel bacio che solo la sera prima c’eravamo scambiati aveva racchiuso in sé una molteplicità infinita di emozioni e sentimenti. Le labbra dell’uno a contatto con quelle dell’altra erano state un piacere immenso per i miei sensi. Tuttavia, l’amore che provavo per lei era destinato a frantumarsi come tante schegge di vetro. Non potevo continuare a soffrire per Sana, a far finta di cancellare quegli anni nei quali lei era stata lontana.
Tsuyoshi si alzò, lisciandosi gli stretti jeans scuri. Venne nella mia direzione e si accasciò al mio fianco, cingendomi una spalla. -Amico mio .. Forza!-
Lo guardai e in quell’istante desiderai con tutto il cuore essere nei suoi panni. Lui era un ragazzo maturo e responsabile e aveva una bellissima storia d’amore da anni. Per la primissima volta nella mia vita provai invidia per Tsuyoshi e a quel pensiero mi scappò un piccolo sorriso.
-Dai, ti accompagno in aeroporto. Vuoi passare da Fuka per salutarla?-
Annui impercettibilmente. -Va bene- risposi, uscendo una volta per tutte da quella stanza intrisa di ricordi.
 
***
 
Din don.
Suonai il campanello di casa Matsui e, dopo pochi secondi, una Fuka in accappatoio venne ad aprire la porta. Non appena incrociò il mio sguardo, i suoi occhi si oscurarono.
-Che ci fai qui?-
-Posso entrare?- chiesi, fissandola.
Fuka si scansò per lasciarmi entrare e, quando le passai vicino, potei nettamente percepire il profumo del suo bagnoschiuma preferito.
Sbatté la porta energicamente, squadrandomi a braccia conserte. -Sei qui per scusarti per ieri sera?- chiese con tono arrabbiato.
La guardai, mettendo le mani nella tasca della felpa. -In realtà no-
Fuka si avvicinò a grandi passi, puntandomi l’indice sul torace. -Sappi che non ti perdonerò tanto facilmente!-
La presi per le spalle e le perforai quelle iridi scure. -Fuka .. sto per partire-
Sul suo viso delicato apparve una smorfia di pura sorpresa, seguita subito dopo dalle prime lacrime che le inumidirono gli occhi.
-Che significa che stai per partire?- chiese, stringendosi la cintura dell’accappatoio.
Le posai una mano sul viso, beandomi della sofficità della sua pelle rosata. -Me ne vado per un po’, ma stai tranquilla, tornerò. Ho saputo che ad Osaka si terrà un importante gara tra karateka internazionali e ho deciso di assistere. Ho prenotato il primo volo per oggi-
Fuka mi squadrò con i suoi grandi occhioni, senza smettere di piangere. D’un tratto si fiondò sul mio petto, lasciandosi trasportare da un pianto dirotto. -No, Akito! Ti prego, non andartene! Cambierò, te lo prometto!-
La allontanai quel tanto che bastava per poggiarle le mani sulle spalle e, guardandola, le dissi: -Fuka, per favore, non fare così. Sai che odio vederti piangere-. Le asciugai delicatamente una lacrima col pollice.
-Akito .. è veramente questo il motivo per cui hai deciso di partire? O c’entra lei ..?-
A quella domanda il mio cuore perse un battito e il respiro mi si spezzò.
Perché Sana deve essere sempre nei pensieri di tutti?! Non bastano i miei?!
Abbassai le braccia, consapevole di doverle mentire per l’ennesima volta. -No, Kurata non c’entra assolutamente nulla in questa mia scelta. Fuka .. -. Mi interruppi, posandole un leggero bacio sulla fronte. - .. a presto-.
Mi voltai e uscii, cercando in tutti i modi possibili di scacciare via dalla mia mente i suoi singhiozzi disperati.
 
***
 
Entrai nella jeep di Tusyoshi con il cuore spezzato per ben due ragioni. La prima: avevo rinunciato al mio unico grande amore per la mia codardia e il mio orgoglio da uomo. La seconda: avevo fatto soffrire nuovamente la ragazza che per tutti quegli anni mi era stata accanto, facendomi “scordare”, per così dire, l’immagine di Sana. Le avevo detto un semplice arrivederci quando molto probabilmente sarebbe stato un addio.
-Allora? Com’è andata?- mi chiese Tsuyoshi, ingranando la prima.
Mi infilai gli occhiali da sole, scompigliandomi i capelli. -Mmm .. .-
Tsuyoshi si girò ad osservarmi dubbioso. -Questo è tutto ciò che riesci a dire? “Mmm ..”?-
Sbuffando, dissi: -Tsu, non ne voglio parlare, ok? Ultimamente la mia vita è un vero e proprio casino e se ho deciso di partire è per dare un taglio a tutto!-
-Anche ai rapporti più importanti?-
Lo guardai e lui, alzando un sopracciglio, fece altrettanto. -Se ti riferisci a Kurata .. bhè sì!- proferii, incapace di nascondere il tremolio della voce.
Tsuoyoshi sorpassò un auto e accelerò per inserirsi nella corsia accanto.
 -Hayama, ascoltami attentamente. Sei ancora in tempo per cambiare idea e per ricominciare da capo. Fuggire non è la soluzione migliore, credimi. Un giorno magari ripenserai ad oggi e ti pentirai. A quel punto vorrai tornare indietro, ma sai che sarà impossibile e soffrirai .. soffrirai maledettamente-
-Non ho bisogno della morale, Tsuyoshi!-
-Fuka potrebbe prendere decisioni affrettate e commettere qualcosa di sciocco e Sana potrebbe trovarsi un altro, considerato che è diventata una ragazza bellissima! Lo capisci questo, Akito?! Eh?!-. Mi voltai ad osservarlo mentre sferrava con foga un pugno sul volante.
Le sue ultime parole mi avevano trafitto l’anima, lacerandomi dentro. Fuka che avrebbe perso la testa e Sana con un altro ragazzo al suo fianco erano le cose che sempre avrei temuto, ma non avevo alcuna intenzione di rituffarmi nel passato. Avevo un disperato bisogno di guardare avanti e di costruirmi un futuro diverso, con persone diverse.
-Non ho più voglia di ascoltarti- dissi, lapidario, mettendomi le cuffie e facendo partire la playlist sul cellulare.
 
“It's a wide ocean and a tight emotion
And our homes are chosen, yet still wear all burden”

 
Abbassai il finestrino, assaporando l’aria fresca del mattino.
 
“It's been a while since that old town
Down by the water picking stones from the ground”

 
Guardai i marciapiedi gremiti di persone, le coppiette per mano e i bambini che saltellavano accanto ai loro genitori.
Tokio mi sarebbe mancata, questo di certo non potevo negarlo. La città in cui ero nato e cresciuto sarebbe stata per sempre nel mio cuore.
Sospirai piano e mi rilassai, sinché non fui attratto da una chioma rosso lucente.
 
“Take me home to the friends I've always known,
Take me home back to the place where I belong!”

 
[guitars break]
 
I capelli, mossi impercettibilmente dal vento, le sfiorarono il viso e la gonna del morbido vestito color blu cobalto le accarezzò le gambe snelle.
Entrò nel locale di Gomi e un brivido di gelosia si insinuò tra le ossa.
 
“A distant coast line, what peaks insight
Washed the wide of that ocean's tide”

 
Mi sporsi dal finestrino, poggiando le braccia sul bordo dell’auto. 
Sana aprì la porta e scomparve oltre il vetro.
 
“Need to slow down, look around
Not that far from that place we came”

 
-Akito, che stai facendo?-. La voce di Tsuyoshi risuonò lontana, ma non accennai a muovermi. Guardai quella porta fino a che non scomparve dalla mia vista.
 
“Take me home to the friends I've always known,
Take me home back to the place where I belong!”

[guitars break]*

 
Ripensai alla sera precedente, a quell’addio straziante e carico di dolore.
 
Inizio flashback
 
-Addio, Kurata-
Mi scostai appena, attendendo la sua reazione. Sana, confusa, mi squadrò interrogativa. -Co .. Come?-
Mi allontanai perché non riuscii più a sopportare di non poterla toccare. Se fossi rimasto lì un attimo di più, l’avrei baciata fino a consumarle quelle splendide labbra.
-Sana .. me ne vado-
Quelle iridi cioccolato si velarono di lacrime e il sorriso di poco prima si spense in un battibaleno.
Non mi resi conto di quello che successe nei secondi seguenti sino a quando sentii un potente bruciore sulla guancia destra. Sana mi squadrò con un’espressione furibonda, condita da pesanti goccioloni che scesero prepotenti a bagnarle il viso. -Sei un vigliacco, Hayama! Mi fai schifo!-
Mi bloccai, incespicando appenda su me stesso. Una fitta mi mozzò il fiato e dovetti concentrarmi per mantenere l’equilibrio, altrimenti sarei caduto a terra.
-Vattene!-. Sana mi spinse verso la porta, piangendo.
-Ma cos .. ?-. Cercai di bloccarle le braccia, invano. -Sana, fermati!-
Sana continuò a divincolarsi, spingendomi fuori nel corridoio. -No, Hayama! Esci da casa mia e non ti azzardare a tornare! Vieni qui, vuoi parlare di ciò che è successo ieri, mi baci e poi che fai?! Dici che te ne andrai! Perché calpesti i miei sentimenti in questo modo?!-
Mi impietrii, meravigliato da quell’ultima affermazione. -Kurata .. tu .. -
Sana si asciugò le lacrime con l’orlo della manica e mi guardò triste. -Sì, Hayama .. l’amore che provavo per te lo sento tuttora. Non è mai scomparso e mai scomparirà. Tu sei l’unico ragazzo del quale sono stata innamorata veramente e non potrà mai sostituirti nessuno ..  -
Restai fermo sulla soglia della porta, abbassando lo sguardo a terra.
Lei mi amava, mi aveva sempre amato. Dopo tutti quei lunghi anni trascorsi all’estero, Sana aveva conservato l’affetto nei miei confronti. Tuttavia, non potei non essere arrabbiato per il fatto che mi avesse abbandonato quando avevo avuto un disperato bisogno di lei.
-Stai commettendo lo stesso sbaglio che ho commesso io otto anni fa, Akito-
Alzai gli occhi e li posai nei suoi, lucidi di lacrime e profondi. -Sana .. -
-Sono scappata in America non solo per motivi di lavoro, ma anche per dimenticarti. Avevi scelto Fuka e a me non restava altro se non continuare con la mia vita. Sono partita, ho vissuto a New York con Naozumi, ho lavorato sodo e avuto flirt qua e là .. .
Strinsi forte le mani a pugno, stringendo i denti.
“Sana è stata con altri ragazzi. Lei .. ha fatto l’amore per la prima volta con un altro .. ed io con Fuka. Cazzo!”
-.. ma pensavo sempre a te, Akito. Immaginavo le tue labbra sulla mia bocca, la tua pelle che accarezzava la mia e le tue mani che esploravano il mio corpo. È stata la cosa più difficile per me sopportare il dolore di non averti accanto, di non poter ascoltare i tuoi consigli e di non poterti abbracciare. Ad un certo punto ho pensato persino di averti relegato in un angolino lontano della mia mente, ma era tutta finzione e quando sono tornata a Tokio ho capito. Tu eri, sei e rimarrai sempre il mio più grande amore-
Mi ritrovai incapace di respirare dopo quella confessione e, d’istinto, le presi dolcemente il polso, costringendola a posare il capo sul mio petto. Le posai un bacio sui soffici capelli, proferendo: -Kurata .. Hai detto delle parole bellissime e voglio che tu sappia che anch’io .. -, Mi interruppi, incrociando i suoi occhi. - .. anch’io ti ho sempre amata. Tu sei sempre rimasta qui!-. Mi posai un dito sul cuore.
Sana cominciò a singhiozzare, portandosi una mano alla bocca per attenuarne l’intensità.
Le carezzai una guancia, godendo di quel tocco breve ma intenso. -Voglio partire per staccare, Sana. Ho bisogno di un po’ di tempo per me stesso. Con Fuka ultimamente va tutto a rotoli e il tuo ritorno ne è la causa principale, ma non devi sentirti accusata. Lei mi è stata vicino quando tu non c’eri ma .. non era te-
L’espressione sofferente di Sana mi entrò dentro e formò un vortice di puro dolore al centro del petto. Mi staccai piano da lei, chiudendo gli occhi e godendo quegli ultimi attimi di felicità in sua presenza.
-Addio, piccola ragazzina pestifera-
Sana emise un debole gridolino, sussurrando: -Addio, Hayama-
 
Fine flashback
 
Sentii un nodo alla gola e rientrai nell’abitacolo.
Tsuyoshi mi scosse una spalla. -Tutto bene Akito?-
-Mai stato meglio- mentii, crogiolandomi nel torpore della musica.
 
***
 
Il locale di Gomi era colmo di gente ed individuarlo al bancone fu alquanto difficile.
Mi sedetti sullo sgabello, cercando di mascherare le occhiaie causate dalla notte insonne. Avevo inzuppato il cuscino di lacrime e i singhiozzi mi avevano provocato un fastidio alla gola e ai polmoni.
Avrei dovuto mascherare quel dolore insopportabile in tutti i modi possibili. Non volevo far preoccupare nessuno e, per tal motivo, non avrei aperto bocca sul fatto di Hayama.
-Buongiorno principessa! Cosa ti porto?- mi chiese Gomi, facendomi l’occhiolino.
-Mmm .. un cappuccino e un mega croissant alla marmellata!- esclamai.
-Agli ordini!-
Mentre attendevo la colazione, mi controllai nello specchietto. Il correttore copriva bene le borse sotto gli occhi e il mascara waterproof resisteva perfettamente.
-Ecco qui la colazione, principessa!- proruppe Gomi. Chiusi rapida lo specchietto e lo ringraziai.
Gomi accennò un sincero sorriso. -Sana, tutto bene?-
No, per niente. Mi manca. Mi manca da impazzire.
-Sì, certo! Perché me lo chiedi?-
-Dopo ciò che è successo negli ultimi giorni, volevo sapere come te la passi-
Maledettamente male. Lo desidero più di ogni altra cosa al mondo, ma lui se n’è andato. Per sempre.
-Bene, grazie .. Sono sempre Sana Kurata, no? La ragazza che non si abbatte mai!- proruppi con poca convinzione.
Gomi mi guardò storto, senza far scomparire il dolce sorriso di poco prima. -Principessa non me la racconti giusta!-
-Hey, non mettere in dubbio le mie parole! E poi cos’è questo vizio di chiamarmi sempre principessa?- chiesi con tono divertito.
Gomi poggiò i gomiti sul bancone, avvicinandosi al mio viso. -Sei una principessa e le principesse vengono chiamate principesse!-
Scoppiai in una risata fragorosa, tanto da far voltare i clienti a me vicini.
-Il solito scemo!-
-La solita matta!-
La nostra conversazione venne interrotta da un giovane ragazzo che si mise seduto alla mia sinistra. -Un caffè , per favore-
-Arriva subito!- gracchiò Gomi, mettendosi al lavoro.
Mi voltai appena per osservare quell’uomo che profumava di dopobarba e colonia. Mi era familiare in un certo senso, ma non riuscii a ricordare dove l’avessi visto.
Ad un certo punto si girò ad osservarmi e vidi i suoi occhi illuminarsi. -Hey .. tu sei la ragazza della palestra, giusto? La ragazza a cui ho dato la brochure!-
Ripensai a quel giorno in cui mi ero recata in palestra per scegliere il corso da seguire e un colpo al cuore mi trafisse.
Quel giorno ho baciato Akito .. Il nostro primo vero bacio.
-Sì, sono io .. - mormorai, guardando il pavimento.
-Io sono Eisen! Ti ricordi di me?- chiese, sporgendosi nella mia direzione.
Non sarei stata in grado di dimenticare quelle due pozze blu come il mare.
-Oh, sì! Piacere, io sono Sana Kurata-. Gli porsi la mano, che lui strinse prontamente.
-Piacere. Io mi chiamo Eisen Ikedai. Ma tu sei la famosa Sana? Quando ti ho incontrato in palestra, ho avuto la sensazione di averti già vista da qualche parte .. - disse, mostrando un sorriso.
Sentii le guance avvampare e tingersi di rosso. -Bhe .. ehm .. già, sono io- proliferai, portando una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Wow! Non posso credere di essere faccia a faccia con una famosa attrice e modella! Dai, ti offro qualcosa da bere!-
-Oh no, non ce n’è bisogno! Ho già la mia colazione!- esclamai, indicando con un cenno del capo il cappuccino e il croissant.
-Scusa, ma insisto. Non capita tutti i giorni di incontrare una ragazza come te-
Sorrisi a mia volta, dimenticando per un istante la delusione che portavo dentro. -E tu di che cosa ti occupi? Sei un istruttore o .. ?- domandai, sorseggiando la mia bevanda calda.
Eisen, svuotando una bustina di zucchero nel caffè, disse: -Sì, sono un personal trainer. Gestisco la palestra con Akito Hayama. Lo conosci?-
La tazza che tenevo tra le mani mi scivolò a terra e il rumore che seguì la caduta attirò l’attenzione di tutti i clienti. Decine di occhi si voltarono a guardarmi, stupefatti.
Eisen si alzò di scatto, raccogliendo i pezzi di vetro sparpagliati sul pavimento. -Oddio, stai bene?- chiese, spiazzato. Posò i vetri su un tovagliolino di carta e mi carezzò il braccio. -Sana ho detto qualcosa di sbagliato?-. Il blu dei suoi occhi risaltò sotto la luce dei faretti e mi ricordò il mare in tempesta .. quella stessa tempesta che mi stava tormentando emotivamente.
Gomi corse ad asciugare il liquido rovesciato, esclamando: -Sana, che è successo?! Ti senti bene?!-
Mi guardai attorno e, piano piano, tutto si oscurò. Sentii le palpebre chiudersi e il mio corpo cadere nel vuoto.
 
***
 
Se n’era andato.
Aveva deciso di abbandonarmi e scappare.
Torturai i laccetti dei miei pantaloni di seta rossa, chiedendomi il perché di quella decisione.
In tutti quegli anni, avevamo avuto i nostri problemi, ma eravamo stati in grado di affrontarli e risolverli. Ora, invece, ogni cosa sembrava essere andata in fumo, rovinando il nostro rapporto.
La causa di tutto ciò che è accaduto era lei. Se fosse rimasta in America, Akito sarebbe stato ancora al mio fianco.
Presi il vaso di fiori posto sul tavolino accanto alla poltrona nella quale ero crogiolata e lo scaraventai sul muro.
Un tempo eri la mia migliore amica e adesso vuoi rovinarmi la vita!
Presi a camminare per la stanza, cercando di trovare una soluzione. Tutto era andato a rotoli e Hayama aveva deciso di partire per staccare la spina.
Non potevo accettarlo. Non lo avrei mai accettato.
Devo dirglielo. È l’unica cosa in grado di farlo rimanere.
Avevo deciso di stare zitta riguardo al mio segreto, poiché avrei voluto rivelarglielo al momento opportuno. Nella mia mente avevo sempre avuto l’idea di dirglielo durante una serata romantica, dedicata esclusivamente a noi due. Io che gli parlo, lui, dapprima sorpreso, che poi mi sorride, io che piango di gioia, lui che mi prende in braccio e mi sussurra “ti amo”.
Mi resi conto, però, che non sarebbe mai accaduto nulla del genere e che ciò era solo il frutto della mia fantasia.
Corsi in corridoio a prendere la borsa e il cappotto e uscii. Composi il numero di Akito sul cellulare, ma non rispose.
Vuoi prenderti gioco di me, Hayama? Non sai con chi hai a che fare.
Salii in auto, percorsi l’autostrada che portava all’aeroporto di Tokio e, dopo aver parcheggiato, entrai correndo. Guardai il grande schermo con i voli e gli orari annessi e, una volta individuato quello diretto ad Osaka, mi fiondai verso il gate d’imbarco.
Sperai che Akito non avesse ancora effettuato il check-in, altrimenti sarebbe stato impossibile raggiungerlo.
Mi fiondai verso l’enorme sala d’attesa e vagai con lo sguardo alla ricerca di una chioma biondo miele.
Dove sei, Akito?
Scrutai ogni singola persona, finché non lo vidi. Stava seduto accanto al bar a leggere un libro con le cuffie alle orecchie.
Corsi verso di lui e gli strappai gli auricolari con forza. Akito incrociò il mio sguardo e disse: -Fuka! Ma che ci fai qui?!-. Il suo tono arrabbiato lasciava trasparire tutto, fuorché piacere nel vedermi e avermi di fronte.
Serrai i pugni e, in preda alla rabbia, urlai: -Se io fossi Sana non saresti così arrabbiato! Non mi guarderesti con quegli occhi!-.
Akito, spazientito, si guardò attorno. -Fuka, ci stanno guardando tutti. Vuoi abbassare la voce, per favore? Perché sei qui? Ti ho detto che ho bisogno di questo viaggio per staccare!-
-Io non abbasso proprio un bel niente! E non raccontarmi bugie! So benissimo che il tuo “a presto” in realtà era un addio! Mi sbaglio, forse?!-
Akito mi prese una mano, dicendo: -Smettila! Sono stanco del tuo comportamento!-
Ritrassi la mano e, con tono sicuro, proferii: -Devo dirti una cosa-
Hayama incrociò le braccia, guardandomi. -Forza, dì quello che hai da dire e poi smettila con questo comportamento da bambina viziata-
Feci una smorfia altezzosa e, incrociando le braccia a mia volta, pronunciai: -Sono incinta, Akito-.
 
*Hollow Coves - Home (AMO questa canzone. La trovo molto suggestiva e adatta alla situazione descritta: Akito che vede ed ammira Sana in lontananza mentre se ne sta andando per partire. *-* ♥)
 
Ciao a tutti/e! :D
Scusate questo mio ENORME ritardo, ma tra ragazzo, amici e lavoro, il mio tempo a disposizione si è ridotto notevolmente!
Detto ciò, spero tanto che continuiate a seguirmi nonostante questi imperdonabili ritardi e che la storia continui a piacervi ed emozionarvi! ♥


SPAZIO RECENSIONI:

emy__love: Fuka è l’odiato terzo incomodo della situazione! L’ho odiata quando si è intromessa tra Sana e Akito e sempre la odierò per questo. A mio parere l’unico suo lato positivo è il carattere forte che dimostra. Ha una sicurezza fuori dal comune! ^-^Per quanto riguarda Sana, bhè, la adoro! ♥ Come hai detto tu, è in grado di mettersi da parte per salvare le amicizie, anche se con un figo come Akito è un po’ difficile!
Grazie per i complimenti! *-*
Alla prossima, un bacio!

ReginadeiSogni: non preoccuparti, ti ringrazio per recensire. ♥Grazie, grazie e ancora per le tue bellissime parole! *W*
La scena tra Akito e Sana ha fatto commuovere pure me! *lacrimoni*. Il loro addio straziante è stata una cosa difficilissima da scrivere! :’(
Comunque, perché Tsuyoshi ha detto dille tutto ad Akito? Eh, magari anche il nostro bellissimo Hayama nasconde qualche segretuccio, chissà! ;) Sicuramente passerò a dare un’occhiata alla tua storia! :)
Alla prossima, un bacio!

Adhara_: come hai potuto leggere dal capitolo, Akito ha un confronto sia con Sana sia con Fuka e chiarisce ad entrambe i motivi per i quali vuole partire, anche se con motivazioni un po' diverse. Da un lato si sente ancora tradito da Sana, nonostante la ami oltre ogni cosa possibile, e dall’altro non vuole far soffrire Fuka, standole accanto per forza. Inoltre, il rapporto con quest’ultima sembra essersi incrinato a causa dell’ossessione di lei nei suoi confronti, sfociando dall’affetto alla possessività. Fuka ha capito benissimo ciò che Akito prova per Sana e questo la fa infuriare non poco! :/
Da-dan! Il segreto di Fuka, anche se prevedibile, visti i segnali descritti nei precedenti capitoli, è venuto a galla!
Ora cosa farà Akito? Fuka dice la verità o sta mentendo? Chissà chissà. ;)
Grazie per i complimenti! *-* Felicissima che la storia ti piaccia!
Alla prossima, un bacio!

Yumi Sakura: Fuka è diventata una persona estremamente gelosa e possessiva e, pur di tenere legato a sé Akito, sarebbe disposta a tutto. Persino schiaffeggiare quella che un tempo era stata la sua migliore amica, la persona con la quale aveva condiviso segreti e momenti di felicità. Pure a me Fuka non è mai piaciuta come personaggio, ma la sua tenacia e la sua sicurezza mi hanno sempre colpito.
Akito è confuso, non tanto riguardo ai suoi sentimenti (perché abbiamo capito benissimo che è straultramega innamorato di Sana ♥), ma per ciò che gli accade intorno. La sua relazione con Fuka sta andando a rotoli, le vuole bene ma non la ama come un tempo. Anzi, forse non l’ha mai amata davvero, perché il suo cuore è sempre appartenuto a Sana. *-* ♥
Ora che Fuka gli ha rivelato il suo grande segreto, Akito deciderà di partire o resterà? E con Sana cosa accadrà?
Nel prossimo capitolo ci saranno tante risposte a riguardo! :D
Grazie per aver recensito e per i complimenti! *-*
Alla prossima, un bacio!

Nami Kurata: grazie per le tue parole! Sono molto contenta che la storia ti coinvolga e ti piaccia! ♥ La parte in cui Akito e Sana scherzano e si baciano è la mia preferita! Amore, amore e ancora amore per quei due! *W*
Akito, dopo la rivelazione di Fuka, partirà ugualmente o deciderà di rimanere?
Nel prossimo capitolo saprai come si evolveranno le cose! ;)
Alla prossima, un  bacio!

Love kodocha: io amo Akito quando diventa geloso! :D ♥ è adorabile! Gomi è un ottimo amico di Sana e mi piace molto che la loro amicizia cresca e diventi qualcosa di importante. E vogliamo parlare di Hisae? Lei è fantastica, supporta Sana ed è troppo simpatica. La adoro, davvero. ♥ Descrivere l’addio tra Sana e Akito mi ha spezzato il cuore, ma tra loro due non sarà mai finita. Nonostante la lontananza e il non poter stare insieme, i loro cuori batteranno sempre l’uno per l’altra.
Akito partirà dopo aver saputo il grande segreto di Fuka? Come hai potuto leggere da questo capitolo, hai azzeccato! Chissà ora come reagirà Hayama a questa notizia bomba!
Sì, Eisen avrà un ruolo importante in tutta la storia! Non ti preannuncio nulla, altrimenti ti rovino la sorpresa! ;)
Alla prossima, un bacio!

 
Ragazzi/e, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e, se vi va, lasciate un commentino per farmi sapere che ne pensate. ♥
Alla prossima!
Un bacione! :*
 

Un grazie anche a chi ha inserito la storia tra le preferite, ricordate e seguite. ♥
 

Alys_90
  
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