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Autore: Tellie    22/07/2015    0 recensioni
«Ragazzi,ho avuto un'idea» annunciò Harry,nel bel mezzo della cena.
«Spara» lo incitò Zayn.
«Visto che tra ventuno giorni parto,potrei elencare delle cose da fare,ma che non abbiamo mai fatto.Confesso che quest'idea mi frulla in testa già da qualche giorno,quindi ho già iniziato a metterci qualche punto» propose il riccio,addentando la sua pizza.
«Mi sembra sensato» commentò Louis.
«Mi piace come cosa» aggiunse Liam,versando dell'acqua nel bicchiere.
«Allora è deciso,stanotte finisco la lista e domani pomeriggio ci troviamo qua davanti e vi dico il primo punto in cosa consiste» concluse Harry,elettrizzato alla sola idea.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11 mesi dopo.


La schiena mi faceva male,così come i muscoli delle gambe e delle braccia.Mi faceva male anche un po' il collo,lo sforzo che stavo facendo era estremo e non aveva niente a che fare con il mio oziare tutto il giorno.
Sistemai la scatola su un'altra scatola che stava in bilico su un'altra scatola e mi asciugai la fronte con il fazzoletto che avevo allacciato al passante della cintura.
«Che c'è,sei già stanca?» mi canzonò Liam,poggiando due scatole e un borsone a terra.
«Tu hai muscoli e fai sport,io non faccio niente tutto il giorno e ti aspetti anche che sia ancora piena di energie!?» domandai ironica.
«Menomale hai ammesso che non fai niente» aggiunse,raggiungendomi.
Era passato quasi un anno da quando io e Liam ci eravamo messi insieme,e le cose non potevano andare meglio di così.Stavamo bene insieme,la nostra relazione era tornata ad un ritmo normale ed equilibrato e senza nessuna litigata.
Era come essere tornati bambini:niente problemi,nessuna complicazione..e soprattutto,niente Alex.Per noi -noi,io e lui,Liam e me,che bella parola- era morto e sepolto,era uscito per sempre dalla nostra vita e qualsiasi sua incursione veniva repressa in partenza.
Adesso niente era più mio o suo,adesso c'era solo il noi e il nostro,e ciò mi riempiva il cuore di felicità,un nuovo sentimento che mai avrei pensato di poter provare di nuovo senza di lui.
«Ah-ah,molto simpatico tesoro» mi sedetti a terra.
Il pavimento era freddo,eppure era una sensazione piacevole,dato che era estate.Io e i ragazzi avevamo deciso di fare il passo più lungo della gamba,avevamo deciso di acquistare una casa tutti insieme a Londra.
Ci eravamo trasferiti,avevamo l'età giusta per badare a noi stessi e ci sentivamo pronti a vivere tutti insieme.
Quella casa aveva un enorme salotto,una cucina in grado di contenere un tavolo con sette sedie e un frigo gigantesco per Nialler,quattro bagni,sette camere e una stanza enorme per metterci dentro tutti i nostri vestiti.
I nostri genitori ci avrebbero aiutato sicuramente a portare avanti il nostro progetto,perchè ci credevamo davvero,ne eravamo davvero convinti,e non ne potevano essere più contenti.
Era un bell'impegno,questo era vero,però eravamo convinti al 100% della nostra decisione.
C'erano ancora molte cose da sistemare,tanti mobili da portare,le stanze da riempire,ma avevamo forza di volontà e vitalità da vendere,perciò sarebbe stato completato tutto nel giro di un paio di mesi - o almeno così speravamo.
Ci eravamo trovati un lavoro dopo la scuola per affrontare le spese,e avremmo diviso il totale per sette.
Io,Charlotte e Zayn avremmo frequentato un'università lì a Londra e dopo di essa io e Charlie andavamo a lavorare in uno Starbucks il pomeriggio o subito dopo pranzo a turni,Zayn era stato assunto in un negozio di Dvd,Harry nella panetteria vicino casa -come ad Holmes Chapel-,Louis -non ne voleva sapere di studiare- avrebbe aiutato un amico di mio padre nella sua officina -sempre qui a Londra-,Niall lavorava allo Starbucks con la sua ragazza -che carini che erano- e me -ironico,no?- e Liam avrebbe avuto a che fare con il Funky Buddha,una famosa discoteca londinese,da un tale Andy Samuels.
Ci sarebbe stato da faticare,i primi mesi sarebbero stati duri e difficili,ma ce l'avremmo fatta insieme.Poteva funzionare.
«Lo sai che adoro prenderti in giro» venne a sedersi di fianco a me.
«Io però non adoro essere presa in giro da te» ribattei,incrociando le braccia «quante scatole ci sono ancora?»
«Una dozzina» pensò.
«Oh Dio,potrei svenire da un momento all'altro» sbuffai.
«Dov'è la tua voglia di continuare il trasloco?» domandò.
«E' andata a farsi fottere,ora come ora» mi guardai i piedi.
«O forse è stata sostituita da qualcos'altro..» sussurrò,fra sè e sè.
«Placherò i tuoi istinti perversi quando avremo finito tutto questo lavoro» lo fermai.
«Ma facendo così,stai soltando ritardando il punto d'arrivo» piagnucolò,facendo labbruccio.
«Okay,so che oggi è il nostro turno di trasferire le scatole,ma andiamo con calma,ne abbiamo portate 20,siamo ad un buon punto» lo rassicurai - più che altro,rassicurai me stessa,che non ce la faceva più.
«Allora mettiamoci d'impegno,rimbocchiamoci le maniche e finiamo il prima possibile!» fece uno scatto in piedi e mi prese in braccio.
«Faresti di tutto per il sesso,eh?» lo canzonai.
«Il nostro è amore,ricordatelo» mi stampò un bacio sulle labbra «forza forza forza!» urlò,uscendo di casa e trascinandomi con lui verso il furgone.
«Allora,io prendo queste due e tu quelle là,va bene?» iniziai a prenderle.
«Prendi anche il vaso di Harry» mi ricordò.
«Eh oh,ho le mani occupate» rientrai nel vialetto.
Ero in equilibrio precario,e i sassolini bianchi sui quali camminavo non aiutavano per niente.Finalmente riuscii ad entrare in casa e a posare le scatole a terra,proprio di fianco alle altre poco prima messe là.
Mi ritrovai con la faccia per terra improvvisamente,e un peso non molto leggero sulla schiena.
«Liam» mi girai,facendolo letteralmente spalmare su di me.
«Posso resistere fino ad un certo punto ad un certo tipo di cose» si leccò le labbra.
«Ho capito,ma dobbiamo..» cercai di controbattere.
«Ssh» mi soffiò sulle labbra,prima di azzerare la distanza che si era creata.
Ogni cosa era tornata come doveva essere,tutti i pezzi del puzzle erano al suo posto,e ogni cosa tornava.
Certo,la vita perfetta non esisteva,però a me pareva che la mia lo fosse,o che lo stesse diventando.
Intrufolai le mani nei suoi capelli e alzai un ginocchio,così da farlo sistemare meglio su di me.Mi accarezzava la pelle del fianco con due dita,provocandomi dei brividi lungo la schiena.
«L'avevo detto io che dovevamo passare dopo» sentii blaterare una voce conosciuta.
«Vabbè,ma chi poteva immaginarselo che proprio adesso stessero facendo cosa stanno facendo o stanno per fare» aggiunse un'altra voce.
«Beh,io direi che almeno un pensiero ce l'abbiamo fatto su cosa avessero potuto fare da soli» commentò una voce femminile.
«Se è per questo,io ho beccato te e Niall a farlo nella vasca quando sono tornata dalla corsa con Liam» urlai per farmi sentire.
«A che punto state?» chiese Louis.
«Ce ne mancano otto» rispose Liam,facendomi alzare da terra.
«E quindi Niall non è così innocente» borbottò Zayn.
«Da fuori sembra tanto tranquillo,ma dentro di lui c'è un leone» Liam rise.
«Harry invece si può direttamente capire che è un leone,i capelli aiutano» scherzai.
«Anche i tuoi,se è per questo» entrò in casa il riccio con una valigia.
«E non sai com'è..» pensò il mio ragazzo -che bello poterlo dire- ad alta voce.
«Stop alle fantasticherie pornografiche» Niall entrò in casa.
«Solo perchè ho detto cosa avete fatto nella vasca e perchè sei in mezzo al discorso,altrimenti ti divertiresti a sentire cosa facciamo» gli feci la linguaccia.
«Che c'è nella valigia?» Liam sistemò l'oggetto in questione di fianco alle scatole.
«Tutte le bretelle di Lou» spiegò Charlotte.
«No,in realtà solo una parte» precisò lui.
«Una valigia così grande solo per una parte delle tue bretelle!?» esclamai.
«Come te hai le Converse,io ho le bretelle» si difese.
«Contento tu» misi le mani avanti.


Non mi piaceva andare a cena fuori in coppia:sei in un locale pubblico in cui tutti ti fissano,ti squadrano da capo a piedi e sembra che ti giudichino,e il loro giudizio è -ovviamente- negativo.
C'erano poi quelle persone che ti guardavano come se volessero mangiarti o come se volessero mangiare il mio ragazzo:e ciò mi dava assurdamente fastidio.
Voleva festeggiare il fatto che eravamo riusciti a completare la nostra parte di trasloco -i ragazzi si erano seduti a terra a guardarci sgobbare- e quindi mi portò a cena fuori in un ristorante ad Holmes Chapel -ancora resiedevamo là,l'altra casa a Londra era praticamente tutta vuota e solo con le scatole- dove lavorava sua sorella.
«Ti è piaciuta la pasta?Dicono che il cuoco sia italiano» esordì lui,una volta usciti.
«Sì,era davvero buona,non avevo mai mangiato italiano» ammisi,sistemandomi la borsa sulla spalla «perchè mi ci hai portato solo ora?»
«Non lo so,mi è venuto in mente l'altro giorno» sorrise.
L'atmosfera che c'era tra me e Liam mi piaceva tanto,era tranquilla e spensierata,non c'erano problemi di nessun genere,e potevo parlare con lui di qualsiasi argomento,anche delle più stupide delle stronzate.
Liam tirò fuori dalla tasca le chiavi della Riva e dopo qualche minuto arrivammo alla casa,entrammo e risbucammo sulla spiaggia:aveva preso un borsone in casa e lo aveva posato sulla sabbia,estraendo subito dopo un grande telo -aveva pensato a tutto- che distese lì di fianco a noi.
La sabbia era fresca,ed era una bella sensazione averla a contatto con i piedi.
Era tanto che non tornavamo là,il trasloco occupava la maggior parte del nostro tempo.Il viale dietro di noi era illuminato dai lampioni e dalle luci delle bancarelle,ma nel punto in cui eravamo noi la luce arrivava fioca,ed eravamo quasi completamente al buio.
«E' bello stare qui di sera» esordì lui,sedendosi.
«Era tanto che non ci tornavamo» aggiunsi,sistemandomi il vestito.
«Da quanto?Inizio giugno?» pensò.
«Credo anch'io» gli diedi ragione.
«E ti ricordi quando ci siamo venuti l'anno scorso con i ragazzi?Quando Harry ci ha detto che non partiva più?» sorrise.
Come dimenticarselo.
Harry che aveva inventato tutto quel casino solo per farci rimettere insieme..da folli.
Lui era folle.Un folle migliore amico.
Nessuno ci aveva creduto quando ce l'aveva confessato,e inizialmente non sapevamo neanche come prenderla.Eravamo un po' sorpresi,ma più che altro senza parole.Non sapevo se essere felice perchè mi ero rimessa con Liam,o arrabbiata con Harry perchè ci aveva mentito.
«Come dimenticare quel giorno..» sospirai «l'abbiamo fatto quasi affogare»
L'avevamo buttato in acqua e ce l'avevamo tenuto per un tempo infinito con la testa sotto:doveva soffrire per tutto quello che ci aveva combinato.Ci aveva fatto fare cose impossibili ed inimmaginabili,che mai avremmo pensato di fare,e quello era il minimo che potessimo fare per punirlo.
«Che poi,si è rivelata la scelta migliore,alla fine» commentò,intrecciando la sua mano con la mia.
«Cos'hai per la testa in questi giorni?Ti vedo un po' pensieroso» notai,dopo qualche minuto passato in silenzio e a guardare le onde del mare che si infrangevano sulla sabbia della riva.
«Pensi che abbia un problema?Io non ho un problema,perchè pensi che ce l'abbia?» prese a farfugliare nervosamente.
«Intanto da questa tua reazione,e poi dal tuo comportamento:te ne stai da solo,a guardare fuori dalla finestra..Liam» lo fermai «ti conosco,so come sei fatto,e se hai un qualsiasi problema,con me ne puoi parlare»
«Ho litigato con Danielle» sputò il rospo.
«Mmh,davvero?» domandai contenta.
«Ecco perchè con te non ne ho parlato,perchè sarebbe impossibile» prese a ridere «mi ricordo ancora di quando due anni fa ci hai fatto una litigata tremenda e stavate per picchiarvi»
«Non è colpa mia se ha quell'atteggiamento così a troia» mi difesi «a parte gli scherzi,se hai bisogno di aiuto,anche se è per lei,io ci sono»
«Lo so che ci sei,ma dato che quando si parla di Danielle ti alteri preferisco omettere il discorso» intrecciò la mia mano con la sua.
«Hai fatto bene» confessai «ma,se posso saperlo,perchè avete litigato?»
«Mi ha chiesto di scegliere fra te e lei» guardò in basso.
«Che cosa?» esclamai sbalordita «ma si è bevuta il cervello?!»
«E mi ha dato una settimana di tempo per risponderle» continuò.
Una strana paura stava prendendo il posto di molte delle certezze che avevo,nel mio cervello giravano domande diverse contemporaneamente e non riuscivo più a capire quale fosse il ragionevole e quale lo stupido.
Danielle gli aveva chiesto di scegliere?Tra lei e me?Lei,la sua migliore amica,e io,la sua ragazza?Come poteva essere così crudele?
Certo,io e lei ci siamo sempre odiate,però non pensavo arrivasse a tanto,sapendo anche quanto ci avevamo messo per rimetterci insieme.
Non che non mi fidassi di Liam,però di solito si preferiscono gli amici alla ragazza,e questa cosa mi preoccupava non poco.
«E dovevo darle la risposta stasera» aggiunse.
Portai lo sguardo nei suoi pozzi color miele,i quali già mi stavano guardando per capire che reazione stessi avendo.
Si fermò nel bel mezzo del viale e posò le sue labbra sulle mie,inaspettatamente.Che fosse una sorta di bacio d'addio,quello?
«Ho detto a Danielle che può andare a farsi fottere» sussurrò.
Mi bastò quella risposta,mi bastarono quelle dieci parole.
Mi fecero capire quanto mi amasse,rinunciare a lei sapevo che significava tanto per lui,è come se io perdessi Harry per Liam,anche se lui non mi avrebbe mai messo in una situazione simile.Le mie labbra si aprirono in un enorme sorriso,e mi riappropriai delle sue in men che non si dica.
Con un balzo gli circondai il bacino con le gambe e strinsi le braccia al suo collo,contenta più che mai.Liam mi strinse i fianchi,ribaltando le posizioni e facendomi finire con la schiena sulla sabbia.Fece scorrere una mano lungo tutta la mia gamba scoperta dal vestito lentamente.
«Non vogliamo diventare zii» urlò la voce di Harry.
«Ho capito,non vogliono farci stare insieme» constatò Liam.
«E' da stamattina che ci ostacolano» mi morsi il labbro.
«Almeno stanotte non potranno venire a casa mia» ammiccò,lasciandomi un ultimo bacio a fior di labbra.
Ci sedemmo sul telo -prima mi scossi il vestito,che era pieno di sabbia,e anche i capelli- insieme agli altri cinque debosciati,anche se ci stavamo un po' stretti e ammassati lì sopra.
«Non mi dispiace trasferirmi a Londra,ma mi mancherà una visione come questa» confessò Zayn,osservando il mare.
«Ci verremo d'estate,tanto è di Harry» si ricordò Louis.
«E' strano come sia cambiato tutto,l'ultima volta che siamo venuti qua l'anno scorso Harry ci ha detto che non doveva partire,mentre adesso siamo tutti noi a dover lasciare Holmes Chapel» osservò Niall.
«A me non sembra neanche vero» aggiunse Charlotte.
«Sono tante le cose che sono cambiate» commentò Liam.
«Cosa più importante però,sono cambiate in meglio» poggiai la testa sulla spalla del mio ragazzo.
«Potremo fare una lista di cose da fare prima di trasferirci..» ipotizzò il riccio.
«No!» urlammo tutti insieme.
   
 
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