Prompt: Bicchiere di Vino
Titolo: Bicchiere di Vino
Autore:  Leilah Valdez
Fandom: Naruto
Personaggi: Sakura, Sasuke, Naruto, Hinata
Genere: Generale, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Lunghezza (conteggio parole e numero pagine): 770 parole
Eventuali note dell’autore (o alla fine se contengono spoiler): Vorrei ringraziare princess love, Zonami84 e meryl watase. Questa volta il capitolo arriva molto ma molto in ritardo e ancora adesso ho qualche dubbio sul finale, però spero che comunque vi strappi un sorriso.
 

 

“Forza Sasuke ci siamo quasi, ancora un piccolo sforzo e siamo a casa.”
A dire il vero lo sforzo era tutto da parte di Sakura, costretta a portarsi in spalla un Sasuke completamente ubriaco.
Lui e le sue stupide competizioni con Naruto. Non riuscivano proprio a stare un giorno senza sfidarsi in qualcosa.
Eppure quella doveva essere una semplice cena con il Team 7, nulla di più, una semplice riunione per ricordare – ancora una volta – i bei vecchi tempi.
Come sempre, erano andati da Teuchi per volere di Naruto e si erano ritrovati tutti e tre insieme a mangiare ramen come quando avevano dodici anni.
Naruto per festeggiare aveva anche ordinato un bicchiere di vino, che alla fine era diventato una bottiglia intera e che a detta di Sakura era risultata da subito una pessima idea.
All’inizio era filato tutto liscio, fino a quando il ramen non era arrivato in tavola e la prima bottiglia di vino era già finita.
“Ehi teme, che ne dici di una sfida?” Naruto aveva uno sguardo un po’ folle e le guancie arrossate, forse causati dall’alcol.
“Tsk, tanto perderesti.” 
“Ne sei proprio sicuro teme, non è che hai paura?”
Sasuke l’aveva guardato con uno sguardo che avrebbe terrorizzato chiunque, ma non Naruto.
Sakura li guardava allibita, davvero erano ancora a quei livelli? Che età avevano, tre anni?
“Ti sfido a chi riesce a rimanere sobrio dopo aver bevuto due bottiglie di vino.” Disse alzando due dita in aria, come per essere sicuro che Sasuke avesse capito bene il numero.
Sasuke non avrebbe mai accettato, qualunque persona con un po’ di sale in zucca avrebbe detto di no.
“Accetto, ma poi non andare a piangere da Hinata, pecorella.”
Sakura avrebbe voluto sbattere la testa al muro, quei due avevano appena superato qualunque livello di stupidità, credeva che almeno Sasuke avesse un po’ di cervello in quella sua testa dura, ma si era dovuta ricredere.
“Chi perde però deve andare in giro per tutto il villaggio in mutande, per un giorno intero.” Decise Naruto iniziando a ridere senza un motivo preciso.
Forse a quella condizione Sasuke si sarebbe ritirato.
“Evita di indossare mutandine con i kunai dobe, potresti spaventare i bambini.” Disse Sasuke ghignando, doveva essere ubriaco anche lui.
“Sakura-chan tu sarai il giudice. Pronti partenza, Via!” 
Naruto e Sasuke iniziarono ad ingurgitare quanto più vino potevano e già dopo una bottiglia ridevano come dei pazzi, facendo rivolgere tutta l’attenzione delle altre persone su di loro.
Sakura aveva preso il suo ramen e si era tenuta a debita distanza da quei due, non ci teneva a fare figuracce.
Alla terza Naruto era caduto dalla sedia e era di nuovo scoppiato a ridere senza alcun ritegno, Sasuke invece aveva iniziato a guardare in direzione di Sakura e barcollando si era avvicinato a lei, aveva alzato il suo unico braccio per poi poggiare la sua mano su un seno di Sakura e stringerlo appena.
“E’ sodo.” 
Inutile dire che Sasuke aveva fatto un bel volo.
Sakura era diventata rossa come un pomodoro e era furiosa. Quei due avevano vent’anni e ancora andavano in giro a fare quelle cavolate.
Pagò Teuchi, si scusò con tutti i presenti e si trascinò dietro Naruto e Sasuke che continuavano a ridere.
“Sakura-chan perché Sasuke ti ha potuto toccare il seno e io no? Non è giusto!”
“Baka!” Anche Naruto provò l’ebbrezza di volare per mano di Sakura.
“Io posso perché sono io.” Aveva ribattuto Sasuke orgoglioso di aver compiuto quell’azione.
Prima di arrivare a casa Uzumaki-Hyuga i due eroi della Foglia le avevano prese per bene da Sakura, e quando Hinata si era ritrovata davanti un Naruto ubriaco e pieno di lividi le venne quasi un colpo, considerando che Naruto le si era avvinghiato come un polpo di fronte a tutti – erano ancora all’inizio della loro relazione e la corvina non aveva perso la sua timidezza.
“Sai Sakura, quel baka di Naruto ha proprio ragione, sei molto bella.” Sasuke era riuscito a stare in piedi da solo, aveva sbarrato la strada a Sakura e aveva un sorriso da ebete stampato sulla labbra.
“Sasuke sei ubriaco, andiamo a casa.”
“Perché? Non vuoi tutto questo?” Disse indicando se stesso.
“Ti preferisco quando sei sobrio, adesso andiamo.” Sakura stava perdendo la pazienza.
“No.”
Lei non avrebbe mai picchiato Sasuke, soprattutto sul suo bel viso, ma tanto quella sera un pugno in più o uno in meno non avrebbero fatto la differenza.
Sasuke crollò poco dopo a terra senza sensi, Sakura se lo caricò in spalla e sbuffando prese la direzione della casa del moro.
Meno male che sarebbe dovuto essere solo un bicchiere di vino.